Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: GoodGoneGirl    17/02/2013    1 recensioni
Cit Goku.
Devo dire che mi sto iniziando a scocciare di nascondermi. Infondo io e lui ci amiamo e vogliamo stare insieme, ma non possiamo. Non possiamo? Sicuro? Forse una possibilità c'era. Forse avrebbe potuto farlo, avrebbe potuto provarci. E se Vegeta non lo avesse voluto fare? Lo avrebbe convinto. Si. Lo avrebbe fatto, ormai aveva deciso. E lo avrebbe fatto sabato sera, a casa sua. Si...
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 6.
'Hatake liberatore'.


Ore otto in punto. Il sole splendeva già alto nel cielo. Vegeta si stava guardando compiaciuto davanti allo specchio, dentro il suo completo giacca e pantaloni. Lo indossava raramente, ma quelle poche volte che lo faceva era proprio bello.

Era un giorno molto importante. Finalmente, sarebbe andato insieme a Bulma, Goku e Kiki a firmare la pratica per il divorzio ormai ufficiale. Era stato difficile accettare il divorzio, soprattutto per la moglie isterica di Kakaroth, ma alla fine avevano ottenuto quello che volevano.

Si passò le mani piene di gel tra i capelli, dandogli la solita acconciatura. Uscì dal bagno, diretto in camera sua, dove trovò Bulma seduta davanti al suo specchio che si metteva gli orecchini. Sorrise dolcemente al riflesso del marito, mentre si passava un velo di cipria sulle guance. Vegeta scese le scale, trovando Trunks e la sorella seduti sul divano a guardare la televisione.

“Tra qualche minuto io e la mamma usciamo”, disse, cercando di essere il più disinvolto possibile.

Bra lo guardò, triste e già nostalgica. “Allora... E finita, cioè, per sempre?”.

Vegeta si diresse verso di lei, accarezzandole il viso. Bra rimase molto stupita da quel gesto, ma le fece capire che per il padre era davvero una cosa molto importante.

“Si Bra. Io voglio stare con Kakaroth, e per farlo devo divorziare dalla mamma”. Trunks lo guardò accennando un sorriso. Era molto felice che il suo splendido primogenito avesse preso con tutta la leggerezza possibile questa faccenda, appoggiando pienamente il padre.

“Infondo, se vi amate, è giusto che stiate insieme”, disse poi.

“Si, ma la mamma...”, Bra non riuscì a finire la frase. Era contenta che il padre fosse felice, ma anche molto dispiaciuta che avesse smontato la famiglia.

“Bulma è una donna forte, Bra, ricordati sempre questo. Se è riuscita ad amare un uomo come me, sicuramente riuscirà ad andare avanti senza problemi. So che è dura, ma è così e va accettato. Ma stai tranquilla, vi verrò a trovare tutti i giorni, starò sempre con voi. Non dimenticherò mai i miei figli e la donna forte che me li ha dati”. Vegeta si inginocchiò a terra, stringendo la figlia che piangeva. Bulma aveva assistito alla scena da sopra le scale, e anche a lei scappò qualche lacrima.

Il Saiyan diede una scrollata alla figlia, sorridendole. “Sarai sempre la piccola, potentissima stellina di papà”, disse sorridendo.

Bra abbracciò di nuovo il padre. “Ti voglio bene”, disse, poi lo lasciò e si asciugò le lacrime.

Trunks guardò il padre allungando una mano verso di lui. Vegeta la afferrò come fanno i rapper, e sorrise. “Mancherai anche a me”, disse poi Trunks.

“Anche a me Trunks”. Si guardarono per qualche secondo intensamente, sorridendo. Poi Bulma arrivò alle spalle del marito.

“Si sta facendo tardi, dobbiamo andare”, disse poi. Vegeta sorrise di nuovo ai figli e andò verso la porta. Bulma mandò un bacio a ognuno dei figli, e uscì insieme al marito.

 

 

 

 

“Goku?? Goku?! Sei pronto? Quanto ti ci vuole ancora?!”, urlò Kiki da fuori il bagno.

“2 minuti e esco!”, rispose Goku da dentro. Dopo dieci minuti di lotte, era finalmente riuscito a farsi un nodo alla cravatta decente. Non aveva mai capito bene come si faceva, e ogni volta che lo doveva fare gli ci voleva un sacco di tempo. Sorrise vedendo quell'immagine così diversa dal solito riflessa nello specchio, l'immagine di un bell'uomo alto e muscoloso nella sua giacca nocciola. Non se la metteva spesso, ci stava scomodo. Ma era un giorno importante quello. Era il giorno in cui poteva darsi completamente a Vegeta e amarlo, senza nessun vincolo.

“Gokuuuuuu! Esci di lì!”, urlò ancora Kiki.

Gli sarebbero mancati i suoi urli isterici e si suoi rimproveri. Gli sarebbero mancati i suoi ottimi pranzetti e i suoi rari attimi di tenerezza che gli dedicava. Amava quella donna, l'aveva amata dal primo momento che l'aveva vista, quando erano molto piccoli. Ma ora quell'amore si era trasferito su un'altra persona, e purtroppo non potevano più stare insieme.

Uscì dal bagno con la giacca poggiata su una spalla e le maniche della camicia tirate su fino ai gomiti. Kiki lo squadrò da capo a piedi irritata, chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

Andò in cucina, dove Goten e Gohan stavano finendo di fare colazione.

Goten guardò un attimo il padre, poi scoppiò a ridere. “Che c'è?”, chiese Goku in imbarazzo.

“Sei buffo vestito così!”, continuò il figlio.

“Bhe.. Non è proprio come la mia tuta, ma mi piace”, rispose il Saiyan passandosi una mano tra i capelli.

“Eddai Goten. Papà sta bene vestito così”, intervenne Gohan. Si alzò e andò dal padre, srotolandogli le maniche e sistemandogli il tutto.

“Devi essere molto emozionato”, commentò.

“Si, è un giorno molto importante per me”, disse Goku. “Finalmente potrò stare con Vegeta senza problemi”.

“E ti potrai finalmente liberare di me”, disse Kiki entrando nella stanza. Goku sorrise, consapevole che sotto l'acidità di quella frase si nascondeva del dispiacere.

“Non mi libererò mai di te”, disse Goku andando ad abbracciare la moglie. “Il fatto che stiamo per divorziare, non vuol dire che dobbiamo tagliare tutti i rapporti. Io ti voglio sempre bene!”, sorrise.

Anche Kiki sorrise, felice di vedere la sincerità negli occhi del marito che le promettevano di dedicarle sempre un po di tempo nonostante non stessero più insieme.

“Eh già. Anche io ti vorrò sempre bene, Goku”, disse poi abbracciandolo. Goten e Gohan sorrisero vedendo come fossero tranquilli i genitori prima del divorzio. Non era certo una cosa da tutti.

“Tra qualche minuto dobbiamo andare. Bulma e Vegeta ci staranno già aspettando, e faremo tardi come al solito!”, disse poi Kiki.

“Ma non è vero! Sono loro che arrivano sempre in anticipo!”, rispose Goku, suscitando una risata generale.

“Volete venire con noi?”, chiese poi ai figli.

“No, credo che sia una cosa che dovete fare da soli”, rispose Gohan.

“Sono d'accordo”, sorrise Goten.

Goku guardò i figli sorridendo. Poi aprì le braccia e disse: “Venite qui”. I due di guardarono. Poi andarono verso il padre, sprofondando tra le sue braccia muscolose.

“Vi voglio bene”, disse, baciando entrambi sulla fronte.

“Anche noi papà”, rispose Goten. Si staccarono, diedero un bacio a Kiki e li accompagnarono verso la porta. “Ora andate, sennò fate tardi sul serio”, disse Gohan.

“Va bene. Ciao!”, disse Goku, balzando in aria volando.

“Goku! Ma che fai?!”, chiese Kiki. Goku si fermò a mezz'aria guardando la moglie.
“Vado da Vegeta. Perchè?”.

“E secondo te io come ci arrivo da Vegeta?”, domandò ancora incrociando le braccia.

“Già. E' vero. Tu non sai volare”, disse atterrando. “Quindi come ci arriviamo?”.

“Prenderemo la macchina. Abbiamo speso un mucchio di soldi, usiamola qualche volta!”, disse Kiki aprendo lo sportello accanto al guidatore.

“Devo guidare io?”, chiese titubante Goku. “Perchè.. Insomma... Non è che sia molto bravo”.

Kiki sospirò, uscì dalla macchina e gli prese le chiavi di mano, andando a sedersi dietro al volante.

“Sempre la stessa storia. Guarda che non ci sarò sempre io a scarrozzarti di qua e di là!”, continuò mettendo in moto.

“Se era per me, andavo volando...”, rispose il Saiyan.

Kiki lo guardò irritata. “Sali! E zitto!”.

“Ai suoi ordini, Capitano!”, rispose Goku, sorridendo ai figli che se la stavano ridendo sulla porta.

 

 

 

“Buongiorno. Voi dovete essere la Signora Son”, disse un uomo anziano, con gli occhiali rotondi e dei grandi baffi, porgendo la mano a Kiki.

“Si, e lui è mio marito Goku”, rispose rorridendo.

Goku sorrise al vecchio signore dietro alla scrivania, sedendosi vicino a Vegeta.

“E voi dovete essere la Signora...”.

Bulma lo interruppe. “Mi chiami pure con il mio cognome. Sono la Signora Brief”, gli strinse la mano. “Date le circostanze, credo che sia più opportuno così”, disse sedendosi accanto al marito.

“Bene, come vuole. Io sono il Signor Hatake. Mi occuperò io dei vostri divorzi”. Si sistemò gli occhiali sul naso, poi guardò uno per uno i presenti.

“Iniziamo con i signori Son. Volete dirmi perchè volete sciogliere la vostra unione?”, chiese prendendo una penna, come per prendere appunti.

“Mio marito si è innamorato di di un'altra persona”, disse guardando Vegeta, “E crediamo sia giusto lasciarci per permettergli di stare con questa”.

Bulma sorrise, pienamente d'accordo con quello che aveva appena detto al sua amica. Il Sig. Hatake però fraintese lo sguardo di Kiki, capendo infatti che Goku si era innamorato di Bulma.

“Ah, bene. Quindi presumo che lei sia d'accordo a lasciare che sua moglie viva la sua vita con chi vuole, giusto?”, domandò a Vegeta.

Lui lo guardò gelido. “Come scusi?”, chiese poi.

“Siete qui perchè il Signor Son e la Signorina Brief vogliono stare insieme, no? Forse Lei non ha ancora accettato la perdita...”.

“Guardi che si sbaglia”, continuò Vegeta cercando di disintegrarlo con lo sguardo.

“Come? Ah, ho capito. Allora è lei che si è innamorato alla moglie del Signor Son”. Kiki e Vegeta si guardarono a occhi spalancati. Il sono pensiero di stare accanto a quella donna per anche un solo secondo lo mandava in escandescenza, e lo stesso valeva per Kiki.

Goku ridacchiò insieme a Bulma. Il Sig. Hatake non riusciva a capire.

“Guardi Sig. Hatake, si è sbagliato. Io non voglio stare con Goku. E Vegeta non vuole stare con Kiki. Divorziamo perchè i nostri mariti hanno deciso di stare insieme”, disse poi con tutta tranquillità Bulma. Il Signor Hatake la guardò a bocca aperta, accorgendosi solo in quel momento che i due Saiyan si stavano tenendo per mano. Si diede una scrollata, e riprese i suoi fogli.

“Ah. Capisco...”. La notizia doveva averlo scosso molto. Poi porse dei fogli a ognuno di loro insieme a una penna.

“Firmate negli spazi contrassegnati da una x. Questa è una delle molte pratiche che dovrete firmare per divorziare, ma è la più importante. Quindi, dopo oggi, potrete comunque considerarvi single”.

Vegeta lasciò la mano a Goku per poter firmare. Tutti e quattro porsero le rispettive penne al signore che le infilò in un barattolo sull'angolo della scrivania. Una volta raccolti i fogli, li timbrò un paio di volte, ci scrisse qualcosa sopra e li infilò in un apposito spazio dentro un cassetto.

“Bene. Siete ufficialmente divorziati. Spero che siate convinti della scelta che avete fatto...”.

“A cosa serve dirlo ora che abbiamo già firmato?”, lo interruppe Vegeta.

“Ottima osservazione signor...”.

“Vegeta”.

“Signor Vegeta. Sono comunque felice per lei e il suo compagno. E spero che le signore si rimettano subito in pista, belle come sono”, disse sorridendo a e alzandosi.

“Vi invierò le altre pratiche a casa; poi sarà tutto concluso. E' stato un piacere conoscervi”, disse, e aprì la porta. I quattro si alzarono e salutando -tutti tranne Vegeta- uscirono dalla stanza, e poi dall'edificio.

Una volta fuori, Goku fece un respiro a pieni polmoni, e sorrise a Vegeta e alle donne. Poi tirò l'altro Saiyan verso di se con uno strattone, dandogli un bacio affettuoso. Bulma e Kiki rimasero a guardare in silenzio.

“Ehi, andateci piano. Siamo comunque le vostre ex mogli”, disse Kiki staccandoli. Goku e Vegeta si guardarono sorridendo, prendendo sotto braccio la rispettiva ex moglie.

“Sappi che mi dovrai venire a trovare spesso, soprattutto per Goten e Gohan. Dovrai venirmi ad aiutare ogni volta che ti chiamo bla bla bla... Perchè bla bla bla...”. Le chiacchiere di Kiki si sentivano per tutta la città. Bulma diede una leggera spinta a Vegeta, poi chiese: “Come funziona la cosa?”, maliziosa.

“Cosa?”, chiese senza capire Vegeta.

“Sei tu la "donna" della coppia?”, chiese ancora Bulma. Vegeta la guardò stupito, arrossendo violentemente,

“Ma che domande fai?”, domandò.

“Ahahahah. Niente, è che mentre vi baciavate mi è sembrato così”, disse Bulma cercando di trattenersi.

Vegeta mise il broncio, sempre rosso. “Pensala come ti pare”.

“Quindi ho ragione!”, continuò la Blu.

-“Non ti dico niente!”.

-“Veggy! Vieni qui!”.

-“Chi è Veggy? Ahahah!”.

-“Ah! Sta zitta, donna!”.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: GoodGoneGirl