Aprì gli occhi castani, e si ritrovò nel buio.

Alzò lievemente la testa dalla superficie morbida del cuscino, scrutando la stanza in ogni direzione, nonostante non vedesse praticamente nulla.

Il silenzio era rovinato dal ticchettio della sveglia che c'era sul comodino, accompagnata dal lieve respiro del ragazzo che aveva accanto.

Piano si avvicinò a quella figura, cercando di non disturbarlo. 

A causa del buio, non poteva  vedere neanche il suo volto addormentato, così portò la sua mano a quei capelli turchini, notando quanto fossero scompigliati.

Sorrise fra sé e sé, notando un modesto accelleramento dei battiti del suo cuore.

Era ormai San Valentino, la mezzanotte era passata da un bel pezzo.

Solo che avevano deciso di non festeggiarlo.

Kariya pensava fosse una festa totalmente idiota, per Shinsuke era indifferente.

 

Quest'ultimo però, aveva pensato di fare comunque qualcosa.

Niente di materiale, non voleva che l'altro si arrabbiasse.

Ma... un gesto. Delle parole.

Aveva pensato che quelle sarebbero andate bene.
 

Si rannicchiò di nuovo sotto le coperte, avvicinandosi al viso del suo ragazzo, facendo ancora più attenzione a non svegliarlo.

Non gli accarezzò il volto, non lo toccò per niente.

Aveva timore di dire ciò che avrebbe voluto dirgli la mattina seguente.

Come se qualcosa dovesse cadergli addosso da un momento all'altro.

Quelle parole così semplici ma così importanti... voleva pronunciarle davvero. Era sicuro di ciò che provava, ma le parole per lui erano così significative, che ancora qualcosa lo bloccava.

Si chiedeva se ce l'avrebbe fatta.

Se poteva provare un poco, prima di farlo sul serio.
 

Le sue labbra si aprirono, e socchiuse gli occhi, portandosi entrambe le mani all'altezza del petto.

Battiti sempre più veloci, il sangue che pulsava rapido, facendolo arrossire così vistosamente che forse si sarebbe potuto vedere anche al buio.

La gola gli doleva, cercando di bloccare il flusso di parole.

Ma alla fine, queste riuscirono ad uscire, in un lieve sospiro tremolante.

 

« Kariya... Mh, so che è stupido, ma... »

Si avvicinò alle labbra dell'altro, senza baciarlo, ma sfiorandole con il suo respiro.

 

« Posso amarti per l'eternità? »




Forse per l'agitazione accumulata in quei pochi minuti, forse per la stanchezza che aveva gravato sulle sue spalle prima di addormentarsi per la prima volta, le braccia di Morfeo lo avvolsero in un profondo sonno.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella stanza nuovamente silenziosa, degli occhi gialli si aprirono e lo scrutarono.

Un lieve rossore e parole pronunciate da un'altra voce.

 

« Puoi farlo... »