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Autore: kogarashi    05/09/2007    14 recensioni
Ash diventa Campione...ma qualcuno trama alle sue spalle cercando di minare la felicità e la gloria che per tanto tempo ha cercato...qualcuno che vuole vendicarsi di torti passati subiti...(attenzione: possibili alzamenti di rating)
Genere: Drammatico, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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§*°UNA VENDETTA BEN CONGENIATA°*§

§*°UNA VENDETTA BEN CONGENIATA°*§

Per raggiungere la vera felicità si deve sempre soffrire

 

Cap. 6

 

 

Misty guardò Gary, incapace di rispondere ad una semplice domanda come quella. Perché poi? Lei amava Ash no? E allora perché non riusciva a rispondere? C’era qualcosa in lei che le proibiva di rispondere affermativamente alla domanda di Gary. Ma cosa?

 

“Allora?” chiese il ragazzo guardandola in attesa.

 

Misty abbassò lo sguardo voltandosi e dandogli le spalle.

 

“Io…credo di si…”

 

Credo. Non era un si deciso, ma ora più che mai si sentiva confusa. Ash che le aveva urlato di non averla mai amata. E lei si sentiva ferita e presa in giro. Gary invece sembrava sincero quando le aveva detto di essersi innamorato di lei. Non sapeva cosa fare.

 

“Scusami, devo andare” disse uscendo dalla stanza e lasciando Gary solo a rimuginare.

 

Appena uscita dalla stanza si ritrovò di fronte a Brock che la guardò sorpreso ma allo stesso tempo amareggiato e deluso.

 

“Perché?” chiese.

 

“Perché cosa?”

 

“Vi ho visti, ti ho vista scappare in lacrime dal centro pokèmon, così ti ho seguita, e a quanto vedo ora le cose sono cambiate, sei passata a Gary adesso?”

 

La voce di Brock risultava fastidiosa, si sentiva colpevolizzata per qualcosa che non aveva previsto.

 

“Non l’ho voluto io! E’ successo e basta”

 

Falsità, era questo ciò che esclamava a gran voce dentro di lei.

 

“Io…non volevo baciare Gary!”

 

“Ma l’hai fatto! E ora come pensi di rimediare? Pensi che Ash ti perdonerà una volta che lo verrà a sapere?”

 

“Io e Ash non stiamo più insieme…in realtà non lo siamo mai stati…quindi non venire a farmi la predica proprio tu che fai la corte ad ogni donna che vedi!”

 

Il ragazzo dalla carnagione scura si sentì colpito in pieno dalle parole dell’amica. In fondo aveva ragione, e lui lo sapeva, chiunque al suo posto si sarebbe fatto trasportare dagli eventi, forse anche una come Vera, ma nonostante ciò non riusciva a perdonare quel misero tradimento. Prendersela con lei era come sfogare la rabbia su di lui.

 

“Misty…”

 

“Va al diavolo Brock!” disse lei dandogli uno spintone con la spalla e andandosene.

 

Tornarono entrambi al centro medico per pokèmon dove trovarono Max e Dawn ad aspettarli pazientemente. Ash non si era ancora visto e Brock suppose che si trovasse ancora rintanato in camera.

 

“Ash?” chiese.

 

“Nulla…sono andata a trovarlo ma mi ha urlato dietro di lasciarlo stare” disse Dawn triste.

 

“Ha fatto così anche con me…” disse Max.

 

Misty ignorò i loro discorsi e andò di nuovo nella camera di Ash…non sapeva perché lo stesse facendo, ma voleva almeno riuscire a fare pace con lui, le bastava anche soltanto rimanergli amica.

 

Entrò cautamente nella stanza ma guardandosi in giro non trovò nessuno. Ash non era li.

 

Corse giù dagli altri preoccupata e con il fiatone.

 

“Ash…Ash non è in camera!”

 

Allarmati i tre ragazzi si guardarono chiedendosi dove potesse essere finito.

 

Brock corse fuori dal centro medico scrutando nella penombra a causa del sole che era quasi completamente tramontato e seguendo l istinto si diresse verso il parco della cittadina.

 

“Brock dove vai?” gli chiese Misty.

 

“ A cercare Ash! Vedrai te lo riporterò indietro!”

 

Misty rimase scossa da quelle parole. Pochi minuti prima l’aveva accusata di essere una traditrice, e ora andava a cercare Ash al suo posto, per riportarlo da lei.

 

 

*

 

 

Ash aveva deciso di andare nuovamente in giro per la città, sedendosi su una panchina in compagnia dell’immancabile Pikachu, si sentiva male, le continue aggressioni, la furiosa litigata con Brock e l’allontanamento di Misty l’avevano distrutto. Ma più di ogni altra cosa odiava il fatto che nonostante tutto non riusciva a perdonare i suoi amici.

 

“Al diavolo” disse stringendo i pugni e guardando una piccola formica intenta a trasportare con molta fatica una piccola ala, probabilmente appartenuta a qualche povero insetto ormai morto.

 

“Forse anche io un giorno farò la sua stessa fine”

 

Pikachu lo guardò spaventato, una frase simile detta da Ash poteva risultare inquietante se detta in un momento come lo era questo.

 

Il cielo era terso, carico di nuvole temporalesche, e sicuramente entro poco tempo sarebbe finito con l’arrivare un potente acquazzone, ma Ash guardava quelle nuvole senza la benché minima intenzione di andarsene. Li era e li voleva restare.

 

Brock  lo cercò senza sosta per una buona mezz’ora piena prima di riuscire ad intravederlo tra la minuscola foschia che la pressione e la temperatura stava creando.

 

“Ash!” disse il ragazzo andando da lui preoccupato.

 

“Ciao Brock” disse stancamente Ash continuando a guardare il cielo.

 

Il ragazzo più grande seguì il suo sguardo guardando anch’esso in cielo.

 

“Mi dispiace…davvero…non volevo che…”

 

“Lascia stare Brock…probabilmente anche io avrei reagito così…” disse Ash.

 

Brock guardò sorpreso l’amico, sembrava essersi calmato, eppure qualcosa gli diceva che non era più l’Ash tonto e ingenuo di un tempo.

 

“Torniamo al centro medico dai…”

 

“No…preferisco rimanere qui Brock”

 

“Ma tra poco si metterà a piovere! Non vorrai mica restare qui!” disse Brock preoccupato.

 

Ash alzò le spalle incurante delle parole dell’amico e si alzò dalla panchina guardando Brock negli occhi.

 

“Lei…come sta?”

 

“Parli di Misty? Come pensi che possa stare? L’hai ferita e trattata male…”

 

Ash abbassò lo sguardo.

 

“Mi dispiace, ma era necessario…io…non…”

 

“Che cosa Ash…parla…”

 

“LASCIAMI STARE!” gridò Ash stringendo i pugni e correndo via seguito da Pikachu che preso alla sprovvista da quel gesto improvviso rimase indietro.

 

“ASH!” gridò Brock cercando di fermarlo ma senza risultato.

 

 

 

*

 

 

La pioggia cadeva anche a Fiordoropoli, dove Vera con il braccio ancora ingessato a causa dell’incidente stava percorrendo le vie della città accompagnata da un Drew incredibilmente apprensivo.

 

“Sei sicura di stare bene?”

 

Si Drew! Non preoccuparti, ci vuole ben altro per mettermi al tappeto” rispose la ragazza sorridendo all’amico in modo tale da fargli capire che la sua preoccupazione era esagerata.

 

Drew la guardò per un attimo e dopo un’attenta osservazione decise di lasciar correre, in fondo l’importante è che la sua amica/rivale/nemica stesse bene.

 

In realtà nessuno sapeva bene quanto la stessa Vera quanto il fatto dell’incidente avesse intaccato lo spirito di Drew, sempre spavaldo e sicuro di se adesso si sentiva in colpa, cosa che si era visto bene dal rivelare ma che non era sfuggito a lei, e così Vera cercava in tutti i modi di tranquillizzarlo, continuando a ripetere fino allo sfinimento che stava bene.

 

Però lei stessa sapeva che stava mentendo, stava male, si sentiva a disagio. Lei, una delle più brave coordinatrici di Hoenn poteva rischiare di perdere tutto per uno stupidissimo incidente, ma ogni volta che questo pensiero si faceva strada nel suo cuore lei lo cacciava via, respingendolo con forza e facendosi coraggio.

 

“Se non lo avessi fatto adesso Drew potrebbe non essere qui” pensava.

 

“Vera?”

 

“Si?” disse lei voltandosi di nuovo verso il ragazzo dagli occhi verde smeraldo.

 

“Stai…”

 

Si Drew…sto bene” sospirò lei bloccandolo prima che glielo chiedesse di nuovo, poi si voltò e sorrise scuotendo la testa divertita ma al testa stesso disperata per la situazione.

 

Si fermò aspettando che le macchine che sfrecciavano sulla strada li facessero passare, guardando quasi con noia il semaforo che segnalava con la sua luce rossa il divieto di attraversare la strada.

 

“Sta per spiovere” disse guardando il cielo che stava lasciando pian piano spazio al cielo azzurro come i suoi occhi.

 

“Gia”

 

Il semaforo divenne verde e Vera un po’ più felice per il fatto che dopo un acquazzone spunta sempre uno stupendo arcobaleno si mise a sorridere come un ebete mentre pensava ai colori del riflesso.

 

“Non vedo l’ora che spunti l’arcobaleno Drew!” disse voltandosi verso l’amico.

 

Ma la sua felicità e il suo sorriso si trasformarono ben presto in preoccupazione e paura.

 

Drew era scomparso.

 

 

*

 

 

Gary tamburellava le dita contro l’asse del letto, annoiato e solo. Guardava fuori dalla finestra il brutto tempaccio che si stava velocemente avvicinando e sperando che tutti i suoi amici fossero al sicuro al centro pokèmon. Non poteva minimamente immaginare che ben due disgrazie sarebbero accadute di li a poco.

 

La pioggia aveva iniziato a cadere scrosciante, cominciando ad allagare le vecchie strade con le tubature ormai vecchie, ma Misty rimaneva imperterrita ferma fuori dal centro medico in attesa del ritorno di Brock, sperando in cuor suo che assieme a lui tornasse anche Ash.

 

Ormai era bagnata fradicia quando finalmente intravide tra la pioggia la figura di un ragazzo, riconoscendolo come Brock, ma il suo sorriso speranzoso sfumò non appena vide che era solo. Ash non era tornato.

 

Guardò il ragazzo avvicinarsi finchè lui non si fermò a pochi passi da lei.

 

“Mi dispiace…non sono riuscito a convincerlo a tornare”

 

Misty sentì le lacrime salirle agli occhi, ma cercò di trattenerle il più possibile.

 

Improvvisamente mentre la ragazza cercava di confondere le lacrime che non riusciva più a trattenere, con le gocce di pioggia che la stavano completamente inzuppando, sulla strada verso il centro pokèmon un’altra sagoma di stava lentamente delineando.

 

“Ma è…” disse Brock sorpreso.

 

“Ash!” disse Misty correndo verso il ragazzo che appena la vide corrergli incontro si fermò sorpreso.

 

“Cosa…ci fai qui fuori Misty?” chiese.

 

“Ero…ero…”

 

Non riuscì a trattenere le lacrime, scoppiò a piangere nascondendosi il viso tra le mani mentre Ash guardava sorpreso e spaventato la sua reazione.

 

“Ero preoccupata per te…” riuscì a dire tra un singhiozzo e l’altro.

 

Ash la guardò, avvicinando la mano a scostarle una ciocca di capelli bagnati dal viso.

 

Misty fremette, trattenendo il respiro a quel contatto, così leggero, ma anche così forte per il suo cuore.

 

Alzò il viso guardandolo negli occhi, occhi fin troppo profondi per lei, e fu invasa dalla paura, dal terrore che un giorno quello stesso sguardo, quegli stessi occhi, quello stesso tocco gentile le si sarebbe ritorto contro, finendo con il farle male.

 

“Io…” cercò di dire e sfuggendo al suo tocco “Mi dispiace”

 

“Dispiace più a me” fu tentato di dire Ash ma senza trovare il coraggio di dirlo, sapeva che quello non era ne il luogo ne il momento adatto, e così prima che lei potesse dire o fare qualcosa la prese per mano portandola all’interno del centro medico.

 

“Così rischi di raffreddarti” disse passandole un asciugamano bianco.

 

“G…grazie” rispose lei asciugandosi i capelli e guardandolo di soppiatto.

 

Sembrava diverso dai giorni prima, era più calmo, e stranamente nonostante l’avesse lasciata ora le stava parlando, dimostrandosi addirittura gentile nei suoi confronti.

 

“E’…tutto a posto Ash?”

 

Lui la guardò per un attimo prima di distogliere lo sguardo e concentrarsi su Pikachu che a causa dell’acqua si stava sovraccaricando di energia, notabile dal fatto che le sue guance avevano iniziato a sprizzare scintille.

 

Improvvisamente nella hall arrivò Max seguito da Dawn e Max che senza peli sulla lingua disse una cosa che fece raggelare il sangue nelle vene di Misty.

 

“E’ vero che prima tu e Gary vi siete baciati?”

 

D’impulso Misty si voltò verso Ash che aveva distolto la sua attenzione da Pikachu e ora aveva gli occhi sbarrati e guardava Max sorpreso.

 

“Chi…chi te l ha detto?” chiese Misty tremando.

 

“Veramente ho sentito Brock mentre ti sgridava dicendo di avervi visti”

 

Misty guardò spaventata Ash che abbassò la visiera del cappellino, e Misty sapeva fin troppo bene che quello non era un buon segno.

 

“Ash…posso spiegare”

 

“SPIEGARE COSA? COSA C’E’ DA DIRE OLTRE AL FATTO CHE APPENA TI HO LASCIATA SEI SUBITO ANDATA A FARTI CONSOLARE DA GARY?”

 

“Forse…forse ho capito male…” cercò di giustificare Max beccandosi un’occhiata di sdegno da parte di Ash che gli fece intendere di aver parlato anche troppo.

 

“Non è successo nulla Ash!” disse Misty.

 

“GARY TI HA BACIATA!”

 

“Smettila!”

 

“ALLORA SEI TU CHE HAI BACIATO LUI!”

 

“Si…cioè no…” Misty si trovava in una posizione scomoda, e la rabbia di Ash andava via via crescendo.

 

“Ash…io…”

 

“PIANTALA DI TROVARE SEMPRE GIUSTIFICAZIONI SU TUTTO MISTY! PER UNA VOLTA STA ZITTA!” gridò Ash tremando di rabbia e terrorizzando Misty che fece un passo indietro.

 

“Se…se… “ disse Misty proprio nel momento in cui arrivò Brock che era corso a vedere cosa stesse accadendo dopo aver sentito Ash urlare di rabbia.

 

“SE TI DA TANTO FASTIDIO CANCELLA LE SUE TRACCE DA ME!”

 

Silenzio. Dopo aver urlato questa frase l’intera hall era calata nel silenzio più agghiacciante. Dawn e Max la  guardavano allibiti mentre il rossore sulle sue guance si faceva più accentuato.

 

“Misty! Che stai dicendo? Ti rendi conto che è una cosa imposs…” Brock non riuscì a terminare la frase perché Ash aveva teso un braccio per fermarlo mentre si avvicinava a Misty.

 

Senza dire nulla Ash prese Misty per un braccio trascinandola via con lui su per le scale.

 

“Dove mi stai portando Ash? Mi fai male!”

 

Ash non disse nulla, si limitò ad entrare nella stanza che l’infermiera Joy aveva adibito per loro e ci spinse dentro Misty, entrando subito dopo di lei e chiudendo a chiave la porta.

 

“Ash…perché hai chiuso la porta?” chiese impaurita Misty, non riuscendo più a riconoscere la persona della quale era innamorata.

 

Il ragazzo la ignorò, andando verso la finestra semi aperta e chiudendola del tutto, oscurandola poi con le tende in modo da far calare la stanza nella semi oscurità, dopodichè si voltò adirato verso Misty.

 

 

*

 

 

Vera si guardava attorno, impaurita e sconvolta mentre cercava con lo sguardo d’intravedere la figura di Drew, i battiti del suo cuore avevano iniziato ad accelerare per la paura, c’era qualcosa che iniziava a delinearsi dentro di lei. Angoscia…disperazione. Doveva assolutamente trovarlo.

 

Tornò indietro riattraversando la strada incurante del fatto che il semaforo era tornato rosso e una macchina aveva violentemente frenato a pochi centimetri da lei e il guidatore le stava urlando dietro tutta la sua rabbia per averla quasi investita, ma a Vera questo non importò, anzi, probabilmente neppure ci fece caso, ora per lei c’era solo un pensiero. Drew.

 

“Drew! Drew dove sei? Se è uno scherzo è di cattivo gusto ti avverto!”

 

Nulla, la gente che le passava accanto di tanto in tanto la guardava probabilmente chiedendosi perché si stesse disperando in quel modo, ma la forza di Vera stava iniziando a vacillare mentre la sua paura cresceva.

 

“Era…era dietro di me…com’è possibile che sia scomparso?” si chiese guardando con affanno dentro ai negozi che costellavano la via.

 

“Drew! Mi sto arrabbiando! Vieni fuori!”

 

Ancora nulla, sospirò e tornò verso il semaforo e li il suo cuore smise di battere per alcuni istanti.

 

Li, vicino al marciapiede non ancora trasportati via dal vento c’erano dei petali rossi…di rosa

 

 

*

 

 

“Cos’hai detto prima?” disse Ash guardando Misty con un espressione seria in volto.

 

“Di che parli?”

 

“Cosa vorresti che facessi Misty?”

 

La ragazza ricordò improvvisamente ciò che aveva urlato disperata e arrabbiata nella hall e abbassò lo sguardo rossa in viso. Non pensava che il ragazzo la prendesse realmente sul serio. Ma forse, si stava sbagliando.

 

“Ecco…io…non pensavo che la prendessi sul serio…”

 

“SEI UNA STUPIDA! RAGIONA QUANDO PARLA!” urlò Ash ancora arrabbiato.

 

“SENTI CHI PARLA! COME SE TU RAGIONASSI!” rispose a tono Misty infuriata.

 

Ash si avvicinò a lei e i due si guardarono con rabbia, nessuno dei due però si accorse di essere fin troppo vicino alla sponda del letto e così quando Misty fece un passo indietro cadde sul materasso portandosi dietro Ash che aveva cercato di tenerla in piedi.

 

“Ahio” disse Ash che aveva sbattuto la testa contro quella di Misty nella caduta e si alzò diventando bordò quando si accorse di essere proprio sopra alla ragazza che lo guardava con un espressione sconvolta e imbarazzata.

 

“Ah…ecco Misty…”

 

“MANIACO!” urlò Misty spingendolo via e facendolo cadere a terra.

 

“Maniaco io? Sei tu che mi hai preso!”

 

Misty si alzò e si diresse verso la porta arrabbiata come non mai.

 

“Stai andando da Gary?” chiese tagliente Ash guardandola.

 

“Que…questi non sono affari tuoi Ash Ketchum!”

 

Sbloccò la serratura e guardò per un ultima volta Ash e si fermò. Il ragazzo si era seduto esausto sul letto, con lo sguardo basso a contemplare il pavimento.

 

“Stupida…”

 

Misty si sentì colpevole, forse per la tristezza che sembrava trasparire da Ash e rimase con la mano sulla maniglia, abbassando anch’essa lo sguardo.

 

“Perché…mi stai dando della stupida adesso?”

 

Ash si sistemò il cappellino che nella caduta si era stortato.

 

“Perché non hai capito nulla…”

 

“Eh? Che cosa dovrei capire?” Misty alzò lo sguardo guardandolo, mentre lui non distoglieva lo sguardo da terra.

 

“Io…ti ho mentito…non ti ho lasciata perché non ti amavo…”

 

“Ma l’hai detto tu! Me l‘hai urlato contro!” disse Misty incapace di capire dove volesse arrivare il ragazzo.

 

“Accidenti Misty! L’ho fatto per proteggerti! Io…”

 

Ash si alzò, dirigendosi verso Misty e la prese dolcemente abbracciandola e lasciandola interdetta.

 

“Non voglio che ti accada qualcosa a causa della mia immaturità”

 

Misty arrossì, capendo solo ora quanto dovevano essere costate ad Ash quelle parole.

 

“Stai dicendo che…”

 

“Non ho mai smesso di amarti…”

 

“Cosa? Ma allora perché?” 

 

Ash si stacco da lei dolcemente e controvoglia.

 

“Perché posso anche essere stupido, ma in alcune cose ci arrivo anche io. Tutti questi incidenti, sono stati fatti da qualcuno che deve avermi seguito e deve aver visto tutti o almeno buona parte dei miei incontri dal mio esordio. E quindi…deve essere qualcuno che mi conosce molto bene…e mi è venuto il sospetto che questa persona mi stia…ci stia ancora osservando”

 

“Quindi…è per questo che hai chiuso la finestra?”

 

“Si…stupidamente ho pensato che trattandoti male ti avrei protetta…perché automaticamente non saresti stata più una persona da colpire a causa del fatto del legame reciso…ma…non ce la faccio…”

 

Misty sorrise e abbracciò Ash che iniziò a tremare forse per la paura, per qualcosa che in cuor suo sapeva gia che sarebbe successo, la strage non era ancora terminata.

 

“Andrà tutto bene Ash…vedrai…andrà tutto bene”

 

 

*

 

 

Molto lontano da li un ragazzo dai capelli e dagli occhi color verde smeraldo si stava destando da un sonno profondo. Drew aprì gli occhi cercando di alzarsi ma trovando la cosa impossibile, si sentiva male, la testa gli girava e aveva tutti i muscoli indolenziti.

 

“Dove…dove mi trovo?” chiese tenendo gli occhi socchiusi a causa nella semi oscurità che regnava li attorno.

 

Non ricordava nulla, ricordava solo che Vera, la sua piccola Vera stava attraversando la strada, poi aveva sentito un doloroso colpo alla schiena e poi…il buio.

 

Tese le mani verso l’alto, trovando però qualcosa che lo ostacolava in questo semplice movimento, si guardò intorno spaventato, capendo solo in quel momento di trovarsi in una specie di scatola di vetro.

 

“Che diavolo?”

 

Tolse la polvere da sopra il vetro che si trovava sopra di lui, rivelando un piccolo spiraglio di luce dal quale potè intravedere il tronco di un albero sui cui rami erano cresciuti rigogliosi degli splendidi frutti rossi.

 

Ciò che però lo spaventò era che quell’albero era molto più in alto di dove si trovasse lui, e ciò stava a significare solo una cosa. Drew era sotto terra.

 

Istintivamente cercò le sue sfere pokè per richiamare i pokèmon, ma con terrore si accorse di non averli con se. Qualcuno glieli aveva portati via.

 

“Ehi! C’è nessuno? Qualcuno mi sente?” urlò Drew sbattendo le mani contro il vetro che a quanto pareva era rinforzato.

 

Tossì, l’ossigeno dentro quella specie di botola stava pian piano scemando, non sarebbe riuscito a sopravvivere a lungo, doveva trovare un modo per uscire da li.

 

Solo allora però si rese conto che quella botola in realtà era molto più simile ad una bara, una bara dove era impossibile uscire. E la terra pian piano lo stava inghiottendo a causa del peso. Era in trappola. Drew era stato sepolto vivo.

 

 

 

 

CONTINUA…

O.O mi odio da sola…ho lasciato in sospeso il cap in questo modo!questa è crudeltà allo stato puro! Oddio devo davvero barricarmi in casa perché mi sa che tutti i fans di drew mi verranno a cercare vero drew? (FATEMI USCIRE DI QUIIIIII!!!! çOç nd: Drew)…chissà come finirà xDD nel prossimo cap vi dirò la dinamica…ohohoh eh bhe…chissà se morirà proprio lui… xDD non ve lo dico…ma ormai potete immaginarvelo ù.ù xDD bhe al prox cap di 1 vendetta…dove 1 protagonista ci lascerà x sempre. (x ovvi motivi ho alzato il rating perché ora tutto diventerà + crudele e cruento…e non è 1 scherzo) Ps: questo è il cap della pioggia xDD

 

 

KATE R:

ok…tu mi vuoi uccidere…ù.ù ma questo lo so da tempo xD penso che tutti mi vogliono uccidere…ma va bhe xDD tu hai fatto di peggio ^-^ non sei tu a farmi paura…è vera che mi terrorizza dopo aver buttato giu la porta del ripostiglio ù.ù °° ti è piaciuta la scena del bacio…bene bene bene allora la prox fic che farò se sarà 1 mistyxgary te la dedico…oltre al matrimonio di harley e alla fic su caroline xDD

 

ASHLEY:

anche tu sei nella lista delle persone che vogliono la mia morte prematura? xDD MI FAI PAURAAAAAAA!!!!! çOç cioè…ok…ho rimesso diciamo le cose a posto tra ash e misty *x forza…mi han minacciato tutti* indi ora puoi anche sorridere no? *erika vuole morire giovane*

 

FEDINA:

a te non lo chiedo neanche perché so gia che sei li che guardi lo schermo del pc con una furia omicida negli occhi ù.ù ehm…fedi…ora che hai letto questo cap…mi sa che oltre ad attila e al tipo violentatore vorrai mandarmi anche molto altro *paura*

 

LOVE92:

love xDD la ciocca di capelli rossi…in realtà era il pezzettino dell’amo di minimisty xDD eheh grazie cmq…come puoi vedere x ora non è ancora 1 mistyxgary ù.ù ma non dico nulla…potrei anche cambiare idea alla fine xD

 

BELFIO:

oooh mio prediletto xDD nonché mio amicuzzolo di scuola xDD passa gli esami perché se no ti uccido né? è___é sono contenta che ti sia piaciuta la fic grazie xD

 

BUTTERFLY89:

°° duplica?? No no xD eheh…esatto! È proprio l’amo! ^-^ bhe…come hai visto lei non l’ha detto ad Ash…ci ha pensato quel piccolo topo ragno di Max u_u va bhe vedrai…quando saprai chi è il o la colpevole tutto ti sarà + chiaro!

 

BULMA93:

grazie bella! ^-^ eccola qui! Ho aggiornato con molto ritardo perché la voglia scarseggiava parecchio ù.ù

 

VIVITHEBLACKWIZARD:

ù.ù non sono sadica…proprio no xDDD eheh…mi piace solo fare storie così xDD *ok la smetto* che dire…grazie x i complimenti…

 

ILA:

°° alla faccia del papiro! bhe…non sei l’unica al quale è piaciuto il bacio xDD *alza la manina* ma ci voleva…in realtà ash e misty non dovevano fare pace…ma x cause riguardanti la my salute (ha rischiato la morte) ho dovuto riavvicinarli prima…ma tanto non è finita x quei poveri disgraziati xDD grazie ancora

 

CRAZY DARK QUEEN:

spero che ti sia piaciuto anche questo (seppellimento di drew a parte xDD) eheh…grazie anche a te! Eh gia…anche a me è piaciuto il bacio.

 

 

  
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