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Autore: ariel_27    15/02/2013    4 recensioni
Il racconto di un piccolo pezzo di vita di Remus Lupin
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Voglio vederti crescere

 

Remus era arrivato con ore di anticipo al suo nuovo lavoro, sapeva che le sue continue assenze lo avrebbero portato al licenziamento anche li, in quel mondo dove nessuno sapeva del suo problema, questa volta però ci teneva sul serio a resistere più tempo possibile e non per il puro bisogno di non morire di fame.

Iniziò a preparare la stanza coprendo i muri scrostati della vecchia scuola di periferia con dei bei poster colorati pieni di lettere allegre e numeri sgargianti, pulì pazientemente la lavagna incrostata dai vari anni di utilizzo senza manutenzione, sistemò l'acquario che aveva preparato per l'allevamento dei girini e si guardò intorno.

Le migliorie si notavano, certo, ma la piccola aula era ancora in condizioni pietose, voleva che i suoi nuovissimi alunni avessero un buon rapporto con la scuola e per farlo necessitavano di un ambiente accogliente, cercò di illudere se stesso con questi ragionamenti mentre prendeva la bacchetta e con maestria aggiustava sedie e banchetti rendendoli sicuri e puliti, ma sapeva benissimo che non avrebbe mai avuto tutte quelle attenzioni se non fosse stato per una persona in particolare.

Finito il restauro l'uomo si sedette alla cattedra, il suo corpo era li ma la mente no, i suoi pensieri erano rivolti ad una notte di sei anni prima... La scuola era finita solo da un anno ma lui e Amelia avevano fatto le cose in fretta,la casa che erano riusciti ad affittare era piccolissima e la giovane ridendo la chiamava " la nostra cuccia".

Quanto gli era piaciuto il suo sorriso quando le aveva mostrato la culla, sistemata in un angolino nascosto, vicino al letto, il punto più caldo e sicuro della casetta. Era stato difficilissimo per loro decidere di tenere quel cucciolo, avrebbe potuto essere come lui, avrebbe potuto fare del male e soffrire sin dai primi mesi di vita, ma si amavano così tanto e avevano così tanto affetto da dare che alla fine non avevano potuto fare altro che tenerlo.

Che era una femmina Remus lo scoprì solo quando il suo primo vagito lo fece sentire la persona più felice del mondo.

Troppo presto imparò che la felicità poteva spegnersi in un secondo, il primo vagito della figlia era coinciso con l'ultimo sospriro della madre.

Aveva perso il suo grande amore, la donna che lo aveva accettato così com'era, che lo aveva guardato con gioia ogni singolo giorno.

L'insistenza dei suoi amici non era bastata a convincerlo. Lui non poteva crescere una bambina da solo, non nelle sue condizioni. Fu la decisione più dolorosa della sua vita. Ogni giorno pensava alla sua bambina e si chiedeva come sarebbe stato tenerla fra le braccia, consolarla dal pianto, raccontarle favole e farle il solletico, ma anche educarla spiegarle le cose del mondo, insegnarle a vivere. Adesso almeno questi ultimi desideri si sarebbero avverati.

Si guardò intorno controllando la stanza un ultima volta, i bambini sarebbero arrivati a breve. Sperava di riconoscere la sua bambina, sapeva comunque che l'avrebbe accompagnata uno dei genitori, erano persone fantastiche che la adoravano e che l'avrebbero letteralmente venerata se mai avesse mostrato segnali di magia, su questo era stato molto attento nella ricerca della famiglia adottiva.

La campanella lo riportò alla realtà, i quindici alunni della "prima a" si stavano accomodando nei banchetti, lanciandogli sguardi timorosi e incuriositi.

Non avrebbe mai potuto sbagliarsi, avrebbe riconosciuto tra mille la bimbetta in prima fila con i capelli arruffati, tanto simili a quelli del suo amore perduto, i cui occhi castani brillavano pieni di desiderio di sapere. Il sorrisetto stampato in viso e la manina già protesa verso l'alto nell'educata richiesta di poter parlare.

Il maestro sentì gli occhi inumidirsi, voleva assolutamente tenerselo quel lavoro, voleva almeno per poco poter veder crescere la sua meravigliosa Hermione.

  
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