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Autore: jillien    17/02/2013    4 recensioni
Una Big Damn Table, cento Prompt per cento Drabble, Flashfic o One Shot sulla coppia Rumpelstiltskin| Mr. Gold/Belle.
(Alcuni capitoli potrebbero contenere spoiler, saranno segnalati all'inizio della pagina)
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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bdt 26
Prompt #026 – Anniversario
By Jillien


I.


[ Chi era alla porta?
Un vecchio vagabondo che vendeva fiori. E' per te, prendila.
E' bellissima, grazie.
Once Upon a Time 1x12 – Skin Deep]




Era la rosa più bella che Belle avesse mai visto. Rossa. Perfetta. Sembrava viva.
Rumpelstiltskin l'aveva seguita con uno sguardo quasi maniacale mentre la sistemava con cura in un vaso, e il ghigno che si apriva sulla sua faccia era sospettosamente soddisfatto.
“Sai, oggi è un giorno di festa ad Avonlea.”
“Lo è, cara?”
“Oh sì.” La ragazza gli sorrise e riprese in mano lo straccio che stava usando per spolverare, dopo aver dato un ultimo sguardo all'inaspettato regalo.
“Di che festa si tratta?”
Belle si portò una mano sul petto, sentendo il cuore che batteva come un tamburo sotto il suo palmo. Dopo qualche mese dall'inizio della sua permanenza al Castello Oscuro, Rumpelstiltskin aveva preso l'abitudine di nascondersi e aspettare che passasse per spaventarla; oppure scompariva in una nuvola viola e le riappariva davanti, scoppiando in uno dei suoi risolini acuti se riusciva a farle cadere qualsiasi cosa avesse in mano.
“Non... Non ti piacerebbe.”
“Prova, cara.”
“E' la Festa degli Innamorati, è d'uso scambiarsi una rosa rossa.”
Rispose in un fiato. Per un momento il Signore Oscuro la guardò, poi scoppiò in una risata isterica che riecheggiò tra le pareti della grande sala. Acuta e amara, come se Belle gli avesse appena raccontato la storiella più divertente, e al tempo stesso più triste, del mondo.
“Be', peggio per loro. Di certo non è il nostro caso, cara.”
“... No, non lo è.”
La rosa rossa rimase rinchiusa nella credenza dei cristalli.


II.


[“L'amore è una fiamma flebile e quando si spegne, si spegne per sempre.
Once Upon a Time 1x12 – Skin Deep]






L'anemone. A Belle sarebbe piaciuta, se non altro perché era un fiore, o perché era blu. Non certo per il suo significato, ovviamente. Rumpelstiltskin non pensava che si sarebbe mai interessato di fiori ma, a quanto pareva, Gold era di altro avviso e ora conosceva perfettamente il loro dannato linguaggio. Era stanco, esausto, fisicamente ed emotivamente.
Mr. Gold tirò fuori la tazza dalla tasca della giacca e se la rigirò tra le mani sotto la fredda luce della cucina. Voleva solo che quel giorno finisse, che tutti smettessero di essere così allegri e innamorati. Voleva che Bae tornasse a casa e voleva non aver mai scacciato Belle.

C'era una rosa rossa, nella cristalliera del salotto. Non era perfetta o incantata o bellissima come quella che le aveva regalato durante lo sconosciuto Giorno degli Innamorati, ma serviva a ricordargli quel giorno. E, ogni volta che apriva l'anta di vetro, gli sembrava di poterne sentire il profumo, nonostante l'avesse messa sotto resina da quando l'aveva comprata. Moe French era rimasto a guardarlo per due minuti buoni prima di fargli pagare quella rosa uno sproposito, ma lui gli aveva dato quello che chiedeva e non aveva aperto bocca. Del resto, lo stava facendo per Belle e l'uomo non l'aveva derubato di qualcosa di così importante come la preziosa sua tazza.
Ancora.
Si passò una mano sul viso e riempì la tazza d'acqua, prima di tagliare il gambo dell'anemone il più corto possibile. Si sentiva come se il peso di tutti i suoi anni di fosse riversato improvvisamente su di lui, schiacciandolo, mentre zoppicava pesantemente verso il salotto.
La tazza con dentro l'anemone avrebbe fatto compagnia alla sua rosa per quella notte e, guardandole dal divano, si sarebbe ricordato di ciò che aveva trovato e poi così stupidamente perso.
Il fiore del rimpianto non era il massimo per augurare un buon anniversario, ma era certo che la sua Belle avrebbe apprezzato la sincerità.


III.


[Aspetta, aspetta Tremotino. Ora ricordo. Io ti amo.
Sì, sì, e anche io ti amo.
Once Upon a Time 1x22 – Un mondo senza magia]



“Perché non stai festeggiando?”
Belle alzò gli occhi dal libro che stava leggendo per incontrare lo sguardo di Ruby.
“Non ti ho sentita entrare”
“Sì, quello era ovvio. Ma perché – e non credere che non rabbrividisca nel chiedertelo ma non ne posso fare a meno - non stai festeggiando con Gold?”
“Per quale ricorrenza?”
Ruby la guardò allibita, prima di aggirare il bancone della biblioteca e tirarla in piedi.
“Non ha fatto nulla? Cioccolatini, regali, serenate... Ok, non è il suo genere. Fiori?”
“Non abbiamo molta fortuna con i fiori. Allora, che ne dici di introdurmi a questa festa?”
“Tesoro, lo dovresti chiedere al tuo ragazzo, oggi è San Valentino! Ora scusa, ma Archie mi aspetta con una sorpresa di cui non conosco assolutamente l'esistenza. Divertiti!”
Belle scoppiò in una risata e salutò la cameriera prima che potesse dileguarsi, urlandole qualche parola di buona fortuna anche dopo che le porte si erano chiuse. Guardò l'ora e sospirò, nessuno sarebbe andato alla biblioteca quel giorno, e tanto valeva andare a parlare subito con Rumpelstiltskin.

Era cosa risaputa che l'unico giorno in cui il negozio di Mr. Gold rimaneva chiuso era San Valentino. Gli abitanti di Storybrooke avevano fatto talmente tante supposizioni sul perchè che ormai le storie si intrecciavano l'una con l'altra, ma una cosa Belle l'aveva capita. Il suo ragazzo era a casa sua, da solo, e non l'aveva nemmeno chiamata.

“Perché non mi hai detto nulla?”
Gold si affacciò dalla cucina con un sopracciglio alzato e uno strofinaccio in mano.
“Buongiorno anche a te, mia cara.” Le disse con un sorriso insicuro, prima di avvicinarsi per rubarle un bacio. Belle acconsentì prontamente, facendogli scivolare le braccia intorno al collo e cercando di non sbilanciarlo troppo. Gli si strinse addosso con un sospiro soddisfatto, amava poterlo baciare senza doversi preoccupare di rompere qualche maleficio, e amava la libertà che le dava questo mondo - oltre ai suoi nuovi vestiti – anche se a volte le mancava casa sua, il Castello Oscuro, o la pelle dorata.
“Va tutto bene?”
“Sì, stavo solo pensando che uscendo per strada sembra di essere ad Avonlea, durante il Giorno degli Innamorati”
Un mormorio soffocato dai suoi capelli fu l'unica risposta che ottenne.
“E penso anche che questa festa ci appartiene, come a tutte quelle persone là fuori che non avevo notato mentre andavo in biblioteca  a causa del libro che mi hai regalato ieri."
"Ti piace?"
"Non cercare di distrarmi. Perchè non mi hai detto che anche in questo mondo esiste questa festa?” chiese, allontanandosi da lui quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi.
Gold sospirò pesantemente, abbassando lo sguardo e cercando di non incontrare il suo.
“Lo sai che nel bosco c'è un'intero campo di anemoni? Si estende per un bel pezzo, fino ad arrivare alla mia piccola baita. Sarebbe un vero spettacolo, se uno non ne conoscesse il significato.”
“Il fiore del rimpianto?” Sussurrò. Lo strinse forte, attirandolo a sé e lasciando che appoggiasse tutto il peso su di lei.
“Più di trent'anni, Belle. Per più di trent'anni ho pensato di averti persa. Non voglio rischiare di fare ancora qualcosa di stupido, non voglio farti sentire in trappola. Ma – disse interrompendola prima che potesse parlare –, se davvero vuoi passare questo giorno con me, ho qualcosa per te.”

Nella credenza del soggiorno di Mr Gold, lo squalo di Storybrooke, la bestia a cui la bella aveva rubato il cuore, c'erano gli oggetti più preziosi della sua intera collezione. C'era una rosa rossa messa sotto resina, eterna nella sua imperfezione; c'era una tazza dal bordo sbeccato, che aveva un piccolo piedistallo tutto suo ed era quasi venerata dall'uomo, trattata come un'inestimabile reliquia; c'era un nuovo pezzo, protetto dalla magia e da una campana di vetro.
E se la tradizione era fatta di rose rosse e cene a lume di candela in ristoranti eleganti, il loro anniversario era fatto di rose gialle orlate di rosso e lasagne prese da Granny's, di macchie di sugo sul tappeto e dell'intimità della grande casa rosa. E Belle non avrebbe potuto pensare a nulla di più perfetto.


***


Note: Che parto! Questa cosa avrebbe dovuto vedere la luce a San Valentino. Ovviamente non è stato così, ma almeno è nata... Facciamo che è un Valentino in ritardo.

Le rose gialle orlate di rosso, a differenza di quelle completamente gialle, significano “amore tenero ed eterno” e, secondo me, è qualcosa che più si avvicina alla loro storia più che una “passione travolgente”.
   
 
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