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Autore: Le Borelle    14/02/2013    0 recensioni
Quattro ragazzi. Quattro sguardi che si incrociano. Quattro modi diversi di vedere l'amore.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Jade
Quando rialzò lo sguardo due grandi ed inespressivi occhi scuri la fissavano in un silenzio vuoto. Non sentì le farfalle nello stomaco, piuttosto erano una decina di elefanti che saltavano la corda. Intimidita dall’occhiata del ragazzo chinò la testa sul foglio a quadretti sul quale stava diligentemente prendendo appunti. Rilesse l’ultima frase che aveva scritto. Leggeva ma non capiva. In realtà nemmeno ci stava provando a comprendere quelle poche righe, stava solo impegnando i suoi occhi in qualcosa che non l’avrebbe messa in imbarazzo. La sua vicina di banco già la stava osservando incuriosita e non le sarebbero serviti molti altri indizi per capire quello che le stava capitando. Quella ragazza era pazzesca, intuiva i pensieri e le intenzioni delle persone prima di tutti gli altri, a volte anche prima degli stessi interessati. Nella sua testa non c’era più spazio per ascoltare la spiegazione che fino a due minuti prima l’aveva interessata particolarmente. Il suo cervello stava subendo una devastante invasione di immagini del ragazzo. Prima di quello sguardo stava studiando le emozioni. In quel momento però non avrebbe saputo definire ciò che le stava succedendo. Non capiva nemmeno se fosse una cosa positiva o negativa, da quanto intensa era. Se credeva nell’amore a prima vista? Sì, decisamente.

Zayn
Ancora una volta. Gli era successo ancora. Spostò lo sguardo su una ragazza mora che lo osservò arrossendo, poi si girò verso la cattedra e tornò ad osservare il professore che impassibile proseguiva la lezione. Sentiva il cuore scoppiare, un palloncino di plastica stritolato tra le unghie di una tigre. Eppure quell’unico e veloce sguardo era bastato a renderlo felice dopo tanto, forse troppo, tempo. Ma durò poco. Iniziò tutto da qualche parte giù vicino al suo stomaco e poi su, sempre più su, una rabbia feroce lo stava divorando. In quel momento credeva possibile la fuoriuscita delle fiamme dai bulbi oculari, per questo chiuse gli occhi strizzandoli fino a sentire male. Con una mano si aggrappò al banco mentre con l’altra strinse la penna blu fino a romperla. Cercò con tutto sé stesso di non pensare a nulla, ma non riusciva a togliersi dalla mente quegli occhi, così belli, così sbagliati.

Louis
Si sedette con calma al posto che aveva puntato cercando di sfruttare al meglio il fascino che sapeva di possedere. Persino un ragazzo delle file davanti si voltò a guardarlo. Stiracchiando le braccia si girò per controllare se la ragazza lo stesse guardando. Bingo, sorrise soddisfatto pensando a quanto fosse facile per le persone di bell’aspetto ottenere ciò che desiderano. Tutte quelle ore passate in palestra gli erano decisamente servite. Aprì svogliatamente il bloc notes e cominciò a scribacchiare qualcosa.

Alicia
Si sentiva libera come non mai. Giovane, in salute e libera. Nessun ragazzo che si atteggiasse a uomo ad imporle cambiamenti ed atteggiamenti. Nessun obbligo verso qualcuno che non la rispettava, nessuna spiegazione da dare sempre e comunque. Aveva deciso di frequentare l’università ma prima voleva confrontare le diverse facoltà, per scegliere quella che più le si addiceva. Per questo quella mattina si trovava lì. Sinceramente interessata, ascoltava la lezione di psicologia quando il rumore della porta che si richiudeva la distrasse. Sentì dei passi avvicinarsi e poi superarla. Era un ragazzo castano che si sedette poco più avanti di lei. Subito si voltò verso di lei che a sua volta lo squadrò. Tipico egocentrico. Ormai l’aveva capita la lezione, non si sarebbe fatta abbindolare ancora. Era libera e aveva intenzione di restarlo. 

Zayn
Si era sentito così solamente due volte nella sua vita. Prima di fidanzarsi con la sua attuale ragazza, quasi quattro anni prima e in quel momento, quando due semplici occhi azzurri lo sfiorarono velocemente. Era sbagliato, era contro le regole. Era una cosa potentissima che mai aveva provato: poteva negarlo a sé stesso, alla sua ragazza, agli amici e ai parenti, alla società intera. Ma non sarebbe mai riuscito a far rallentare i battiti del suo cuore, che gli affannavano il respiro, intorpidivano le ossa e annebbiavano la mente. Come quando il suo migliore amico gli posò un bacio leggero sulla guancia liscia e non come quando la sua fidanzata gli regala un altro tipo di attenzioni. Ancora non era in grado di accettarlo, a malapena se ne era reso conto. La testa si girò nuovamente verso il fondo dell’aula, gli occhi scuri passarono velocemente da un compagno all’altro fino a fermarsi dentro quelli del ragazzo castano che sbuffò e gli sussurrò un ‘checazzovuoi?’. Si chiamava Louis, perché l’amore non sta in ciò che ingenuamente definiamo normale.

Jade
Per fortuna era davanti a lei, così poteva guardarlo senza destare sospetti. Studiò ogni piccolo dettaglio della sua chioma scura: sarebbe stata in grado di riconoscere la sua testa in mezzo ad altre mille ora. Prendeva ancora appunti, ma non sulla lezione. Era felice perché aveva trovato un ragazzo da conquistare ed era quasi convinta della facilità del compito. Anzi, ne era certa dato che in quell’istante lui si voltò ispezionando i volti dei compagni. Pensò che stesse cercando il suo così gli sorrise soddisfatta, perché l’amore fa sognare e acceca.

Louis
Era proprio una bella ragazza, aveva visto bene. Non vedeva l’ora di poterla sfoggiare al suo fianco, mostrarla agli amici, far morire d’invidia i nemici. Ancora non le aveva parlato che già progettava come l’avrebbe mollata prima di restare in catene. Ora poteva partire all’attacco. Si passò una mano tra i capelli castani e maledì l’idiota di prima che lo stava fissando di nuovo dalle bancate davanti. Schioccò la lingua tra il palato e roteò col busto verso la ragazza. Sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori e le propose un caffè dopo la lezione. Missione fallita. Stranamente aveva scosso la testa e mormorato un ‘no’. Peccato, ma comunque aveva già notato una bionda niente male in fondo alla prima fila. Perché l’amore non è per gli sciocchi.

Alicia
Scosse la testa, ancora una volta aveva capito al volo che tipo di persona aveva davanti. Ed era sicura di non volerla più vicina di così. Guardò in cagnesco il ragazzo che mostrava con chiarezza i suoi intenti e rifiutò a bassa voce l’invito. Non aveva tempo da perdere, perché l’amore quando ferisce lascia cicatrici indelebili. 

  
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