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Autore: Noele    16/02/2013    3 recensioni
"grassa"
"obesa"
"grande"
"racchia"
"cessa"
"brutta"
"non avrai mai un ragazzo. Nessuno ti vuole."
"puttana"
"stronza"
"bassa"
"gay"
"lesbica"
"giraffa"
"ippopotamo"
"elefante"
"secchiona"
"anoressica"
Vi siete mai sentiti dire queste parole?
Ogni giorno da persone che giudicano solo all'aspetto esteriore?
Persone che non sanno un cazzo di voi?
Ormai il mondo sta andando a puttane.
L'essere umano a rovinato il proprio pianta portandosi anche lui.
Se sei magra e hai delle belle tette o sei hai la tartaruga sei figa-o,vero? Invece se sei grassa o almeno "normale" sei brutto,eh?
È così che ora va il mondo.
Se sei figo-a vali oro,invece se non lo sei non vali un cazzo.
Se sei bionda significa che sei una Troia,ma ditemi dove cazzo trovare questi ragione del cavolo?
Non ha senso.
E anche se una ragazza bionda fosse troia a voi che diavolo importa?
Fatevi una dose ma di quelle belle grandi di cazzi vostri.
L'essere umano è stupido. Non sa guardare dentro di se e di conseguenza non sa guarda il cuore delle persone.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love Yourself
Chapter 7




La giornata stava procedendo bene, entrambi ci stavamo divertendo. Almeno credo, non sapevo se stava facendo una maschera per arrivare a sapere sul qualcosa del Raduno o se stava davvero mostrando il vero se. Ma in qualunque caso, dovevo stare attenta.

Alla fine non eravamo andati all’acquario, era chiuso. Non si era ricordato che oggi era domenica, ed era sempre chiuso per quel giorno della settimana. Ma in compenso mi aveva portato lontano, con la sua moto, eravamo andati in una luogo poco lontano dalla città.

Ci eravamo appena fermati in un negozio d’antiquariato.

Non sapevo che ti piacessero queste cose. – mi aveva appena detto, il ragazzo accanto a me.

Credevo che eravamo entrati perché ti interessava qualcosa di questo negozio. e per la cronaca a me l’antiquariato, è troppo antico. – avevo ribadito, in tono sarcastico

Davvero? Non le interessa l’antiquariato, signorina? Io che le volevo regalare questo bellissimo e meraviglioso cappello! – diceva mentre aveva preso un cappello circolare con sopra delle piume, che non sembravano delle piume, era tutto sporco e polveroso. 

Ma è incantevole, mio signore. Molto probabilmente, questo cappello non è il genere di copricapo che io indosso, ma magari alla mia bis nonna di terza generazione, potrebbe interessarle. Le farò sapere il più presto possibile. – non sapevo quello che stavo dicendo, ma era divertente.

Solo questo, ci stavamo divertendo insieme. 

Non mi aveva risposto, che si era messo a ridere come un bambino, e io insieme a lui. Per tutto quel tempo, avevamo riso insieme: quando lo faceva lui, lo facendo anche io. In qualche modo la sua risata mi travolgeva, non so davvero come spiegarlo.                                                                                                               

Mi piaceva quando sorrideva, oppure quando accennava ad un lieve sorriso.  

Le mie risate, pur troppo erano finite troppo tardi. C’era un ragno di piccole dimensioni, al lato del cappello, e per tutto questo tempo si era nascosto. Avevo subito smesso di ridere, a quella vista.

William, non muoverti! – avevo esclamato.

Aveva seguito le mie parole, immediatamente, anche lui aveva cambiato espressione. Lentamente, a mani nude, avevo preso il ragno e l’avevo appoggiato sopra ad un tavolino, che avevo d’aventi. L’animale corse come un cagnolino impaurito, lasciando nessuna traccia.  

Dio mio! Che spavento! – enunciava mentre, nuovamente prendeva fiato.
Poco dopo, Liam ripose al proprio posto il cappello. 

Ora?– chiesi.
Eravamo appena uscito da quel negozio, non conoscevo la zona, in cui Liam mi aveva portata.

Era accaduto, rapidamente. Non me ne ero neanche accorta. Sentivo qualcosa, di bagnato e appiccicoso addosso, e quell’odore nauseante mi irritava.Guardavo la maglietta bianca, bagnata di qualcosa di frappè scaduto. Il ragazzo che me l’aveva versata addosso, per sbaglio, mi aveva chiesto scusa, almeno una decina di volte.Liam, era rimasto li, impalato come un bambino a ridere. Non la smetteva più. Mentre il ragazzo, cercare in qualsiasi modo di ripulirmi.

Smettila di ridere, non è divertente!- dicevo, mentre cercavo di mandar via quel povero ragazzo.

Le mie parole, erano state gettate al vento, era come se non mi aveva sentita. Anzi rideva ancora più forte di prima. Il ragazzo, aveva ancora il contenitore del frappè, ed era rimasta un po’. Avevo preso il contenitore, e senza farmi vedere, ne avevo versato, quel poco rimasto, sulla testa di Liam.Il suo volto, era decisamente cambiato. Molto probabilmente si sarebbe arrabbiato con me.

Ora non ridi più? – esclamavo sarcastica.

Okay, hai visto tu, solo per questa volta. Ma sappi che questa me la lego al dito del piede.

Addirittura fino al dito del piede?


Come potevo resistere? Non ce la facevo, faceva troppo ridere Liam.

Poco dopo, aveva deciso che ci stavamo dirigendo casa sua, per la seconda volta, ero salita sulla sua moto. Sentivo il gelido freddo arrivarmi addosso, eravamo in pieno autunno. Liam aveva aumentato, la velocità della moto, di conseguenza, sentivo più freddo di prima.
In poco tempo, eravamo già nel suo appartamento. Lui era andato a farsi una doccia, mentre io mi stavo asciugando i capelli, dopo essermi anche io lavata. Mi aveva dato una sua maglietta, dato che la mia era piena di frappè, per i jeans non avevo nessun problema, fortunatamente non si erano sporcati.

Liam era ancora sotto la doccia, ne approfittai di questi pochi minuti. Ero andata in camera sua, cercavo qualcosa. Non sapevo cosa stavo cercando, dovevo solo cercare. Ma cercare cosa? Sapevo che stava lavorando contro chi, vorrebbe noi al carcere. 
Il raduno, non era solo un luogo dove fare le corse d’auto, era molto di più. Non era un luogo, era un traffico di droghe, macchine d’ultima generazione, ogni cosa che circolava nel raduno, era di massima di qualità. E naturalmente, circolavano facilmente migliaia di dollari. Ma è solo conosciuto come un luogo dove la gente corre per soldi. Le polizie di quartiere, conoscono solo quel lato del raduno. Gente come me, loro sanno che faccio parte di questo traffico. Chi si aspetterebbe che una ragazza ventunenne, proveniente da una famiglia ricca, frequentasse gente del genere? Nessuno. Ed era proprio per questo motivo, proprio perché nessuno se lo aspetterebbe.    
Tra i cassetti, avevo trovato delle schede su alcune persone, che facevano parte del raduno. Bred, aveva ragione. Liam lavorava per lo stato americano. Avevo preso, tutte le schede che potevo, e alcuni fogli dell’FBI, li misi tutti nella borsa. Rimisi tutto quanto a posto.

Riuscivo a sentire che aveva appena finito di fare la doccia, velocemente, prima che lui sarebbe uscito, avevo corso in salotto, per non fargli sospettare nulla.Mi ero buttata a peso morto sul divano, e per di più mi ero fatta male. Dopo qualche secondo, Liam era uscito dal bagno, e si era diretto verso camera sua.
Fortunatamente, non si era accorto nulla, credo. Molto velocemente, si era preparato e si era asciugato i capelli.

Ti va un cappuccino? Qui vicino, dovrebbe esserci un chiosco dove lo vendono – diceva mentre era appena uscito dalla sua camera.

Non avevo risposto, avevo solo annuito. Così facemmo, prenderemmo un cappuccino.
Avevo dimenticato di chiedere una cosa al signore del chiosco, così tornai indietro.

Potrebbe metterci sopra il cacao, per favore? – chiesi al signore dandogli il mio bicchiere.
Era mia abitudine, bere il cappuccino col cacao.  
Certo che tu non riesci proprio a bere in cappuccino senza il cacao, Fel! – esclamava il signore.                  

Non era il signore di prima, quello che avevo davanti era incappucciato.

Si tolse il cappuccio ed era Bred.

Immediatamente, avevo capito per quale motivo per lì.
Gli passai, senza farmi vedere da Liam, tutte le schede che ero riuscita a prendere, dopo di che mi aveva dato il mio cappuccino.

Mi girai verso di Liam, e non era solo. Parlava amichevolmente con questo qualcuno, come se lo conoscesse da anni. Era in compagnia di un ragazzo, poco più alto di lui. Corporatura da giocatore di baseball, biondo. Mi sembrava famigliare, da dietro. In qualunque caso raggiunsi Liam.

Ehi! - salutavo l’amico di Liam.

D’un tratto, riconoscevo chi era. Mark, aveva rovinato la mia vita mentre frequentavo il College, non c’era un giorno della quale non mi insultava o prendeva in giro. Ogni giorno era l’infermo per me, mi aveva fatto di tutto, era addirittura arrivato a usare la violenza, solo per divertirsi.

Oh vedo che sei in buona compagnia, piacere Mark -
mi aveva teso la sua mano, segno di conoscenza. Ma io non volevo conoscerlo, tanto meno esserle amica.
Mi guardava in quel modo, guardava le ragazza con cui scopava al college.

Tanto piacere -
Non avevo ricambiato la sua mano, non volevo farlo. Dopo di che, riprese a parlare con Liam

Diamine, amico! Se ci fossi stato ti saresti divertito molto di più. Ti saresti fatto un sacco di risate, con quelle tipe che prendevo in giro.
diceva convinto delle sue parole.

La tentazione di dargli uno schiaffo in faccia, era molta. Decisamente, ai massimi livelli di incazzamento.

Mark, lo sai bene che a me non sono mai piaciute questo tipo di bullissimo.-
Esclamava Liam. Stranamente le sue parole, mi fece calmare.

Certo, ma se ci fossi stato, ti saresti divertito. E poi c’era una ragazza, non ricordo quale sia il suo nome. Ma era una racchia, portava gli occhiali, l’apparecchio ai denti, capelli tinti di rosso e per di più era obesa. Una bruttezza mai vista. Non so che fine ha fatto, ma spero che si è andata a suicidare. Aspetta! Ora ricordo, si chiama Felicity Ferrari. –
Immediatamente Liam, mi aveva preso la mano, ricambiai. Le mani mi stavano tremando, gli occhi iniziavano a luccicare.

è per i ragazzi come te che la società è una merda. –
erano le mie parole, contro a quello che aveva appena detto Mark.

Come? – aveva fatto l’indifferente alle mie parole.

Si hai capito bene quello che ho detto, Mark. I ragazzi come voi, vedono solo l’esterno di una persona. È a causa vostra che ragazzi come quella Felicity, aveva iniziato a tagliarsi, molto probabilmente aveva tentato il suicidio, molte volte. È per gente come voi, che le persone entrano in depressione o all’autolesionismo. Sapevo solo giudicare senza sapere nulla, giudicate solo a ciò che vedete. E se non vi piace, lo sputtanate. Cosa ti da tanto fastidio del grasso? Non ti piace, allora stai zitto. Ma non prendere in giro una ragazza con problemi alimentari, perché finirà per farsi solo del male. Non ti piace una ragazza o la consideri orribile? Okay, ma non rinfacciarglielo ogni secondo della sua vita. Perché alla fine, non riuscirà mai ad amarsi. Solo perché sono diversi da voi, non significa che sono persone da sputtanare a scuola. Molto probabilmente, erano persone migliori di voi. Erano persone che sapevo leggere gli occhi di una persone. Erano persone che sapevano vedere oltre agli occhi. Erano persone altruiste. Solo perché tu sei bello e magro, nessuno ti da il diritto di rovinare le vite di persone con problemi o senza. Se un giorno ti capitasse di essere colpito da bullissimo? Cosa farai? Probabilmente a te non importa, ma è proprio per questo. Tu non sai come ci si sente. Non sai com’è essere presi in giro per il tuo fisico, per il tuo aspetto, per la tua intelligenza. Non sai come ci si sente quanto tutti ti ridono contro. Puoi capire, forse neanche quello riesci fare: perché tu sei il tipo di ragazzo che prende in giro le ragazze basse, intelligenti. Prendi in giro coloro che non sono perfetti, ma c’è mai stato una persona su questo mondo a dare la definizione di “perfezione”? Non credo. Quelle persone che tu insultavi, sono meravigliose a modo loro, e tu hai rovinato i loro anni del college, che potevano essere gli anni più bella della loro vita. Sai una cosa, tu non riuscirai mai a capire quelle persone. Sei troppo stupido, la tua mentalità è ignoranti. E quelli come te non andranno lontano. La cosa positiva che hai fatto per quelle persone è che le hai resi più forti di prima, ora potranno dire di aver passato un college orribile ma che sono riusciti a sopravvivere. E sai una cosa? Ero io quella “Felicity”. Ero io quella ragazza che prendevi in giro, ogni santissimo giorno. Mi guardavo allo specchio e non riuscivo ad amarmi. Riuscivo solo a vedere una ragazza obesa piena di problemi, ma questo era il passato. Ora mi amo. Per tua sfortuna sono ancora viva, davvero pensavi che mi sarei suicidata, dopo tutto quello che mi hai fatto? Ti avrei solo dato una grande soddisfazione. E ti ringrazio, ora sono molto più forte. Ora so giocare al tuo stupido gioco, ora so come proteggermi da ragazzi come te. Scusami, ma ora vorrei passare il mio tempo con questo adorabile ragazzo. –
dicevo mentre me ne ero andata via con lui.

Era da troppo tempo che volevo dirgli tutto, tutto quello che provavo. Ci ero riuscita, dopo tutto questo tempo. Dopo quello che ho passato, sono riuscita a sconfiggerlo. Non avevo neanche pianto, ma ero terribilmente nervosa. Le parole fanno più male dei gesti. Ormai chi usa le parole per ferire le persone?

Liam non parlava, nemmeno io.

Senza accorgercene eravamo finiti in spiaggia, e ci eravamo seduti sopra la sabbia.

Probabilmente se non avessi frequentato il militarismo, ti avrei fatto parte anche io degli scherzi di Mark e ti avrei anche insultata. Io, francamente, non so nulla di te.– diceva guardando il mare.

Non risposi, annuivo solamente. Non volevo tirar fuori la mia voce, ritenevo che era giusto non parlare.

Volevo solo ascoltarlo, non giudicarlo.

Dopo quelle parole, non mi disse molto, anzi anche lui se ne era zittito. Per qualche motivo, sentivo il bisogno di stargli vicino, senza parlare.

Stranamente con lui, potevo stare muta e non parlare ore e ore. Mi sentivo bene con lui.

Io avevo finito di bere, il mio cappuccino e anche lui. Era il momento di andare, e per l’ultima volta salivo nella sua moto. Il vento era diventato più gelido, mi stringevo a lui fortemente. Di conseguenza aumentava la velocità. Il posto dove prima ci trovavamo non era molto lontano, e in pochi minuti ci eravamo trovati sotto casa mia.

Grazie, Liam. – dicevo mentre aprivo la porta di casa.

Entrai in casa, senza farlo ribadire.

Potevo dargli un bacio sulla guancia, magari. 

Pagina 7 



Spazio Autrice:
Ciao Bellissime o Bellissimi! Scusatemi davvero, se pubblico una volta al mese. Sono sempre occupata, e in questo periodo non sono stava per niente bene. Ho avuto dei problemi... 
Va bhe, in qualunque caso, eccomi qui! Eccovi il capitolo, volevo pubblicarlo per il 14 febbraio, per farvi un piccolo regalo per dimostrarvi il mio affetto. Ma io vi voglio sempre bene, ogni giorno. Grazie davvero, perchè leggete la mia storia e la recensite. Grazie anche a voi che leggete e neanche recensite, ma va bene in qualunque caso. Grazie per tutto il supporto che mi date, in ogni capitolo. Non sapete quanto ne sno grata. 
Ma ritorniamo al capitolo! Allora, cìho lavorato un po' prima di metterlo a punto e scriverlo. Ho cercato davvero di stare brava sulla grammatica ma penso di non essere brava in questa materia. Anche per le ripetizioni, scusatemi davvero se ce ne sono troppe. La prossima volta mi prenderò il dizionario hahahha 

Il capitolo: Finalmentteeee sono usciti! hahah ho cercato di essere un po' divertente, spero che vi faccia ridere anche a voi hahah Non sono carini insieme?? io li trovo già adorabili. e poi quando ridere lui ride anche lei. questo è amore ragazzi hahah u.u Felicity, lo sta conoscendo per secondi fini o perchè gli interessa veramente? dice che sta bene con lui ma poi prende delle schede nella sua camera. Dove vuole arrivare, la nostra protagonista? Per ora Liam, sembra "innocente". 
Allora c'è una parte della storia a cui ci tengo molto, ed è la parte dove Felicity si sfoga. Quella parte rispecchia la storia. Principalemente è così la storia. Stiamo in una società di merda, come dice Felicity. 

Ora devo andare, ma ci rivedremo molto preso. Continuo se continuerete a seguirmi, ma in qualunque caso continuerò sempre la storia. Continuo se ci sono 5 recensioni. Vorrei dirvi che cerco STORIE DA LEGGERE, preferibilmente complete o con almeno 5 capitoli. Potete recensire proponendomi le storie oppure mandatemi un messaggio personale sulla posta di EFP.


GRAZIE DAVVERO! 

  
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