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Autore: doyoubelieve    17/02/2013    2 recensioni
Mi chiamo Alexia Smith ho 17 anni capelli biondi e occhi verdi,quando avevo 12 anni ho perso entrambi i miei genitori,attualmente vivo con mio fratello maggiore Josh lui è tutto ciò che ho oltre alle mie amiche Emma e Fiona,sono una ragazza con molti problemi,ma che sorride nonostante tutto e che ha una gran voglia di vivere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il suono della campanella mi distolse dai miei pensieri,dovevo scusarmi con Justin non avevo il diritto di dirgli ciò che gli avevo detto, non lo conoscevo e non potevo affatto giudicarlo senza sapere niente, indipendentemente da ciò che faceva con le ragazze.Mi diressi verso la mensa guardandomi sempre in torno,ma di Justin nessuna traccia,vidi Emma e Fiona venire verso di me 
Em:"Hey andiamo a mangiare?"
I:"Ehmm.. si" 
se non era in corridoio doveva essere in mensa 
Fi:"C'è qualcosa che non va?" 
I:"In realtà sto cercando Justin" 
le ragazze mi guardarono intontite,con gli occhi che quasi gli uscivano dalle orbite 
Em:"Perché lo cerchi?" mi chiese cercando di capire 
I:"Ci siamo scontrati e forse ho parlato troppo" dissi abbassando lo sguardo 
Fi:"Cosa intendi dire con troppo?" 
I:"Beh ecco..." balbettai un po' per poi proseguire il discorso "troppo al punto da dovermi scusare con lui.." 
Em:"Lo hai visto da qualche parte?" 
I:"No, qui in corridoio non c'è.." 
Fi:"Vedremo in mensa" 
Mentre ci recavamo in mensa,non facevo altro che essere tormentata dai sensi di colpa,il mio stomaco era scombussolato,la fame che avevo mi era passata tutto ad un tratto, aprì la porta guardandomi intorno Justin sembrava scomparso nel nulla, presi un vassoio e quasi a sforzo iniziai a mangiare continuando a guardarmi in torno
Em:"Alexia se ne sarà andato gli parlerai domani.." 
I:"Si forse hai ragione tu.." 
Em:"Certo che ho ragione,adesso mangia che mancano ancora due ore"  
Solo il pensiero di altre due ore mi uccideva,poi con tutta quest'ansia era ancora peggio,non avevo detto chissà cosa,eppure ero dispiaciuta e mi sentivo tremendamente in colpa.Mi recai di nuovo in classe cercando di non pensare ed a restare attenta alla spiegazione,ma era davvero impossibile,continuai a picchiettare la matita contro il libro per tuttala lezione e così anche in quella successiva.La campanella finalmente suonò, sembrava ci mettesse anni, mi recai verso il mio armadietto per lasciare gli ultimi libri,intanto Emma e Fiona mi aspettavano fuori per tornare a casa,quando chiusi l'armadietto ero sicura di ritrovarmi Justin davanti ma non fu' così, cercai di non pensarci recandomi fuori per raggiungere le ragazze e pian piano ci avviammo verso casa 
Fi:"Hai più visto Justin?" 
I:"No" 
Em:"Se non mi sbaglio oggi ha gli allenamenti di hockey alle cinque, potresti andare lì" 
I:"Si magari ci andrò ma aspetterò fuori,non mi va di sembrare una delle sue puttanelle" 
Fi:"Vuoi che ti accompagniamo?"  
I:"No non preoccupatevi" dissi accennando un sorriso 
Fi:"Beh in bocca al lupo" disse ridacchiando 
I:"Crepi" dissi ridendo e recandomi verso la porta di casa le salutai ed entrai,buttai lo zaino per terra buttandomi a peso morto sul divano
Jo:"Hey come è andata oggi?" disse interessato 
I:"Oh lasciamo stare" dissi stanca 
Jo:"Cosa hai combinato?" disse sedendosi accanto a me 
I:"Ho parlato troppo a quanto pare" feci le spallucce 
Jo:"Al solito" ridacchiò 
I:"Vogliamo parlare di te?" dissi prendendolo in giro 
Jo:"No meglio di no" rise prendendo il telecomando 
I:"Metti un film" gli ordinai prendendo una coperta e accucciandomi vicino a lui.Senza accorgermene mi addormentai lentamente 
Mi svegliai pian piano dopo due ore e mezza, mi stiracchiai sbadigliando,solo dopo qualche minuto mi accorsi che Josh non era accanto a me 
I:"Josh" urlai 
Jo:"Finalmente ti sei svegliata bella addormentata" disse baciandomi la fronte,sorrisi felice 
I:"Che ore sono?" dissi ancora assonnata 
Jo:"Le cinque e mezza" disse tranquillo 
I:"Cazzo" esclamai salendo di corsa le scale andando in bagno 
Jo:"Cosa succede?" chiese urlando dal piano di sotto 
I:"Sono in ritardo" risposi mettendomi un filo di cipria,lo sentì farmi altre domande ma lo ignorai mettendomi del correttore e del mascara, il minimo indispensabile per non sembrare uno zombi,scesi le scale di fretta recandomi verso la porta 
Jo:"Dove vai?" 
I:"A scusarmi con una persona" dissi prendendo una sciarpa e uscendo velocemente. 
Camminai velocemente con il vento freddo che mi scostava i capelli, in meno di dieci minuti ero arrivata giusto in tempo da vedere la squadra uscire dal campo,tutti eccetto Justin, ancora con il fiatone controllai ovunque ma niente non c'era,dopo svariati tentativi decisi di tornare a casa e parlare con lui a scuola, era già sera,mio fratello mi avrebbe ucciso, iniziai ad incamminarmi verso casa,con le gambe doloranti, inizio a piovere,perfetto non poteva andare meglio,iniziai a correre,quando vidi quattro ragazzi appoggiati alle pensiline dei negozi,c'era chi fumava e beveva,mi fermai di scatto proprio come aveva fatto il mio cuore, ero lontana da loro, ma come sarei passata in osservata? iniziarono a urlarmi contro,non capivo cosa stessero dicendo ma non si metteva bene per me, ad un tratto sentì accostare una macchina accanto a me 
I:"Merda" sussurrai 
Guardai dentro la macchina lentamente,era Justin, non sapevo se essere sollevata o nervosa 
J:"Sali in macchina" 
I:"Che ci fai qui?" chiesi confusa 
J:"Sali in macchina" disse insistente guardando i ragazzi 
Feci come mi era stato detto,non sapevo se essere più spaventata dei ragazzi oppure del fatto di stare in macchina con Justin 
J:"Nel sedile posteriore c'è un telo da mare asciugati che fa freddo" 
Lo presi e me lo arrotolai come si fa con una coperta,calò il silenzio, decisi che era il momento adatto per scusarmi 
I:"Justin ascolta.."" dissi guardandolo "mi dispiace per quello che ti ho detto oggi,sono davvero dispiaciuta" abbassai lo sguardo 
J:"Non importa,quello che hai detto è giusto, sicuramente non mi sarebbe piaciuto se lo vessero fatto a mia madre.." 
alzai lo sguardo verso di lui notando che mi stava guardando 
I:"Indipendentemente da questo non avrei dovuto dirlo, non posso giudicarti senza sapere nulla di te" 
Sorrise senza rispondere,fino adesso non aveva ancora fatto una di quelle sue battutine squallide, forse ero riuscita davvero a farlo riflettere.. 
J:"Adesso devo farti una domanda" disse continuando a guardare la strada 
I:"Spara" dissi tranquilla 
J:"Cosa ci facevi in giro a quest'ora?" disse guardandomi per poi ritornare a fissare la strada 
Diventai tutta rossa,come potevo dirgli che lo stavo cercando senza fargli creare dei film mentali? 
I:"E tu come mai hai un telo da mare in pieno inverno?" ridacchiai cercando di cambiare discorso 
J:"Lo tengo lì in caso mi bagnassi e come vedi è utile,ma non hai ancora risposto alla mia domanda" ridacchio' anche lui 
I:"Beh.. ecco.." dissi cercando di trovare una scusa "ero a casa di Emma non mi sono accorta dell'orario e beh.. il resto lo sai.." 
J:"Mhh.. okay" disse sorridendo vagamente,non aveva creduto alla mia storia ovviamente, ma l'importante è che non mi facesse domande 
I:"Sai dove abito vero?" 
J:"Si si lo so" disse sorridendo ancora  
Ancora una volta silenzio, ma durò poco visto che ad interromperlo fu Justin 
J:"I tuoi genitori non si arrabbieranno del'orario?" 
I miei occhi diventarono lucidi,le lacrime si stavano preparando, deglutì per evitare di farle scendere 
I:"I miei genitori non ci sono più" dissi cercando di non guardarlo negli occhi 
J:"Mi dispiace tanto io non volevo" 
I:"Non fa niente non preoccuparti" 
Intorno a noi non si sentiva nulla ormai tranne che silenzio,fino a che Justin non si fermò  
J:"Perché questo non si muove?" disse riferendosi alla macchina avanti a noi, iniziò a suonare il clacson 
I:"Justin" 
J:"Mio dio ma cosa sta facendo?" continua a suonare 
I:"Justin c'è un semaforo.. ed è rosso" dissi scoppiando a ridere  
J:"Oh.. non lo avevo visto, che figura di merda" disse ridendo anche lui 
I:"Sei unico" dissi ridendo fino alle lacrime,non rispose  si limitò a ridere ancora più forte 
Lo guardai per una attimo ridendo ancora, non era poi così male anzi era molto simpatico ed aveva un gran bel sorriso, mi ero sbagliata sul suo conto,ed avevo fatto bene a scusarmi...
  
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