Special Valentine's Day

Come un sogno rimane nei pensieri di chi lo vive tu rimarrai nel mio cuore...
anche perché, senza di te, il mio cuore non avrebbe motivo di battere...
 

Potevo inventarmi mille cose da fare, mettermi sui libri e ripetere, andare a correre, prendere un caffè con gli amici. Eppure la testa, la mente, il pensiero, andavano a lui. "Questa cosa piacerebbe anche a lui" "Due zollette, come piace a lui". Era il pensiero primo tra mille altri pensieri secondari, era la canzone romantica che finalmente aveva un senso. Lui, la sua dolcezza e quella voce ormai erano singole molecole d'ossigeno, senza le quali non potevo più respirare. Era diventato "amore", e io di questa cosa iniziavo a farmene una ragione.  Il fatto è che ero pienamente convinta che l'unico vestito che mi sarebbe calzato a pennello, sarebbero stati quei due occhi addosso; lui non perdeva mai un attimo per farmi sentire bellissima, vestita solo di quella sua attenzione. Il primo bacio non si scorda mai. Ricordo perfettamente d'aver creduto che volesse lavarmi l'esofago, si esatto avevo riso l'ultima volta, lo scorso san valntino, mi sentivo amata quel giorno...

«Amoreeeee!!» Harry mi chiamò dal piano di sotto distoglendomi dai miei pensieri
«Scendo, mi metto le scarpe!» aveva detto che mi avrebbe portato in un luogo speciale, ma aveva giurato che mi sarebbe piaciuto
«Jasy, sei bellissima!» mi fece fare un giro su me stessa osservandomi da capo a piede
«Tu non sei da meno.» gli dissi dandogli un leggero bacio dulle labbra, ci avviammo alla macchina, fuori c'era un leggiero venticello che scompigliava solo i suoi capelli dato che i miei erano legati in una coda alta.
Arrivammo alla panetteria, proprio quella panetteria, quella in cui lui lavorava e dove ci siamo conosciuti grazie alla mia figura di merda!

*flash back*

«Jasy vai a prendere il pane!» urlò mia madre dalla cucina
«Si mamma.» risposi scendendo le scale e uscendo dalla grande porta in legno, arrivai alla panetteria e wow il panetiere hehe
«Mi dica signorina!» chiese il bellissimo ragazzo riccio dagli occhi color smeraldo
«Il panettie... hem del pane grazie.» cazzo figura de merda!!! 
«come scusi?» chiese il ragazzo "Harry" c'era scritto sulla targhetta d'orata
«Hem del pane, si si del pane.» ricevuto quel santissimo pane tornai a casa.

*real life*

«Questo posto.. Oh mio Dio.» lo abbracciai, quasi lo strozzai, era bello stargli vicino, profumava. L'aria era buona e nulla sembrava andar male. Ero felice. Quando il destino ci voleva nella stessa stanza, a smezzarci pochi metri quadri, le pareti sembravano avvicinarsi, quasi a costringerci, ad imporci un abbraccio, che puntualmente arrivava. Le mani impazzivano. Ogni singolo centimetro di quel corpo, per me erano il ripasso di una materia della quale godevo nel farmi bocciare. Ero felice e nulla sembrava andar male, nulla a parte noi.
«Jasy ti amo, lo farò per sempre, per tutta la vita, per i secoli dei secoli, finchè morte non ci separi!» disse con l'agitazione di come quando da bambini si aspettava ansiosi la risposta sul bigliettino: Si o No?
«Harry anche io, ti amo, lo farò per sempre» Lui. Sì, proprio lui, mi stava creando dipendenza. Era riuscito ad occuparmi uno spazio inimmaginabile durante le mie giornate. Era diventato parte integrante dei miei 18.720 respiri giornalieri.
Ci baciammo, non un semplice bacio, qualcosa di più, qualcosa di stupendo, lo aspettavo come quando da ragazzina, messaggiavo le prime volte con il ragazzo che mi piaceva, alla fine dell'sms aggiungevo "Risp". E, seduta sul letto, con il cellulare tra le dita, speravo rispettasse quella mia timida richiesta.
Mi ri cordo che ogni volta che parlavo con un operatore al telefono e lo immaginavo come te bello, alto, moro e due occhi enormi verdi dove poterticisi tuffare, nuotarci stile libero. Dovrebbero tapparmi il pensiero, che non fa altro che urlare il suo nome.
Mi ricordo quella sera in cui chiamai la mia migliore amica e iniziai ad urlare "la sua maglia sta meglio addosso a me, che sto meglio addosso a lui", lei mi credeva pazza in quel momento.
«Sono sicuro di noi, perche credo nell'amore.» Disse lui staccandosi per un secondo
«Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.» Risposi 
«Ti mancava una cosa sola per essere perfetta, essere qui.» disse spostandomi una ciocca di capelli dal viso 
«Non essere innamorati di qualcuno è qualcosa di terribile, e io, io sono innamorata di te!» dissi sorridendo, tornammo a baciarci.
E poi, poi mi piace l'uomo che ti corteggia, che ti conquista ogni giorno con una frase, un gesto semplice anche banale! Mi piace l'uomo che non ti delude mai, ma che riesce sempre a sorprenderti, non l'uomo scontato, di quelli che appena vedono una bella donna si girano, no! Ma di quelli che ti apprezzano sempre, quelli che sanno farti sentire importante anche quando hai voglia di restare da sola! Mi piacciono quelli che ti guardano come non guardano nessun'altra, quelli seri, quelli con le palle! E lui le aveva, lui non badava alle altre, non ascoltava nessuno apparte il battito dei nostri cuori che risuonava nel suo cervello all'unisolo.