SUICIDIO
Rientrò in casa, era
stata via tutta la notte, ascoltò se c’era Simon, per un istante le sembrò
di sentire il suo respiro e sempre per un istante si convinse che era stato
tutto un sogno, poi questa convinzione si infranse quando vide che il letto era
vuoto. Era passata per le stradine più abbandonate e aveva sentito i pensieri
di tutti i passanti : ragazzetti alla prima sbronza, amanti negli angoli più
bui delle strade, pazzi depressi da questo strano mondo… Aveva sentito tutti i
loro pensieri e per la strada si era convinta che era colpa di quegli orecchini,
si, proprio quelli che l’avevano stregata dal primo istante in cui li aveva
visti, aveva provato a toglierseli ma non ci era riuscita, così aveva preso una
decisione. Si avvio in cucina, si cavo la giacca leggera e la buttò sul tavolo
spazzando via i resti della colazione fatta con Simon,sentiva ancora di amarlo
ma ormai non era più importante, le tazze e il bricco si ruppero cadendo a
terra, nello stesso istante il suo amore per Simon si tramutò in odio, voleva
fargli del male ma prima si doveva cavare quegli orecchini, la stavano facendo
impazzire, Aprì un cassetto e prese un coltello, oh, si, questo faceva davvero
male alzò la lama all’ altezza dell’orecchio e tagliò, un fiotto di sangue
caldo sgorgò, si fece coraggio e tagliò anche l’altro poi cadde a terra e la
vita l’abbandonò ma non prima di sentire Simon e Claudia entrare in casa e
andare nella camera da letto, senza passare per la cucina.