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Autore: Shinmen    04/09/2007    1 recensioni
La mia prima fanfiction, dall'inizio poco originale ma migliora poi. Gild è orfano, ha sempre sognato di diventare SeeD, ma imparerà cosa vuol dire esserlo davvero scoprendo passo dopo passo la verità sul suo misterioso padre.
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gild si svegliò, gli sembrava di essere ubriaco dopo tutto quello che gli era successo il giorno prima; guardò la sveglia e gli venne un mezzo infarto, erano le otto e lui, a quest’ora, avrebbe dovuto trovarsi a lezione! Ma perché mi dovevo dimenticare di caricare la sveglia il primo giorno! Pensò mentre s’infilava in fretta la divisa del Garden, e partiva a razzo fuori della camera.

Gild si fiondò su per le scale rischiando di investire un tizio vestito da cow boy con tanto di giaccone in pelle. A settembre! Ma questo è fuori. Pensò mentre faceva di corsa il corridoio per raggiungere la sua classe, entrò sbattendo la porta.

 “Bene vedo che alla fine ha deciso di unirsi a noi, Qual è il suo nome?”il professore lo guardò da dietro gli spessi occhiali.

 “Gild Jamasay”rispose Gild con il fiatone. Direi che ho cominciato alla grande…

 “Raggiunga il suo posto”disse il professore correggendo il registro sul terminale della cattedra.

 Gild si sedette all’ultima fila, da solo, perché le coppie si erano già formate, accese il terminale e si mise comodo.

 “Buongiorno, io sono il professor Ota e sarò il vostro professore di teoria per quest’ anno” detto questo il prof. Ota si lanciò in una spiegazione teorica di come evocare le magie di terzo livello, una cosa che Gild aveva imparato da suo padre all’età di cinque anni.

 “Come sapete, l’utilizzo dei Guardian Force è stato vietato dopo che si è scoperto che chi li usava perdeva interi tratti dei suoi ricordi, quindi la magia che gli umani possono usare o paramagia è diventata ancora più importante di quanto già non fosse per chi vuole diventare SeeD…….”

 Gild si stava annoiando a morte e quindi si era messo a dare un’occhiata alle opzioni del terminale del suo banco.

Ad un tratto sullo schermo apparve un segnale “Nuovo Messaggio, controllare posta”Gild cliccò sulla casella dei messaggi e lesse:

 “Visto, ci hanno messo in classe insieme” K.F

 “Chi sei?” G.J

 “Come, non mi hai riconosciuta quando sei entrato? Guarda al secondo banco terza fila.” K.F

 Gild guardò nella direzione indicata dal messaggio e vide Kartya che lo salutava.

 “Adesso mi riconosci? Senti, ti va di vederci a pranzo?” K.F

 “Okay” G.J

In quel momento la campanella suonò per la pausa pranzo e Gild si uscì dall’aula, nella confusione aveva perso di vista Kartya. Mi aspetterà in mensa.

Gild si avviò per le scale quando, lo stesso ragazzo che aveva rischiato di investire la mattina, svoltò l’angolo correndo e prese in pieno Gild. I due rotolarono fino al successivo pianerottolo.

 “Ma allora è un vizio!” Disse il ragazzo.

 “Ti sarei molto grato se ti alzassi dal mio stomaco”Disse Gild con una voce strozzata.

 “Oh, scusa”

Il ragazzo si alzò e Gild ebbe modo di vederlo meglio: indossava una giacca pesante che gli arrivava fino ai piedi, calzava degli stivali di pelle come il resto dei vestiti, aveva gli occhi castani e i suoi capelli erano rossicci, indossava un cappello di pelle tipo cow boy.

“Scusa ancora ma adesso devo correre se no Squall mi scuoia vivo” E schizzo via.

“Bene allora è un abitudine arrivare in ritardo per te?” Gild era appena entrato nella mensa

“No, scusa è che ho avuto un incidente sulle scale”Disse Gild massaggiandosi un bernoccolo.

“Be, adesso siediti” Kartya si era messa a ridere.

 Mangiarono e rimasero a chiacchierare. Era appena entrato un ragazzo che aveva un’aria abbattuta.

 “Guarda un po’ quello”

 Gild si girò e vide il ragazzo di prima che si trascinava con le braccia a penzoloni e si dirigeva verso di loro, si lasciò cadere su una sedia.

 “Non credo di averti chiesto il nome prima, ma lo avrei fatto sicuramente se avessi saputo che frequentavi delle ragazze cosi belle; ti e ci vuoi presentare?”Kartya era arrossita

“Io mi chiamo Gild mentre lei è Kartya. Kartya, lui è…”E’ arrivato il “playboy”.

“Irvine Kynneas” prese la mano di carta e la baciò lei arrossì violentemente “Estasiato”

 “Vuoi dirmi piuttosto come mai correvi cosi sulle scale”E soprattutto perché mi hai investito.

“Ero in ritardo per la riunione d’emergenza che Squall ha indetto questa mattina”

“Qual era il motivo?”Chiese Kartya.

“Questo non te lo posso dire però centrava con l’esame Seed quindi lo scoprirete a metà anno”

Suonò la campanella e sia Gild sia Kartya si avviarono verso la classe, nel pomeriggio avevano lezione di pratica.

 “Ci siete tutti? Bene, io sono il professor Kunmon e v’insegnerò a combattere bene entro l’esame SeeD che, come sapete, sì terra a meta anno. Ora andremo in giardino per ripassare alcune tecniche di base” Kunmon sembrava tutto tranne che un professore, innanzitutto vestiva in abiti borghesi, un paio di jeans e una maglia senza maniche, gli occhi verde smeraldo e degli innaturali capelli d’argento molto lunghi.alla cintura portava oltre che ad alcuni pugnali da lancio una katana molto lunga. Gild capì da come la portava addosso che doveva essere uno spadaccino esperto.

I ragazzi seguirono il prof. fino in giardino dove iniziò a mostrare alcune posizioni d’attacco e di difesa. Gild si stava annoiando a morte ed aveva preso a guardare i lavori per il festival studentesco che si svolgevano lì vicino.

“Immagino che tu sappia gia come si usa la spada, vero?” Disse Kunmon rivolto a Gild.

Gild si svegliò dalla dormiveglia in cui era caduto. “Nel modo in cui sta spiegando lei, si” Rispose.

“A si? Vediamo come te la cavi” E mentre pronunciava questa frase Kunmon lanciò tre coltelli verso Gild che li evitò con un salto mortale all’indietro, due lo sfiorarono alle spalle strappandogli un mugugno di dolore

“Niente male, ma evita anche questo” Kunmon sfoderò la spada e menò un fendente verso Gild che lo schivò.

Gild stava estraendo le spade, quando si sentì mancare il terreno sotto i piedi e si ritrovò a terra con la katana di Kunmon puntata alla gola.

“Sei sempre il solito, cosa ti ha fatto di male quel ragazzo?” Quistis si avvicinò a Kunmon.

“Ho solo dato una lezione a questo piccolo impertinente” rispose Kunmon mentre rinfoderava la spada e aiutava Gild a rialzarsi “E’ promettente ma ha bisogno di qualche lezione in più”

Quistis guardò Gild riconoscendolo“Ragazzo lo sai che sei andato a sfidare lo spadaccino più letale del Garden”

“Adesso si!” E so anche che è matto disse Gild massaggiandosi la schiena ma Quistis si stava già allontanando.

“Bene la lezione finisce qui! Gild vai a farti disinfettare quei tagli”

 Gild si diresse verso l’infermeria Kartya gli si affiancò “Sei parecchio portato nel farti male lo sai?”

“Veramente è soltanto da quando sono qui che passo da un casino all’altro” Si fermò di botto afferrò il braccio di Kartya e si fiondò in un cespuglio trascinandosela dietro

“Ehi! Cosa cavolo ti sei messo in testa si può sapemghf…”Gild le aveva messo una mano sulla bocca.

“Shhhhhhh!”fece mentre con un dito indicava il sentiero su cui loro si trovavano poco prima, Selphie passò davanti a loro per poi scomparire dietro una curva.Gild e Kartya riuscirono dal cespuglio.

 “Fiuuuuu…per un pelo”

 “Mi vuoi spiegare il perché di questa cavolata”

 “Lascia stare, se quella mi becca non me la schiodo più di dosso, da quando ha scoperto che vengo pure io da Trabia me la trovo sempre addosso”

 Kartya si mise a ridere “va bhe playboy, vieni che ti porto in infermeria e poi da un sarto”

“Sarto?”

“Direi che ne hai bisogno visto che la tua divisa si è ridotta piuttosto male in quel cespuglio”

Gild si tolse la giacca della divisa  e la guardò aveva tre lunghi strappi sulla schiena “Fantastico…” Ho quasi voglia di stappare lo champagne…

Il resto della giornata si svolse senza grossi problemi, a parte una fuga precipitosa da Rajin, con la giacca in testa per non farsi riconoscere, visto che voleva multare Gild per aver “modificato” la divisa.

Prima di addormentarsi Gild non poté fare a meno di chiedersi come potesse l’elite militare di tutto il mondo uscire da quella gabbia di matti poi ci ripensò, con tutti i guai che gli capitavano probabilmente in futuro avrebbe avuto dei riflessi incredibili. Ha…Ha…Ha…senso dell’umorismo del cavolo. e si addormentò con questo pensiero per la testa.

 

Avviso: ho fatto un tributo a ffVII indovinate un po’ dove

 

 

  
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