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Autore: Tauros    15/02/2013    1 recensioni
"Colui che disse che i colori sono associabili a particolari emozioni, non aveva idea del problema di fondo: prima di scegliere il colore, bisogna cercare di capire quale diavolo di sentimento si stia provando."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rosso o blu?

Sangue e perversione o cielo e purezza?

Cattivo ragazzo, playboy, rubacuori oppure verginello, casto, timido fino al midollo?

Scegliere il colore delle scarpe non doveva decisamente essere così difficile, pensò Harry mentre fissava due paia fondamentalmente identiche di scarpe. Il dubbio sembrava esistenziale.

In fondo, non era forse vero che la prima impressione che fai il primo giorno di scuola è quella che ti perseguiterà tutta la vita? Almeno, questo era quello che gli aveva detto un suo vecchio amico… o forse l'aveva letto in un messaggio contenuto in un biscotto cinese della fortuna. In quel ristorante cinese da quattro soldi in fondo alla strada…

Si appuntò mentalmente di non tornarci più.

Patemi a parte, la scelta era ardua, sopratutto dopo tutto quello che era successo durante l'estate, ma sicuramente la cosa più importante era il fatto che avesse finalmente reso a conoscenza i suoi genitori e l'intera popolazione studentesca della sua omosessualità. Niente di scandaloso, niente di particolarmente interessante, niente che avesse attirato molta attenzione su di lui. Molti si erano persino chiesti come mai ci avesse messo così tanto tempo per fare coming out, dato che ormai le persone gay vivevano tranquillamente nella comunità, scolastica e non.

Beh, semplicemente Harry aveva paura della reazione dei suoi genitori. Se i suoi compagni avessero saputo delle sue preferenze sessuali, alla fine i suoi genitori lo sarebbero venuti a sapere in un modo o nell'altro.

Tolto il dente, la strada era stata (più o meno) tutta in discesa. Aveva finalmente dato il suo primo bacio, ad un ragazzo della sua scuola. Un ragazzo bello da togliere il fiato: capelli castani, occhi azzurri, fisico snello e un sorriso che da solo illuminerebbe una città. Un Louis qualcosa… al momento non ricordava bene il cognome. Totson? Portinton? Orvoloson?

Peccato che dopo due appuntamenti, un film e un bacio, il suddetto ragazzo non si fece più sentire. Poco male, aveva una scuola intera dove conoscere nuove persone.

In ogni caso, a parte un bacio, non aveva ancora avuto altre esperienze, ed era contento così. Sarebbero arrivate, prima o poi. L'importante era saper cogliere il momento giusto, e armarsi di pazienza.

Era, però, importantissimo anche fare una buona impressione sui ragazzi nella scuola. Alcuni lo avevo già approcciato, altri gli sorridevano ogni tanto, altri ancora avevano avuto il coraggio di chiedergli il numero. Purtroppo ancora non aveva trovato quel qualcuno che gli facesse brillare gli occhi.

Insomma, fare una buona impressione il primo giorno di scuola del terzo anno di liceo, a quel punto, era fondamentale.

Il ché ci riporta alla scelta delle scarpe. Poteva sembrare una stupidaggine, ma per Harry era ormai una questione di vita o di morte. Rosso o blu?

La frustrazione si faceva sentire, erano passati ben venti minuti.

Venti minuti pieni di sbadigli, di sgranate d'occhi, di riflessioni, di ripensamenti. Tutto per un dannatissimo colore.

Colui che disse che i colori sono associabili a particolari emozioni, non aveva idea del problema di fondo: prima di scegliere il colore, bisogna cercare di capire quale diavolo di sentimento si stia provando.

"Harry, ti vuoi muovere?" abbaiò il padre dalla cucina, intento a preparare la colazione. "Sono le otto, cazzo!" continuò.

"Le otto?" pensò il ragazzo. "Dannazione, sono in fottuto ritardo!"

Corse in bagno a sciacquarsi la faccia, si asciugò alla buona e tornò in camera. Si infilò maglietta, calze e pantaloni alla velocità della luce e si diresse alla scarpiera.

Aveva deciso il colore. Aveva capito quale sentimento provava.

Prese lo zaino e si catapultò in cucina. Salutato il padre, mangiato un toast in cinque secondi e bevuto un bicchiere di succo, si precipitò fuori casa e cominciò a correre come un forsennato verso la scuola.

Il vento gli scompigliava i capelli.

Aveva le scarpe verdi.

* * *

Angolo autore.

Salve a tutti! :)

Sono nuovo su questo sito, e anche se ho già scritto altre storie (tutte sul Potterverse), mi sembra d'obbligo presentare questa.

Sono un ragazzo giovane e scemo, al quale piacciono molto le storie fatte bene. :O

Ogni tanto prendo il computer e, ispirato da una massima cosmica, scrivo.

Principalmente boiate.

Questa storia è ispirata da una boiata. La scelta delle scarpe.

Avrei potuto approfondire molto di più il personaggio, però adoro il fatto che ogni persona, leggendo la storia, possa dare al personaggio (in questo caso Harry) un'accezione soggettiva.

Per esempio io, leggendo questa storia in due momenti diversi della giornata, e con due sentimenti diversi che offuscavano il mio (povero) cervello, ho prima immaginato un Harry malinconico e triste, poi un Harry frustrato e solo, e infine un Harry speranzoso e felice. Positivo verso il futuro.

Spero che questa boiata vi faccia provare qualcosa.

Un infinito ringraziamento a te che hai letto la storia e ora stai anche leggendo questo inutile commento. A te che hai saltato la storia perché ti sembrava (giustamente) una boiata (oggi è la giornata della parola "boiata"). A te che hai letto l'incipit e non ti ha fatt provare niente. E infine a te che hai persino recensito.

  
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