DENTRO I SUOI OCCHI 

 
Occhi.
Occhi.
Occhi.
Occhi marroni, dolci come cioccolato.
Occhi azzurri, come il cielo dopo l’alba.
Sono così diversi i vostri occhi.
I suoi chiari, quasi trasparenti, immacolati come la spuma di mare.
I tuoi, oh i tuoi occhi Bellmere, sono, sono…
Ecco, sono così: indescrivibili.
Occhi, indescrivibili.
Niente vi accomuna.
Lei è così irritante, spocchiosa, gracile…
Tu eri dolce, solare, grintosa…
Siete diverse, contrastanti, incompatibili…
Eppure… eppure…
I vostri occhi…
È tutta colpa loro!!!!
Mi ha chiesto di affidarle i bambini, e io ho accettato.
Si è eretta in un’inutile posa da Capitano della Marina, e con la sua esile voce si è sgolata davanti a me, sgranando quei fottuti occhi.
Se non fosse stato per loro, l’averi fulminata sul posto…
Ma quegli occhi…
Così grandi, profondi e illuminati da una luce che solo in un’altra persona avevo conosciuto…
Quegli occhi erano i tuoi mamma!!!!
È solo per questo che ho accettato!!!
Solo per i tuoi occhi…
Forse è la stessa fiducia nella giustizia e nella bontà del genere umano, che illumina i vostri occhi…
La stessa fede nell’onestà e la tenace voglia di cambiare questo modo disgustoso e ingiusto…
Lo stesso desiderio di cancellare il dolore dal cuore di ogni persona, di ridonare luce alle vite altrui con uno sguardo…
I vostri occhi brillano…
Sai mamma, forse mi hai guardato anche tu così la prima volta che mi hai scrutato, implorandomi di affidarmi a te, di fidarmi delle tue mani tremanti che mi raccoglievano, delle tue braccia ferite che mi reggevano…
I tuoi occhi hanno brillato per me, pregandomi di fidarmi di te, delle tue forze, e promettendomi di proteggermi da ogni male con tutta te stessa…
Anche lei l’ha fatto.
Con quel suo sguardo, mi ha pregato di fidarmi di lei e, allo stesso tempo, mi ha promesso di occuparsi con tutte le sue forze di quei bambini…
Tutto in uno sguardo…
Forse mi sbagliavo…
Forse non siete così diverse e incompatibili voi due, tu, mamma, e quella Tashigi…
C’è una piccola grande cosa che vi unisce, che rivive in te come in lei…
Due occhi coraggiosi e puri…
Occhi, occhi, occhi…
Oggi ti ho rivisto mamma: eri viva in quegli occhi.
Oggi ti ho rivista…
Eri lì, che mi fissavi…
Eri lì… dentro i suoi occhi…
 


 
ANGOLO DELL’AUTORE:
Flashfic nata dalla lettura di quelle piccole 5 vignette del capitolo 696, in cui Tashigi chiede a Nami di affidarle i bambini rapiti da Caesar Clow.

Zomi