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Autore: Blue Eich    14/02/2013    8 recensioni
La bruna sbatté le ciglia, un po' frastornata, perché aveva perso la cognizione del tempo. Durante i loro baci il tempo non esisteva, era l'ultimo dei loro pensieri: s'immergevano in un mondo a parte, dove non c'era bisogno di parole.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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♥ Your heavenly smile 

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La mezzaluna, con un fulgido alone a contornarla, era da poco spuntata nel cielo. Le fiammelle delle lanterne donavano un lume soffuso alle strade di Violapoli e la penombra scuriva le fronde degli alberi, dove si annidavano in silenzio diversi Pokémon.

Vera non si sentiva affatto al sicuro a restare lì da sola. Tirò indietro i capelli castani e leggermente spettinati dal vento, cosicché ricadessero soffici fin dopo le spalle, tenuti a bada dalla classica bandana verde. Appoggiava la testa alla corteccia di un albero, a braccia conserte, con la pelle d'oca per il freddo e per la paura di trovarsi uno Spinarak addosso. Sarebbe bastata la sola vista di quelle zampette sottili come spilli per farla scappare via urlando. Continuava a maledire Drew, per aver scelto quel posto tetro come luogo d'incontro ma soprattutto perché era in ritardo. Stava immaginando le ipotesi peggiori, come ad esempio che potesse essere stato ferito da un feroce Ursaring nel bosco vicino, oppure che fosse successo qualcosa di talmente grave da fargli passare di mente il loro appuntamento. Scosse con decisione il capo, cercando di convincersi ad accantonare tutte quelle idee tragiche ed esagerate.

Prima che potesse rendersene conto, due braccia fidate la afferrarono da dietro per i fianchi e il suo cuore sussultò per la sorpresa.

«Buon San Valentino, principessa» le sussurrò soavemente a un orecchio colui che, fino a poco prima, era al centro dei suoi pensieri.

Il sollievo la invase. Arrossì un poco all'udire quel soprannome – dolce e al contempo sfacciato – sentendosi riscaldare dal suo corpo, pari a una coperta calda. «Grazie, buon San Valentino anche a te, Drew…» ricambiò, cercando di nascondere la leggera soggezione. Però si ricompose in tempo record e voltò il capo verso di lui, con un broncio infantile. «È questa l'ora di arrivare, signorino?»

«Guarda che non sono in ritardo, mancano ancora cinque minuti alle nove» si difese il Coordinatore, piccato. Vera dei ritardi era l'indiscussa regina, ma d'istinto pensò che forse stavolta la voglia di rivederlo aveva prevalso sulla pigrizia.

La ragazza lasciò cadere la conversazione, perché ora che l'aveva accanto non le importava più di nient'altro. Abbandonò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, respirando l'acqua di colonia alle rose che impregnava lievemente la giacca lilla. «Mi sei mancato, lo sai?» ammise, con una punta di malinconia.

«Anche tu» dichiarò il verde, sincero. Non si trattenne oltre, perché fin da subito aveva sentito crescere il desiderio di baciarla. Colse l'attimo, alzandole repentinamente il mento col pollice e l'indice, per far sì che i loro sguardi s'incrociassero. Poi si sporse in avanti, per catturare le sue morbide labbra dischiuse, unendole alle proprie.

Vera, con il cuore che batteva forte, si abbandonò a quella sensazione di smisurata soavità, come se fossero sulle nuvole. Ogni volta era magica come la prima, riempiendo di tepore l'angoscioso vuoto che sentiva dentro.

Dopo un po', quasi con naturale finezza, distanziarono piano le loro bocche, portandole l'una a un soffio dall'altra.
La bruna sbatté le ciglia, un po' frastornata, perché aveva perso la cognizione del tempo. Durante i loro baci il tempo non esisteva, era l'ultimo dei loro pensieri: s'immergevano in un mondo a parte, dove non c'era bisogno di parole.

Drew le sfiorò una guancia e, sorridendo con un lampo di furbizia, le porse immancabilmente una rosa. Era messa bene, calcolando ch'erano quasi a metà febbraio e ormai di fiori e foglie non rimaneva traccia, succubi del gelo, come un uragano devastatore che aveva tolto al paesaggio i colori più vivaci.

«Oh, grazie!» esclamò lei, emozionata, come se avesse davanti a sé un prezioso tesoro.

A ogni loro incontro le regalava una rosa rossa, da ormai tre anni. Eppure ne rimaneva sempre incantata, senza mai stancarsi e ringraziandolo con gioia. Bastava così poco per renderla felice: un biglietto scritto a mano, una carezza al momento giusto… Si lasciò stringere di nuovo dalle braccia esili della Coordinatrice e increspò mellifluamente le labbra. Per il suo sorriso sarebbe stato disposto a tutto. Quel sorriso da bambina, pieno di vita, una delle mille ragioni che l'avevano fatto innamorare.
 

 

 



tumblr-inline-mqy0zs-Gxbt1rwtcjp​ Angolo Autrice 
Salve! Yeah, ho pubblicato a mezzanotte spaccata~
Di solito i miei angoli autrice sono azzurri o viola, ma visto che questa shot è per San Valentino, optiamo per il rosso! ;)
L'ho leggermente stravolta rispetto alla versione originale e resa più pulita, soffermandomi sulla semplicità di Vera e i sentimenti candidi che prova per il suo Drew.
Forse non è un granché, ma ci tenevo comunque a postare qualcosa per l'occasione.
Tra parentesi, qui accanto potete ammirare una tenerissima Vera impaurita come nella scena iniziale, pure l'abbigliamento corrisponde - amo le coincidenze.
Spero che lascerete una recensione per dirmi cosa ne pensate.
Alla prossima!
-H.H.-

 
   
 
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