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Autore: DirectionerIsMyName    13/02/2013    9 recensioni
"Il mio nome è Savannah Welsh." "Sono Louis, Louis William Tomlinson."
Loro, un libro e una scommessa.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione.



Savannah.
 
Il mio nome è Savannah Welsh.
Savannah, sì, ho un nome da puttana, peccato che io non lo sia.
Chi mi crede una puttana? Tutti, specialmente quell'idiota di Louis William Tomlinson.
Chi è? Un diciannovenne coglione che è stato mio compagno di classe per cinque fottutissimi anni.
Adesso? Adesso la scuola è finita e io non voglio sentire più nessuno.
Cosa ho intenzione di fare quest'estate? Leggere, ascoltare musica, leggere, divertirmi, leggere.
Ah, e uscire con la mia migliore amica, Zoey Tomlinson.
Sì, ha lo stesso cognome di Louis. Sì, è la sorella, anzi, la gemella.
Lo so, è abbastanza strana come cosa, ma loro non hanno assolutamente niente in comune, tranne quei fottutissimi e meravigliosi occhi blu.
Io e Zoey siamo completamente l'opposto. 
Lei, grandi occhi azzurri, lunghi capelli mossi biondi, rosee labbra sottili, pelle chiara e tratti delicati, una sottospecie di angelo.
Io, occhi castani leggermente a mandorla, capelli lunghi mossi e castani, naso leggermente a patata, pelle olivastra e tratti abbastanza definiti.
Per me lei è come una sorella, dato che sono figlia unica, ma purtroppo suo fratello è un gran rompipalle.
Abitiamo a Los Angeles, e i miei genitori sono i proprietari del chiosco sulla spiaggia, dove passo la maggior parte del tempo in estate, e dove a volte faccio qualche turno.
Un'altra cosa che mi piacerebbe fare quest'estate è surfare, peccato che non lo sappia fare, anche se quel cretino di Tomlinson si è offerto più volte di insegnarmi.
Perchè lo odio così tanto? Perchè si crede Dio sceso in terra grazie a tutte le oche che gli corrono dietro, mentre invece è un grande idiota e basta. L'unica cosa che gli interessa è farsi adorare dalle ragazze. E quando ce n'è una che, come me, si rende conto di quanto sia odioso, fa di tutto per farla cadere ai suoi piedi.
Ed eccomi, arrivo al chiosco a piedi, prendo le chiavi dalla borsa, e apro. 
E' una bella giornata, il primo sole del mattino è spuntato da qualche ora, nel cielo non c'è neanche una nuvola, il mare ha delle onde perfette per il surf.
Ma ecco che la mia giornata è rovinata. 
I suoi occhi blu si fondono con l'azzurro del mare, tanto che è quasi impossibile distinguerli. La tuta da surf nera, in contrasto con il bianco della tavola, aderisce perfettamente al suo corpo. 
Che Zeus lo fulmini! 
A quanto pare mi ha sentito, perchè improvvisamente un'onda lo investe.
Sorrido soddisfatta, e comincio il mio lavoro.





 
 
Louis.
 
"Lo stronzo, il duro, il belloccio dal fisico atletico, il play-boy, il rubacuori, lo sciupafemmine, il giullare di corte, il clown della classe..."
Questo è quello che dicono di me gli altri, questa è la reputazione che mi sono costruito in cinque anni di liceo, cinque fottuti anni che sono appena finiti.
Chi sono io? Sono il protagonista di tutte le fantasie delle ragazze di Los Angeles, e perchè no? Forse anche di qualche ragazzo. 
Sono il loro sogno più bello, ma anche il loro incubo peggiore. Mi desiderano, sono alla ricerca di mie attenzioni, vogliono che gli faccia toccare il cielo con un dito e che poi, una volta che mi sono scocciato di loro, le faccia precipitare a terra. Senza scrupoli, senza rimorsi.
Sono Louis, Louis William Tomlinson. Diciannove anni, capelli castani, pelle abbastanza chiara, occhi azzurri. 
Azzurri come il mare che si vede dalla finestra della mia camera. 
Azzurri, come le onde che amo surfare nelle mattine estive, poco dopo l'alba.
Quando la spiaggia è silenziosa, e ci siamo solo io, il vento e il mio surf.
Quando il rumore dell'acqua sovrasta ogni cosa, anche i pensieri più profondi, le paure. 
E' allora che mi sento me stesso, libero da tutti i castelli che ho costruito in aria, e da tutte le mura che ho alzato intorno a me.
Mentre surfo, e sul mio viso spunta un sorriso, uno di quelli veri, capisco che non sarò mai quello che voglio far credere di essere, che non sarò mai quello che la gente pensa che io sia, ma che mi diverto un mondo a farglielo credere.
E proprio quando sono sul punto di cavalcare l'onda più alta della giornata, la vedo.
Prende delle chiavi dalla sua borsa e inizia ad aprire il chiosco dei genitori. Poi si gira, e i nostri sguardi si incrociano. 
Ed è allora che l'onda mi travolge in pieno.
Savannah, la migliore amica di mia sorella gemella.
Sempre acida, ma una tipa tosta.
Savannah e la sua mania per i libri.
Savannah e i suoi profondi occhi castani.
Savannah e le sue sigarette.
Lei, una delle poche ragazze che non mi sbavano dietro.
Lei, che molto probabilmente mi odia.
E' il mio obbiettivo, la mia preda estiva.





 
Angolo autrice.
O forse dovrei dire angolo autrici? Sì, siamo in due.
Io scrivo la parte di Savannah, e lei, l'amore della mia vita, scrive Louis. (Infatti la sua parte è più bella, ma non le dite niente che si arrabbia lol)
Che dire? Molto probabilmente qualcuno di voi mi ucciderà perchè sono due mesi che non continuo l'altra storia, ma fa niente, dovevo farlo.
Per Emilia, amore mio, vita mia, luce dei miei occhi, (capiscimi, è tardi, sto delirando lol) lo sai che ti amo? 
Okay, basta. Vi abbandono.
Speriamo che l'introduzione vi abbia incuriositi c:
Un bacione.
Martina :3
  
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