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Autore: AAVV    14/02/2013    2 recensioni
Quinta e ultima parte dei 'I punti di vista di David.'
Per chi ha letto Non Lasciarmi/ Stringimi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Serie: Non lasciarmi/ Stringimi'
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Il punto di vista di David. Parte 5.


Azzurra dorme sul letto d'ospedale, gli occhi chiusi e la bocca semiaperta. E' stanca, ha sofferto molto, ma nonostante questo è sempre bellissima. Mi domando come faccia.
So che vorrebbe tornare a casa appena tutto si sarà sistemato- non me l'ha detto direttamente- e forse dovrei accettare il fatto che non vivrò mai più per sempre nel mio Paradiso terrestre.
Devo chiamare i suoi genitori, lei non è nelle condizioni di farlo, ma adesso ho altro a cui pensare. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
La stringo tra le mie braccia mentre dorme anche lei, come sua madre. Mia figlia. Annette.
E adesso mi domando come ho fatto a vivere tutti questi anni senza lei.
Annette ha i miei occhi- Azzurra si è subito sentita in dovere di riferirmelo- ma il resto del volto è di sua madre. Le tocco la punta del nasino e lei fa un'espressione corrucciata. Rido. E' buffa, e così piccola. Ed è anche forte. Mi prende il pollice con la sua manina e stringe.
Apri gli occhi, piccola.
La cullo tra le mie braccia e lei, come se esaudisse il mio desiderio, lentamente, apre gli occhietti grigi, ma è solo per una frazione di secondo. La luce le fa ancora male.
« David...»
Azzurra mi chiama. Mi avvicino con nostra figlia in braccio. Nostra figlia. « Dorme?», mi chiede sorridendo.
« Ha appena aperto gli occhi.»
Mi siedo sul letto e gliela mostro. « Guarda nostra figlia...», dico con le lacrime agli occhi.
« E' la tua copia esatta.»
« Ma ha i tuoi occhi.»
Azzurra le prende la mano, stringe anche il suo di pollice. « E anche la tua forza» ride.
Sto per commuovermi, ma mi fermo. Non voglio che la prima immagine che mia figlia avrà di me sono io che piango come un cretino. Mi chiedo se tutti i padri si sentono così alla nascita di loro figlio.
« E' bellissima, David.»
Annette fa una smorfia e noi ridiamo. Ridiamo spensierati, non mi sono mai sentito così.
Ciao piccolina, sono tuo papà e ti proteggerò sempre.
Quando sarà grande, penso, le racconterò una storia.
Guardo Azzurra.
La storia di un amore che ha superato ogni confine.
   
 
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