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Autore: SenzaFiato    14/02/2013    0 recensioni
«Tu» sospirò. « mi ricordi che, dopo la notte, arriva sempre un nuovo giorno, un nuovo inizio, un cambio di direzione. »
La guardò dritto negli occhi, cercando di trasmetterle quello che da anni si portava dentro.
«Tu sei la melodiosa canzone che canto ogni mattina, felice che una nuova opportunità mi è stata data. Tu sei Alba, la mia alba.»
Quarta Classificata al contest "Drabble & Flashfic Contest" indetto da Khika Liz
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Sabato 1 Settembre
Mezz’ora alla partenza

 

«Il binario due è da questa parte.» Lui le avvolse la mano e la guidò verso il sottopassaggio.
Mentre scendevano le scale, le gettò uno sguardo. Si guardava intorno, spaesata, giocando con una ciocca castana, sfuggita alla coda che teneva legati i suoi lunghi capelli. E si mordicchiava le labbra.
Dopo il bacio, non aveva fatto altro; ora la pelle in quel punto aveva assunto un colorito rosso acceso.
Sulla banchina c’era un grande caos. Uomini in giacca e cravatta, che smanettavano con i loro i-phone di ultima generazione, famiglie numerose, alle prese con bambini iper-attivi e valigie pesanti, giovani innamorati, costretti a salutarsi per la fine delle vacanze.
Pur avendo ancora le mani unite e stando l’uno accanto all’altra, non si erano mai sentiti più lontani.
Alba teneva gli occhi fissi sulla linea gialla davanti a sé, che li separava dai binari; lui non sapeva cosa dire, o meglio, aveva chiaro il discorso nella mente - così come erano chiari i sentimenti che provava- ma non riusciva a tradurlo in parole.
Improvvisamente la ragazza abbandonò la ciocca di capelli, che stava rigirandosi tra le dita, da qualche minuto, e piantò gli occhi nei suoi.
«Perché?»
«Perché cosa?» Le chiese confuso.
«Perché adesso, quando stai per partire, quando stai per abbandonare la Calabria, quando stai per lasciare la tua famiglia, i tuoi amici, me, decidi di baciarmi!» Disse tutto d’un fiato.
Si asciugò una lacrima traditrice, che era sfuggita al suo controllo, e continuò, senza staccare gli occhi dai suoi. «Perché proprio ora?»
«Io…  pensavo fosse arrivato il momento di rivelarti quello che provo, il momento per.»
«Distruggermi?» Mormorò lei.
«Catanzaro dista più di seicento km da Roma. Credi che sopporteremo la distanza? Credi davvero che riusciremo ad andare avanti, noi che… non siamo nemmeno una coppia.» Continuò abbassando lo sguardo.
«Alba, guardami.»
Lei lo ignorò, continuando a guardare per terra.
«Alba…» Si avvicinò pericolosamente al suo viso, alle sue labbra, che i denti stavano torturando da ore, e quasi le soffiò nell’orecchio. «…guardami.»
E lei finalmente lo ascoltò. Aveva le guance rigate dalle lacrime e gli occhi rossi, ma manteneva un atteggiamento fiero. Era la sua leonessa: lo era da sempre, e sempre lo sarebbe stata.
«Siamo come due particelle che, originate in un punto dello spazio-tempo, restano legate da un inizio, che le renderà non separabili per l’intero arco della loro esistenza, indipendentemente dalla distanza che le divide.» Le sussurrò, cancellando con il pollice la scia salata sullo zigomo destro.
«Non riesci ad abbandonare i panni di Fisico nemmeno per un secondo, eh?» Gli disse, tirando su col naso.
Lui rise leggermente e poi continuò. «Alba, noi non ci perderemo mai, perché siamo legati indissolubilmente. È come se ci fosse una corda, una corda invisibile, che ci tiene uniti, al di là dei km che ci separano.»
Per confermare quanto detto, l’avvolse tra le sue braccia, stringendola forte.
Poi sciolse di poco l'abbraccio e con un sorriso malizioso mormorò. «E adesso smettila di torturarti le labbra e baciami.»

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Da Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili è citata letteralmente questa frase: “Siamo come due particelle che, originate in un punto dello spazio-tempo, restano legate da un inizio, che le renderà non separabili per l’intero arco della loro esistenza, indipendentemente dalla distanza che le divide”.

La raccolta di flashfic si conclude qui. Come sempre invito i lettori a commentare, negativamente e positivamente. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.

A presto

 

 

 

  
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