"E questo è tutto, Malandrini che non siete altro!" disse James Potter, un giorno, passando per il chiostro del cortile interno di Hogwarts, concludendo il suo discorso su come dovevano disporre dei banchi per poter copiare il compito di Incantesimi.

"Spero solo che funzioni, Einstein!" disse Sirius, rabbrividendo per il freddo.

"L'ultima volta Vitious ci ha spedito a pulire la Torre di Astronomia.. e lì fa freddo peggio di qua!"

James alzò gli occhi al cielo "Che c'è Felpato, non ti fidi più del tuo amichetto?"

Sirius sospirò

"Quand'è che vi arrenderete a studiare?" disse Remus, con il suo solito tono da grillo parlante che dava fastidio a Sirius e James, perchè avevano fin troppe cose da non confessare alla propria coscienza.
"Sei noioso, però Lunas... pensa un pò ad altre cose invece che sempre e solo ai libri e allo studio..." disse Sirius.

"E a cosa, di grazia?" disse Remus, sarcasticamente.

"Al sesso, per esempio!" disse James, abbassando leggermente la voce e leccandosi le labbra.

"Vuoi farci credere che non c'è nessuna con cui lo faresti?"

Remus arrossì violentemente "A volte mi fai paura James! Mi sembravi quasi Lucius Malfoy, in questo momento!"

E riprese a camminare verso l'aula velocemente.

"Sì, ma tu non hai risposto!" disse Sirius.

"Rischi di diventare un povero verginello sfigato, Rem!" disse James.

Ora basta. Era veramente troppo per il licantropo.

"E statevene zitti un pò, santa miseria! Siete solo capaci di insultare, come al solito, e io mi sono stufato di ingoiare, sono stufo marcio, sì Sirius, non c'è bisogno di fare quella faccia...."

Poi si girò, dato che sentiva battere sulla sua spalla.

Era ancora rosso in viso e furioso quando disse "E tu, Peter, che cavolo vuoi..."

Peccato che dietro di lui non ci fosse Peter ma la McGrannit, che si schiarì la voce con tono autoritario e severo.

"Signor Lupin, suppongo che, data la spilla sul suo petto, lei sappia che nei corridoi, durante gli orari di lezione, non si urla, ma soprattutto, non si insultano le persone in qualunque modo, maniera, luogo e circostanze!"

Il povero Remus si era fatto piccolo piccolo.

Sillabò un microscopico "Sì" e abbassò la testa.

"Bene, allora punizione signor Lupin. Ci metteremo d'accordo stasera prima di cena, nel mio studio. E poi, credo che per oggi questa spilla sia meglio darla a.... James Potter!"

James spalancò i suoi enormi occhioni castani dalla meraviglia, quando si vide avere quella spilla agognata.

"E stasera dividerà i turni di perlustrazione con la Evans!"

James sembrava sull'orlo di saltare dalla gioia.

"Sarà un onore, professoressa McGrannit!" disse mentre la professoressa si avviava verso la sua aula.

"Ma.." cominciò Sirius

"Shh!" disse James, stringendo a sè la spilla. "E' un momento epico!"

Remus era imbronciato sopra ogni cosa "Dicevi anche te che quella era solo una spilla, o no?"

"Non avevo ancora assaggiato il potere... pensa, togliere dieci punti a Serpeverde solo perchè Piton mi sta antipatico,.... è qualcosa di magnifico e stasera... saremmo io e Lily da soli, nel corridoio...."

Remus sbuffò "Io è meglio che vado, altrimenti vi ammazzo!" e, con passo frettoloso, entrò nell'aula di Incantesimi.

"Ehi, Prefetto!" fece Sirius al suo migliore amico "Ti va se saltiamo il compito?"

"Con immensa gioia...ah, muoio dalla voglia di beccare un Serpeverde per togliergli i punti..."

Sirius scosse la testa e andarono insieme via, in giro per tutto il castello, come al solito.

***

La sera si sbrigò a scendere sul castello.

E Remus Lupin si avviava all'ufficio della vicepreside come se si stesse avviando verso il patibolo.

Lui, da sempre studente modello, non aveva mai ricevuto una punizione, e soprattutto, non aveva mai fatto nulla per meritarsi la sospensione per un giorno dall'incarico di prefetto.

Bussò alla porta dell'ufficio terrorizzato, ed entrò, cercando di controllarsi.

Era convinto che gli sarebbe venuto un'infarto appena la professoressa si fosse pronunciata.

"Avanti!" disse la voce nota e Remus entrò.

"Eccomi professoressa!" disse in tono mite e rassegnato.

"Buonasera signor Lupin. A cosa devo questa sua visita a meno di mezz'ora dalla cena?"

Remus sospirò "Ecco, io... un momento. E' stata lei a dirmi di venire per prendere la punizione..."
La McGrannit lo guardò perplessa dagli occhiali.

"Oggi non mi pare di averla vista in atti da punizione, signor Lupin!"

La McGrannit aveva la seria impressione che Remus si fosse impazzito.

Quello, senza dire una parola, corse fuori dall'ufficio per vederci chiaro.

***

Stesso castello, corridoio del settimo piano, incontro con i prefetti di Grifondoro per la perlustrazione quotidiana.

"Evans, io non capisco perchè l'hai fatto!" disse James, scuotendo la testa con fare rassegnato.

"Quante storie, per una volta che mi sentivo Malandrina anche io.." e scosse le spalle, dopodichè, baciò le labbra del suo ragazzo.

"Sei stata una fantastica Malandrina, Evans... ma credo che da oggi in poi, sia meglio fare diversamente, perchè oggi a quel povero Remus stava venendo un'infarto!"

Lily rise "Poverino, mi è dispiaciuto anche a me, ma era divertente come idea... e poi, come se ti fosse dispiaciuto essere prefetto per un giorno e fare il giro di perlustrazione insieme a me!"

James le baciò il collo.

"Non ho detto questo.. ma quand'è che renderai pubblico il fatto di stare con me?"

Lily lo guardò in viso "Contavo domani, se sei d'accordo, con il gesto simbolico di ridare la spilla a Remus!"
James sorrise "Ok, Evans, amore mio!"

Lo so, non era niente di speciale...

Ma mi era venuta un'ispirazione particolare... beh, voi che dite?

Dedicata a chi deve iniziare o riniziare il classico come me...

Bacioni,

EvansLove.