CHELSEA
X : ‘’signorina Stewart se non si alza subito e non la smette di ronfare sarò costretta a mandarla dal preside’’ . Una voce fastidiosa e baritonale interrompe il mio bellissimo sonnellino della terza ora.
Mugugno un ‘’mi lasci dormire in pace’’ per poi ricadere con la testa tra le braccia
X : ‘’visto che vuole fare tanto la spiritosa, che la faccia del preside!’’
C : ‘’sì sì ho capito’’ dissi brontolando prendendo le mie cose. Mentre mi incamminavo verso la porta della classe cercavo di non ascoltare le provocazioni che venivano dal fondo dell’aula.
Prof : ‘’sappia che le ho pure messo la nota’’ disse quel rincitrullito, ‘’ma vada a fanculo’’ dissi in modo che mi potesse sentire prima di uscire dall’aula. Così incominciai ad incamminarmi per il corridoio della scuola diretta in presidenza.
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X “ che piacere rincontrarla’’ faccio una risata isterica per poi dire ‘’molto simpatico signor preside’’ il quale fa finta di non sentirmi, forse il grasso gli ha usturato le orecchie, e mi fa segno con la mano di  accomodarmi sulla poltrona difronte e lui.
Preside : ‘’con l’ultima pagella ho notato che non va molto bene a scuola’’
C : ‘’ma non ci pensavo proprio, pensavo che tutti quei 4 fossero voti positivi’’ dico sarcasticamente, lui mi guarda con la fronte aggrottata per poi avvicinarsi a me
Preside : ‘’io pensavo a una soluzione, lei è disposta a collaborare?’’ chiede speranzoso
Mugugno un ‘’vada avanti’’ abbastanza scocciata dalla situazione
Preside “mi piacerebbe affidarle un tutor, che la aiuti e la segua negli studi, io tengo a tutti i miei studenti e voglio che tutti loro si impegnino e poi se non lo fa verrà bocciata e ci rimetterà sola lei, conoscendo i suoi sarebbero molto delusi da questo, è disposta a collaborare?’’
Ci penso un attimo su, un tutor? A me sinceramente non me ne fotte un cazzo della scuola tanto meno dei miei voti ci vengo solo perché sono obbligata per legge, ma infondo cosa può cambiare? Tanto sono un caso perso ‘’ vabbene’’ dico abbastanza scocciata e uscendo amareggiata dalla stanza. Forse ha ragione devo impegnarmi di più
 LOUIS
La prof entra in classe sorridendo e dicendo ‘’signor tomlinson la vogliono in presidenza’’ mi alzo e mi dirigo all’ufficio del preside, chissà cosa vorrà, lungo il mio breve cammino vedo ‘’Chelsea la cessa’’ in corridoio con aria piuttosto pensierosa e triste, mi fermo
Io : ‘’ sei triste perché ti sei vista allo specchio e hai notato quanto fai schifo, fossi in te mangerei di meno’’ dico ridendo
Lei : ‘’no, sono così per ho visto la tua faccia da culo’’ prima che possa prenderla e strattonarla scappa via ‘’me la paghi sfigata’’ dico mentre la vedo corre in classe.
Arrivo davanti alla porta del preside e busso.
X : ‘’avanti’’ entro dentro e mi fa cenno di sedermi sulla poltrona davanti a lui.
Io : ‘’ mi hanno detto che voleva parlarmi, è successo qualcosa?’’ chiedo incuriosito
P : ‘’niente di grava, tu sei uno degli studenti piú bravi dell’intero istituto e il prossimo anno andrai all’università e io avrei una proposta per farti ottenere la borsa di studio per l’universitá di York quella a qui aspiri tanto’’ sorrido e gli faccio cenno di continuare ‘’dovresti fare da tutor a Chelsea Stewart aiutandola ad avere voti più alti e se verrà promossa riceverai abbastanza punti per ottenere la borsa di studio, ti interessa?’’ ci penso su .. e qui ne va del mio futuro, ho sempre desiderato andarmene da questo paesello e l’universitá di York è quello che ho sempre voluto.
Io  : ‘’ma è proprio sicuro che non ci sia altro modo per ottenere punti?’’ non voglio stare con quella cosa
Il preside fa cenno di no con il capo ‘’vabbene, ci sto! Puó contare su di me’’ dico sorridendo.
P : ‘’molto bene signor tomlinson, allora puó andare, conto su di lei’’  lo saluto e esco dall’ufficio

 

Questo é il nostro primo capitolo,
la storia la scriviamo io e una mia
amica directioner c:
spero vi piaccia
recensite per favore c:
vorremmo la vostra opinione ci teniamo xx