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Autore: destinyWeb    16/02/2013    1 recensioni
[Homestuck][Homestuck]Prima delle tre storie sugli Antenati dei dodici troll, riguardante Kankri Vantas, un giovane Mutantblood intento a cambiare le sorti del suo futuro e di un mondo marcio...
Genere: Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ancestors
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto tempo era passato, prima che Kankri avesse potuto uscire di nuovo alla luce delle lune senza paura?
Non ne era molto sicuro neanche lui. Da quando si erano trasferiti nella piccola Grotta dove, tempo fa, lavorava Porrim, aveva atteso il momento in cui Mituna fosse uscito fuori, allegro come suo solito.
Inutile dire che, dopo quelle che parevano altre 6 Scansioni Solari, ormai anche lui aveva capito che quel giorno, quando vide il corpo dell'amico cadere privo di sensi al suolo, avrebbe dovuto dirgli addio.

Porrim aveva paura dell'esterno. Erano più lontani dalla città, ma comunque i Lusus e gli Highblood erranti erano un pericolo sempre incombente. Il Mutante, con il tempo, aveva imparato a maneggiare due piccole falci per proteggersi da solo. Sperava solo di non doverle mai utilizzare al di fuori della caccia, ma anche questi erano ormai pensieri infantili. 
Specialmente se voleva davvero portare unità nell'Hemospectrum. Non avrebbe cambiato facilmente la società dei troll e, nonostante fosse riluttante all'idea, sapeva bene che sarebbe stato versato molto sangue.

Eppure, in un modo o nell'altro, eccolo lì. Era cresciuto forte e bello, e, dannazione!, era il primo Mutantblood di 9 Scansioni Solari da...da forse, sempre!
E ora che non era solo un moccioso piccolo e indifeso, finalmente avrebbe potuto cominciare la sua propaganda di pace.

"Porrim, io vado a caccia!" Fece il ragazzo, indossando il mantello e impugnando le due falci. Preferiva non rivelarle la verità, per evitare che si preoccupasse. 

Appena fuori dalla grotta, alzò gli occhi verso le lune, sospirando. Sapeva che sarebbe stata un'impresa difficile, sapeva che non avrebbe potuto nascondere il colore del suo sangue a lungo, anche perché le sue iridi stavano lentamente diventando rosse accese. Ma se fosse rimasto nascosto, sarebbe mai cambiato qualcosa?
No, certo che no. 
Strinse forte le falci, come per darsi forza, cominciando a correre verso la città più in fretta che poteva.

Si guardava intorno, quasi sentendo si fuori luogo e spaesato tra tutti quei troll.
Aveva raggiunto la città più vicina dopo circa un'ora di corsa sfrenata. Ansimando, tentava di riconoscere le strade del luogo dove aveva scoperto la crudeltà degli Highblood.
Così tante cose da poter fare, così poco tempo.
Camminava spaesato, spostando velocemente lo sguardo, nascosto da un cappuccio, a destra e a sinistra. Fermarsi in mezzo alla strada e cominciare la sua orazione non sembrava la migliore delle idee: probabilmente l'avrebbe di preso per un folle!
Così preso dai suoi pensieri, andò a sbattere contro un giovane troll.
Stava già cominciando a scusarsi, quando notò che l'altro non si stava interessando a lui, ma bensì a qualcosa (qualcuno?) che, a quanto pare, aveva attirato una grande folla.
Preso dalla curiosità, Kankri cominciò a farsi strada tra il pubblico, scorgendo terrore ed eccitazione nei loro occhi, sperando solo che non stesse per rivivere la stessa scena di tanto tempo prima.

Speranze che, però, si rivelarono vane.

Una volta arrivato in prima fila, rimase bloccato per qualche secondo alla vista di un giovane Bronzeblood grondante di sangue ai piedi di un troll vestito da pirata, in nero e cobalto, che rideva sguaiatamente.
La scena era terribilmente simile al massacro che aveva visto da piccolo, ma ora non avrebbe pianto. Non sarebbe fuggito!
Le cose sarebbero andate diversamente.

"Smettila!"

L'urlo del Mutante fece scendere il silenzio e spostare l'attenzione dal corpo dolorante del Lowblood a lui. Anche le risate del corsaro cessarono, mentre osservava dall'alto in basso il ragazzo che aveva osato fermarono, confuso.
Kankri, quasi approfittando dello spaesamento generale, si avvicinò a grandi passi verso il centro del cerchio formato dal gruppo, inginocchiandosi di fianco alla vittima.
"Hey." Gli disse semplicemente, porgendogli la mano "Riesci ad alzarti...?"
Il poveretto fece un verso ma quando, tremante, tentò di afferrare la mano del suo salvatore, sobbalzò per la voce del Cobaltblood, che finalmente sembrava essersi ripreso, ora che la sua preda stava per essere portata via.
"Senti un po'! Chi ti credi di essere?!"
"Potrei chiederti la stessa cosa." rispose Kankri, senza neanche degnargli di uno sguardo "Chi ti credi di essere per fare del male a questo troll? Cosa ti rende tanto speciale da permetterti di decidere se qualcuno possa vivere o meno?"
Il pirata digrignò i denti, ringhiando adirato "Cosa ti- Mi prendi per il culo?!" Indicò il simbolo blu sulla sua casacca, alzando la voce "Uno con questo colore, a quelli come LUI potrebbe fare qualsiasi cosa!"
"E chi sei tu per meritarti quel colore di cui vai tanto fiero?!" Sarà forse per la domanda spiazzante o per la voce alta di Kankri, che si era rimesso in piedi e guardava con aria di sfida il Cobaltblood, ma in ogni caso il pirata rimase senza parole una seconda volta "Avanti, dimmi... Anzi, ditemi! Tutti voi che avete osservato ed esultato mentre costui veniva picchiato e insultato, senza neanche provare ad alzare un dito!
Vedo tanti colori diversi stampati sui vostri abiti... Marrone, giallo, verde, tutti costretti a subire le ingiustizie di qualcuno che, con la scusa di essere più alti e potenti di voi nella scala dell'Hemospectrum possono farvi passare una vita d'inferno. E perché? Perché la natura vi è stata avveresa, perché voi, per un crudele gioco del destino, non avete il sangue blu?!
Capisco la paura, capisco l'inutilitá dei vostri poteri nei loro confronti, ma non capisco la vostra repulsione dal desiderare qualcosa di nuovo! Di desiderare un mondo migliore, dove queste differenze futili non esistono?!"
"E tu pensi di poter cambiare questo mondo con due paroline messe in croce?" Urlò qualcuno nella folla, dalla quale si era alzato un bisbiglio "Ma non dire stronzate! Finché i Blue e Purpleblood governano, pensi che potremmo avere dei diritti?"
"Capisco anch'io che sia difficile" Kankri spostò di nuovo lo sguardo verso il Ceruleanblood "e capisco che chi ha ottenuto il potere per un bacio della fortuna non abbia intenzione di perderlo, ma vorrei ricordare qualcosa. I Lowblood non saranno per sempre così servizievoli nei vostri confronti e, per quanto possano parere deboli, sono sempre molto più di voi. Presto sarà il vostro sangue nobile a scorrere tra queste strade, mischiandosi con quello di coraggiosi che saranno pronti ad incrociare le armi con voi.
Io non sono qui per istigare violenza e guerra, ma per tentare di farvi capire che le cose potrebbero essere diverse anche senza l'uso di minacce e odio, e-"
"Vuoi tapparti quel culo?!" Sbraitò il pirata, che finalmente aveva deciso di intervenire...e di impugnare la sciabola "Mi hai davvero stancato! Parli tanto di uguaglianza, di felicità e pace... Ti rendi conto che questo branco di idioti avrebbero potuto fermarmi in qualsiasi momento?"
'Ho cominciato il discorso proprio parlando di questo...' Sbuffò Kankri, che ormai aveva capito che non aveva proprio scelto l'individuo più intelligente tra o Ceruleanblood.
"Eppure non l'hanno fatto. Ti sei chiesto il perché?!" Il pirata ai lanciò verso il Mutante, provando a colpirlo. Per canto suo, Kankri riuscì appena in tempo a schivare il colpo e ad afferrare le falci per parare quello che lo seguì: un solo taglio, e avrebbe potuto dire ufficialmente addio alla vita.
Dal pubblico si alzarono grida d'incitamento eccitate e confuse. Alcuni facevano il tifo per il troll dal sangue ceruleo, altri incitavano Kankri ad attaccare nonostante il discorso pacifista di pochi secondi prima.
Ma il Mutante non si era mai battuto in duello con qualcuno e, dopo l'ennesimo affondo evitato, perse l'equilibrio cadendo a terra.
"Fine del gioco, bastardo!"
Il malvagio alzò l'arma, pronto a dare il colpo di grazia, quando un sasso dalla folla lo colpì sulla testa. Una piccola goccia di sangue blu cadde a terra, nelle urla strozzate e, di nuovo, sconvolti del pubblico.
Qualcuno stava tentando di battersi...? 
L'Highblood, dopo qualche secondo che parve un'eternitá, cominciò ad urlare di rabbia e dolore, voltadosi verso la folla alle sue spalle, ordinando al colpevole di farsi vedere.
Qualcuno toccò la spalla a Kankri, ancora più sorpreso del suo nemico per l'accaduto. Voltandosi, notò il Bronzeblood di prima, che era riuscito, nel frattempo, a fuggire. Ora era lui a tendergli la mano per aiutarlo ad alzarsi e a fuggire. 
Inutile dire che Kankri non perse l'occasione di allontanarsi da quello scontro.

Corsero via, tra le strade della città, finché raggiunsero un luogo isolato. Il Mutante aveva già notato che le lune stavano per calare,sarebbe dovuto tornare a casa il prima possibile.
"Non so come ringraziarti..." Fece, sorridente, al Lowblood, che rispose con un cenno di capo.
"Non ce n'è bisogno, ragazzo. Tu mi hai salvato... Non credevo che qualcuno potesse opporsi a quel tale! Ti devo la vita...sei un eroe!"
"Un eroe, dici?" Chiese il Mutante. "No, non sono un eroe... Sento di aver semplicemente fatto la cosa giusta."


La folla si era dileguata, ma non senza perdere molte vite. Alla fine, colui che aveva lanciato la pietra non si era fatto avanti, e per questo ne avevano pagato le conseguenze chissà quanti innocenti.
"Quel pezzo di sterco!" sbraitò il Ceruleanblood, adirato per aversi lasciato T sfuggire colui che era stato talmente stupido da mettersi in mezzo. I suoi insulti, però, furono fermati dalla voce di una donna...
"Octavi, mi meraviglio per questo linguaggio..."
A proclamare quelle parole era stata una bella troll, anch'essa cm vesti simile a quel tale. Non si preoccupava neanche tanto di evitare i cadaveri, anzi, li calpestava con nonchalance.
"M-Mindfang, signora, io-"
"Ti lascio per andare a comprare delle provviste, e ti trovo circondato di corpi e sangue? Insomma, un po' di decoro!"
Rise a bassa voce: le piaceva mettere in panico i suoi sottoposti.
"L-Lasciate che vi spieghi! Il negoziante non- e-ecco, io-" balbettò frasi prive di senso "e poi, insomma quel tipo senza simbolo, lui si è messo in mezzo, e ha parlato di uguaglianza o robe del genere, e-"
"Un troll senza simbolo? Questa è bella!" La Mindfang rise di nuovo "Chissà, magari potrebbe interessare anche al Subjuglator, che ne dici...?"
  
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