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Autore: _LunaRossa_    15/02/2013    3 recensioni
Non appena la musica si ferma e ricomincia dall’inizio, i tuoi pensieri si resettano.
Punto e a capo.
Hai un nuovo foglio bianco su cui scrivere, su cui tracciare le linee che il tuo corpo segue e disegna nell’aria.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alzi lo sguardo. Incontri il tuo riflesso allo specchio. Ti senti imbarazzata per le ciocche di capelli che ti spuntano qua e là in testa, frettolosamente cerchi di rimetterle a posto. Stringi l’elastico intorno ai capelli legati in una coda alta. Ti guardi in giro, insicura. Sembri così piccola in una sala tanto grande...
“Forza ragazze, pronte!”
Ti metti in posizione, prendi un respiro profondo, la tua mente si svuota. Prima che la musica inizi guardi per l’ultima volta il tuo riflesso, immobile, anonimo, grigio. Guardi per l’ultima volta quella ragazza con la quale non ti identifichi.
La musica inizia.
Il tuo cuore vibra, pulsa al ritmo delle casse nella sala. I tuoi muscoli si tendono, scattano, danno il massimo in ogni singolo movimento. Le tue mani sembrano accarezzare l’aria, a volte tese come per tagliarla, altre rilassate e morbide, in contrasto con i movimenti energici del tuo corpo. Ti guardi allo specchio, riesci appena a scorgerti tra un passo e l’altro. Vedi le tue braccia sollevate come se fossero delle ali, le tue gambe delineare una figura perfetta.
Sono veramente io?
Il balletto finisce, la musica va avanti per qualche secondo. Riprendi fiato, intrappolata di nuovo in quel corpo da ragazzina che non riesci ad accettare. Vorresti essere sempre decisa ed elegante come quando danzi, vorresti sempre avere quell’energia, quell’intensità nei gesti... Eppure quando la musica si ferma ti senti goffa, imbranata, tutt’altro fuorché una ballerina.
 
Il tempo di spiegare qualche nuovo passo e l’insegnante fa ripartire la musica. All’inizio non riesci a tenere il ritmo, i nuovi movimenti non ti stanno in testa.
Ecco, lo sapevo. Sono un’imbranata, non ci riesco.
Ma non appena la musica si ferma e ricomincia dall’inizio, i tuoi pensieri si resettano.
Punto e a capo.
Hai un nuovo foglio bianco su cui scrivere, su cui tracciare le linee che il tuo corpo segue e disegna nell’aria. Un nuovo foglio su cui imprimere tutto ciò che senti.
Ricordi ancora la frase che ha detto la tua insegnante l’anno scorso, prima di iniziare lo spettacolo: “Voi siete il corpo della musica, voi dovete tradurre ciò che lei sente per farlo arrivare al cuore di chi vi guarda”. Forse è per questo che non sembri più tu mentre balli? La musica riesce a trasformarti così profondamente, tanto che sembri un’altra persona? Perché sei così diversa quando sei sul palcoscenico?
Dicono tutti che sei brava a fare un sacco di cose... Disegni, scrivi, canti... Ma niente ti da tante soddisfazioni come ballare. Ma non il “ballare” che intendono gli altri.
Molti pensano che basti muovere i fianchi a tempo di musica ed ecco, stai ballando. Altri pensano che sia uguale a giocare a Just Dance. Vedi? È facile! Braccio destro avanti, braccio sinistro indietro, un giro su te stessa e... fatto! “Perfect!”. E sì, ti arrabbi quando vedi che gli altri giocatori hanno ottenuto un punteggio più alto del tuo. Tu fai danza, dovresti essere la più brava. Ma solo dopo ti rendi conto che quella non è danza. La danza è un’arte. Danzando tu non esegui solo qualche passo difficile o qualche salto spettacolare. Certo, una spaccata può fare scena, può colpire gli spettatori, ma non è quello che ti rende una ballerina: chi danza con il cuore ha uno sguardo inconfondibile.
E solo allora noti i tuoi occhi mentre balli. Brillano.
I tuoi muscoli non sono più controllati da impulsi nervosi, ma da onde sonore. Sei un corpo vuoto, la musica ti riempie. È vero, non riesci a fare la spaccata ne a metterti una gamba dietro la testa, poco importa. Finché ci sarà quel’emozione nei tuoi occhi, saprai di star facendo ciò per cui sei nata.
 
La musica si interrompe. “Brave ragazze, siete state fantastiche! Ci vediamo la prossima settimana, e mi raccomando: non dimenticate i passi!” dice scherzando la tua insegnante.
Indossi la felpa, in cui potresti starci comodamente due volte, raccogli la borsa ed esci. Mentre ti cambi senti che la trasformazione è già in atto. La musica dentro di te si fa lontana, come un’eco dentro al tuo cuore. Ritornano i pensieri, come una valanga: devi ripassare per la verifica di filosofia, sabato il canile è chiuso, domani pomeriggio devi prepararti per inglese e storia e trovare un po’ di tempo per iniziare la relazione di scienze...
Sei stufa di questa vita, ma sai che è così che dev’essere.
Sai che, anche se solo una volta alla settimana, anche se il giorno dopo avrai dolori in punti impensabili, anche se nessuno saprà mai cosa fai il giovedì sera, per un’ora potrai smettere di essere te stessa e diventare musica ed energia.

  
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