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Autore: milly92    04/09/2007    9 recensioni
SPOILER HP7!!! "Rimase così, ad accarezzarle i capelli. Era sabato, il loro giorno libero dal lavoro al Ministero. Avrebbe potuto rimanere così quanto gli pareva e poi avrebbero potuto fare colazione a letto". E' un tranquillo sabato mattina, Hermione accompagna Ginny dalla ginecologa, lasciando Ron in dolce compagnia e... Mi dispiace, ma per sapere cosa succederà dovrete leggere!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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one shot ron/herm

ATTENZIONE QUESTA ONE-SHOT CONTIENE GRANDISSIMI SPOILER SULL’EPILOGO DI HP7!

L’inaspettato desiderio di Ron

Quella mattina il sole rivelò la sua presenza dolcemente, inondando di luce la camera da letto di due persone che da poco più di un anno si erano giurate amore eterno dinanzi i loro parenti e più cari amici.

Illuminò la già lucente chioma rossa di un ragazzo, ormai uomo. sui venticinque, che aprì gli occhi pigramente. La prima cosa che vide fu una massa di ricci castani sul suo petto.

Sorrise, accarezzandoli delicatamente.

Quanto amava sua moglie! Ogni mattina pensava la stessa cosa, anche durante il giorno ovviamente, ma era così bello svegliarsi e trovarla lì, abbracciata a lui… Si sentiva rinascere, oltre a capire di essere l’uomo più fortunato della terra.

Rimase così, ad accarezzarle i capelli. Era sabato, il loro giorno libero dal lavoro al Ministero. Avrebbe potuto rimanere così quanto gli pareva e poi avrebbero potuto fare colazione a letto.

Dopo qualche minuto la donna si svegliò, e gli sorrise.

“Ron…” disse, stringendosi ancora più forte a lui.

“Buongiorno, amore”. Ricambiò l’abbraccio, poi dopo un po’ lei si sedette con la schiena appoggiata al cuscino.

“Ho una fame!” dichiarò Hermione, e non appena finì di pronunciare quella frase suo marito fece comparire con un solo colpo di bacchetta un vassoio carico di cornetti, brioches, cappuccino e biscotti.

Si sorrisero ed iniziarono a mangiare.

“Hermione, dopo andiamo a fare un giro per la città?” chiese Ron speranzoso. Amava andare in giro per i negozi mano nella mano con lei, come due ragazzini. Adorava la città Babbana ed imparare sempre cose nuove sulle modernità che i Babbani inventavano,forse perché era cresciuto in una sorta di campagna.

Hermione a quelle parole ebbe una piccola scossa e sospirò.

“Oh, Ron, scusami, ho dimenticato di dirtelo! Ho promesso Ginny che l’avrei accompagnata dal ginecologo, sai Harry è impegnato con i turni dopo le ferie che si è preso per la nascita del piccolo James…” disse, per poi avvinghiarsi al suo collo e baciandolo per farsi perdonare.

Ron ricambiò il bacio, poi disse: “Uffa! Potrebbe andarci mia madre…”

“Ron, lo sai che tua madre ogni sabato va a trovare Fleur per fare un po’ di compagnia a lei e a Victoire…”. E lo baciò di nuovo, questa volta con più intensità.

Controvoglia Ron si staccò.

“Mannaggia a mia sorella ed Harry! Insomma, James è molto piccolo, avrebbero potuto aspettare per avere un altro figlio… Insomma, mi sa che Ginny supererà nostra madre se va avanti così….”

Hermione rise.

“Dai! Oh, sono in ritardo, tra mezz’ora Ginny sarà qui! Meglio se mi muovo…” E corse in bagno, lasciando suo marito ancora deluso a letto.

Puntualmente, mezz’ora dopo la riccia si stava aggiustando velocemente il rossetto, sua cognata era già nel salotto ad aspettarla. Poi si sentì la voce di suo marito aumentare di volume.  Posò il rossetto e corse in salotto, per vedere cosa fossa successo.

Ron era all’impiedi, rosso in viso, e Ginny era seduta sul divano con in braccio il primogenito.

“Insomma, sii ragionevole se ci tieni alla vita di tuo figlio…” stava dicendo.

“Ehi, ma cosa succede?”

“Ginny  mi ha chiesto, cioè imposto, se posso badare a James durante la vostra assenza!”

Ginny annuì, ed Hermione non potè trattenere una risata.

Prese il piccolo in braccio con grande abilità, il bambino iniziò a giocare con il suo dito.

“Dai, tesoro, cosa vuoi che sia! Tra massimo due ore saremo di ritorno…” esclamò, cercando di convincerlo.

Ron scosse il capo. “Ma sei pazza?”

Ginny si alzò. “Bene, è meraviglioso vedere come mio fratello ci tenga a farmi un piacere…” inizò, assomigliando tremendamente a sua madre.

Hermione gli lanciò un’occhiata maligna.

Lui sbuffò. “ E va bene! Ma non voglio essere colpevolizzato se questo bambino farà una brutta fine…!” iniziò, poi suo moglie gli posò il piccolo in braccio.

Lui rimase stupito. Non lo aveva mai preso in braccio per la paura.

“Ehi, è… è facile!” disse, sorpreso.

Le risate delle due ancora eccheggiavano nell’ingresso quando lui rimase da solo, con il neonato tra le braccia.

“A noi due, malandrino…!”

 

Hermione e Ginny salirono nell’auto di quest’ultima, ancora scosse da una serie di risate.

“Quando si è incinte non è permesso smaterializzarsi, è pericoloso” sbuffò la rossa, prendendo tra le mani il volante.

Hermione annuì, poi fu assalita da un dubbio.

“Ginny… Com’è aspettare un bambino? Come ci si sente?” chiese, con un filo di voce.

Ginny mise in moto. La guardò.

“E’… strano, ma allo stesso tempo meraviglioso… Perché?” aggiunse poi, sospettosa.

La cognata scrollò le spalle, un po’ indecisa. Decise di parlare.

“Senti, Ginny… Ho un dubbio…”

 

Ormai era mezzogiorno passato quando le due cognatine ritornarono a casa Weasley.

“Secondo me mio fratello starà dando di matto… Ci abbiamo messo due ore e mezza….” Sghignazzò Ginny.

Hermione, piuttosto silenziosa, aprì la porta di casa ed entrarono. Rimasero meravigliate.

Nel salotto c’era un Ron tutto tranquillo seduto comodamente sulla poltrona con James tra le braccia che dormiva beato, i capelli scuri scompigliati come quelli del padre.

Hermione e Ginny rimasero immobili. Al contrario, Ron sembrava emozionato.

“Non potete capire! Ha iniziato a piangere, l’ho cullato un po’ e subito ha smesso… Poi gli ho dato la bottiglina di latte ed ha mangiato silenziosamente… E poi…” indicò il bambino addormentato.

Ginny prese James pianissimo, per non farlo svegliare, poi Hermione abbracciò suo marito, mormorando un “Bravissimo!”.

“Io vado, Harry mi starà aspettando” disse la rossa, salutando Hermione con un bacio sulla guancia e dando una pacca a suo fratello sulla schiena. Prima di uscire fece l’occhiolino, che Hermione intercettò.

Quando la porta si richiuse, Ron era ancora tutto preso, raccontava quell’evento quasi con gli stessi amorevoli particolari con cui raccontò le sue parate a lei ed Harry alla fine del quinto anno.

“E’ stato… Meraviglioso, stupendo… Mi sono sentito responsabile… e sai che succede raramente” aggiunse. Sua moglie si lasciò scappare un sorriso.

“Mi piacerebbe essere un padre” aggiunse, pensieroso, mentre sua moglie gli si sedeva vicino, accarezzandolo.

A queste parole, Hermione sorrise timidamente.

“Beh, allora non ci sono problemi” disse.

Ci volle un po’ prima che il rosso registrasse quelle parole.

“Cosa vuoi dire?” chiese, con gli occhi spalancati.

Hermione sospirò e si fece coraggio. Insomma, cosa le ci voleva per dirlo?

“Ron, vuol dire che tra nove mesi il tuo desiderio si avvererà…” iniziò, e notando l’espressione del marito tra il sorpreso, il confuso e il contento, aggiunse: “Sono incinta! Avevo un dubbio, così mi sono fatta visitare dalla ginecologa di Ginny….”

Gli sorrise. Poi suo marito, dopo una decina di secondi,giusto il tempo di riprendersi dalla straordinaria notizia,  l’abbracciò.

“Oh Dio, non ci posso credere! Diventerò padre! Saremo genitori…” pronunciò questa frase assaporando ogni parola.

“Si, sarà fantastico… Un bambino tutto nostro…” disse sua moglie, ancora stretta a lui.

Rimasero così, abbracciati, iniziando a parlare di come sarebbe stato il loro futuro figlio/a, del suo carattere, dei suoi occhi…

Poi…

“Hermione?”

“Si, amore?”

“Però i pannolini glieli cambi tu, eh…”

 

Così questa è una delle mie solite one-shot.  L’ho scritta così, mi chiedo spesso in che modo Hermione abbia detto a Ron di aspettare Rose, così la mia fantasia ha iniziato a galoppare… Cosa ne pensate? Fatemi sapere, aspetto tanti commentini, anche monosillabi! Grazie infinite!  La vostra milly92.

  
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