Corri lungo il corridoio buio, cerchi di scappare da lui. I segni delle sue mani sul tuo corpo sono ancora presenti. Le tue lacrime scivolano sul tuo viso velocemente. I suoi passi ti inseguono da sempre. Ti fanno paura. Urli, cercando di avvisare qualcuno di questo maltrattamento, ma nessuno ti sente. Così stasera decidi di lasciarlo fare, di non resistere alla sua furia, e da quel momento non senti più niente. Non sai quanto tempo è passato.
“Che bel sorriso che hai…” è la voce sconosciuta di un uomo.
“Tu chi sei?”
“Sono il tuo angelo, venuto a salvarti”.