Ed ecco a voi il finale di questa mini-micro FF. Spero vi ricevere qualche recensione. 
Baci.
Ps: Come ho già detto la parte centrale è il presente, quella allineata a sinistra in corsivo è il passato.
Buona lettura :)

Questa è una nuova FF: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1594828&i=1

Routine quotidiana. Bambina, lavoro, lavoro, bambina. Justin che ogni tanto la viene a prendere. Justin che ora ha una ragazza.

 

Per l'ennesima volta abbiamo discusso, per l'ennesima volta ci siamo lasciati. Sono stanca di questa storia. Questa volta è per sempre. Non voglio più vederlo.

Ho solo diciotto anni. Ho scoperto di essere incinta. Non glielo dirò, potrebbe reagire male. Poi non stiamo più insieme. Se gli fosse importato di me mi avrebbe cercato.

 

Devo smetterla di vivere nei ricordi.

 

-Chloe, sei tu?-il suo sguardo è sorpreso quando mi nota mentre prepara caffè dietro al bancone del bar dove lavoro.

-Justin..-balbetto. Il suo sguardo cade inevitabilmente sulla mia pancia. Quinto mese.

-Perchè non mi hai detto niente?-continua a gridarmi contro.

-Perchè avresti reagito così-singhiozzo.

Il suo sguardo si addolcisce improvvisamente.

-Ti amo, io.

 

 

Eppure le cose non si sistemarono.

 

Scusami amore, avrei dovuto dirtelo prima. Non avercela con me. Devo partire per lavoro, un tour. Tornerò tra cinque mesi.

Cinque mesi? La bambina sarà già nata.

 

Non me lo aspettavo.

 

-Non puoi tenermi lontano da mia figlia!-grida.

-Tu te ne sei andato!-la bambina piange tra le mie braccia.

-E' MIA!-è esasperato, stanco.-ti prego-sussurra.

-Dico davvero, Justin. Se vuoi vedere la bambina puoi venire quando vuoi.

 

 

Oggi Chrys fa due anni. Per la prima volta festeggeremo insieme con Justin il suo compleanno. 

-Papà!-grida lei mentre lui la prende in braccio e le sciocca un bacio sulla guancia
.-Come sta la pia piccola che oggi fa gli anni?

-Bene!!-lei batte le mani e si accoccola a lui, sorride, si avvicina a me e mi bacia la fronte.

-Come stai? 

-Bene-sorrido, falsamente.-come sta la tua ragazza?

-Bene-fa spallucce- ma oggi voglio solo pensare alla mia piccola. Vi porto al Luna Park, ok?

Per la prima volta trascorriamo una serata da famiglia. Risate, giochi, foto. Mi si spezza il cuore se penso che ho mandato all'aria tutto questo per il mio orgoglio. 

Justin torna da me con la bambina in braccio e degli hot dog nell'altra mano.

Mangiamo, chiacchieriamo. Siamo venuti qui al nostro primo appuntamento. Volto lo sguardo sul tavolo dove eravamo quel giorno, sospiro.

E' sera, è ora di tornare a casa. La bambina si addormenta in macchina, Justin s offre di portarla a letto. Sorrido tenera mentre vedo come le rimbocca le coperte.

Inaspettatamente mi abbraccia. 

-Mi manchi.-mi sussurra soffiandomi in un orecchio. Ansimo quasi.

-Anche tu. -balbetto.

Le sue labbra seguono un breve percorso di baci dall'orecchio alla bocca, sfiorandomi la guancia.

E' come il primo.

-Hai la ragazza.-sussurro allontanandomi da lui.

-Ho sempre amato solo te.

Mi bacia ancora, e come la prima volta ci ritroviamo a far l'amore, stretti e passionali.

-Non andartene questa volta. -sussurro in lacrime mentre nascondo il viso nell'incavo del suo collo.

-Mai.