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Autore: cioshua    15/02/2013    3 recensioni
- Certe persone ti colpiscono subito, dal primo impatto.Ti presenti, si presenta, magari in un primo momento non ricordi nemmeno il suo nome e...e...sbaam.
Il cuore non capisce più nulla, tu non ci capisci più nulla.
Un attimo e la tua vita cambia, lui è lì, di fronte a te, e da quel giorno in poi per te la sua voce, il suo viso, il suo modo di fare, il suo sorriso, diventano un chiodo fisso. E pensare che fino a poco tempo prima nemmeno lo conoscevi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HO IL DOVERE DI AVVERTIRVI: Questa storia l'ho scritta molto tempo fa,e ho deciso solo adesso di pubblicarla. Vi avverto che i primi capitoli (lo ammetto) fanno cagare,nemmeno a me piacciono. Vi consiglio di andare avanti e proseguire a leggere la storia che,se sono fortunata,potrebbe anche piacervi,seppure lontanamente. Ci tengo a sapere che ne pensate.



PROLOGO.
 
Palermo, 25 luglio.
 
Caro diario,
siamo all’aeroporto e stiamo facendo il check-in. Non ci posso credere, sto andando a Londra con le mie due migliori amiche! Il mio sogno si sta realizzando, Londra e migliori amiche, cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano. ……silenzio imbarazzante……. Comunque, come al solito stiamo aspettando Alice, si decidesse ad arrivare. Facciamo il punto della situazione: (.) io e Chiara abbiamo fatto il check-in, Alice non è arrivata, ed io mi dovrò sedere accanto ad uno sconosciuto, bene. Speriamo non sia un vecchietto, sai come si mette a ridere Chiara poi. Intanto i nostri genitori ci hanno riempito la testa di raccomandazioni su raccomandazioni. Giuro che non ce la faccio più. Sarà meglio andare.
Siiimona. 


CAPITOLO 1.

-Londra, here we come!

[SIMONA]

L’aria fredda e soffocante del mattino è rimasta ancora addosso a noi, che giriamo per l’aeroporto Falcone – Borsellino in un disperato tentativo di riscaldarci.
-Chiara ti odio. – dico a Chiara, che mi guarda minacciosa.
-anche io ho freddo, Simona. Ti risponde Alice? –
-no, non risponde né ai messaggi né alle chiamate, starà affrontando il discorso dei genitori. –
-a noi per fortuna già l’hanno fatto. -.
Guardiamo le vetrine dei negozietti dell’aeroporto; niente che ci interessa a dire la verità. Mi squilla il cellulare: è Alice.
-prima che ti riempio di parolacce, fai il check-in e sali sopra. – rispondo, ovviamente infastidita dal suo ritardo.
-ok,ok, tranquilla! – ride, ma c’è poco da ridere.
La mattina appena sveglia io non devo parlare con nessuno, o potrei commettere omicidi lol. Ok, stiamo per andare al metal detector, siamo pronte per quest’avventura? Considerando di esserci addormentate alle due e svegliate alle quattro, non so che risposta darmi. Arriva il momento di dover salutare i nostri genitori.
-mi raccomando, il cellulare lo spegni quando sei sull’aereo e lo riaccendi appena arrivi. Buon viaggio! – mi dice mio padre. Saluto anche mia madre e ci avviamo al metal detector.
-mio padre mi ha dato un block notes con scritto tutte le sue raccomandazioni e tutti i numeri d’emergenza londinesi. Scema sì, ma no fino a questo punto! – dico, suscitando le risate rumorose delle mie amiche. Puntualmente, attraversato il metal detector, suona.
Sussurro alle ragazze “naturali ed indifferenti” mentre quel bastardo mette la mia borsa sottosopra. Dieci minuti dopo, siamo morte dalle risate perché la borsa di Chiara continua a suonare pur essendo vuota, e blocca la folla. Ci imbarchiamo sull’aereo, che parte con 5 minuti di ritardo, e io e le ragazze continuiamo a ridere. Quando ancora qualche passeggero doveva imbarcarsi, un ragazzo alto si viene a sedere accanto a me, dal lato del finestrino. Io e chiara ci scambiamo uno sguardo, tra di noi c’è una specie di telepatia. Con alice c’è scarsa ricezione, e qualche volta ci fraintendiamo, specialmente con i doppi sensi. 

Dopo 3 ore di aereo, e 3 ore di sclero, arriviamo all’aeroporto di luton sfinite. Non sappiamo quale famiglia ci deve accogliere e andiamo direttamente dai 3 autisti con i nostri cognomi scritti in dei cartelloni che tengono in mano, guardandosi intorno. Scoppio a ridere quando leggo “Mrs. Pezzella”. Oh no, mrs. pezzella non si può sentire proprio!
Ci avviciniamo agli autisti che ci danno un foglietto dove sta scritto il nome della famiglia che ci ospita, e quando leggiamo i cognomi rimaniamo sconvolte. Sul mio cartoncino leggo “Styles family” e il mio cuore perde un battito. Se quella famiglia styles è quella che penso io, allora il viaggio sta cominciando proprio bene! Resoconto: io e le mie migliori amiche siamo arrivate da 10 minuti a londra e io ho appena scoperto che la famiglia che mi ospiterà per quasi un anno sarà quella di uno dei miei idoli. Niente male come inizio, però! Penso,comunque,che non sarà proprio quello styles...non ce n'è mica una di famiglia con quel nome,a londra!
-styles. – dico io.
-payne. – risponde alice.
-tomlinson. – balbetta chiara.
*sorrisi da ebeti stampati in faccia*
mentre le altre due saltavano e urlavano, io stavo in silenzio, immobile con gli occhi sbarrati.
-Sbloccati! – mi urla chiara nell’orecchio.
Inizio ad urlare come una pazza e a saltare con le altre.
-it’s time to move on! – dice il “mio” autista.
Salto in macchina, non vedo l’ora di arrivare dalla famiglia styles :’). 
-quanto tempo ci vuole per arrivare? – chiedo all’autista in perfetto inglese, lol.
-più o meno 20 minuti. – risponde lui.
Accendo il telefono e chiamo mio padre.
-pronto?-
-pronto papi sono arrivata! L’aeroporto è fighissimo (lol), ho preso la valigia e adesso sono in macchina. La famiglia che mi ospita è la famiglia styles, anche se ho dei seri dubbi(?)
-perfetto allora! Divertitevi. – chiude la chiamata.
Almeno mia madre me la poteva passare -.-‘ 
Dopo una conversazione con il mio autista, james, arriviamo davanti casa styles.

[CHIARA]

-tomlinson. – la famiglia che mi ospita è quella di louis tomlinson?! Impossibile! Su mille famiglie cui mi potevano affidare,scelgono la tomlinson? Non ci credo,anche se sono al settimo cielo!
Entro in macchina e chiamo mia madre.
-mami sono arrivata! Qua è tutto bellissimo, e mi ospita uno dei one direction! –
-davvero? Mi fa piacere, divertitevi e state attente chiara. –
-si mama, ora vado ciao! – chiudo la telefonato per mettere le mie cuffie.
In riproduzione casuale spunta la canzone “torn” di natalie imbruglia, che era parte della storia dei miei idoli. Circa 20 minuti dopo, l’autista mi lascia davanti casa tomlinson, con johannah che mi aspetta davanti la porta. Non è uno scherzo,allora. Io devo davvero convivere per un anno con louis tomlinson. mi sento mancare. Johannah mi vede e mi sorride.



SE SIETE PERSONE DA FAN FICTION SERIE,CHIUDETE QUESTA PAGINA.<3

  
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