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Autore: DulceVoz    15/02/2013    3 recensioni
[Seguito di: Ven y Canta!]
Un nuovo anno è iniziato allo Studio 21... tante cose sono cambiate dopo il concorso "Accademia Di Stelle"... nuove sorprese attendono ragazzi e professori. Una storia avvincente ricca di amore, amicizia, litigi e molti nuovi personaggi. Tante avventure sconvolgeranno la vita dei nostri protagonisti e alcune novità porteranno molto scompiglio nella nostra accademia preferita!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Albert salutò con entusiasmo una donna alta e bionda, elegantemente vestita e dai modi raffinati. “- Ciao Sandra! Da quanto tempo… le mie valige sono già arrivate?” disse il ragazzo con il suo solito tono fermo e deciso. “- Albert! Sono così felice di rivederti! I tuoi genitori come stanno? Sai che sono tra i miei migliori amici, vero? Sono anni che non li vedo…” chiese la donna facendolo accomodare, aveva un’ aria nostalgia a quel ricordo… ma cambiò subito discorso e, per non mostrarsi troppo malinconica esclamò:  “- Le valige sono di sopra! Nella tua camera… la porta accanto a quella di Ludmilla!” al sentire il suo nome la ragazza scese dal piano di sopra. “- Albert! Che piacere! Allora ti hanno ammesso alla mia stupenda accademia? La prestigiosa Talent High Academy?” sorrise la ragazza avvicinandosi ad Albert. “- Sono stato accettato allo Studio 21! Stamattina ti sei resa ridicola come sempre, sai? Sei proprio come ti ricordavo…” ridacchiò il giovane afferrando degli spartiti che aveva appoggiato sul tavolinetto del salone, aveva intenzione di chiudere lì quella conversazione per recarsi subito in camera sua. “- WHAAAT? Ridicola a chi? E poi nemmeno ti ho visto!” urlò la ragazza irritata bloccandolo sulle scale.  “- Non mi hai visto perché eri troppo impegnata a renderti ridicola… appunto!” aggiunse Albert scoppiando a ridere fragorosamente. “- Non posso crederci che frequenti quello schifo di scuola! Devi ritirarti!” strillò Ludmilla. “- Non ci penso neanche! Scordatelo!” rispose il ragazzo seccato con il suo strano accento, tornando serio. “- Ti conosco da quella famoso viaggio a Pargi, Piccolo Lord… prima o poi cederai…” disse la ragazza con tono sicuro di sé. “ - Non chiamarmi così! Avevamo 8 anni l’ultima volta che ci siamo visti… sono cambiato, sai? E poi… c’è gente interessante allo Studio… io studio lì perché lo voglio… altrimenti perché sarei venuto dalla Francia? Dopo quel concorso quell’accademia è diventata famosa in tutto il mondo… sai? Ah giusto… tu sei stata espulsa poco prima dello spettacolo… non hai trionfato con loro!”. La ragazza salì infuriata le scale provocando un frastuono incredibile dovuto ai suoi tacchi e sbatté la porta con una grande stella dorata e fucsia appesa all’esterno. “Certo, certo… sei cambiato…” si ripeté irata tra sé e sé. Albert, invece, salì con calma al piano superiore, individuò prontamente la sua stanza e si chiuse dentro anche lui.
Allo Studio Medico intanto Dalila, Violetta e Leon aspettavano il loro turno per l’ecografia in una sala d’attesa gremita.
“- Non vedo l’ora di sapere se sarà una femminuccia o un maschietto! Ho già in mente alcuni nomi!” esclamò elettrizzata la ragazza. “- Sarà sicuramente splendido o splendida come te…” disse Leon teneramente, stringendole la mano. Lei lo guardò dolcemente, stava avvicinandosi alle sue labbra per baciarlo ma fu interrotta da una voce.  “- Castillo!” urlò un’ infermiera affacciandosi nella sala. “- Siamo noi! Vilu se… vuoi entra con me… mi farebbe molto piacere, lo sai! Ma tuo padre dov’è finito? Sarebbe dovuto essere qui da un’ora!” le chiese Dalila ansiosa, alzandosi e afferrando la borsa. “- Papà mi ha appena telefonato, dice che vuole sapere tutto… sarebbe tanto voluto venire, ma ovviamente lo hanno trattenuto in ufficio… ha provato a chiamare te… ma hai il cellulare spento… come al solito!” rispose la ragazza per poi aggiungere sorridente: “ - E’ ovvio che ci vengo! Scherzi? Non aspetto altro da settimane!”. “- Io vi aspetto qui!” esclamò Leon baciando Violetta prima di vederla scomparire nella stanza con la donna.
In quell’istante nella sala d’attesa arrivarono Angie seguita da Pablo che tentava in vano di farsi ascoltare… “- Siediti! Devi stare tranquilla…” le diceva in continuazione con tono agitato. “- Ah! Io dovrei stare tranquilla? Questa è bella…” gli rispose lei, ironicamente, sbuffando. “- Leon! Che ci fai qui?” aggiunse poi l’insegnante sorpresa di vedere il giovane in quel luogo... “- Ho accompagnato Violetta!” rispose senza pensarci troppo il ragazzo. Angie e Pablo si guardarono sconvolti…”- Come???”  chiesero in coro, preoccupati… “- …Violetta e Dalila…” si corresse il messicano… visibilmente imbarazzato. “- Ah ecco…” rise il direttore e i tre si sedettero a chiacchierare.
“- Tesoro! Com’è andato il primo giorno?” una bella donna, giovane, con accento brasiliano sorrise a Gabriela nel giardino di una grande villa. “- Bene… sono sempre troppo timida… purtroppo! In oltre, spiccico sì e no quattro parole in questa lingua… ma per fortuna ho trovato già degli amici… ” sorrise la ragazza salendo le scale per arrivare all’ingresso di quella enorme casa con aria sognante... ma la voce di sua madre la bloccò. “- Forza dammi una mano prima che arrivi la padrona di casa!” le disse la donna finendo di potare alcune piante dal giardino all’elegante portico. “- Nessuno sa… questa cosa… nemmeno loro due…” disse Gabriela aiutando la madre. “- Lo sapevo che lo avresti tenuto segreto! Ma che male c’è? Me lo spieghi?” sbuffò la madre continuando a lavorare. “-Niente ma… non mi pare il caso di dirlo in giro... ecco…” balbettò lei. La donna la fissò ma non aggiunse nulla… sua figlia era fin troppo testarda per cambiare idea. Poi, dopo qualche minuto di silenzio,  esclamò preoccupata: “- Come farai ad evitarli per sempre?” la ragazza esitò per un istante… poi rispose ferma: “- Lei non è nella mia scuola…  non ho problemi quindi… per quanto riguarda lui… beh farò il possibile per farmi vedere il meno possibile! Tu… mi aiuterai… spero.”. “- Tesoro, aspetta… spiegati meglio… lui studia lì? Non ci credo! Sapevo che veniva per andare in un’ accademia ma non sapevo che…” si interruppe la donna, alzando gli occhi al cielo, in ansia. “- Tranquilla… me la caverò… non rinuncerò al mio sogno a causa loro!” esclamò la ragazza afferrando, finalmente anche lei, un pesante vaso di terracotta.
Al Restò Band erano rimasti Maxi, Napo, Tomas, Andres e Fran con Cami e Nata. “- Siamo tantissimi studenti… sarà difficile essere tra quei 15…” osservò Andres pensieroso. “- Ma dai! Io penso di farcela! Sono tra i migliori ballerini! Lo diceva perfino Gregorio!” si pavoneggiò Maxi sorridente alzandosi per dimostrare subito il suo talento agli amici, improvvisando passi di hip hop, a caso. “- Approposito! Che fine ha fatto?” chiese Camilla. “- Non lo so, non mi interessa e non voglio saperlo!” rise Napo e tutti scoppiarono a ridere. “ - Vuoi sapere di Gabriela… invece?” ironizzò Tomas con un sorrisino furbo. “- Ma cosa dici! Smettila!” sbuffò l’amico paonazzo in volto. “- A me sembra simpatica… forse un po’ timida… dopo 10 minuti è subito corsa a casa… ” disse Fran pensierosa “- Poi è una ballerina formidabile! L’avete vista a lezione? Sulle punte è meravigliosa! E nella danza moderna è strabiliante!” urlò Maxi da vero esperto in materia risedendosi con i ragazzi e un po’ deluso… nessuno aveva prestato troppa attenzione alla sua coreografia improvvisata. “- Invece quell’Albert… già non lo sopporto!” aggiunse poi il ballerino, cambiando rapidamente espressione. “- Dai magari è solo timidezza… è pur sempre straniero in un nuovo Paese… senza parlare bene la nostra lingua…” lo difese Cami giocherellando distrattamente con il cellulare. “- Maxi ha ragione, tesoro! Ha detto Mara che ha trattato in malo modo anche lei!” disse Luca avvicinandosi a loro con un vassoio pieno di bibite. “- Mah… staremo a vedere… per ora… non riesco a pensare che al Campus… sono già emozionata!” sorrise Nata abbracciando Maxi al suo fianco. Ormai stavano insieme da un po’. Come Camilla e Luca che adesso erano seduti vicini e Tomas e Francesca.
Intanto nello studio del medico Dalila aveva appena terminato l’ecografia e stava salutando il medico sulla porta della stanza. “- Sìììììì!” urlò Violetta saltellando per tutto il corridoio che portava alla sala d’attesa e correndo incontro al suo fidanzato. “- Femmina! E’ una femmina! Avrò una sorellina!” urlò elettrizzata abbracciando Leon che la strinse forte. “- Sarai una splendida sorella maggiore!” le sussurrò lui all’orecchio. “- Zia! Hai sentito?” chiese poi notando Angie seduta nella sala d’aspetto. “- Sì… hanno sentito tutti i presenti, suppongo…” rise la donna guardandosi intorno imbarazzata. “- Auguri, piccolina! Avvisa tuo padre che sarà in panico!” concluse abbracciando la nipote per poi mettersi a chiacchierare con Dalila che era arrivata vicino a loro. “- Galindo!” esclamò l’infermiera sulla porta della sala d’attesa.  “- Tocca a noi… andiamo!” la interruppe il marito “- Fatemi sapere!” sorrise Violetta allontanandosi con Dalila e Leon verso l’ascensore. Intanto a casa Ferro, Ludmilla spazzolava la sua lunga chioma chiusa in camera sua e cantava a squarciagola “Destinada a Brillar” usando la spazzola come microfono ma qualcuno la interruppe bruscamente... “- … cuando se quiere triunf… e tu che ci fai qui?” urlò indignata la ragazza voltandosi verso la porta. “- Sei antipatica come quando eri una mocciosa…” le disse Albert guardandosi intorno. Quella camera era un sogno. I colori che dominavano erano il fucsia, il bianco e il dorato. Tinte tipiche di una “diva”. Il francesino si sedette sul grande letto della ragazza. “- Cosa vuoi? Fuori dalla mia camera, Piccolo Lord!” le  urlò lei tirandolo per un braccio e spingendolo verso la porta. “- Che modi! Si tratta così un vecchio amico d’infanzia?” sorrise Albert girandosi verso la bionda. “- Sei uno stupido! Non ti sei fatto accettare dalla mia Talent High Academy! Ma potresti comunque tornarmi utile, sai…” disse lei riflettendo per un secondo su chissà quale piano diabolico. “- Non mi sono fatto accettare io… perché la scuola non mi sembrava un granchè… volevo andare proprio allo Studio 21! Te l’ho già detto… e comunque scordatelo, tesoruccio!” scherzò lui “- Io non mi faccio manipolare da te… io sono qui per studiare… a Buenos Aires ci sono le migliori accademie del mondo… beh tutte tranne la tua!” aggiunse Albert sorridendole ironico e dirigendosi verso l’uscita. “- Vedrai che tra poco verrai tu da me a supplicarmi di aiutarti a sopravvivere tra quella massa di mediocri…” concluse lei “- Ma figurati!” ridacchiò il ragazzo sbattendo la porta e andando verso la sua stanza. Era molto carino per quanto arrogante. Aveva i capelli biondi e grandi occhi azzurri. Fin da piccolo non sopportava molto Ludmilla… ma caratterialmente erano molto simili. Era stato ospitato dalla famiglia Ferro perché, terminati gli studi scolastici prima del tempo previsto, aveva deciso di andare a studiare musica in Argentina dove, dopo il concorso Accademia Di Stelle, aveva sentito molto parlare di questo prestigioso “Studio 21” nel quale era poi stato ammesso.
“- Papà! E’ femmina! Sono al settimo cielo!” urlò Violetta al telefono entrando in casa. Olga e Roberto erano intenti a ricoprire di attenzioni la nuova padrona di casa e ascoltavano la telefonata. Leon se ne stava fermo sulla porta. “- Leon resti a cena? Daaai per favore!” disse lei abbracciandolo “- Se posso…” disse lui discreto. “- Certo che puoi, che domande fai!” rise Dalila seduta sul grande sofà del salone. “- Va bene… allora resto!” concluse lui allegramente.
La cena iniziò appena arrivò German tornò dall’ufficio. “- I nomi che mi piacciono sono moltissimi!” esordì Dalila “- Celeste? Vi piace?” propose German aspettando la reazione degli altri commensali. “- No! Cioè è bello ma… Violetta e Celeste? La prossima poi la chiamiamo Bianca oppure… Azzurra?” rise la moglie “- La prossima? Perché non potrebbe essere un prossimo, poi, scusa!” affermò il marito ridendo. “- Perché dobbiamo parlare già di prossimi…” scherzò Dalila continuando a ridere. “- Lasciamo perdere… Io comunque penso che il nome debba sceglierlo Violetta…” aggiunse poi la donna sorridendo alla ragazza. “- I-Io?” balbettò emozionata lei con uno scintillio negli occhi guardando Leon. “- Sì… certo! Sei la sorella maggiore!” le sorrise il padre che era al settimo cielo per la felicità in attesa di quell’evento. “- Ci penserò!” disse lei allegra. “- Io voto per Olga!” urlò la donna portando un vassoio. “- Io… io non saprei…” disse Dalila abbassando lo sguardo. “- Emh… forse è meglio se ci pensa Vilu…” aggiunse German “- Sì, molto meglio…” ridacchiò Leon appoggiando la sua ragazza. “- Mi dispiace ma anch’io… la penso come loro.” concluse Roberto. “- Da te non me lo sarei mai aspettato! Traditore!” gli urlò la futura moglie indignata tornando in cucina con aria offesa. Quei due ancora non erano riusciti a sposarsi… c’era sempre qualche ostacolo che glielo impediva.
“- Il campanello! Vado io…” disse Violetta alzandosi di scatto. “- I miei zii preferiti! Ma che bella sorpresa!” li salutò la ragazza facendoli accomodare. “- Scusate per l’ora… stavate cenando?” esclamò Angie avvicinandosi al tavolo. “- Ma figurati! Come se foste due estranei! Sedetevi con noi… “ l’invitò Dalila sorridente e gentile come sempre. “- No, in realtà siamo passati perché volevamo solo darvi una notizia…” sorrise Pablo “- Cosa succede?” chiese German con il solito tono preoccupato. “- Niente… German! Sempre ansioso!” rise Angie. “- Abbiamo saputo che… sarà un maschietto!” esclamò Pablo “- Wooow! Una sorellina e un cuginetto! Tanti auguri, zii!” sorrise Voletta andando ad abbracciare i due. “- Congratulazioni! Sono davvero felice per voi!” sorrise German “- Auguri anche a voi! La famiglia si è riunita… e ora si allarga!” gli rispose Angie, allegra. “- E’ ora che io vada…” sorrise Leon alzandosi imbarazzato da tutti quei parenti che festeggiavano felici. “- Andiamo anche noi… buonanotte!” conclusero Pablo e Angie avviandosi verso la porta principale. Era stata una splendida serata. Violetta entrò felice come non mai in camera sua e accese il computer per controllare la posta. Tante mail di pubblicità e un messaggio da un indirizzo alquanto strano… composto soprattutto da cifre numeriche. “- Sei bellissima.” diceva il testo. Senza una firma. Senza nient'altro. La ragazza guardò sorpresa lo schermo per qualche secondo poi subito pensò ad uno scherzo del fidanzato e prese il cellulare per telefonargli.
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Secondo capitolo per voi! Come vi sembra? Di chi sarà quel messaggio a Violetta? Cosa le dirà Leon al telefono? E i bimbi in arrivo?  Cosa ne pensate? :D Vi piace la storia? Ringrazio chi ha recensito e chi sta seguendo la storia! :D A domani.
  
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