Amo l’autunno, è la stagione che preferisco.
Passeggiare al fianco di Liam per il parco mentre parliamo di tutto.
La maggior parte delle volte è lui che parla io lo ascolto e gli rispondo con qualche verso tra un tiro e l’altro di sigaretta.
Passerebbe delle ora a parlare. 


Sempre di Lei.
Taylor.
E’ così felice quando parla di lei, mi racconta di quanto sia innamorato di lei, di come si sente felice quando vede i suoi occhi.


Ma non sa che io provo le stesse identiche cose per lui, mi fa sentire benissimo la sua voce, i suoi abbracci, il suo sorriso.


«Oh Lola, come farei senza di te, ci sei sempre per me!»Mi dice lui, interrompendo i miei pensieri, mi prende per le spalle mi trascina verso di se, siamo vicinissimi, io mi perdo in quei suoi occhi color nocciola, abbasso la testa e mi bacia la fronte.
«Non sai il bene che ti voglio Liam.» Dico io con un filo di voce.
Mi sorride e comincia a correre.
«CHI ARRIVA ULTIMO PAGA IL MOCACCINO!»
Che bambino.
Cominciai a correre e come al solito, persi.
Sorseggiai il mio mocaccino e pensai ‘questo è il momento giusto. diglielo lola.’
«Liam?»
«Lola?»
«Ti devo dire una cosa.»
«Spara.» 
«I-…» Venni interrottà dalla suoneria del cellulare di Liam.
«Scusa Lola, è Taylor, devo rispondere.»Disse Liam alzandosi.
Fantastico, non troverò più il coraggio di dirglielo.
Sei così stupida Lola, come hai potuto innamorarti del tuo migliore amico!
«Lola, ho una notizia fantastica!» Dice entusiasta Liam tornando a sedersi.
«Sta sera esco con Taylor!» E’ così felice mentre mi racconta di lei, ma non sa che facendo così mi sta facendo morire dentro.
«Ah, fantastico!» Fingo un sorriso.
«Ma a proposito, tu non mi dovevi dire qualcosa?»
«Nulla di importante, su Liam vai a prepararti per la tua grande serata.» Dico io.
«Oh, davvero! Grazie Lola, ti adoro.» Mi saluta baciandomi la fronte e se ne va.


Vado a pagare e lascio la caffetteria.


Non ce la faccio a non piangere.
Mi siedo su una panchina, sembra un film, “la ragazza rimasta delusa piange seduta su una panchina col vento che le scompiglia i lunghissimi capelli castani. “
Ma magari avessi solamente un quarto della bellezza della bravissima attrice del film, io mi devo accontentare dei miei comunissimi capelli castani che a settimane tingerò di rosso e un viso comune, non son bella, per nulla.


Cerco il mio pacchetto di Malboro nella borsa, tiro fuori una sigaretta la infilo tra le labbra.
“Dove cazzo ho messo l’accendino!”
Trovato.
Accendo la sigaretta e comincio a piangere.


Avrò un aspetto orribile, tutto il trucco colato sulle guance, gli occhi scavati.
Al mio schifo si aggiunge tutto questo, che merda!
E’ da quando avevamo cinque anni che sono innamorata di lui e non ho mai e dico mai, avuto le palle di dirglielo.
Stufa ormai di piangermi addosso comincio a tornare a casa nel frattempo chiamo Chanel, la mia migliore amica.
La mia unica amica femmina a dire la verità.
Beh, lo sanno tutti, credo, che i ragazzi sono più affidabili delle ragazze e infatti io ho solo amici maschi, cinque a dire la verità: Liam, che già conosciete, Zayn, Louis, Niall e Harry.