Hey I've been watching you
Every little thing you
do
- posso?-
La voce bassa della ragazza attraversò come una
corrente elettrica l’aria tesa della classe.
Ino Yamanaka, terzo banco, alzò
lo sguardo dal fogliettino che teneva nascosto sotto il libro, interrompendo
l’interessante lettura del racconto dell’appuntamento tra Sakura, primo banco, e
quel fusto dell’Uchiha, secondo banco.
Kiba Inuzuka, ultimo banco, vicino la
finestra, fischiò d’apprezzamento, agitandosi nel cappotto felpato.
Choiji
Akimichi ingoiò l’ultima patatina, spingendosi di lato, osservando la figura
della giovane che fissava il professore ancora accanto alla porta.
Naruto
Uzumaki terminò la sua ultima pallina, pronta già per essere scagliata con la
sua innovativa cerbottana tra la chioma perfetta dell’Uchiha, scrutando con
interesse la ragazza.
- Dovrei dare delle informazioni per il corso di
teatro- continuò quella, entrando nella classe ad un cenno del
professore.
Shikamaru Nara, riverso come morto sul libro, borbottò qualcosa
d’astruso, sollevando appena la palpebra destra.
- Ehi, Shika…svegliati-
bisbigliò Choiji al suo orecchio, chinandosi verso il compagno di banco – il
prof ti guarda- continuò, ticchettandogli con un dito sulla gamba.
Il ragazzo
sbadigliò, sollevando le braccia, ricevendo occhiate irritate dalla maggior
parte delle ragazze della classe.
- Seccature- disse lui, arrossendo
-
…posso continuare?-
Shikamaru non riconobbe subito quella voce, voltandosi
lentamente verso la figura, ancora sfocata dal sonno, impalata vicino la
lavagna.
- …prego…- si limitò solo a rispondere, gettando nuovamente la testa
sul banco, ricevendo immediatamente un calcio dalla Yamanaka, seduta dietro di
lui.
- Ascolta, scemo, e non disturbare-
Nara si riteneva fortunato ad
essere figlio unico anagraficamente. Nessuna seccatura in giro per casa.
Ma
Nara si riteneva incredibilmente sfortunato ad avere due fratelli nella realtà.
Due enormi seccature in giro per la classe.
La prima, Choiji, in fondo era
fastidiosa solo a ricreazione: cibo, sempre cibo…
La seconda,la più
opprimente, era quella sorta di fastidiosa sorella maggiore, irritante e
isterica.
- Ino, non scassarmi- borbottò, allentandosi il nodo della
cravatta della divisa scolastica.
- RAGAZZI!- urlò il professor Hatake,
sbattendo il pugno sulla cattedra – prego signorina Sabaku può continuare- disse
poi cordialmente, rivolto alla biondina che gli era accanto
Shikamaru sollevò
lo sguardo, fermandosi poi quando i suoi occhi incrociarono quelli della
ragazza.
- …i corsi inizieranno da lunedì. Si terranno due volte la
settimana…- la ragazza, parlando, ondeggiava la testa, muovendo i quattro codini
che le raccoglievano la massa dei capelli
- …Ehi, Ino…la conosci?- mormorò
Kiba, rivolto alla bionda, che, nel frattempo, segnava sul diario gli orari
-
Certo…io conosco tutti- bisbigliò lei di rimando, sorridendo fiera.
Shikamaru
prestò attenzione alle parole dei due. Ovvio che Ino la conoscesse…chi poteva
sfuggire alle grinfie di quella pettegola?
- non è di qui, vero?- chiese
ancora il ragazzo, aggiustandosi un ciuffo ribelle di capelli
- No, lei e i
suoi fratelli si sono trasferiti da poco. Il padre viaggia per lavoro- rispose
lei – che c’è, Inuzuka…ti piace?-
- Bella preda- sorrise l’altro, mostrando
la dentatura ferina.
- Attento…è del quinto. E si dice morda…- lo avvisò la
ragazza, osservandola con i bei occhi chiari
- e smettetela…- l’interruppe
Nara, irritato.
Sabaku, intanto, parlava di qualcosa riguardo delle recite
che si sarebbero tenute a fine anno scolastico. Shikamaru la fissava, decidendo,
con il suo mega cervello, che quella ragazza non era solo un’accanita
morditrice…ma era una vera e propria, e immensa, ed esaltante…seccatura.
La
ragazza si schiarì la voce, porgendo, infine, un foglio al professore
- il
mio nome è Sabaku Temari. Per qualsiasi informazione potete trovarmi in quinto
E. – disse, sorridendo – e niente perditempo – aggiunse, fermando lo sguardo su
Shikamaru.
Nara sogghignò, chiedendosi se quella fosse una sfida.
- argg…-
ringhiò Kiba – che femmina!- continuò, gettandosi sullo schienale della
sedia
Lei uscì dall’aula, sbattendo la porta.
Il professore seguì le gambe
della ragazza fino a che non sparì dietro l’anta.
- pervertito- pensò Nara,
accorgendosi solo allora, di aver fatto lo stesso.
- Cazzo-
*************
Every time I see you pass
In my homeroom class, makes my
heart beat fast
Certo che Ino quando ci si metteva era una vera e propria rottura di palle.
- la risposta te l’ho già data prima. Aspetta, te la sillabo: N O – Shikamaru ondeggiava su due gambe della sedia, rigirandosi tra le mani un pezzo di pizza morso a metà
- posso?- chiese Choiji, accanto a lui, fissando famelico il trancio, sorridendo quando l’altro glielo porse, disinteressato
- devo andare ad iscrivermi alle selezioni di teatro!- ribatté Ino, portando le mani ai fianchi, nel suo tipico atteggiamento strafottente e autoritario
- buona fortuna- rispose Shikamaru, continuando ad ondeggiare
- bene, vedo che qualcuno è interessato!- quella voce…
Sbonk.
Shikamaru era a terra, con la sedia incastrata tra le gambe ed un enorme bernoccolo che gli spuntava dalla fronte.
- sta attento ragazzino- gli disse la ragazza, avvicinandosi al banco
- Temari! Venivo proprio ad iscrivermi!- s’intromise Ino, mentre Nara si rialzava a fatica, aiutato da Choiji
- Scrivi qui i tuoi dati…- le porse un foglio, già pieno di firme
- Quanti ragazzi quest’anno!- disse Ino, spalancando gli occhi
- Si, sembrano tutti interessati alla recitazione, in questa scuola- rispose Temari, mordicchiandosi un labbro
- Certo…alla recitazione…- mormorò Ino, sorridendo, seguendo lo sguardo di Shikamaru fisso sulle labbra dell’altra.
Lui, intanto, cercava di riprendere un contegno, strofinandosi i pantaloni impolverati dalla caduta.
Si guardò intorno, distogliendo lo sguardo dalla figura della ragazza, stretta nella divisa scolastica…non si era mai reso conto di quanto potesse essere…dannazione, Nara!
- Ehi, bellezza…- Kiba si fece largo, spingendo di lato Shikamaru che lo fissò a metà tra lo stralunato e l’irritato
- Dici a me?- Temari si voltò verso il giovane, con i grandi occhi verdi tirati a fessura. Shikamaru deglutì: che espressione inquietante…
- …Certo…verresti fuori a farti un giro con me oggi pomeriggio?- il ragazzo ammiccò, poggiando le mani sul banco e sfoderando
un sorriso accattivante
La ragazza lo guardò, piegando le labbra in un sorriso carico di dolcezza – oh tesoruccio…e dove mi vorresti portare?...al parco giochi in bicicletta? E magari mi offriresti anche un gelato?- chiese, con una strana vocina acuta
– …smamma, ragazzino…cercatene qualcuna della tua età, all’asilo, magari- continuò, raggelando lo sguardo.
Kiba, ammutolito, si diresse a larghe falcate fuori dalla classe, voltandosi solo accanto alla porta, verso Temari che, con un nuovo e agghiacciante sorriso, lo salutava amichevolmente.
Ino scoppiò a ridere, seguita da Sakura che, seduta vicino ad un annoiatissimo Uchiha, seguiva freddamente la scena.
- Sei troppo forte, Tem. Ben fatto!- disse Ino, porgendole il foglio
- Grazie- sorrise la diciottenne, mentre Shikamaru si divincolava dalla presa di Choiji – allora ci vediamo lunedì, ci saranno le selezioni…- riprese a parlare, sorridendo ad Ino, che le fece cenno con la mano
- Giulietta e Romeo, vero?- chiese, estasiata
Temari sbuffò, allontanando un ciuffo dalla fronte ancora abbronzata, nonostante fosse già settembre inoltrato - già- rispose, con un tono lugubre.
- pensa che palle –
La ragazza si voltò verso il giovane che, appoggiato al muro della classe, sbadigliava rumorosamente
- qualche problema?- chiese, furente, scansando Ino con una mano
Lui sbadigliò ancora, portandosi poi le mani dietro la nuca
- perdonalo, Shika è un idiota- si intromise Ino, spaventata dall’espressione della ragazza.
Si voltò poi verso l’altro, facendogli cenno di scusarsi
- neanche per sogno-bisbigliò Nara, facendo il verso all’amica
- Temari, andiamocene…- un ragazzo moro ed alto entrò nella classe, afferrando la mano della ragazza – smettila di litigare con degli stupidi marmocchi- disse, strattonandola
- Ok, ok Kankuro- rispose, controvoglia – Ino, a lunedì- disse infine, aprendo nuovamente uno dei suoi sorrisi
Shikamaru la seguì con lo sguardo fino a che non sparì tra la folla del corridoio.
- non ti pensavo così coraggioso…con le donne sei il miglior attaccabrighe del mondo, Nara-
- fottiti, Uchiha- Shikamaru sbuffò. Ci mancava anche il saputello, iper-figo, rompipalle…
- …non bastava quello che si è portato via, Tem…-
- giusto-
- beccato, Nara!-
- che scema che sei, Ino-
- è il fratello, gelosone -
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Wish I could make it real
But your lips are sealed, that
ain't no big deal
La professoressa si voltò verso il bidello che, con la solita faccia austera, masticava uno stuzzicadenti.
-Nara, puoi andare- disse, fissando il ragazzino che, a metà tra lo stupito e l’assonnato, si alzava lentamente dal posto, infilando le mani nelle tasche dei bermuda chiari
Chiuse la porta alle sue spalle, scuotendo la testa quando Naruto lo incoraggiò con un sorriso e con un cenno inequivocabile della mano, ricevendo un pugno dalla Haruno – il solito scemo- pensò, seguendo il bidello.
- posso sapere stavolta che succede?- chiese, annoiato
- ti sei dimenticato del test di matematica?- rispose l’uomo, guardandolo incredulo
- ah si, quella rottura…- biascicò il ragazza, strusciando i piedi stancamente.
Il professore lo aveva avvertito qualche giorno prima: quelle stupidissime olimpiadi di matematica…una seccatura che poteva durare anche tre ore. Tre intere ore per risolvere degli stupidissimi esercizi di logica.
Calcolando un tempo medio di risoluzione…gli rimanevano un’ora e cinquantatre minuti di sonno, ponderò, immaginandosi già stravaccato sulle poltrone dell’aula magna.
Entrò nella stanza sbadigliando, nel suo classico modo di allentare la tensione ( tutte scuse, ovviamente).
- ehi, Shika, in ritardo come sempre!- lo salutò uno dei ragazzi, ridendo.
L’altro alzò gli occhi, osservando i posti nelle ultime file già tutti occupati.
- cavolo…- sibilò, prima di essere afferrato dalla forte presa della professoressa Mitarashi
- Nara! Sei sempre l’ultimo!- l’apostrofò, tirandogli l’orecchino e facendolo sedere con la forza su una delle poltrone della prima fila.
Il ragazzo sbuffò, reclinando il capo sullo schienale della poltrona
- che palle…- mormorò, socchiudendo gli occhi
- dillo a me…- sibilò una voce femminile, alla sua destra.
Shikamaru aprì un occhio, voltandosi verso la figura. Bionda, quattro codini, pelle abbronzata…non c’era dubbio…
- ehi, ma tu non sei quel marmocchio maleducato che ho incontrato in un terzo qualche giorno fa?- chiese la ragazza, guardandolo di sottecchi.
L’altro arrossì imbarazzato, annuendo
- e tu non sei quella petulante rompiscatole che reclutava pseudo-attori per la recita teatrale?- rispose, smorzando il sorriso sulle labbra dell’altra.
- ecco i fogli…e smettete di flirtare, voi due…- i ragazzi sollevarono lo sguardo, incrociando gli occhi nocciola della professoressa Mitarashi.
Shikamaru arrossì, borbottando, e Temari fece schioccare, infastidita, la lingua.
- ed ora al lavoro, miei prodi!- urlò, la professoressa, con il suo abituale impeto.
Il ragazzo si voltò verso la giovane che, torturandosi un labbro con i denti, sembrava assorta nel suo ragionamento.
- ma se è una cavolata- sbottò, sottovoce
- ah, si?…non ci credo che hai già risolto il primo esercizio!- rispose, con un sibilo, Temari
- C - rispose lui solamente, sorridendo malignamente
Lei sbuffò, scuotendo la testa e facendo ondeggiare i codini – mi stai sfidando?- chiese, con un lampo di luce sinistra negli occhi
- ho già vinto in partenza- disse lui, segnando con una croce anche la seconda soluzione
- non vale se inizi prima!- strillò la ragazza, attirando l’attenzione dei professori e degli altri studenti – ehm, scusate…- disse, portandosi una mano dietro la nuca
- al mio via…- mormorò poi, impugnando la matita come un’arma
- non ne ho molta vogli…-
- VIA!-
Shikamaru si sbatté una mano sulla fronte.
Ora, che fare?
Vincere e condannarsi a un intero anno di torture da parte di quella seccatura ambulante, oppure perdere ed auto-umiliarsi con una donna?...quanto odiava dover scegliere…
- ehi, rottura…- bisbigliò, infine, rivolto verso di lei
Nessuna risposta.
- ehi, Sabaku…sei sorda?- chiese ancora, pestandole un piede
- ma sei scemo?- sibilò lei
- senti…-
- senti un cavolo…finisci questo dannato test…io non apro più bocca…- mormorò la ragazza, sbattendo la mano sul foglio.
- NARA E SABAKU! Continuate così e sarò costretta a separarvi!- urlò la professoressa Mitarashi, a viso duro
- Idiota- un sospiro
- Scema- un borbottio
Shikamaru reclinò il viso sul foglio, prima di sollevare lentamente il braccio.
La ragazza si voltò verso di lui, fissandolo scettica.
- che succede, Nara?- chiese la professoressa, avvicinandosi con un’espressione pericolosamente arcigna
- mi ritiro- rispose il ragazzo, scuotendo le spalle magre.
E Temari, osservando il foglio di lui, quasi interamente riempito dalle soluzioni, si chiese se quel ragazzo fosse completamente matto.
E fu così che Shikamaru Nara divenne per lei un nome da tenere bene a mente.
********************
I've tried to page you twice
But I see you roll your eyes
- andiamocene…- Shikamaru si fermò nel corridoio, voltando
l’angolo
- codardo- lo prese in giro Naruto, con la mano nascosta nel
pacchetto di patatine di Choiji
- su, non ci vuole mica tanto. Basta alzare
la mano per salutarla…- continuò Kiba, ripresosi incredibilmente velocemente
dalla delusione per la diciottenne ( merito, forse, anche dell’appuntamento con
Ino)
- NON VOGLIO SALUTARE TEMARI!- urlò Nara, spazientito
- Che
maleducato…ed io che ho fatto tutta questa strada per sapere come stavi…- Temari
era spuntata da dietro l’angolo, mano nella mano con un ragazzino dai grandi
occhi celesti, inquieto ed arrabbiato
Shikamaru ingoiò il groppo che gli era
salito alla gola, riacquistando la classica espressione disinteressata
- il
nostro professore gli ha chiesto di fare un corso aggiuntivo, per i punti di
credito…dovrebbe iscriversi a recitazione- disse Naruto, abbrancando Nara
-
sono già due volte che arriva fino nella tua classe…per poi tornare indietro…-
continuò Kiba, sorridendo sornione
- ah davvero? non me ero accorta- rispose
la ragazza, con una voce dolce.
Bugia. Aveva fatto sempre finta di non
vederlo, voltando lo sguardo…dove poteva arrivare quel ragazzino per lei?...ne
era fin troppo curiosa.
- non farti illusioni, era l’unico ancora libero…-
intervenne Nara, con voce atona
- bene…allora a lunedì- disse lei,
digrignando i denti
- a lunedì…- rispose lui, alzando la mano
Temari
strinse quella del ragazzo, allontanandosi velocemente
- ehi…dicevi che non
ti piacevano i ragazzini…e allora lui cos’è?- le urlò dietro Shikamaru, negli
occhi l’ombra della vendetta.
La ragazza si voltò lentamente, spostandosi con
la mano libera una ciocca che le era sfuggita dal codini…
- mio fratello,
razza di pervertito…andiamocene, Gaara- rispose, facendogli la linguaccia mentre
il ragazzo dai capelli rossi lo fissava con un’espressione chiaramente
omicida
- che figura di…- Naruto e Kiba scoppiarono a ridere, mentre il
povero Nara acquisiva un’accesa colorazione porpora
- ma quanti cavolo di
fratelli ha quella…- rispose solamente il ragazzo, sbuffando.
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why do you do him this way
Too far to turn around
- Bene, bene, caro Nara. –
Asuma Sarutobi era un eccellente
professore di matematica.
Attento, sempre presente, buon carattere.
Unica
pecca?
L’essere una schiappa a scacchi.
E il rompere le palle a Shikamaru
quando il ragazzo decideva di riposare un po’. Proprio come quel giorno.
-
credo che sia l’ora di svegliarsi, pigrone- disse, mentre il ragazzo si
massaggiava il punto dove era stato colpito dal gesso lanciatogli dal
professore
- devo andare?- chiese solo, stropicciandosi un occhio
- ci
vediamo tra una ventina di minuti…buona fortuna- disse il professore,
indicandogli la porta.
Nara si alzò, uscendo dall’aula.
Era la quinta
volta in tre giorni che visitava lo studio del preside.
Un record persino per
Naruto, che spesso lo raggiungeva nell’anticamera a tenergli
compagnia.
Shikamaru sbuffò, sciogliendosi il codino, fermandosi nell’androne
della costruzione scolastica.
- Ehi, cucciolo, dove te ne vai tutto solo?-
Temari gli apparve alle spalle, sorridente, facendolo trasalire
- Ma tu non
hai altro da fare se non spaventarmi a morte?- disse, riannodandosi in fretta i
capelli lisci e scuri
- Dovresti ritenerti lusingato…- rispose, sistemandosi
la gonna della divisa – allora, dove te ne andavi?- chiese ancora, arricciando
il naso
- Dal preside- sospirò l’altro, infilandosi le mani in tasca
- Oh,
il piccolo cucciolo sta crescendo come un criminale!- rise l’altra, dandogli un
buffetto sulla guancia
- Smettila Sabaku- squittì lui quando la ragazza gli
serrò il naso con due dita
Temari scoppiò in una risata, facendolo
arrossire.
- ciao ciao, mio cuccioletto…- lo salutò, allontanandosi verso il
bar della scuola, mollandolo solo e visibilmente imbarazzato.
- Ciao, ciao
razza di seccatura…- la rimbeccò lui, sottovoce…
**************
So I'm gonna stand my ground
Gimme just a little bit of hope
With a smile or a glance, gimme one more chance
- non dirmi che vuoi davvero rimanere a dormire qui, Shika- chiese un
annoiatissimo Kiba, arrotolandosi tra le dita quella che aveva tutta l’aria di
non essere una semplice sigaretta.
- Due ore di buco dalla lezione e tu vuoi
rimanere stravaccato qui sul prato?- ribadì il concetto Naruto, arrampicato
sull’albero
- Potete anche smettere di rompermi le palle. Si, voglio dormire
stravaccato in questo preciso punto – rispose, annoiato.
Choiji, seduto
all’ombra accanto l’amico, sbuffò: era inutile tentare di dissuaderlo.
Shikamaru, quando si trattava di sonno, era cocciuto come un mulo.
- fa come
ti pare…- esordì infine Kiba, tirando per un piede Naruto che cadde a terra come
un sacco – tu vieni, Choiji?- chiese mentre questi, gettato il pacchetto
arrotolato, fissava il compagno
- sbrigati scemo…io tanto tra due minuti sono
nel mondo dei sogni…- l’esortò Shikamaru, accoccolandosi vicino al
tronco.
L’altro si sollevò di controvoglia, seguendo i due pseudo-bulli nella
loro fuga quotidiana.
Si voltò un’ultima volta, prima di sparire tra gli
intricati corridoi della scuola, notando l’espressione tesa dell’amico di
sempre. Strana, a dir la verità.
Contrariato, aprì una delle merendine che
teneva nascoste nel giaccone, meritandosi un’occhiata furente da Kiba –
possibile che tu abbia sempre la bocca piena?-
Shikamaru, intanto, appena
fuori dalla visuale degli amici, si era tirato a sedere, afferrando il pacchetto
striminzito di sigarette che aveva tenuto lontano dalla grinfie dei suoi
compagni.
Se ne poggiò una tra le labbra, maledicendosi per quel vizio
costoso e seccante.
Socchiuse gli occhi scuri, aspirandone un’amara boccata.
Appena in tempo, lo spettacolo stava per avere inizio.
Dei ragazzi
stavano correndo fuori da una delle porte che si apriva sul cortile, ansimando
per la fatica
- forza, sbrigatevi, il professore potrebbe ancora vederci-
urlò uno di loro, dai capelli scuri e le enormi sopracciglia. Nara sembrò
ricordarsi di lui: una volta aveva provato a rimorchiare Sakura. Senza successo,
ovviamente.
- Zitto Lee- l’interruppe un altro, dai lunghi capelli scuri e
gli occhi chiarissimi – sei sempre incredibilmente fastidioso- lo rimbeccò,
coprendosi la fronte con una mano candida
- E tu sei sempre troppo nervoso,
Neji…-
Shikamaru spalancò gli occhi. Quel tono, quella voce…
- Temari…-
bisbigliò, fingendo di dormire, quando la ragazza uscì alla luce del sole,
sedendosi accanto agli altri su una delle panchine
Si accasciò, gettando
dalle labbra la cicca.
Che diavolo ci faceva Temari con quelli del quarto
C?...
- Ma Kankuro quanto ci mette ad arrivare?- sbuffò Tenten, avvinghiata
al braccio libero di Neji, quello che non abbracciava la vita di…
- Stronzo…-
pensò Shikamaru, notando la mano dello Hyuga accarezzare il fianco di
Temari.
Lei rideva, poggiando le gambe tornite su quelle atletiche di Neji,
meritandosi occhiate raggelanti da parte di Tenten ( era nota la sua cotta per
il ragazzo).
Shikamaru brontolò riguardo le donne, il loro essere delle
abnormi seccature e i loro assurdi gusti in fatto di uomini.
Fu allora che
Temari si voltò, scorgendo l’ombra del ragazzo sotto il basso albero. Cercò di
sorridere, distaccandosi inavvertitamente da Neji.
Ma quando i suoi occhi
incrociarono quelli scuri del ragazzo il sorriso le scemò dalle
labbra.
Distolse lo sguardo da Shikamaru e riprese tranquillamente a
parlare.
Mai tanto il ragazzo sperò che lei gli rivolgesse ancora un’altra
occhiata, un altro sorriso.
Solo un po’ di speranza.
- Sto diventando una
femminuccia- sbuffò infine, accendendosi una nuova sigaretta, prima di chiudere
gli occhi.
********************
I know you really want me
I hear your friends talk about
me
Kiba entrò in classe con il fiato spezzato, guardandosi intorno
allarmato.
- Ino!- urlò, preso da una strana furia nello sguardo
La bionda
si voltò, lasciando ondeggiare la lunga coda sulla schiena magra, sul viso
un’espressione sorpresa
- che diavolo vuoi?- chiese, interrompendo il
difficile lavoro di "recupero unghia spezzata" che le stava occupando l’intera
ricreazione ( e se continuava così, anche gran parte della lezione di
scienze)
- dov’è Shikamaru…?- chiese il ragazzo, continuando ad ansimare
pesantemente
- al bar, con Choiji...almeno credo. Che hai, ti sei innamorato
di lui?- rispose Ino, sorridendogli arcigna
- io no…- sorrise lui, dipingendo
sulle labbra un espressione maliziosa – chi mi da un bacio per la corsa?-
chiese, porgendo le labbra alla ragazza
- sei il solito maiale!- rispose
lei, allontanandolo bruscamente
- non dicevi così ieri…- borbottò lui
-
..e forse non dirò così neanche stasera, se tu mi spiegassi perché cerchi Nara…-
rispose Ino, rigirandosi tra le dita un ciuffo dorato. Cavolo se sapeva essere
convincente…
- dei ragazzi stanno scommettendo su chi si porterà a letto
chi…ed è spuntato il nome di Shika…-
- e chi sarebbe la fortunata?-
-
Sabaku Temari –
Tompf.
- nooo! Shika, hai fatto cadere la
coca-cola…adesso l’avrai agitata…- sbottò Choiji, fiondandosi a raccogliere la
preziosa lattina
- e chi avrebbe detto questa abnorme scemenza?- chiese
Shikamaru, avvicinandosi ai due, entrando nell’aula.
Kiba ghignò,
abbracciando Ino
- caccia grossa, eh Shika- rise – Temari ci si è messa
d’impegno per rovinarti…-
*****************
So why you trying to do without me
When
you got me
Where you want me
Il fumo fa male alla salute.
Piegò il pacchetto, gettandolo nel secchio
dell’aula, sdraiandosi su uno dei banchi vuoti, probabilmente quello di Sakura,
dati i disegni che ritraevano uno stilizzato Uchiha contornato da inquietanti
cuoricini. Rabbrividì involontariamente, portandosi alle labbra l’ultima
sigaretta.
Attendere il corso di matematica per mega-secchioni in quell’aula
umida non era il massimo del divertimento…
- ti hanno mai detto che non si
fuma nelle aule, ragazzo molto cattivo?-
- ma ti pagano per torturarmi?-
chiese un esasperato Shikamaru, osservando la figura della ragazza ritta sulla
porta
- purtroppo ancora no…altrimenti diventerei ricca divertendomi- rispose
lei, entrando nella classe e socchiudendo l’entrata
- ma prego, entri pure…-
l’invito sarcastico del giovane fu accolto da un sorriso da parte dell’altra,
che si fiondò ad occupare una delle sedie
- dicono che ti piaccio…- esordì
lei, beandosi dell’espressione sconvolta del ragazzo.
Ragazzo che riuscì a
ritrovare un certo equilibrio interiore, schiarendosi la voce
- e di te
dicono che sei cotta di Neji…- ribatté Shikamaru, cercando di analizzare quella
discussione
- Neji?...il compagno di classe di Kanky?- rise – si certo, se io
sono innamorata di lui allora la Yamanaka è una verginella!-
- Che cavolo
c’entra Ino?- sbottò l’altro, irritato
- Colpito e affondato…- Temari sollevò
lo sguardo – tranquillo, volevo sapere quanto eri affezionato alla dolce
Ino-
- Gelosa?- chiese lui, sollevandosi sui gomiti
- Stavo per chiedere
lo stesso…- Temari si sollevò lentamente dalla sedia, avvicinando il volto a
quello dell’altro
- Ci si sente, cuccioletto…- disse, pizzicandogli una
guancia – ricordati di lunedì, verranno assegnati i ruoli. Fatti forza e porta
il tuo culetto sodo fino in palestra…- gli disse, con una mano già poggiata alla
maniglia della porta
- …ti voglio…- sospirò infine, sollevando teatralmente
gli occhi - …in orario, o te la vedrai con una Temari molto irritata-
sorrise,
chiudendosi la porta alle spalle.
Shikamaru si lasciò ricadere
sul banco, sbattendo la testa violentemente.
- me lo dice sempre papà…le
ragazze sono come una lobotomia…se ci sono loro, un ragazzo non ha più il
cervello…-
***********************
I think you're fine
You really blow my mind
Maybe
someday, you and me can run away
- ma se ti ecciti come un paguro appena la vedi!- sbottò Kiba, portandosi
alle labbra una delle birre.
Shikamaru sbuffò, agitandosi sulla scomoda
panchina del parco, chiedendosi, raccapricciato, in che modo l’amico potesse
sapere di come si eccitino i paguri.
- e poi fai quella faccia da tonto…- lo
prese in giro Naruto, improvvisando un’imitazione mal riuscita
- smettila,
idiota…- disse Shikamaru, cercando di contenere il rossore
- …e ti batte
forte il cuoricino quando la vedi…e pensi che lei sia tutta la tua vita…e…-
- …e non sono ancora una checca come te, Inuzuka…- rispose acido Nara,
causando una scoppio di risa da parte di Choiji, insolitamente senza cibo tra le
fameliche fauci, e Naruto.
- Ah, l’amour…- ribatté Kiba, allegro, fingendo
uno svenimento tra le braccia dell’Uzumaki
- Mi fate proprio schifo…- Nara li
fissava, inorridito, fingere tenere effusioni
- Certo io non sono quello
schianto della Sabaku…ma Narutino mi ama tanto lo stesso, vero "cucciolotto"? –
rispose Kiba, evidenziando l’ultima parola
- Lo sapevo che non avrei dovuto
raccontarvi niente…- borbottò Shikamaru, arrossendo visibilmente
- O
tenerone!- lo abbracciarono Kiba e Naruto, recitando la parte di due allegre
comari
- Io penso solo sia carina…- rispose il ragazzo, slacciandosi da
quella collosa presa
- E allora è solo per questo che siamo venuti fino a
qui…ed è solo una coincidenza che lei sia qui, Shika?- chiese Choiji, masticando
nuovamente qualcosa di indefinito
Shikamaru si voltò verso il campo da basket
dove Neji e Kankuro stavano dando mostra della loro abilità in campo, osservati
da un’estasiata Tenten e un’apparentemente annoiata Temari
- Naruto, io ti
scanno!- urlò rivolto al biondino che si nascose dietro Kiba, colpevole di aver
suggerito l’uscita
- Che ne potevo sapere che fosse qui!- disse, iniziando a
correre, imitato dagli altri due compagni
Nara borbottò qualcosa, infilandosi
le mani in tasca.
Inutile inseguirli, erano già troppo lontani. Persino
Choiji poteva avere un bello scatto se minacciato…
- allora mi segui!- Temari
gli afferrò il braccio, raggiungendolo con un balzo a dir poco felino
- no,
sei tu che mi molesti…- sibilò lui, cercando di divincolarsi
- ti prego,
salvami da quegli esaltati…- rispose la ragazza, indicandogli il gruppo di suoi
amici
Shikamaru provò a controbattere, ma la risposta acida che gli era
salita alle labbra si sciolse in un sorriso ebete quando incrociò gli
occhi
chiari di lei
- e va bene…fastidiosa!-
- fastidiosa? E come sarei
fastidiosa?-
- mi scombussoli, razza di…!-
- io ti scombussolerei?...non
è un bel complimento da fare ad una ragazza! – rispose lei, avvinghiandosi con
maggior foga al braccio di lui
- TEMARI!-
- Oh no, questo è
Kankuro…presto corri!- urlò lei, prendendogli la mano ed iniziando a
scappare
- Ma quante energie hai?- chiese Shikamaru, esasperato
- Su,
pigrone, non ti lamentare…- rispose Temari, affannata – …chissà quando ti
ricapita una fuga romantica con una ragazza!-
Shikamaru saltò il muretto del
cortile, inciampando nelle sterpaglie del giardino
- e questo, secondo te,
sarebbe romantico? –
**************
Hey Juliet
I just want you to know
I wanna be your Romeo
- forza -
- coraggio -
- ce la puoi, chomp, fare –
Una spinta e Shikamaru si trovò catapultato nella stanza dove una decina di
ragazzi, seduti a terra o su delle panche improvvisate, ripassavano ad alta voce
stralci dell’opera teatrale.
Si voltò verso i tre amici che, sorridenti, lo
salutavano divertiti dalla porta.
- bastardi…- mormorò, mentre Kiba e Naruto
sporgevano le labbra sbattendo languidamente le ciglia.
- Tutto ok?- Ino lo
aveva raggiunto, tirandogli la maglia
- Si certo…- borbottò il ragazzo,
infilandosi le mani in tasca
- Sei nervoso?...- chiese lei, saltellandogli
accanto
Lui brontolò qualcosa di indecifrabile, mentre l’amica iniziava a
raccontagli chissà cosa su chissà chi.
Il ragazzo si passò nervosamente una
mano tra i capelli, sbuffando.
- ehi, Shika, ma mi ascolti?- chiese Ino,
agitandogli il palmo davanti gli occhi
Il ragazzo distolse rapidamente lo
sguardo, fermandosi improvvisamente
- in fondo questa seccatura di corso di
recitazione non è così importante…- disse, infine, voltandosi
- eh no!- urlò
Ino, piantandoglisi davanti – che cavolo di problema ha…i…- si interruppe,
sorridendo maliziosamente – ho capito…-
Temari era di fronte a lei,
concentrata. Ripassava una delle scene, ripetendo le parole, scandendole
lentamente.
- ti piace Temari!- urlò, prima di essere imbavagliata da una
delle mani del ragazzo
- zitta, scema…- le sibilò, arrossendo e nascondendosi
con lei dietro una delle colonne
- …donne…- mormorò, staccando la mano
-
che hai intenzione di fare?...evitarla per il resto della vita?- chiese Ino,
portando le mani ai fianchi
- forse…ci stavo giusto pensando…- rispose lui,
con fare pensieroso
- idiota!- Ino lo colpì con un pugno, costringendolo a
massaggiarsi la testa – non puoi arrenderti senza combattere…- replicò,
saccente
- dopotutto hai ragione…lei NON ha due anni, anzi, quasi tre, più di
me…lei NON è semplicemente bellissima, lei NON esce anche con i tipi più fichi
della scuola…hai ragione Ino, lei è esattamente la ragazza fatta APPOSTA per
me…- l’interruppe, sarcastico.
Uno schiaffo
- dille qualcosa, qualsiasi
cosa…ma smettila di torturarti inutilmente, testone- Ino lo fissava con la mano
ancora sollevata a mezz’aria, gli occhi velati di lacrime - fallo per la tua
sorellina, almeno…-
Shikamaru sorrise, sollevando gli occhi al soffitto
-
e cosa le dovrei dire, secondo te?-
- qualcosa che viene dal cuore…anche la
più semplice. Lei capirà- gli assicurò la ragazza, molto più che esperta negli
"affari d’amore".
- Su ora vai...lei è lì…-
Il ragazzo si voltò verso
l’amica un’ultima volta, ringraziando, una volta tanto, di avere una sorellona
fastidiosa.
Trattenne il respiro, avvicinandosi alla Sabaku, ancora presa
nella recitazione
- ehi, Temari…- disse, scuotendole una spalla
La ragazza
si voltò lentamente, negli occhi uno sguardo glaciale
- ah sei tu. Mi avevano
detto che non saresti più venuto…che diavolo ci fai qui?- chiese con voce
atona.
Era vero. In un eccessivo attacco di "paura&pigrizia" di due
giorni prima aveva costretto il povero Choiji a parlare a Temari, facendole
cancellare il suo nome dal corso.
Shikamaru trasse un profondo respiro,
immaginando mentalmente i suoi amici che, probabilmente nutriti da un abbondante
riserva di pop-corn di Choiji, si gustavano la scena.
Fissò, poi, la ragazza
negli occhi verdi, che gli parvero, allora, come un cielo poco prima dello
scoppio di una tempesta.
Torbidi e assassini.
- allora, Nara, perché sei
qui?- insistette lei, irritata.
Di qualcosa, scemo!
Allora, raccogli le
idee…le piace recitare. Sta recitando. Cosa sta recitando?..."Giulietta e…"
-
perché…voglio essere il tuo Romeo …-
Che idiozia.
Temari lo osservava
interdetta.
Stupita.
Arrabbiata.
Arrabbiata?
- a dir la verità
abbiamo cambiato "Giulietta e Romeo" con " Sogno di una notte di mezza estate"-
replicò, atona - …e te lo avrò ripetuto un centinaio di volte, testa di rapa!-
urlò, furiosa
Shikamaru si preparò ad affrontare una delle sue violente
sfuriate, chiudendo gli occhi e abbassando le mani, quando avvertì una strana
sensazione.
Caldo e umido. Sulle labbra.
Un bacio.
Spalancò gli occhi,
osservando le lunghe ciglia di lei.
- …ma nonostante tu sia una testa di
rapa…sei stato dolcissimo…- sussurrò la ragazza – cucciolotto piagniculoso-
sorrise.
- E tu sai essere sempre spaventosa, nonostante sia la ragazza più…-
Shikamaru si fermò, sulle labbra un dito di lei
- …mi basta "spaventosa" come
aggettivo, non ti sforzare, pigrone. Ma ora dammi un bacio decente, o prometto
che ti mollo qui!-
You don't have to say forever
For us to hang together
So
hear me when I say
Hey Juliet
Eccomi tornata...nonostante tutto il buon impegno per
scrivere su un altro pairing...bhe ^^"...
Piaciuta? L'ispirazione è venuta da
un video su YouTube con questa canzone che in breve ( ben 32 secondi) è entrata
a far parte dele mie preferite! ^.^
Aspetto i vostri commenbti e intanto (
ecco la pubblicità occulta) vi anticipo che sono in arrivo ben 2 nuove shot con
un altri pairing ( altri miei amatissimi pairing), un'altra Shika/Tema sul tema
di Romeo e Giulietta, l'8 chappy di "recalling the past" e...il sequel di "Just
married"...alla fine mi avete convinto a scrivere qualcosina...^__^.
Un
bacionissimo a tutti e tutte...fatemi sapere che ne pensate * me
ansiosissima*...
Roberta