Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: 99revolutions    17/02/2013    2 recensioni
Stavo preparando velocemente qualcosa per cena, Francesco ed Eleonora erano rispettivamente al computer e sul divano. "Mamma, ho fame", mi stava dicendo Francesco.
Matteo, il mio compagno, era in studio, impegnato in una telefonata di lavoro. Avevo la televisione accesa, per abitudine. Dalla musichetta della sigla, sospettai che stesse cominciando il telegiornale.

Alcune notizie possono davvero far riemergere ricordi e emozioni.
Ma a volte, non fatevi ingannare.
Non tutto ciò che pensiamo ci stia accadendo è reale.
Oggi però è reale che sia il compleanno di Billie, questo è per lui.
- 17 febbraio 2013.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nightmare

 "Some things never change"
 

 

Stavo preparando velocemente qualcosa per cena, Francesco ed Eleonora erano rispettivamente al computer e sul divano. "Mamma, ho fame" mi stava dicendo Francesco.
Matteo, il mio compagno, era in studio, impegnato in una telefonata di lavoro. Avevo la televisione accesa, per abitudine. Dalla musichetta della sigla, sospettai che stesse cominciando il telegiornale.
Politica, economia, politica, cronaca nera.
Sentivo distrattamente i titoli e le notizie del giorno.
Intanto, stavo affettando del pane, controllando l'acqua sul fuoco in attesa che bollisse e sentivo il profumo del pollo quasi pronto che sfrigolava nel forno.
"E ora una notizia dell'ultim'ora", sentii, ma non ci diedi troppe attenzioni.
Quando sentii l'intro di una canzone che mi era fin troppo nota, mi voltai.
Fissai lo schermo e in quell'istante la giornalista iniziò a parlare.
"Proprio poche ore fa, ci ha lasciato il famoso  frontman della band americana Green Day, non sono ancora certe le cause. Il cantante pareva in buona salute ed era tranquillamente a casa sua. La moglie Adrienne l'ha trovato sul pavimento, steso, ormai senza vita."
I Green Day sono un'altra band, un'altra band, mi ripetevo, tentando invano di bloccare la fitta che avevo appena iniziato ad avvertire all'altezza dello stomaco.
Le mani iniziarono a tremarmi, rovesciai il tagliere di legno su cui stavo tagliando il pane e lasciai cadere il coltello, che finì poco lontano dai miei piedi.
Fissai di nuovo lo schermo del televisore, senza saper cosa dire, cosa provare, cosa fare.
Presi d'istinto il telecomando e spensi la televisione.
Scorsi solo per un istante una sua foto recente.
Aveva i capelli brizzolati, parecchie rughe sulla fronte intorno alle labbra, schiuse nel suo storico sorriso.
Il sorriso capace di farmi sciogliere da quando avevo tredici anni, tanto tempo fa'.
Gli occhi verde chiaro erano intensi, bellissimi, come sempre, da sempre e per sempre.
Mi fiondai in soffitta, rovistando tra i ricordi, tirai fuori quello che stavo cercando.
Un baule nero si spalancò, dando alla luce cd, foto, posters, magliette, vecchi biglietti, manifesti, riviste
Tutto loro, tutto, ma proprio tutto.
Mi guardai allo specchio, che era affisso sulla parete di fronte a me.
Era coperto da una sottile patina di polvere e qualche graffio.
Vidi una donna adulta, alta, dai folti capelli castani, ma tinti.
Quelle rughe che avevo visto su Billie le vidi in parte anche sul mio viso.
Scostai i capelli e la mia immagine si sovrappose al ricordo delle punte dei lunghi capelli tinte di verde per il concerto, il concerto del 6 giugno 2013.
Tirai su la manica in modo da scoprire il polso destro e lo vidi lì, indelebile.
Il segno di St. Jimmy tatuato sul polso era leggermente sbiadito: erano passati più di venti anni dal giorno in cui di nascosto me lo feci.
La pelle non era più tirata e lucida come vent'anni prima, ma il segno nero dell'inchiostro era ancora piuttosto nitido.
Qualche lacrima mi attraversò le guance, in fondo Billie era stato la mia adolescenza, la mia vita e lo era ancora.
Dookie e Kerplunk erano sempre nella tasca laterale della portiera della macchina e li infilavo nello stereo regolarmente almeno una volta a settimana.
Mi sedetti a terra, abbracciando la maglietta, quella che amavo, che avevo indossato troppe volte. La stampa era rovinata, ma si intravedevano i loro volti e la scritta.
"Non può essere", solo allora mi resi conto che non ero e, probabilmente, non sarei mai stata pronta a perdere una parte così importante della mia vita: nonostante fosse passato così tanto tempo, il mio amore per loro era lì, inciso nel cuore.
Perchè Billie non era un semplice cantante, mi aveva aiutato a crescere e a superare moltissimi brutti momenti.


Cacciai un lieve urlo, mi ritrovai sudata, quasi tremante, nel letto.
Mi guardai il polso, non c'era nessun tatuaggio e la mia pelle non portava nessuna traccia del tempo.
Ero ancora la ragazza di quattordici anni, presa da una mania assurda per quei tre nani.
E Billie era ancora lì, vivo e folle come sempre, e lo sarebbe stato ancora per molto tempo.
Realizzai che era il 17 febbraio, il suo compleanno.
Pensai, sperando che il mio messaggio gli potesse arrivare, "grazie di essere ancora qui, grazie di rendere questo mondo da quarantun'anni un posto migliore, grazie di essermi stato affianco un altro anno, tu sei fottutamente importante, auguri idolo".
Mi alzai, ancora un po' scossa, e vidi affisso alla bacheca il biglietto per il concerto del 6 giugno.


"Non è tempo di paranoie e film mentali, il meglio deve ancora venire", mi dissi, convinta.

 




Ciao, questa è la mia prima one-shot. Tutto questo mi è venuto in mente stanotte, non riuscivo a dormire.
Mi sembrava carino scriverlo, recensite e commentate.
E ancora una volta, faccio gli auguri a Billie.
 
'Cause the first day you came into my life, my time ticks around you.

Cate











 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: 99revolutions