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Autore: ohmymaljk    14/02/2013    7 recensioni
"Cosa stai facendo Kat?!" urlò mio fratello entrando in camera mia.
"Non.. non sto facendo nulla. Fa finta che tu non abbia visto niente, ti prego" risposi posando le forbici nel cassetto.
*****
Saalve, allora che dire? Dedico questa storia a due miei cari amici, che da un po' di tempo hanno cominciato a tagliarsi e sto malissimo per loro. Voglio solamente fargli capire tramite tutto questo che tutto si può risolvere, i periodi brutti passano.
In ogni caso, spero abbiate voglia di leggere la mia storia e che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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When I look into your eyes
You’re not even there
It’s just a feeling
Just a feeling […]
//Maroon 5 – Just a Feelin’




Tom’s pov.
Ero arrabbiato con Kat, ma soprattutto non riuscivo a credere a ciò che i miei occhi avevano visto.
“Chi di voi lo sapeva?!” urlai rientrando in casa.
Vidi Siva e Max abbassare lo sguardo.
“Voi.. voi due lo sapevate e non mi avete detto nulla?!” urlai ancora più furioso di prima.
“Sono venuto a stare qui appunto per questo Tom! Volevo aiutarla a smettere!” sbottò Siva alzandosi dal divano.
Mi poggiai con la testa al muro senza dire nulla. Chiusi gli occhi e strinsi i pugni.
“Tom, non è il momento di litigare adesso! Dobbiamo cercare Kat, hai presente che è scappata senza dire nulla?” disse Jay cercando di calmarmi.
Sospirai profondamente e mi misi le mani in faccia.
“Avrei dovuto essere più presente, forse è colpa mia..” dissi abbassando lo sguardo.
“No Tom, tu non c’entri! Non è affatto colpa tua, ora non stare qui a buttarti fango addosso!” disse Nath.
Sospirai un’altra volta.
“Andiamoci a vestire e usciamo a cercarla, non mi fido più di tanto di Kat!” disse Max prendendo le sue scarpe.
Buttai il telefono sul divano e andai a vestirmi in camera mia.
Nemmeno mi importava cosa mi stavo mettendo, una tuta, una maglia e una felpa.
Mi sentivo malissimo, la mia sorellina stava soffrendo e io nemmeno me n’ero accorto.
“TOM CAZZO CORRI SUBITO!” mi urlò Max.
Preoccupato corsi in soggiorno e vidi che gli altri si erano catapultati fuori.
“Cosa succede?!” domandai a Max che mi lanciò le scarpe.
“Mettile! Mettile e corri da noi in macchina!” mi urlò uscendo.
Il cuore mi andò a mille. KAT.
Infilai le scarpe di fretta e corsi in macchina.
“Mi spiegate cosa è successo!?” urlai mettendomi la cinta.
Max fece retromarcia e accelerò tutto in una volta.
Ci stavamo dirigendo verso il pronto soccorso.
Poggiai la testa sullo schienale del sedile e chiusi gli occhi.
“Cosa è successo a Kat?” domandai trattenendo le lacrime.
Nessuno mi rispose.
“Ho chiesto cosa cazzo è successo a Kat.” Dissi nervoso.
Nessuno, un’altra volta, mi rispose.
Quando arrivammo all’ospedale Max mi poggiò una mano sulla spalla.
Chiusi gli occhi e sospirai. Entrai e chiesi di mia sorella.
“Ah, la ragazza arrivata poco fa.. uhm sì, venga con me” mi disse con un tono triste.
Mi cadde il mondo addosso.
“Possono.. possono venire anche i miei amici?” domandai con le lacrime agli occhi.
“Solo uno di loro.” Rispose fredda.
“Max, vieni tu.. scusatemi ragazzi” dissi guardandolo.
“No, ma figurati Tom.. vai pure Max” disse Nathan sospirando.

Entrai nella cameretta insieme a Max e l’infermiera.
Kat era stesa sul lettino, si può dire.. priva di vita?
“Cosa.. cosa le è successo?” domandai avvicinandomi a lei.
“Non si sa esattamente come l’incidente è avvenuto, si sa solo che ora.. è in coma” disse l’infermiera guardandomi.
Il mondo mi cadde addosso. Penso che stavo per svenire. Max mi tenne.
“Ei Tom, Tom non mi lasciare” disse dandomi degli schiaffetti in faccia.
Mi fece sedere e mi misi le mani in faccia.
“Si.. si salverà?” domandai all’infermiera.
“E chi può dirlo? Dobbiamo solo aspettare.. mi dispiace” disse mettendomi una mano sulla spalla.
Quando l’infermiera fu fuori scoppiai a piangere e Max si piegò sulle ginocchia.
“Max è colpa mia! Se non mi fossi arrabbiato con lei.. non saremo qui in questo momento, ma a casa.. e lei..” cominciai a dire singhiozzando.
“Ei Tom, sta calmo. So che è difficile, ma non fartene una colpa! Sono sicuro che tutto si aggiusterà, Kat starà bene..” disse prendendomi la mano.
“Devo chiamare mamma e papà..” dissi alzandomi e uscendo.

-3 giorni dopo-
Nathan’s pov.
Erano passati tre giorni da quando Kat era su quello stupido lettino d’ospedale, attaccata a tutte quelle macchine, senza dare segni di vita.
Quando Tom uscì piangendo mi cadde il mondo addosso.
Non riuscivo a crederci. Eravamo tutti distrutti. Non c’erano parole per descrivere una situazione del genere.
Ora i ragazzi erano tornati a casa a riposarsi un po’ e io stavo aspettando che Noah venisse.
Mi avvicinai al lettino e le presi la mano.
“Kat.. non so se puoi sentirmi o meno, ma.. sappi che ci manchi e vogliamo tanto riaverti qui tra di noi, sii forte per favore.. non lasciarci, ti prego..” le dissi piangendo.
“Ei Nath..” disse Noah alle mie spalle.
Mi girai e asciugai le lacrime.
“Ciao Noah..” dissi guardando per terra.
La ragazza mi abbracciò e mi strinse forte a se.
“Andrà tutto bene..” disse con voce tremante.
“Non piangere anche tu..” le dissi accarezzandole la schiena.
“Non c’è la faccio.. scusami” disse scoppiando a piangere.
Cercai di farla calmare dandole un bicchiere d’acqua.
“Se vuoi puoi andare a riposare un po’, sto io qua..” disse guardando Kat sul letto.
“No tranquilla, resto a farti un po’ di compagnia..” dissi sedendomi.

Tom’s pov.
Ero tornato a casa dopo due giorni, mi buttai sotto la doccia e ci restai per circa 30 minuti.
“Tom! Mi apri?” domandò Siva.
“Si aspetta.” Risposi uscendo e mettendomi l’accappatoio.
Aprii la porta.
“Dimmi.”
“Non vuoi riposare un po’? Tra poco dobbiamo tornare in ospedale..” disse.
“Mi sto già riposando e non immagini quanto” risposi freddo.
Non potevo farci nulla, ero così con tutti. Non riuscivo più a non rispondere male o semplicemente essere ‘felice’ per un solo secondo.
“Va bene.. scusa” disse andandosene.
Mi asciugai e mi rivestii in fretta, poi mi misi sul letto di Kat.
Riuscivo ancora a sentire il suo profumo o semplicemente era come se lei fosse lì.
In un solo momento mi rivennero in mente tutti i nostri momenti dolci, o la sua magnifica risata che ancora risuonava nella mia testa, come se lei fosse lì accanto a me.

Kat, ti voglio bene, mi manchi..” dissi affogando le lacrime nel suo cuscino. 



-Spazio Autrice- 
Zzaalve B|
Ok va bene, questo capitolo mi piace *o* forse perché io amo i drammi e boh, lo amo. Vabbè anyway, penso che sia il più triste che io abbia mai scritto, ma ook!
Spero piaccia anche a voi u.u
Comunque non sono molto felice, solo tre recensioni allo scorso capitolo? Capisco che non aggiorno più tanto spesso, ma.. ME TRISTE. ):
Ve laaaaascio, ciau e recensite questo capitolo plis. Ja? Ja. 
Ciau. xxDesi. 

   
 
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