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Autore: iilarusso    15/02/2013    0 recensioni
Chiedo perdono alle Larry Shipper per aver copiato palesemente il nome della ff,ma ci stava a pennello.
Dal prologo:
"Darleen era tutto per tutti e niente per se stessa.
Darleen era Darleen. E a lei questo non piaceva.
E poi c’era Niall.
Coi capelli biondo tinti e gli occhi chiari.
Niall era voce che ti incantava e un cuore pieno d’amore.
Ma lui non era maschere e sorrisi finti.
Niall lo conoscevano tutti così com’era.
E in Irlanda tutti lo sapevano.
Ma ora era lontano da casa,senza un punto di riferimento,senza nessuno.
Due persone decisamente diverse,avranno mai qualcosa in comune?"

Accenni Larry.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darleen era una ragazza piena di insicurezze e complessi mentali.
Eppure era guardata da ogni ragazzo,le ragazze la invidiavano ed era famosa nella sua scuola.
Darleen non mostrava agli altri chi era in realtà.
Darleen era piena di sorrisi,risate, allegria, tutto finto.
Darleen era la classica bella e stronza con gli altri.
Darleen era piena di bellezza,con i suoi occhi verdi e i capelli rossi tinti. Tinti perché aveva sempre amato il rosso e si sentiva insignificante ancor di più con quello stupido marrone in testa.
Darleen era guance rosse quando  era nervosa, lentiggini sugli zigomi che le risaltavano il viso e un corpo abbastanza formoso.
Darleen era amata da tutti,ma non da se stessa.
Darleen aveva conoscenti che si credono amici,amici inesistenti.
Darleen era tutto per tutti e niente per se stessa.
Darleen era Darleen. E a lei questo non piaceva.
 

E poi c’era Niall.
Coi capelli biondo tinti e gli occhi chiari.
Niall era voce che ti incantava e un cuore pieno d’amore.
Ma lui non era maschere e sorrisi finti.
Niall lo conoscevano tutti così com’era.
Niall era l’amico perfetto.
Niall era il ragazzo perfetto.
E in Irlanda tutti lo sapevano.
Ma ora era lontano da casa,senza un punto di riferimento,senza nessuno.
Solo Niall e una miriade di sconosciuti.
Solo Niall e la timidezza dei primi incontri.
Solo Niall e la paura di sbagliare.
Solo Niall ,che non si era mai sentito così solo.
 

Due persone decisamente diverse,avranno mai qualcosa in comune?

*



La sveglia per Niall era puntata per le sette meno un quarto. Oggi era il primo giorno di scuola nella nuova città.
E già gli mancavano tutti. Gli amici,i parenti,persino la scuola.
Come poteva affrontare tutto questo? Non era mai stato uno di quei tipi che si trovavano bene con tutti. E farlo capire a gente nuova non era il suo forte.
Si passò una mano sul viso come per svegliarsi e ,assecondando il prurito, si grattò le parti basse.
‘Grattata mattutina?’ esclamò Jennifer con ironia.
Solo ora si era accorto che la porta era aperta e che sua sorella lo stava fissando.
Sorrise e alzò gli occhi al cielo.
‘Buongiorno anche a te.’ disse.
La sorella rise e chiuse la porta entrando in stanza. ‘Pronto a cominciare?’
Pronto? Se si sentiva pronto? Se l’era chiesto così tante volte che non le riusciva a contare.
Non era pronto ad affrontare nuovi amici,nuovi professori,nuova gente, nuove abitudini. Spesso aveva considerato l’idea di restare in Irlanda,magari con i nonni. Eppure non voleva lasciare la sua famiglia, vi era molto legato e non gli piaceva l’idea di essere così lontano da loro.
‘Io..non ne sono sicuro.’ Disse abbassando lo sguardo.
Come a capire subito quale fosse il suo problema, Jennifer gli mise un braccio attorno alle spalle. ‘Niall,andrà benissimo. Sei un rompipalle ironico e divertente. La gente adora le persone così!’
Rise e le diede un pugno in segno d’affetto. ‘Tu non cambi mai,eh?’
‘Io? Mai.’ Disse prima di stampargli un bacio sulla guancia e uscire dalla stanza lasciandolo solo.
Si stese sul letto per qualche minuto,forse pure troppi, con la voglia di restarci per sempre. Sentiva quasi il letto implorargli di restare, e non riusciva a resistere. Chiuse gli occhi,pronto a immergersi nei suoi sogni.  Il cellulare vibrò sul comodino.
Da Jennifer : Muoviti.
A Jennifer: Siamo nella stessa casa,non c’è bisogno degli sms.
Da Jennifer : Non ho voglia di venire in camera tua.
A Jennifer : Sempre la solita.
Da Jennifer : Si,bla bla bla. Ora sbrigati. Alza il culo.
‘Sono profondamente offeso!’ Urlò ironico per farsi sentire dalla sorella che stava nella stanza accanto.
Sentì una risata e immaginò fosse lei.
Fissò l’ora sul cellulare: le 7:00.  Aveva perso un quarto d’ora inutilmente.
Decise di andare a fare una doccia,così si spogliò gettando tutto su una sedia e entrò in doccia.
L’acqua gli scorreva lenta sulla pelle,calda al punto giusto –cosa alquanto rara data la caldaia completamente disfunzionante- e sentì tutta la preoccupazione scivolare via.
Si insaponò il corpo diverse volte,come ad avere una scusa per restare lì a vita.
Quando l’acqua scorreva sulla sua pelle si sentiva più libero,quasi senza pensieri. Il problema era ritornare alla solita vita di sempre,con le solite preoccupazioni dopo che l’acqua aveva cessato di scorrere.
A malincuore decise che era meglio sbrigarsi e che doveva prepararsi e uscì avvolgendosi un asciugamano intorno alla vita.
Fissò il suo riflesso nello specchio piuttosto compiaciuto: aveva deciso di fare palestra e i risultati si vedevano. Lo faceva per se stesso,più che per gli altri. Non che si sentisse infelice del proprio corpo,anzi. Gli piaceva solo la soddisfazione di poter vedere che era capace di portare al termine qualcosa.
Fece delle smorfie allo specchio,come era solito fare, e poi si vestì. Felpa bianca e jeans,niente di più semplice. Non capiva le donne quando restavano ore ed ore a scegliere cosa mettersi.
Indossò le converse e fece un sorriso a se stesso,giusto per incoraggiarsi a passare al meglio la giornata.
Si aggiustò i capelli e lavò i denti e il viso. Poi andò in cucina per prendere gli scatoloni con la sua roba.
Si erano trasferiti da qualche giorno e non avevano ancora sistemato tutto. Una di queste cose erano lo zaino per la scuola e svariate cose che Niall non aveva mai messo a posto neanche in Irlanda.
Prese lo zaino e lo riempì con i libri. Poi si accorse che aveva lasciato anche l’iPod nello scatolone e lo prese insieme alle cuffiette.
‘Tesoro,non vuoi nulla da mangiare?’ chiese la madre approfittando della sua presenza.
‘Mamma,sono anni che non faccio colazione. Perché la dovrei volere ora?’
‘Pensavo potesse darti un po’ di energia: oggi è il gran giorno!’ esclamò entusiasta.
‘Si,il gran giorno.’  Disse Niall,che di entusiasmo ne aveva ben poco.
Erano le 7:35 quando scese di casa. La scuola non era molto lontana ma decise di prendere lo scuolabus. Aspettò il suo arrivo e vi salì,andando dritto negli ultimi posti. Decise per quello accanto al finestrino di sinistra,così da poter osservare tutto.
Quello scuolabus faceva il giro di diverse piazze,non prendeva i ragazzi direttamente a casa,e man mano che la gente saliva si riempiva sempre di più.
Arrivati davanti ad una villa enorme,lo scuolabus si fermò e Niall si chiese il perché.  Non era assolutamente una piazza e lo scuolabus non veniva direttamente a casa delle persone a scortarle.
Una ragazza dai capelli rossi raccolti in uno chignon alto che lasciava cadere alcune ciocche sul viso salì sullo scuolabus e le porte si richiusero automaticamente.
Chi era lei per essere presa direttamente a casa? Certo che di montati ce ne erano,pensò Niall.
‘Ciao Bob.’ Disse al conducente,rivolgendogli un sorriso che suonava di provocazione. Doveva essere il suo solito sorriso,pensò Niall,perché il conducente non si scompose e le sorrise come ad una figlia. ‘Buongiorno Darleen.’
Darleen? Non sembrava un nome appropriato per lei. Era più una da nomi semplici,comuni. Darleen gli ricordava una di quelle ragazze candide che si vedono se cerchi su “we heart it” e lei, di certo, non lo era.
Aveva le calze nere,quello chiaro,quasi trasparente, ed un vestito nero che le arrivava sotto al sedere. Alla vita portava una cintura e le braccia erano ricoperte di bracciali. Portava un cappello che a stento le copriva la massa di capelli rossi. Tinti,di sicuro: un rosso così non era naturale.
Si diresse con disinvoltura verso gli ultimi posti e Niall notò che molti si girarono a fissarla. Non le aveva visto bene il viso,non sapeva se fosse bella o meno,ma gli sguardi invidiosi delle ragazze e quelli estasiati dei ragazzi gli suggerirono di si.
Venne verso di lui e si bloccò proprio quando vide che occupava il posto vicino al finestrino di sinistra.
Niall si girò appena,con noncuranza,sentendo lo sguardo insistente della ragazza.
‘Vuoi un autografo?’ commentò sprezzante,notando che non la smetteva di fissarlo.
D’un tratto il chiacchiericcio che inondava lo scuolabus si spense e tutti si girarono verso di lui,stupiti : probabilmente non si erano neanche accorti che era lì.
‘Come scusa?’ ribatté Darleen,in tono intimidatorio.
Tono intimidatorio? Ma chi si credeva di essere?
‘Ho detto: vuoi un autografo?’ ripetè,questa volta girandosi per davvero a guardarla.
Due occhi verdi gli si pararono davanti,rivelando tutta la loro bellezza e per un momento Niall giurò di essersi sentito come se non esistesse più nulla. Ma durò solo un attimo. Le guance erano tempestate da lentiggini visibili appena,le labbra rosse erano strette e la mascella contratta. Bella ci era eccome,ma qualcosa gli diceva che il carattere non lo era affatto.
‘Quello è il mio posto. Spostati.’
‘Cosa?’
‘Hai sentito,umh..’ disse lei,invogliandolo a dire il suo nome.
‘Niall,mi chiamo Niall.’ rispose.
‘Bene. Senti Niall,tutti sanno che quello è il mio posto. C’è anche inciso il nome sullo schienale. Quindi levati dalle palle.’ Disse alzando gli occhi al cielo.
‘Calmina,non mi pare di aver detto che il posto era mio.’ Rispose lui,fissando il nome sullo schienale: “Darleen Potter”. 
‘Appunto,spostati.’ Ribattè.
Niall si alzò e per un attimo valutò l’opportunità di sedersi accanto a lei,ma subito cambiò idea.
Si andò a sedere vicino al finestrino destro,così avrebbe osservato lo stesso la strada.
Mise una mano nello zaino e cacciò fuori l’iPod e le cuffie che mise subito nelle orecchie.
Cercava di ignorare la sensazione che qualcuno lo stesse fissando e si concentrò sulla musica. Poi si girò verso sinistra,sentendo lo sguardo provenire da lì. Darleen voltò rapidamente la testa verso il finestrino,facendo finta di nulla.
Niall notò che si era seduta,e aveva le gambe accavallate. Due gambe decisamente perfette,pensò. Con lo sguardo percorse tutto il suo corpo e notò che anche lei stava ascoltando musica,anche se l’iPod era troppo lontano per leggere cosa.
Ad un tratto si girò verso di lui e questi sussultò.
Invece lei era impassibile,il sorriso provocatorio sul viso. ‘Non eri tu quello che doveva farmi un autografo? Pare che ora sia tu a volere il mio, Niall.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo prima di tornare a fissare la strada,consapevole che due occhi verdi continuavano ad osservarlo.


***

Hola!(?) 
E' la prima FF che scrivo sui One Direction e il personaggio che ho in mente calza a pennello con Niall. Anche se sotto sotto tanto santo il biondino non ci è. Giusto? Eheheh.
Ho già scritto gli altri capitoli ma muoio dalla voglia di sapere cosa ne pensate. Ovviamente so che Jennifer non esiste nella vita del vero Niall Horan,ma trovavo fosse carino inserirla.
Fatemi sapere.c:

  
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