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Autore: Amelie5397    15/02/2013    1 recensioni
Questa è una song-fic dove descrivo praticamente la mia vita, forse. Diciamo che mi ci ritrovo parecchio, ecco. La canzone è di P!nk e mi ci sono sempre rispecchiata tra quelle parole.
-You're fuckin' perfect, to me.-
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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http://www.youtube.com/watch?v=2sRM39rHoB8
 
Fuckin perfect.
 
Made a wrong turn
Once or twice
Dug my way out
Blood and fire
Bad decisions
That’s alright
Welcome to my silly life


 

Non vi siete mai sentiti "sbagliati"? Non adatti a qualcuno, o qualcosa. I luoghi, le compagnie. Non andavano bene.
Phee ci è passata. A quindi anni si attraversa quella fase che tutti banalmente definiscono "crisi adolescenziale", ma io la definisco più uno stress mentale.
Quando le cose non ti vanno mai bene e la tua vita non è una salita, come dovrebbe essere, ma è in continua discesa.
Sin dalle medie Phee è sempre stata allontanata da tutti e tutto. Troppo acida e snob, dicevano. Nessuno sapeva la grande timidezza che si nascondeva dietro quello sguardo, la paura di non piacere, il non sapersi rapportare con le persone per ingenuità. Ma si è sempre fatta forza. Undici anni, si è troppo piccoli, ancora si gioca con le Barbie a quell'età, ma non lei. Lei non è mai stata come tutte le altre bambine. A undici anni pensava a cosa volesse dire essere "adulti", s'immaginava una grande donna in carriera, con il suo tailleur nero e la valigetta, pronta per andare a lavoro e discutere di cose che avrebbero cambiato il mondo.
Così immaginava la sua vita e non vedeva l'ora. E si supera tutto, tra fuoco e fiamme, anche soli. E così ha fatto Phee. Buttarsi a copofitto nello studio perché non si ha altro da fare che guardare lontano, nel futuro e cercare qualsiasi modo, strada o via per poter raggiungere quel futuro in fretta e metter fine a quella vita da bambina che le dava così fastidio. E gli anni passano e dagli undici si passa ai dodici.
 

Mistreated, misplaced, missundaztood
Miss “no way it’s all good”
It didn’t slow me down
Mistaken
Always second guessing
Underestimated
Look, I’m still around.

Ai dodici anni, dove il tuo unico punto di forza è un'amica, una compagna di classe come te. Sola. In cerca di un appiglio. E lei ti aiuta, ti sorregge. E adesso non sei più sola, siete in due e due bastano. Bastano per farti capire che la vita continua con o senza di te e che se vuoi raggiungere un obiettivo devi darti da fare e farti spazio tra tutta quella gente che ti vuole vedere cadere sotto i propri piedi. E due bastano per farsi forza l'un l'altro e andare avanti quando ti ritrovi in una classe che ti emargina perché "non adatta" ai loro gruppi di gente. Quella "sbagliata". E si litiga, si diventa cattivi. Ma un bambino a dodici anni come può definirsi "cattivo"?
Beh, lei lo era. O quanto meno faceva in modo che gli altri credessero che lo fosse. Era una specie di barriera protettiva, nessuno può scalfirla, ne a lei ne alla sua migliore amica.
La vita che procede secondo un unico punto "Angie-Phee", nessun altro.
Io e te, tu ed io.
Forza.
 

Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me

 
 

Ma il crollo c'è per tutti. Fin quando una ragazzina può tener alta la testa e far finta di nulla?
Quanto può durare questa barriera?
Ed cominciano i pianti isterici in camera, dopo scuola. Le canzoni che ti buttano giù di morale più di quanto sei già depressa. E ti chiedi -PERCHE'-.
Perché non sei come le altre: belle, intelligenti, ricche. Ragazze a cui non manca proprio nulla e al mondo hanno tutto.
E poi ci sei tu, che devi tirare avanti con una vita il completo opposto.
Ma infondo continua ad esserci quella persona che in sottofondo ti sorregge, perché tu vai bene per quella persona e tutto l'altro non conta.
 

You’re so mean
When you talk
About yourself
You are wrong
Change the voices
In your head
Make them like you
Instead
So complicated
Look how big you’ll make it
Filled with so much hatred
Such a tired game
It’s enough
I’ve done all i can think of
Chased down all my demons
see you same

 
 

Undici. Dodici. Tredici. Quattordici.
Quando finirà?
Cosa c'è che non va in me?
Questi maledetti demoni che mi offuscano la mente, quando se ne andranno?
Quando sarà tempo per me?
E la risposta è sempre la stessa: IL FUTURO.
Phee guarda avanti, guarda nel futuro, Lei sa che verrà ripagata di tutta questa sofferenza, di queste persone che non l'accettano, che la mettono da parte.
Sa che arriverà il momento in cui il brutto anatroccolo diventerò il cigno più bello ed allora inizierà la vera vita, il vero divertimento.
Sa che in quel momento avrà una vera vita tra le mani, da gestire e da portare avanti.
Una vita che ti lascia il dolce in bocca, non più l'amaro.
 

Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing


You’re fuckin’ perfect to me.


 PERCHE' SI'.
Sedici.
Adesso Phee ha degli amici, quelli veri.
Ed Angie è ancora con lei, fedele da sempre.
Ed ha un ragazzo.
Ha una vita.
Una vita vera.
Una vita d'amore.
Un vita da vivere, ancora.

Angolo dell'autrice:
Beh, questa song-fic è praticamente ispirata alla mia vita ed ad emozioni che ho realmente vissuto. Ho sempre contato su poche persone sin da piccola e mia madre e la mia migliore amica sono sempre state per me un punto di forza. Spero di non avervi indotto a tagliarvi le vene per la tragicità, ma mi son sentita di scrivere questa cosina qui. Spero vi sia piaciuta e se vi va ditemi cosa ne pensate lasciando una recensione:))

 



 




 

  
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