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Autore: matura93    13/02/2013    8 recensioni
Quanti pensano che Sakura e Sasuke facciano soffrire irrimediabilmente Naruto ?... In questa ff "Il saggio dei sei sentieri" é un antenato di Naruto, ma nonostante egli sia morto da secoli, il suo potere é ancora come quello di un tempo, indissolubile. Stufo di veder soffrire un suo discendente, tra l'altro il suo preferito, causerà non pochi problemi al team 7...

Vi ho incuriositi ?...
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Asuma/Kurenai, Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Shikamaru/Ino
Note: Cross-over, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 1: "non voglio dimenticare..."

Erano passate ormai due settimane da quando la guerra era finita e il nostro biondo genin aveva riportato a casa quel ragazzo con i capelli a "culo di papera" neri. Una Sakura radiosa pensa che i guai fossero finiti, ma non aveva la minima idea di quello che sarebbe successo. Naruto, dopo aver convinto tutto il villaggio del pentimento di quel "baka" di Sasuke, partì con il suo team 7 quasi completo (mancava solo Kakashi) per una nuova ed entusiasmante missione, ovvero raccogliere delle erbe medicinali per Tsunade: visti i tempi di pace queste erano le missioni più pericolose, non perché quelle piante fossero rare, no, ma perché non si trovavano nel loro territorio, e bisognava inoltrarsi in zone frequentate spesso dai briganti (ninja che non erano più d'accordo sul mantenere la pace). 

Prima di partire però era andato sulla tomba dei ninja che si erano sacrificati per il bene del villaggio, e aveva visto, vicino al grande monumento funerario, due bambine gemelle che, nonostante i capelli lunghissimi e bianchi toccassero terra, sembravano avere si e no 8 anni: era rimasto colpito da quella visione, si era dato due pizzicotti sulle guance ambrate, ma le due non erano scomparse, anzi, si erano voltate all'unisono. In quel momento lo avevano fissato e un brivido era corso lungo la sua schiena nell’accorgersi che i piedi non toccavano terra e divenivano trasparenti. Aveva sempre odiato e temuto i fantasmi, ma lo sguardo gentile, triste e comprensivo che gli rivolgevano lo aveva tranquillizzato tanto che stava cominciando pian piano a chiudere gli occhi avvicinandosi sempre di più a loro. Improvvisamente aveva sentito la voce di Sasuke che lo chiamava: ridestatosi da quello stato di trance si dimenticò delle gemelle fantasma. Rivolto nelle direzione da cui proveniva la voce del suo migliore amico, si era avviato. Intanto le due gemelle on scomparirono, anzi, si fusero in sola e unica persona e il loro, o meglio, il suo aspetto era cambiato: infatti i capelli non erano più lunghi, ma erano a caschetto e non erano più bianchi ma ora divennero rossi, mentre gli occhi da bianchi erano diventati anch’essi rosso sangue. 

Naruto ormai aveva superato di 50 metri le porte del villaggio di Konoha, insieme ad una Sakura sempre più innamorata di Sasuke ed un Sasuke sempre più innamorato del suo villaggio, e infastidito terribilmente dalle attenzioni di Sakura. Naruto dal canto suo aveva scoperto la grande felicità che si prova quando il tuo amore è corrisposto (non quello di Sakura ovviamente, ma quello di Hinata), perché infatti quando l'aveva aiutato nello scontro con Pain (Nagato), si era dichiarata davanti a lui e si era lentamente ricordato di quella volta in cui in una missione aveva visto una fanciulla allenarsi nei pressi di una cascata, e si era innamorato di quella visione, scoprendo poi che quella ninja era la dolce e timida Hinata. Dopo la fine della guerra aveva cominciato a uscire con lei e si accorgeva, giorno dopo giorno, che la piccola Hinata entrava nel suo cuore, si era scordato dell'amore verso Sakura e ora era innamorato di quella ragazza dai capelli blu notte, con quei piccoli riflessi azzurro chiaro, che ricordavano le stelle e dei suoi dolci occhi color perla rari e voleva che guardassero solo lui e nessun altro. 

Erano ormai in viaggio da un bel po' e Sakura continuava a guardare Sasuke come era solita guardarlo prima del suo tradimento (come se non fosse mai accaduto), ma poi, se si voltava verso Naruto, tornava triste, pensando a quanto l'avesse fatto soffrire, quasi estorcendogli quella ”promessa". Sasuke invece pensava soltanto ad adempiere la missione affidata al team 7 e in fondo al cuore pensava di essere molto fortunato ad avere un amico così legato a lui da far diventare il loro rapporto un quasi fraterno. Gli tornavano in mente tutte le volte in cui Naruto aveva cercato di salvarlo , e una calda lacrima scese su quel volto bianco latte e scese fino alla guancia prima di essere prontamente strofinata dal palmo della sua mano, mentre per sua fortuna nessuno aveva notato che il suo umore era diverso dal solito. 

Verso il calar della sera Sakura disse:" Sasuke, Naruto dobbiamo accamparci!" 

Sasuke :" Ci fermeremo qui..." 

Naruto:" tecnica della moltiplicazione”. 

Naruto prese dalla sua tasca un piccolo rotolo, lo aprì leggermente e fece apparire delle provviste. 

Sakura:"Naruto quando hai avuto il tempo di raccogliere l'occorrente per la cena?" Naruto non rispose ma si mise subito a cucinare: si era allenato a cucinare il ramen con Teuchi diventando in soli 3 giorni il suo miglior allievo, e in più aveva inventato la tecnica del deposito istantaneo, infatti lì c'erano le provviste per almeno 2 settimane, all’incirca il tempo stimato per la missione. Durante la cena incredibilmente parlarono solo Sakura e Sasuke, Naruto era andato vicino al fiume per lavarsi la faccia, non sapeva perché ma non riusciva a restare sveglio, perché le sue palpebre durante la cena e dopo insistevano per chiudersi e non aprirsi per un bel po'. Alzò lo sguardo e la luna con il suo splendore quasi magico lo incantò: infatti ultimamente quando guardava la luna pensava alla bella e dolce Hinata; un sorriso comparve sulle sue labbra, un sorriso che divenne poi un gran sorriso a 32 denti con il tacito augurio di rivederla il prima possibile. Era tentato di mandare una sua copia a darle la buonanotte, e infine decise che sì, l'avrebbe fatto.

Naruto- kagebushin giunse alle porte del villaggio di Konoha e riuscì ad evitare con facilità lo sguardo delle guardie, attente ad ogni movimento, ma lui sapeva ormai come fondersi con la natura, da quando aveva imparato le tecniche dell’eremita dei rospi. Giunto davanti alla villa Hyuga attese il cambio della guardia, che non tardò molto; poi, come solo un bravo ninja sa fare, entrò di soppiatto in casa. Il buio più totale lo avvolgeva e scostò una tenda e dalla finestra entrò, con lui, la luce lunare, rendendo l'atmosfera da tenebrosa a romantica, quasi ad indicare magicamente la via. Naruto-kagebushin percorse velocemente l'ingresso e la sala, ma si fermò, poiché le scale erano sorvegliate da due guardie ben armate: decise di cambiare aspetto in ambu e usò come pretesto la scusa di essere lì per ordine dell'Hokage. Lo fecero passare indicandogli l'ufficio del capofamiglia, all'ultimo piano, ma Naruto-kagebushin proseguendo per un’altra strada, grazie alle tecniche eremitiche, individuò la camera di Hinata. Entrò e vide la dolce fanciulla che dormiva placidamente, con le braccia alzate e le mani unite su un fianco del cuscino, con una lunga ciocca di capelli arricciata sul viso, diversamente dagli altri, perfettamente lisci. Decise di svegliarla dolcemente, la prese tra le braccia e le sussurrò all'orecchio:"svegliati amore mio..." Hinata lentamente aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu un volto scuro, contro luce, ma l'odore lo riconobbe subito era quello di Naruto (simile alla vanigli), ma aveva gli occhi chiusi e così lei gli chiese teneramente e sottovoce:"apri gli occhi...". Hinata vide due occhi riflessi nei suoi, Naruto-kagebushin:"sono venuto per darti la buonanotte e dirti che la missione sta andando bene e che...mi mancavi...ma ora sbloccherò la tecnica superiore della moltiplicazione del corp..." ma prima che potesse finire la frase Hinata gli aveva scoccato un bacio, e non gli aveva dato il tempo di rispondere, interrompendo quel contatto magico. Naruto-kagebushin, ripresosi dallo stupore iniziale, la attirò dolcemente e velocemente a sé così da darle un lungo bacio appassionato: la lingua di Hinata allora si addentrò nella bocca di Naruto-kagebushin che, per il sapore irresistibile, le andò incontro freneticamente con la sua lingua. Quel bacio sembrò durare un eternità, ma fu interrotto da un vociare concitato fuori dalla porta: stavano cercando cercavano un ambu (ovvero Naruto-kagebushin). Lui sbloccò la tecnica, lasciando una Hinata sognante e felice come se si potesse toccare il cielo con un dito, poi rimessasi a letto, Hinata si addormentò con un sorriso sulle labbra. La nuvola di fumo lasciata da Naruto-kagebushin scomparve del tutto e quando una guardia aprì la porta della stanza per controllare, non c'era più niente di anormale.

La copia di Naruto si era dissolta e ora l'esperienza del bacio era nella sua mente. Si decise allora ad andare a dormire al campo, dove gli altri due lo aspettavano. Intanto Sakura stava sistemando il suo futon vicino a quello di Sasuke, lasciando comunque uno spazio in mezzo per il suo miglior amico Naruto (anche perché Sasuke preferisce dormire vicino a Naruto che a Sakura). Sasuke cercava intanto di ravvivare il fuoco e diceva al kagebushin di Naruto (evocato per fare la guardia al campo) di controllare anche il fuoco durante la notte. Naruto arrivò al campo con l'aria sognante continuando a pensare a lei; data la buonanotte ai suoi amici, continuò a fissare la luna (che la ricorda molto), così sdraiato e senza coprirsi si addormentò, sul futon, ma subito Sakura gli si avvicinò per coprirlo con la coperta, come solo una brava futura madre sa fare. Dopo di che diede la buonanotte a Sasuke, che ricambiò solo per educazione ed entrambi si addormentarono. 

 

Era notte fonda e tutti dormivano pacificamente e il suo kagebushin faceva la guardia egregiamente, quando Naruto si svegliò dolcemente: sentiva un lieve profumo di ramen e pensava fosse già ora di fare colazione, ma si accorse subito con grande delusione che era ancora notte, però decise di indagare su quel profumino e si addentrò nel bosco. Spostando i rami silenziosamente arrivò infine in una radura del bosco dall'aria strana e anche spaventosa, sembrava quasi un cimitero (infatti c'erano fuochi fatui ovunque), ma la cosa che lo stupì di più, o dovrei dire la presenza…era una ragazza dalla pelle color latte, bianca come un fantasma, i capelli a caschetto rossi, che teneva gli occhi chiusi. Naruto si avvicinò con circospezione ma dopo pochi passi si fermò poiché la ragazza aveva aperto gli occhi e quelli, lo mettono in soggezione, di un color rosso sangue e senza pupilla. La ragazza appena incontrò il suo sguardo si mise a piangere lacrime di sangue, che provocarono in Naruto brutti ricordi sulla sua difficile infanzia: si sentiva tremendamente caldo e si lasciò sopraffare dai ricordi e svenne. La ragazza così gli si stava avvicinando per prenderlo tra le sue braccia, riprendendo lentamente consistenza, ma sbucò Sasuke, che svegliatosi per via di un incubo, non avevendo visto Naruto accanto a lui e Sakura, si era subito messo a cercarlo e ora, trovatolo svenuto, cercava di svegliarlo e si accorse che scottava; lo prese in braccio a mó di principessa e lo portò al campo dove lo adagiò delicatamente, come fosse un opera di vetro pregiato e svegliò bruscamente Sakura:"Sakura, svegliati...capelli rosa chewingum a rapporto!"

 Sakura si svegliò di soprassalto, si guardò intorno e vide Sasuke accanto a Naruto, preoccupato: si precipitò subito dai due e notò che Naruto era molto sudato e che sul suo volto, al posto del suo magnifico sorriso, c'era un' espressione sofferente; doveva avere la febbre così disse a Sasuke di prendere un panno bagnato e di metterglielo sulla fronte.

Sakura:"Sasuke, io vado a cercare le erbe medicinali, che sono segnate sulla mappa; le ha trovate il kagebushin di Naruto! Tu tienilo d'occhio, ogni mezz'ora ribagna il panno e coprirlo bene con le coperte". Sasuke:" allora la missione durerà di meno quindi...non ti preoccupare Sakura mi occupo io di lui, tu vai....". Non aveva neanche finito di parlare che Sakura non c'era più, rimase stupito, di solito pendeva dalle sue labbra, ma a quanto pare in qualcosa era maturata. Sasuke coprì Naruto con un' altra coperta e ogni mezz'ora gli ribagnava il panno, sembrava peggiorare, faceva fatica a respirare e iniziava a delirare.

 Naruto:"Sasuke, come hai potuto uccidere Sakura" e "io l'amavo, ma eri tu il suo sole...ho sofferto molto per questa "promessa"...mi sono fatto da parte...tu l'hai uccisa e ora io non posso vivere senza di lei..." Sakura era tornata già da un' ora e stava preparando la medicina per Naruto, ma non migliorava nonostante le cure e andò così peggiorando per giorni. La missione era finita, ma non potevano tornare, perché il viaggio sarebbe stato troppo lungo e faticoso per Naruto. Una notte Naruto cacciò un urlo di terrore tale che Sasuke e Sakura si svegliarono d'improvviso.

 Sasuke:"Naruto ma sei impa...Naruto" ma Naruto era sì sveglio ma non cosciente, o almeno così sembrava ai due ninja.

 Naruto:"aiuto...Sakura, Sasuke...aiutatemi...non voglio dimenticare..." Mentre diceva queste parole indicava evidentemente una presenza, ma lì, oltre a loro, non c'era anima viva, ma Naruto continuava, imperterrito, ripeteva quella frase continuamente, ogni volta che si svegliava. La notte seguente, Naruto ormai non aveva più voce di fatto lui parlava, o meglio urlava, ma non usciva alcun suono dalla sua bocca; Naruto allora aveva cominciato a piangere, perché quella ragazza voleva fargli dimenticare la sua vita per qualche ragione. La ragazza col caschetto rosso iniziò a trasformarsi man mano che gli si avvicinava, alla fine a pochi metri da lui era diventata un ombra i cui soli occhi si vedevano bene, erano viola e dei cerchi concentrici andavano progredendo man mano che si avvicinavano alle pupille, gli stessi occhi di quella volta, gli occhi di Pain. Naruto si guardò intorno e cercò, scrollandoli, di svegliare sia Sakura che Sasuke ma niente…non si destavano,e ciò era molto strano. Naruto tornò a guardare quello che sembrava Pain, il quale iniziò a parlare:"Naruto...non avere paura io sono colui che viene chiamato "il saggio dei sei sentieri" e...un tuo lontanissimo antenato o dovrei dire il capostipite...comunque ti ho seguito nel tuo cammino di vita e voglio che tu sia completamente felice...quindi cancellerò la tua memoria e ti darò i miei poteri per sempre...bada, il dono dei mie poteri ti seguirà ovunque tu vada…e non preoccuparti, perchè ho già creato un impero degno di te...ti voglio bene". Detto questo lo abbracciò, Naruto un po' scosso, ricambiò l'abbraccio, ma poco dopo si accorse che nella sua mente i suoi ricordi venivano lentamente modificati, voleva liberarsi da quella abbraccio, ma si accorse che la forza dell'ombra aumentava sempre di più mentre la sua svaniva; iniziò a piangere, non voleva perdere i suoi ricordi, ora che sembrava che andasse tutto bene, non voleva dimenticare i suoi amici, ma soprattutto non voleva dimenticare il profondo amore per Hinata, della quale voleva chiedere la mano. Non voleva dimenticare i suoi genitori, non riusciva capire perché la vita fosse così ingiusta, lui che aveva sofferto e lottato per un futuro migliore adesso si rendeva conto che non era servito a niente se poi uno sconosciuto (o meglio un suo antenato), gli modificava la vita. Voleva urlare al mondo il suo dolore e la sua disperazione, ma non aveva ancora recuperato l'uso della voce. E a poco a poco stava perdendo conoscienza e alla fine, quando l'ultima immagine di Hinata scomparve dalla sua memoria scesero le ultime lacrime e finalmente perse conoscenza. L'ombra lo portò via, verso una meta ignota.

 

 Dopo due ore dall'accaduto Sakura e Sasuke finalmente si svegliarono, ma si accorsero subito della tragedia: Naruto era scomparso eppure secondo la diagnosi di Sakura, Naruto avrebbe potuto fare al massimo due passi e sarebbe crollato, perciò era stato sicuramente rapito da qualcuno. Ma chi poteva essere stato…Lo cercarono per giorni ma niente… sistemarono così delle trappole non mortali per catturare il rapitore nella speranza che ritornasse in loco. Finalmente quello che rimaneva del team 7 tornò al villaggio, e Sakura e Sasuke si recarono subito dall'Hokaghe, per avvisarla della sparizione di Naruto e per organizzare delle squadre di ricerca. Tutti i team disponibili furono mandati in varie missioni obbiettivo ritrovare Naruto. Quando Hinata venne a sapere della notizia, non sapeva come reagire così crollo rovinosamente sulle ginocchia e delle calde lacrime segnarono il suo dolce visino. Sakura le si avvicinò per confortarla ma prima che aprisse bocca Sasuke disse:"L'ho riporterò a Konoha...sono in debito con lui...e un Uchiha paga sempre i suoi debiti." Hinata a quelle parole rispose:"...grazie..." Sakura rimase interdetta e immobile finché Sasuke :"Sakura andiamo!" Lasciarono lì un Hinata ancora terrorizzata all'idea di non vedere più il suo adorato biondino e il suo contagioso sorriso.

  
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