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Autore: StayAlive1911    14/02/2013    0 recensioni
Quarant' anni: che strana età. Non sei giovane, ma non sei nemmeno vecchio. Non hai tutta la vita davanti, ma qualcosa è rimasto. Quarant' anni di invisibilità senza essere nessuno, ma io, io voglio cambiare.
Genere: Commedia, Dark, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Bah. Sabato era il mio compleanno; ho fatto i 40. L'ho festaggiato con il mio barista di fiducia, che chissà per quale congiunzione astrale, mi ha offerto da bere. Verso le 2 ho tentato di tornare a casa, ovviamente ero ubriaco fradicio. Trovai il portinaio Winston, nell'ingresso, completamente addormentato, aveva in mano l'elenco delle persone che non erano ancora tornate, tentai di prenderlo in modo da non svegliarlo, ma quell' ultimo bicchiere di scotch mi fece cadere su di lui, svegliandolo. Appena capì la situazione ,senza dire niente, segnò il mio ritardo di 3 ore e mezza sul suo registro, l'affitto quel mese mi sarebbe costato di più.
Per fortuna oggi era domenica e non dovevo andare a lavoro, decisi di andare al cinema con la mia compagna, Laicy, tirai su la cornetta e componetti il numero...
Uno, due, tre squilli poi rispose con la sua voce calda e calma
-Ciao caro-
-Ciao amore, senti ti andrebbe di andare al cinema questa sera?-
-Certo, però il film lo scelgo io!-
-Certo cara, là davanti alle 9:30?-
-Andata-
E chiuse la chiamata, senza darmi il tempo di risponderle o di salutarla. Lei era una persona veloce ed essenziale anche se a prima vista poteva non sembrare. Tentai di passare la giornata, dormendo e cercando di farmi passare la sbronza: non volevo sembrare un coglione con Laicy. Non pranzai, non avevo fame. Verso le quattro andai a dormire. Mi svegliai alle otto e venti: era tardissimo. In fretta e furia, mi feci una doccia velocemente, presi un vestito che avrebbe dovuto tradire il mio stress e mi fiondai in macchina. Erano le nove e un quarto. Guidai come un dannato, ma alla fine arrivai in ritardo solo di cinque minuti. Sceso dalla mia auto, cercai Laicy ma non la trovai in mezzo alla folla. Entrai nel cinema. Mi stava tenendo il posto in fila dalla biglietteria. Le arrivai da dietro, la abbracciai e le bacia il colle; lei mi riconobbe subito e si lasciò andare. Dietro avevamo un bambino, di cinque anni credo, che rimase molto schifato da tutto questo amore fisico. Anche io in verità ero un freddo pezzo di legno, ma con Laicy tutto cambiava mi sentivo un'altra persone; mi ero perfino dimenticato della sbronza. Lei prese due biglietti per una commedia comica e me ne porse uno. Il film sarebbe cominciato alle dieci e noi avevamo ancora dieci minuti abbondanti. Salimmo al piano superiore e io la trascinai a prendere dei pop-corn e altre schifezze che non mi avrebbero riempito la pancia. Lei non prese niente, disse che aveva già cenato. Arrivati il sala ( il film era da poco iniziato) lei mi accompagnò al posto e ci sedettimo. Lei adorava i film, io un po' meno. Mentre lei guardava il film, incosciente del mio sguardo su di lei, la osservai bene, anche se la conoscevo. Laicy era più giovane di me, aveva dei capelli lunghi che le arrivavano fino al petto, aveva degli occhi grigi, simili ai miei, una faccia minuta ma completa e tutto era perfettamente proporzionato. Il film durò due ore, alla fine usciti dalla sala, mi disse che era venuta in taxi e che non le sarebbe dispiaciuto se non le avessi dato un passaggio. Durante il viaggio parlò molto del film, ma io non la stavo ascoltando: stavo pensando al discorso da farle per dopo; ogni tanto annuivo e lei apprezzava. Arrivati sotto casa sua, la feci scendere e scesi anche io. Lei abitava in una casa tutta sua, con un suo giardinetto personale.
Sotto la porta le dissi:
-Ti è piaciuto il film?-
-Un sacco amore!- e mi abbracciò
Pensai di essere chiaro e diretto. Le chiesi con la mia voce tremante e insicura:
-Ti andrebbe di...-
-Di?-
-Non so mi manca la parola- farfugliai -Ah,ecco! Ti andrebbbe di sposarmi?-
Le si illuminarono gli occhi: era daccordo.
  
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