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Autore: PrincipessaLove    17/02/2013    1 recensioni
Quando capitava dovunque fossero facevano l'amore ancora e ancora. Liam sentiva l'affetto che di giorno in giorno cresceva in Dean. Liam non era ancora pronto però a dare l'affetto che cercava quel ragazzo. Era piombato nella sua vita nel momento in cui stava cercando di dimenticare il suo ex ragazzo. Non sapeva se l'aveva fatto perché fosse bisognoso d'affetto o dipendesse dal fatto perché provava qualcosa.
Una notte, una delle tanti in cui avevano fatto l'amore, Dean si girò verso Liam intanto che erano stesi sul letto. Gli accarezzò il viso con una mano. Le labbra di Liam baciarono quella mano. Si stavano guardando negli occhi. Gli occhi di Dean erano pieni d'amore. Gli occhi di Liam erano timorosi.
Continuo di "Con Te Fino Alla Fine Del Mondo". Storia di Liam con accenni Larry e Ziall
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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What I want is what I've got

 

A Cilyan, una ragazza che può cambiare il mondo <3

 

Da quando se ne era andato da Londra, la sua vita non era più la stessa.

Liam si era trasferito negli Stati Uniti, in California a Los Angeles per il praticantato da avvocato.

Lasciare il suo ex fidanzato, Harry, era stata la scelta più difficile che aveva dovuto fare in tutta la sua vita. Harry era il suo migliore amico, il suo confidente, la spalla su cui piangere. Scegliere di stare lontano da lui lo fece soffrire molto.

Quando si trasferì a Los Angeles, fu ospitato dai suoi cugini Carly e Sam.

Erano una coppia sposata e avevano deciso di trasferirsi lontano da Londra perché Sam aveva accettato il posto da farmacista.

L'arrivo di Liam in quella casa portò gioia. Carly non poteva avere figli. Era poco più grande di Liam, lo trattava come se fosse suo figlio. Quando erano piccoli giocavano spesso insieme. Carly lo proteggeva sempre quando gli altri bambini lo prendevano in giro perché giocava con le bambole o vestiva in modo tropo appariscente. A Liam piacevano i colori accesi. Erano come fratelli.

Carly all'età di vent'anni conobbe Sam e fu amore a prima vista. Sam studiava all'università per diventare farmacista.

Finiti gli studi, a Londra, arrivò la crisi economica in tutto in mondo.

Non trovando lavoro negli Stati vicino, Sam ricevette una proposta dalla California per il lavoro dei suoi sogni. Carly non esitò un attimo a seguirlo. Si sposarono a Londra e qualche giorno dopo Sam era già al lavoro negli Stati Uniti.

Liam si sentiva a casa. La cosa più difficile era dimenticarsi di Harry. Passava ore e ore a fissare quello stramaledetto cellulare. Era indeciso se chiamarlo o no. Voleva sentire di nuovo il suono della sua voce. Gli mancava poterlo toccare, sfiorare le sue mani, dormire sulla sua spalla quando si addormentava mentre guardavano un film. La verità era che Harry lo amava ancora e a volte pensava di essere stato uno stupido a scegliere di essere partire piuttosto che essere rimasto con chi lo aveva reso felice per tanto tempo.

I primi mesi nello studio di avvocati dove faceva praticantato furono duri. Mesi insopportabili. Era l'ultimo arrivato. Si sa le cose come erano per gli ultimi arrivati. Non era mai considerato. Per qualunque cosa la colpa ricadeva sempre su lui. Parecchie volte si prendeva la colpa anche se non era la sua. Liam ci stava male sul momento, poi a forza dell'abitudine le cose se le faceva scivolare. Lo studio del signor Winchestern era uno degli studi più famosi della città. C'erano un sacco di ragazzi in prova per il mestiere. C'erano anche un delle ragazze. Elisabeth, era una delle più giovani, non perdeva mai occasioni per fare apprezzamenti sul fondo schiena e il bel faccino di Liam. Il nostro protagonista sorrideva e poi tornava al suo lavoro come se niente fosse.

Tornava a casa dall'ufficio dopo otto ore di lavoro e andava direttamente a letto senza cenare. Quel lavoro lo massacrava.

Carly si preoccupava ogni giorno per lui. Decise così insieme a suo marito di portarlo fuori per fargli conoscere persone nuove.

Lo portò in una discoteca molto rinomata a Los Angeles. Liam, essendo distrutto per il lavoro, non aveva molta voglia di andarci. Voleva fare contenta Carly per quello che stava facendo per lui.

Parecchie ragazze ci provavano con Liam. Egli però le rifiutava molto cortesemente e ogni tanto gli scappava di dire che fosse gay. Le ragazze a cui lo diceva sgranavano gli occhi per poi andarsene senza ottenere da lui quello che avevano in mente.

Liam decise di prendersi da bere al bar della discoteca. La serata sembrava non finire mai. Mentre stava seduto su uno sgabello vicino al bar, intento a bersi un angelo azzurro, si sedete vicino a lui qualcuno che non si aspettava. La persona a fianco a lui era già diventata insopportabile. Era un ragazzo alto, biondo scuro, occhi azzurri e aveva soprattutto una gran chiacchiera. Liam non aveva molta voglia di parlare, si girò dall'altra parte per non sentire i discorsi insopportabili di quel ragazzo.

-Scusa per caso stai aspettando qualcuno?-Domandò il biondo che gli stava già antipatico. Liam si voltò di scatto. Si guardò intorno e vide che Carly e Sam erano in mezzo alla pista che stavano ballando. Di tanto in tanto si davano qualche bacio. Liam avrebbe voluto riassaporare le labbra della persona che aveva appena perso. Gli passò davanti tutta la vita con il suo ex.

Il ragazzo biondo gli scoccò le dita davanti agli occhi. Liam si era fissato a guardare il vuoto. Quando vide quelle dita muoversi davanti ai suoi occhi, incrociò lo sguardo con quello del biondo che stava aspettando una risposta.

-No, non sto aspettando nessuno.-Rispose freddamente. Il ragazzo lo colpì perché era molto bello. Il fatto che fosse antipatico contribuiva ad allontanargli pensieri poco casti.

-Allori non ti offendi se ti offro da bere. Jim due birre per me e per il mio amico.- Il barista si chiamava Jim. Il ragazzo lo aveva chiamato per nome, molto probabilmente si conoscevano.

-No, guarda sta sera sono a posto. Ti ringrazio.-Rispose Liam molto cortesemente. Il biondo continuava a fissarlo. Sembrava incantato dalla bellezza di Liam.

-Insisto. Io mi chiamo Dean. Tu ti chiami?- Domandò il ragazzo.

Autoritario.

-Mi chiamo Liam. Se proprio insisti.-Sottolineò Liam sempre in tono molto freddo e deciso. Quando stava con Harry non beveva. Non stavano più insieme, qualche bicchiere poteva concederselo. Il ragazzo gli offrì un bicchiere dietro l'altro. Si accorse che Liam aveva un accento diverso perché era inglese. I due sconosciuti berono birra per tutta la serata.

Il giorno dopo un gran mal di testa. Un mal di testa che non aveva mai provato. Un mal di testa perché una sbronza così non ce l'aveva mai avuta. Non si ricordava niente della sera prima. Aveva bevuto troppo. C'era solo buio attorno a lui.

Improvvisamente sentì una musica familiare. Si era una musica che conosceva. La suoneria del suo cellulare. Liam aprì gli occhi molto lentamente. Era ancora stordito dopo la notte passata. Aprì gli occhi e si guardò attorno.

Ma dove sono finito? Perché mi trovo qui?

Era finito in un posto che non era la camera che gli aveva dato Carly, era in un altra camera. Si guardò di nuovo attorno e si accorse che quel letto non era il suo. Per giunta era pure nudo. Completamente nudo. Guardò il cellulare che era sul comodino e trovò 56 chiamate perse di Carly. Ovviamente avrebbe dovuto dare delle spiegazione del perché non fosse rientrato per la notte. Qualcuno era in bagno ed era appena uscito dalla doccia. La persona si presentò in accappatoio nella stanza e tirò su le tapparelle facendo entrare la luce.

-Ehi buon giorno raggio di sole! Dormito bene?-

No ti prego. Con quel ragazzo no. Non è possibile. Non è vero.

-Dimmi che è uno scherzo. Sto sognando.-Disse Liam pensando ad alta voce. Il ragazzo ghignò e si mise a ridere. Liam si sentiva preso in giro da quell'essere che riteneva ripugnante e disgustoso. Lo stava provocando quel Dean.

-Beh visto i gemiti e il piacere che hai urlato sta notte, non mi sembra che ti sia dispiaciuto tigre. Ma... chi è Harry? Non hai fatto altro che dire quel nome tutta la notte. Divento geloso.- Il ragazzo lo provocava. Per Liam non sapeva se stesse scherzando o dire la verità quel ragazzo.

-Non sono affari tuoi. Faccio tardi a lavoro.- Liam si rivestì di corsa. Quel ragazzo non riusciva nemmeno a guardarlo. Era imbarazzato. Imbarazzato di avere fatto del sesso occasionale. Sesso senza sentimenti. Era andato contro i suoi principi. L'unica persona con cui aveva fatto l'amore era Harry. Era l'unica persona cui aveva dato tutto se stesso. Avendo dato tutto se stesso a quello sconosciuto gli metteva ansia. Un ansia strana. Dipendeva dal fatto di avere detto il nome del suo ex invece di quel Dean?

Finì di infilarsi le scarpe e mise una mano sulla maniglia della porta della camera. Dean lo fermò. Gli prese la mano. Liam fu costretto a guardarlo in faccia. Dean si avvicinò a quelle labbra tanto delicate quanto belle di Liam e gli stampò un bacio. Liam non si scansò. Baciò quel ragazzo ma da sobrio. La cosa non dispiacque affatto. Si staccarono. Liam tornò con lo sguardo per terra e uscì dalla casa enorme dove si trovava. In quella casa così grande sembrava impossibile che ci vivesse una sola persona.

Liam prese in mano il cellulare che si trovava nella sua tasca e chiamò Carly. Carly si era davvero preoccupata molto perché Liam non era rientrato. Liam gli spiegò la situazione e cosa era successo con quel ragazzo. Carly scoppiò a ridere e augurò a Liam di passare una bella giornata. Da come era iniziata, Liam non la definiva proprio una bella giornata.

Arrivato in ufficio, il capo gli diede degli archivi da sistemare e da mettere in ordine alfabetico. Gli chiese prima però di fare delle fotocopie per dei documenti per un caso.

Finalmente qualcosa di diverso da fare.

La fotocopiatrice si trovava al centro dell'edificio. Liam mise il foglio sopra la fotocopiatrice e spinse il tasto 'Avvio' per far partire le fotocopie.

Si guardò intorno e si trovò di fianco a lui qualcuno che non si aspettava.

-Allora è una persecuzione, vero Liam? Comincio a pensare che tu mi stia seguendo.-Ironizzò Dean strizzando l'occhio e dandogli una pacca su fondo schiena. Dean era vestito in un modo particolarmente elegante. Era bellissimo. Dean gli ricordava la notte prima. Una notte che non aveva vissuto perché non era molto cosciente. Gli venne in mente anche il bacio che si era scambiato la mattina stessa. I ragazzi come Dean autoritari e altezzosi a Liam non erano mai piaciuti. Harry era completamente diverso. Lo avevano colpito le sue fragilità e la sua delicatezza. Dean era un ragazzo completamente diverso. Il genere di ragazzo che aveva sempre evitato.

Dean si era recato nell'ufficio del signor Winchestern. L'ufficio si trovava vicino alla fotocopiatrice. Dean stava discutendo moto animatamente con il capo dell'ufficio. Liam non aveva visto quell'uomo arrabbiato. John Winchestern era un uomo calmo e pacato.

Dean riesce a fare arrabbiare chiunque. Pensava Liam tra se e se. Si pentì subito di avere avuto un pensiero tanto cattivo. Dean uscì dalla porta furioso sbattendola. Uscì a testa bassa nello passare accanto a Liam.

-Posso fare qualcosa per te?-Domandò Liam afferrandogli una mano. La stessa che gli aveva preso lui quella mattina. Dean lo fece sbattere contro il muro con la schiena.

-Non sono cazzi tuoi Payne. Fai il tuo lavoro.-Dean uscì dallo stabile furioso.

Liam si sentì in colpa per un certo verso. Voleva seguirlo. Si, decise di seguirlo. Era sicuro che lo avrebbe raggiunto. Si inventò di avere un gran mal di testa. Il signor Winchestern gli diede il permesso di uscire.

Liam, quando uscì dallo stabile, vide che Dean era appena salito sulla sua Impala. Corse più in fretta che poteva per raggiungerlo. La macchina era in moto. Liam riuscì a salire bordo davanti ne posto del passeggero per un soffio. Aveva il fiatone. Dean lo guardava con aria arrabbiata.

-Non dovresti essere a lavoro?-Domandò Dean guardandolo negli occhi.

-No, voglio capire Dean. Cosa è successo con il signor Winchestern? Lo conosci?- Chiese Liam con ancora il fiatone slacciandosi la cravatta che teneva al collo.

-Allora di me ti importa? Non sei interessato solo a Harry?-Scherzò Dean. Il biondino riusciva a scherzare anche nei momenti più drammatici. Liam gli fece notare che non era divertito. Dean iniziò a guidare. Nessuno dei due parlava o domandava niente. Erano in cerca di risposte tutti e due. Liam si dava i pizzicotti sui pantaloni perché era molto teso. Non sapevo dove quel pazzo lo stava portando.

Riconobbe infine il posto. Era la casa da dove si era svegliato il giorno stesso. Dean lo invitò a entrare e ad un tratto tutta la rabbia che aveva sembrava svanita.

Liam entrò nella casa dove era stato la mattina. Era davvero molto grande. Valeva miliardi. Conteneva oggetti antichi che a Liam piacevano tanto. Tutto quello che c'era in quella casa però conteneva una certa sofferenza. Liam aveva giudicato troppo presto quel ragazzo. I suoi occhi si posarono su una foto di una donna bellissima. Aveva i capelli dorati, occhi azzurri come il cielo e labbra rosse come rose.

-E' mia madre. E' morta quando avevo sette anni. Sta mattina ho litigato per l'ennesima volta con mio padre.-Spiegò il ragazzo sedendosi sul divano con occhi lucidi.

-M-mi dispiace per tua madre. Harry è il nome del mio ex fidanzato. Siamo stati insieme sette anni. Ho preso la decisione di inseguire i miei sogni e l'ho lasciato.- Raccontò Liam. Dean cambiò di nuovo espressione. Il suo sguardo si incupì a parlare di nuovo di quel Harry. Liam lo notò subito. Stava iniziando a provare imbarazzo a ricordare qualcuno che non faceva più parte della sua vita.

-Perché litigavi con tuo padre?- Chiese Liam sedendosi vicino a Dean. Cambiò sguardo ad averlo seduto vicino a lui.

-Litighiamo sempre. Vuole che faccio l'avvocato. La mia aspirazione non è stare chiuso otto ore in un ufficio. Io voglio fare il giornalista. Ha sempre voluto più bene più a mio fratello che a me a causa della mia diversità. Da quando sono uscito allo scoperto non facciamo altro che litigare, mia madre mi avrebbe capito. Il cancro se la è portata via tre anni fa'.- Raccontò Dean. Liam a sentire quelle parole si commosse. Dean non era quel ragazzo che aveva conosciuto la sera prima in discoteca. Si stava mostrando diverso da come se lo era immaginato. Era un altro Dean. Uno più sentimentale. Uno più umano. Uno che voleva l'affetto del padre. Liam lo capiva perché anche lui con il suo non ci parlava con anni. La storia con Harry lo aveva messo ko letteralmente.

Dean gli offrì una birra. Liam ironicamente disse:

-Non mi vuoi sedurre e concludere la serata come la notte passata?-

-Non sembravi così dispiaciuto.-Rispose Dean. I due ragazzi scoppiarono a ridere. Stava nascendo qualcosa tra i due. Liam non se ne stava rendendo conto. Dean gli aveva fatto passare il tempo velocemente che si era già fatta sera.

Dean tutti i giorni lo passava a prendere dallo studio. Pranzavano e cenavano insieme. Alla sera andavano a bere qualcosa in un bar o in pub, andavano al cinema o a qualche conferenza della presentazione di qualche libro in uscita perché erano appassionati di lettura. Si comportavano come una coppia.

Nel frattempo passò un anno. I due ragazzi cercarono di conoscersi a fondo. Dean era sicuro dei sentimenti che erano nati da quella notte con Liam, quello insicuro era proprio Liam.

Quando capitava dovunque fossero facevano l'amore ancora e ancora. Liam sentiva l'affetto che di giorno in giorno cresceva in Dean. Liam non era ancora pronto però a dare l'affetto che cercava quel ragazzo. Era piombato nella sua vita nel momento in cui stava cercando di dimenticare il suo ex ragazzo. Non sapeva se l'aveva fatto perché fosse bisognoso d'affetto o dipendesse dal fatto perché provava qualcosa.

Una notte, una delle tanti in cui avevano fatto l'amore, Dean si girò verso Liam intanto che erano stesi sul letto. Gli accarezzò il viso con una mano. Le labbra di Liam baciarono quella mano. Si stavano guardando negli occhi. Gli occhi di Dean erano pieni d'amore. Gli occhi di Liam erano timorosi.

-Io Liam non voglio mentirti. Sento qualcosa per te. Non posso negarlo. Ci provo a negare l'evidenza ma è più forte di me... Io mi sono innamorato di te. Non voglio che dici niente. Il tuo periodo di praticantato sta finendo... Torna a casa... Torna a Londra.... Vai da Harry e voglio che capisci se lo hai dimenticato. Quando avrai capito cosa vuoi veramente io sarò qui ad aspettarti.- Disse Dean mentre una lacrima gli scendeva dall'occhio sinistro.

Liam rimase sconvolto. Non si aspettava di avere suscitato in quel ragazzo un sentimento tanto forte quanto potente. Non aveva mai ricevuto una dichiarazione del genere. Avvicinò il suo viso a quello del torace nudo e bello di Dean e pianse. Pianse perché ancora i fantasmi del passato lo tormentavano. Pianse perché quel ragazzo che all'inizio odiava gli stava dando amore. Pianse perché Dean non si meritava il suo affetto. Aveva ferito l'ennesima persona. L'ennesima persona innocente che soffriva a causa sua.

Dean per tanti versi aveva il carattere migliore di Harry. Era un ragazzo deciso sui suoi obiettivi. Era riuscito a entrare al corso di giornalismo a Los Angeles per diventare finalmente giornalista. Tutto questo grazie a Liam che lo aveva incoraggiato a seguire i suoi sogni malgrado suo padre lo volesse avvocato.

Tornare a Londra era la soluzione adatta. Avrebbe rivisto Harry. Avrebbe affrontato il suo passato.

Le valige da casa di Carly erano già pronte. Sam lo avrebbe accompagnato all'aeroporto. Liam aveva raccontato di Dean e di lui tutto a Sam e a Carly.

Carly pensava che non era necessario tornare a Londra perché Liam si sarebbe potuto prendere anche una delusione da Harry. Liam aveva la testa dura perciò non ascoltò il consiglio e si fece accompagnare all'aeroporto.

Dean non si presentò all'aeroporto. Aveva promesso a Liam che lo sarebbe passato a salutare ma non accadde niente di tutto ciò.

Liam ci rimase male. Molto male. Gli sembrava una pugnalata al cuore. Pensava di essere stato preso in giro da quel ragazzo che diceva di amarlo.

E' stato tutto un gioco per te Dean?! Stronzo!

Il viaggio sembrava non finire mai. Sembrava che a Londra non dovesse mai arrivarci. Si voltava indietro e voleva tornare in California. Voleva tornare dal suo Dean. Gli sembrava che stesse facendo una grandissima cavolata.

E se Carly avesse ragione?

Sceso in aeroporto, prese con se le valigie. La destinazione era la casa in cui viveva con Harry. La casa che aveva comprato insieme a lui dopo tanti sacrifici. Sapeva che Harry non ci abitava più da quando se ne era andato.

Giunto alla casa, gli sembrò diversa. Non gli sembrava più casa sua.

Dean.

Possedeva ancora le chiavi della sua casa. La mise nella serratura e la girò. Entrò in quella casa in cui aveva vissuto tante gioie ma anche tanti dolori. La prima cosa che gli saltò agli occhi fu un vecchio tavolino che si trovava al centro della salotto. Quel tavolino lo aveva acquistato insieme ad Harry quando avevano deciso di andare a vivere insieme. Il primo mobile che avevano messo in casa.

Dean.

Tutto in quella casa profumava ancora di Harry. Ogni singolo angolo della casa apparteneva ancora a Harry,

Liam si era messo una mano davanti alla bocca e si era seduto sul divano dove tante volte con Harry avevano fatto l'amore. Si mise a piangere. Pianse a lungo. Si stese sul divano. Poco a poco si addormentò. Era confuso e arrabbiato. Forse tornare non era stata la scelta giusta.

Dean.

Il giorno dopo si svegliò. Decise di andare a trovare Harry nell'unico posto nel quale sapeva dove si poteva trovare. La casa al mare. Si poneva mille domande su come fosse diventato, se i fosse ripreso dalla rottura e soprattutto se stava con qualcun'altro. Harry, nel periodo in cui stavano insieme, non amava molto frequentare quella casa. Gli ricordava i suoi genitori. Infatti quando andavano in vacanza prenotavano una stanza in albergo piuttosto che andare alla casa al mare.

Prese la vecchia cinquecento e si diresse verso quella casa.

Dean non lo aveva ancora chiamato. Pensava che Dean si fosse già dimenticato di lui portandosi a letto il primo che incontrava.

Impossibile. Ha detto di amarmi quello stronzo.

Arrivato a destinazione, parcheggiò la macchina vicino alla spiaggia.

Ma che cosa sto facendo?

Sceso dall'auto andò in direzione della casa. Se non ricordava male le pareti una volta erano bianche. Adesso erano rosa calde. Un giardinetto con poltrone, tavolino e sedie in legno non c'erano prima.

Liam si avvicinò al campanello e suonò il citofono. Il suo cuore stava battendo a mille. Non stava capendo più niente. La porta all'interno della casa si aprì. Liam fece un passo indietro. Si trovò davanti uno sconosciuto. Un ragazzo castano con occhi di ghiaccio lo stava fissando sorpreso in attesa di una sua parola. Liam rimase in silenzio. Ormai era di ora pranzo e pensava di essersi sbagliato. Dalla fame forse aveva sbagliato indirizzo.

-S-cusa credo di avere sbagliato indirizzo... Non è il numero 2005?-Domandò Liam imbarazzato.

-Beh dipende da chi stai cercando.-Sorrise il castano. Liam sentì qualcuno gridare da dentro. Non era una voce arrabbiata. Era una voce che non aveva il piacere di udire da più di un anno.

-Amore è pronto il pranzo! C-chi è....?-Chiese il ragazzo affacciandosi alla porta. Il vassoio che era pieno di patate appena cotte al forno gli cadde dalle mani quando si vide Liam davanti agli occhi.

-Harry.-Disse Liam sorpreso di vederlo. Liam in quell'istante capì che “Amore” non era lui ma bensì quel ragazzo castano che si era presentato davanti al cancello.

-Piacere io sono Louis. Il mio ragazzo a volte è un disastro.-Ironizzò Louis sorridendo mentre Harry raccoglieva le patate cadute a terra e puliva il pavimento. Harry era imbarazzatissimo perché credeva che Liam se ne fosse andato per sempre.

-Lo so bene che è un disastro.-Sorrise Liam insieme a Louis.

-Harry non ha fatto altro che parlare di te fino all'altro giorno. Ha in mene solo i momenti belli che ha passato con te. Comunque ti fermi a pranzo? Fa' piacere anche agli altri conoscere l'ex fidanzato del loro amico. Fa' piacere anche a me. Voglio conoscere anch'io chi c'è stato prima di me nel suo cuore.- Louis si era mostrato estremamente gentile. Sapeva chi era Liam. Sembrava che lo conoscesse da sempre. Pensava al male che aveva procurato al suo Harry in sua assenza. Non si spiegava come, ma avere conosciuto il suo nuovo ragazzo gli dava gioia perché Harry non soffriva più.

Louis lo fece accomodare in casa. Era una giornata calda di Febbraio. Il tempo non era dei migliori. Arrivati in cucina, Harry stava cucinando degli spaghetti allo scoglio. Non a caso i preferiti da Liam. Harry e Liam non s erano ancora guardati negli occhi. Non si erano ancora parlati. A rompere il ghiaccio erano arrivati anche i suoi coinquilini che non a caso erano una coppia. La tavola infatti era apparecchiata per cinque. I due si presentarono. Erano Zayn e Niall. Liam simpatizzò subito con i due. Louis invece era intento a tirare su il morale a Harry che si era chiuso.

Louis non detestava Liam. Anzi gli voleva già bene. Non lo vedeva come un rivale. Riusciva a percepire il motivo per cui fosse tornato Liam. L'unico a non percepirlo era Harry.

Durante il pranzo Niall e Zayn raccontavano la decisione di andare insieme a trovare in Italia la figlia Niall, così il secondo l'avrebbe finalmente conosciuta la principessa di cui parlava tanto il suo fidanzato. Liam sorrideva della sintonia che c'era tra quei due ragazzi. Zayn, in certi modi, gli ricordava Dean. Era un finto duro. Un duro dal cuore tenero. Louis invece parlava con Liam come parlare a un fratello. Liam apprezzava molto i suoi gesti per diventargli amico.

Dean.

Quel nome gli tornava sempre alla mente. Mentre mangiava il suo piatto preferito il suo sguardo vagava nel vuoto.

Si rendeva conto che tutto quello che voleva ce lo aveva già.

Se lo era fatto scappare un'altra volta.

Harry conosceva i suoi sguardi. Quegli sguardi una volta erano solo per lui. Liam aveva pensieri per qualcun altro. Pensieri che gli davano gioia ma anche tanta sofferenza.

Louis si accorse che Harry stava guardando Liam. Lo guardava con occhi diversi. Con una scusa chiamò Harry in cucina rovesciandogli un bicchiere d'acqua addosso chiedendogli “scusa” per sbaglio.

-Ti sei bevuto il cervello? Ora devo cambiarmi. Tutti hanno notato che lo hai fatto apposta-Lo rimproverò Harry.

-Ti ho chiesto scusa amore. Credo che tu e Liam dobbiate parlare. Dico a Zayn e Niall di andarci a prendere un caffè dopo pranzo. Voglio che torni il mio Harry. Non hai aperto bocca da quando è qui. E' simpatico e non devi portargli rancori.-Disse Louis abbracciandolo. Harry si stava cambiando ed era a torso nudo. Louis lo stringeva forte a se. Harry pensava che lasciarlo da solo con il suo ex non era l'idea migliore ma per Louis avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Finito il pranzo Louis propose un caffè a Zayn e a Niall. Strizzò l'occhiolino a Harry e i tre amici uscirono di casa.

Liam ed Harry si trovavano faccia a faccia. Erano tranquilli tutti e due. Nessuno dei due seppe resistere alla tentazione ma sprofondarono in un abbraccio che prima davanti a Louis era alquanto imbarazzante.

-Sei tornato per dirmi addio? Sta volta è per sempre Lì?-Chiese Harry con le lacrime agli occhi.

-Si, Harry. Sta volta è un addio. Tu farai sarai sempre parte di me in qualche angolo nascosto del mio cuore. Il mio posto non è qui. A Los Angeles c'è qualcuno che mi sta aspettando e l'ho fatto soffrire troppo. Sperò che sarà li ad aspettarmi quando tornerò se non è troppo tardi.-Disse Liam piangendo.

I ruoli si erano invertiti. Una volta era Liam a consolare sempre Harry. Adesso era Harry a consolare Liam. Harry ne approfittò per baciare un ultima volta il suo primo amore, per poi farlo uscire dalla sua vita per sempre.

 

 

 

Passarono i giorni. Dean non lo aveva chiamato. Neanche un giorno. Liam si trovava steso sul divano della sua vecchia casa. Il mese di Febbraio se ne stava andando. Stava portando via con se i giorni felici con Dean. Liam non ne seppe più nulla. Teneva tra le meni una birra che avrebbe spaccato in mille spezzi. In quello stato era il suo cuore. In mille pezzi.

Improvvisamente squillò il suo cellulare. Mancava un giorno al suo trasferimento definito negli Stati Uniti. Sarebbe diventato un avvocato a tutti gli effetti. Gli mancava però la cosa più importante: Dean. Il quale aveva promesso che lo avrebbe aspettato. Fuori pioveva. Tuoni e lampi riempivano il cielo di suoni e luci. Sembrava uno spettacolo terribile.

Il cellulare continuava a squillare.

-Pronto?-Domandò Liam premendo il tasto verde del telefono al numero sconosciuto che lo aveva chiamato.

-Ehi tigre dove sei sparito? C'è un tempo pessimo fuori.- Era Dean. Liam avrebbe voluto tanto mangiargli la faccia per averlo fatto stare in pena così a lungo.

-Senti un po' brutto stronzo. Dici di amarmi e sparisci per giorni. Ho dei sentimenti anch'io visto che ti amo con tutto me stesso e mi manchi da morire... Come sa che a Londra c'è un tempo pessimo?- Confessò Liam a Dean. Liam iniziò a chiedersi come Dean sapesse del tempo visto che viveva a chilometri di distanza da lui.

-Se apri la porta lo sai.- Lo sfidò Dean. Liam eneva il telefono in mano. Sapeva che a Dean piaceva giocare e soprattutto scherzare. Aveva paura ad aprire la porta. Pensava che lo stesse prendendo in giro.

Aprì la porta.

-Dean.- Il cuore di Liam si stava riempendo di gioia. I due innamorati si fissavano con il telefono alle orecchie.

-Puoi anche saltarmi addosso se vuoi.- Liam fu invaso da una felicità assoluta. Gli saltò addosso come gli aveva consigliato il ragazzo che amava.

Dean lo trasportò in braccio e lo fece stendere sul divano. I due ragazzi si baciarono con foga e ancora più foga.

-Come hai saputo dove mi trovo?- Domandò Liam riprendendo fiato.

-Ho seguito il mio cuore.-Dean prese una mano di Liam se la posò sul cuore. Il cuore di Dean batteva forte. Forte perché stava vivendo un amore in piena regola con il ragazzo dei suoi sogni. Batteva forte perché suo padre aveva accettato la sua omosessualità e la scelta di fare il giornalista. Batteva forte perché Liam, inconsapevolmente, gli aveva insegnato l'Amore.

Liam era felice di essersi buttato il passato alle spalle. Felice perché Dean si trovava di fianco a lui e il giorno dopo si sarebbero svegliati l'uno accanto all'altro.

Liam era felice perché, mentre facevano l'amore, dalla sua bocca uscì: DEAN.

 

 

 

 

 

Ciao ragazzi! Sperò che questa storia vi sia piaciuta. E' il continuo di “Con Te Fino Alla Fine Del Mondo”. Il titolo è un brano di un gruppo che ascoltavo da adolescente che si chiama Westlife. Vi consiglio di ascoltarli perché hanno delle ballate tra le loro canzoni. La canzone che canta Louis nel capitolo precedente di intitola: “Swear it Again” che è sempre dei Westlife ed è la mia preferita.

Se volete lasciare delle recensioni mi fa' molto piacere così so se vi lascio qualcosa di quello che scrivo. <3

Vi confesso che tra tutte le OS che ho scritto, questa sul nostro Liam è la mia preferita <3 Mi sono commossa mentre la scrivevo. *piange*

Un Ringraziamento Speciale va CILYAN che mi ha incoraggiato a scrivere il seguito e i suoi preziosi consigli su come scriverla. <3

 

Vi consiglio di passare anche da:

Cilyan (adoro questa ragazza) http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=162414

Cloe901s (molto brava anche lei) http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=238477

onednlove (ragazzo molto in gamba) http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=228692

 

 

Buona notte a tutti!

Un bacione <3

Giulia

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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