Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    04/09/2007    3 recensioni
Vacanze dell'Independence Day.
La curiosità può fare brutti scherzi, per questo Ziva si troverà a seguire di nascosto Tony a Baltimora, scoprendo il suo più grande segreto.
Non ci sono spoiler sulla s4, anche se la stagione ora in onda è soprannominata "stagione dei segreti" e, dal titolo di questa fanfic potrebbe sembrare collegata. L'ambientazione è precedente all'episodio "l'attentato" nella S3.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3

IL PIU' GRANDE SEGRETO DI TONY

Secondo giorno

La mattina seguente, Ziva si svegliò quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza. Si alzò ed aprì, trovandosi di fronte Sarah Levi, che teneva tra le braccia una scatola colma di vestiti femminili.

Ziva: "Buongiorno, Sarah. Come sta?"

Sarah: "Bene, grazie, Ziva. Spero che tu abbia dormito bene. Ti ho portato un po' di vestiti; appartenevano a mia figlia, dovrebbero starti."

Ziva: "La ringrazio, signora, ma non doveva..."

Sarah: "Non ti preoccupare, erano in soffitta a prendere polvere, è giusto che qualcuno li usi. Ma dammi pure del tu e chiamami Sarah."

Ziva: "Va bene, Sarah, e grazie per i vestiti." prese la scatola di vestiti e rientrò in camera a cambiarsi.

Dieci minuti dopo scese in cucina, dove Sarah stava preparando la colazione e si sedette al tavolo.

Ziva: "Hai bisogno di aiuto?" chiese.

Sarah: "Non ti preoccupare, sei un'ospite." rispose "Anthony mi ha detto che sei israeliana."

Ziva: "Sì, sono nata a Tel Aviv."

Sarah: "Ho dei parenti in Israele, si sono trasferiti lì nel 1948."

Ziva: "Quando è stato creato..."

Sarah: "Esatto. La mia famiglia non ha voluto trasferirsi, così siamo rimasti a Baltimora, dove ho conosciuto Abrahm e, nel 1979, il 23 maggio, è nata nostra figlia."

Ziva: "23 maggio 1979? Io sono nata il giorno dopo!"

Sarah: "Davvero? Ecco perchè Anthony sembra essersi legato molto a te: sei coetanea di Mary Stephany. Ti ha detto come è morta?"

Ziva: "Mi ha detto che è morta dopo che è nata la bambina, nel periodo in cui ha conosciuto il nostro attuale caposquadra per un'indagine."

Sarah: "Quindi sai che indagine era?"

Ziva: "Dovevano catturare un ricercato, accusato di aver stuprato e assassinato una decina di donne nel distretto di Baltimora, tra cui una sottufficiale dei Marines."

Sarah: "Suppongo, però, che tu non sappia come l'hanno preso."

Ziva: "No."

Sarah: "In quel periodo, Anthony era molto sotto pressione, tra la ricerca di quel Fisher, il fatto di dover stare dietro a Gibbs che, in quanto a pazienza, non era il massimo, e la gravidanza problematica di mia figlia, che aveva rischiato di abortire qualche mese prima e a cui mancava un mese al parto. Senza aggiungere il fatto che Fisher aveva preso la caccia di Anthony e Gibbs nei suoi confronti come una sfida e sembrava prenderli in giro."

Ziva: "Immagino, non deve essere stato un bel periodo per Tony."

Sarah: "Per niente, e non gli piaceva lasciare Stephany da sola in casa, mentre lui cercava quell'individuo, restando fuori quasi tutto il giorno. Non si sa come, ma Fisher era riuscito ad avere il suo numero e lo chiamava continuamente, per sfidarlo, così aveva messo sotto controllo il cellulare per poter rintracciare le chiamate, ma ogni volta restava troppo poco tempo in linea per riuscire ad individuarlo. Un giorno ricevette l'ennesima telefonata, e questa volta riuscirono a rintracciarla."

Ziva: "Da dove veniva?"

Sarah: "Da questo quartiere. Anthony e mia figlia vivevano in una villa non lontano da qui. Precisamente la telefonata, fatta con un cellulare, proveniva proprio da casa loro. Il ragazzo sapeva che Stephany era sola in casa, quindi si precipitò lì, assieme a Gibbs e a un gruppo dei suoi poliziotti. Entrarono in casa e trovarono Fisher in salotto, con mia figlia; era sopra di lei e..." non riuscì a continuare.

Ziva: "Santo Cielo... Fisher ha violentato la moglie di Tony davanti ai suoi occhi?"

Tony: "Sì, ma l'ho picchiato talmente forte che, prima di entrare in carcere perchè è stato condannato all'ergastolo ha passato otto mesi nel reparto ortopedico dell'ospedale di Baltimora, a causa di numerose fratture in molte ossa del corpo. Quando il Capo è riuscito a staccarmi da lui, Stephany aveva le doglie e le si erano già rotte le acque." l'uomo era entrato in cucina, sedendosi accanto a Ziva.

Sarah: "Buongiorno, Anthony. Ho raccontato a Ziva quello che è successo cinque anni fa, ti dispiace?"

Tony: "No, tanto sarebbe comunque venuta a saperlo, anche usando i metodi di interrogatorio che ha imparato nel Mossad."

Ziva: "Non li avrei mai usati sulla nonna di tua figlia, Tony. E Stephany? Dorme ancora?"

Tony: "Sì. Subito dopo che è entrata lei è arrivato anche Jeth. Ora dormono entrambi in camera mia, lei sul lettone e lui ai piedi."

Ziva: "Ha avuto altri incubi?"

Tony: "In realtà non ne ha avuti neanche prima, era solo una scusa per poter dormire con me, visto che non mi vede da un mese."

Ziva: "Come fai a sapere che non ha fatto veramente un brutto sogno?"

Tony: "Un padre capisce certe cose." fece una pausa, squadrandola da capo a piedi "Hey, ma questi jeans li conosco!"

Sarah: "Sì, sono quelli che hai regalato a Stephany quando eravate ancora fidanzati, e anche la canotta era di tua moglie. Non trovi che le stiano molto bene?"

Tony: "Mh, sì, non c'è male." commentò "Senti un po', io questa mattina volevo portare Stephany a trovare la madre, vuoi venire anche tu?"

Ziva: "Ma... non credo che sia il caso... insomma, è un momento che dovreste condividere solo voi due, io sarei di troppo."

Tony: "Niente affatto, mi farebbe piacere se ci fossi anche tu." insistette, così Ziva accettò e tre quarti d'ora dopo, quando la bambina fu pronta, andarono al cimitero.

Si fermarono davanti a una semplice lapide, con una scritta in rilievo: "Mary Stephany Levi-Dinozzo" e sotto "23 maggio 1979-4 luglio 2001"

Tony si inginocchiò, per poter guardare negli occhi la figlia, le mise in mano una delle tre rose che gli aveva dato Sarah e un sasso raccolto da terra, poi le disse:

Tony: "Ti ricordi come si fa?"

Stephany: "Il sasso sul bordo e la rosa al centro, giusto papà?"

Dinozzo fece sì con la testa, poi la fece avvicinare alla lapide. Mentre la bambina posava la rosa e il sasso, passò la seconda rosa a Ziva. Si guardarono eloquentemente, poi lei raccolse un altro sasso e, mentre Stephany si allontanava, si avvicinò la donna; posò la rosa e il sasso e restò un attimo ad osservare la scritta.

Quando si alzò, fu il turno di Tony, che si fece avanti mentre lei si affiancava alla bambina. Ziva decise di dire una preghiera in ebraico ad alta voce, e così fece. Mentre la diceva, guardava Tony che le dava le spalle, inginocchiato sulla tomba della moglie, sapeva che stava soffrendo, poi sentì la manina di Stephany prendere la sua e si voltò verso di lei, che le sorrise e lei ricambiò.

Quando la preghiera di Ziva fu conclusa, Tony si alzò e, prendendo la mano libera della figlia, tornarono alla macchina.

Alla sera, quando si ritirarono per andare a dormire, dopo aver dato la buonanotte alla bambina Tony si fermò davanti alla stanza di Ziva per parlare con lei.

Tony: "Quella che hai recitato oggi era una preghiera in ebraico?"

Ziva: "Sì. L'aveva recitata il rabbino al funerale di mia sorella."

Tony: -Grazie.- disse, in italiano.

Ziva: -Prego.- rispose, in ebraico.

Tony: -Buonanotte.- disse, ancora in italiano e avvicinandosi per baciarla sulla guancia.

Ziva: -Buonanotte.- rispose, in ebraico, avvicinandosi anche lei per dargli un bacio sulla guangia, tanto che quando se lo diedero, si baciarono reciprocamente all'angolo delle loro labbra.

CONTINUA...

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar