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Autore: _Harriet    14/02/2013    4 recensioni
Avete presente i giorni sfortunati? Quelli che, anche se tutto perfettamente programmato, vanno a finire letteralmente a put*ane? Bene, per me quel giorno aveva da sempre avuto il nome di "12 luglio" ed eccolo qui, era tornato, in un nuovo anno, in una "nuova me" e prepotentemente irrompeva ancora, costantemente, nei miei pensieri, come sempre. E chissà quale catastrofe mi avrebbe riservato.
[..] Ad allietare il tutto c'era lui, il fratello che non avevo mai avuto. Era bello come il sole, ed io lo amavo da morire..
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12th July 2012, 8.34 a.m

"Vu..vuoi sposarmi Anne?"
"Oh Drew, non aspettavo altro da.. una vita!
"Sii mia An, ora e per sempre.." - Mi sfiorò le labbra mantenendo lo sguardo fisso su di me, eravamo a pochi centimetri di distanza e mi sentii bruciare.. sempre di più.. il calore percorreva il mio corpo a ritmo costante.. un brivido salì lungo la schiena e raggiunse le tempie..La testa sembrava scoppiare. Le mie mani sfiorarono il suo volto, la pelle soffice mi sfiorava e stuzzicava le mie gote, forse troppo rosee.. Mi abbandonai in un bacio appassionato, che mi fece fremere, sudare.. Tutto d'un tratto sentii non più calore , ma una senzazione di "umido", "bagnato" partire dalle caviglie..

"Cazzo"

Mi destai immediatamente e vidi le lenzuola bagnate andar via dietro la stretta morsa di Charlie. Il mio cane. Il suo vizio di fare zampilli qua e la era veramente irritante, e infuriata cominciai ad urlargli contro scostando le lenzuola umide dai miei piedi. Che schifo.
Mia madre sapeva che la mia camera era off limits per Charlie, tuttavia permetteva lui di fare tutto ciò che desiderava ed ogni volta che scorgeva uno spiraglio di luce proveniente dalla mia stanza si precipitava irrompendo con presunzione e distruggendo tutto ciò che intralciava il suo cammino.
Posai i piedi per terra e rimasi seduta sul letto con lo sguardo fisso in un angolo dove la pittura era venuta via, non avevo voglia di alzarmi, non oggi, questa data non mi era molto simpatica, non lo era mai stata per me. 
Avete presente i giorni sfortunati? Quelli che, anche se tutto perfettamente programmato, vanno a finire letteralmente a put*ane? Bene, per me quel giorno aveva da sempre avuto il nome di "12 luglio" ed eccolo qui, era tornato, in un nuovo anno, in una "nuova me" e prepotentemente irrompeva ancora, costantemente, nei miei pensieri, come sempre. E chissà quale catastrofe mi avrebbe riservato quest'anno.
 
Tornai in me, e alzando lo sguardo mi presi di coraggio e mi alzai dirigendomi verso lo specchio. Ma quale "nuova me" ero sempre la stessa, fisico nella norma, 1.72 centimetri di insicurezze, viso tondo e pallido, rosato sugli zigomi, per il continuo imbarazzo forse, disegnato da capelli castano scuro un po' arruffati, labbra piccole e non troppo carnose, e grandi occhi verdi nascosti da lunghe ciglia perennemente piegate dal mascara.
Eccomi, sono io, forse un po' troppo intimorita da ciò che mi avrebbe riservato quel fatidico "12 luglio", pronta ad imbattermi in una nuova giornata. 
Feci una doccia fredda, che favorì il mio risveglio, indossai un jeans e una t-shirt con qualche accessorio e uscii di corsa. 
Avevo mille impegni, e tutti i pensieri mi avevano distratta dal sogno che mi aveva lasciato l'amaro in bocca stamane, causa, sicuramente, di uno di quegli stupidi film sdolcinati che mandano verso le 3 del mattino in tv. Mi ero ripromessa di non guardarne più e invece continuo ad essere turbata in sogno da sentimenti e persone perfette inesistenti.
Divagai un po' dalla realtà e tornando in me, mi resi conto che ero già in ritardo di 20 minuti. Cavolo, quell'isterica della mia migliore amica mi starà odiando.
 
Ollie, questo è il suo nome, occhioni chiari e capelli scuri lisci come la seta, vive in un mondo a se stante dalla realtà, per lei esiste solo l'arte. e i ragazzi.. Avrà probabilmente letto più libri lei in questa settimana che io nella mia intera vita e in questo momento sarà infuriata.
 
Cominciai ad allungare il passo, il peso dei libri che portavo sotto braccio cominciava a gravare sui miei deboli ed inesistenti "muscoli" e mi maledissi per non aver preso la bicicletta. Attraversai il parco di corsa e finì con un piede in una pozzanghera, accidenti, avevo acquistato da poco quelle scarpe, ed ero già riuscita a rovinarle. Ma sapevo qual era  il problema. non avrei dovuto indossarle quel giorno. Il "12 luglio".
Continuai a correre con lo sguardo rivolto verso quella scarpa, un po' troppo nuova per essere già da buttare.. Quando sbattei violentemente contro qualcosa e caddi a terra..
 
Non svenni, come è solito nei film, semplicemente mi sentii girare la testa e cominciai a vergognarmi per il modo in cui avevo reso pubblica la mia goffaggine. Mi alzai in fretta e cominciai a sbattere i palmi delle mani sui jeans per spolverarli, quando una mano bloccò la mia..
Alzai lo sguardo e vidi due occhi verdi da far mancar l'aria ed una chioma di riccioli sul castano che lasciavano spazio a spiragli di luce abbaglianti. Probabilmente rimasi a bocca aperta, non so, ma lui sorrise e mi porse la mano.."Harry " disse.
"Oh.. bhe.. il mio nome è Anne" risposi trattenendo un sorriso.
"Non ti ho mai vista An.." "Ehm, si, bhe, forse perchè Londra fa circa 7 milioni di abitanti" risposi con un velo di ironia sul mio sorriso, ormai prevalso sulla mia espressione di imbarazzo.
"Penso che questo incontro abbia cambiato la mia giornata An" disse strizzando un occhio.. 
Trattenni un sospiro e con un espressione finalmente serena, pensai che dopo tutto, questo "12 luglio " non era cominciato poi così tanto male..
  
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