PARTENZA

Rin entrò con irruenza nella stanza dell' Hokage senza troppi convenevoli.

" Dov'è quel BAKA di Kakashi?!" sbottò irritata, a braccia conserte e battendo nervosamente il piede sul pavimento, creando su di esso un piccolo solco.

Il Terzo la guardò sorpreso, con una pergamena a mezz' aria.

Aveva visto quella ragazzina, preoccupata, compassionevole, gentile ma mai così furibonda.

Dopo la scomparsa di Obito, il suo compagno di squadra e il suo maestro Minato, nonchè Quarto Hokage, Tsunade sua allieva prediletta, l' aveva presa sotto le sue cure e con molta probabilità il caratteraccio di quest' ultima aveva intaccato quello della ragazzina.

Oramai, era una copia sputata della Sannin.

Il Sadaime inspirò una lunga boccata dalla pipa che aveva sul lato destro della bocca, prima di risponderle.

"Ciao Rin, Kakashi è uscito poco fà, doveva vedersi con Jiraya, partirà con lui per una settimana di allenamento speciale" spiegò.

Rin s' irrigidì di colpo, borbottò qualcosa di incomprensibile e uscì dalla stanza.

Sul volto dell' Hokage comparvè un sorrisino inquietante.

Jiraya attese pazientemente, appoggiato con la schiena a un lato dell' imponente portone di Konoha, Kakashi che, come sempre, era in ritardo.

Poco dopo sentì dei passi.

" Sei in..." iniziò staccandosi dal palo.

Ma davanti a sè, non si trovò il genio-ninja ma la sua compagna di squadra che era, a dir poco, arrabbiata.

" Rin?".

La ragazzina si guardò intorno, lo sguardo infuocato si puntò su Jiraya.

" Lui dov'é?" sibilò.

Jiraya cominciò a sudare freddo.

Quella ragazzina assomigliava un po' troppo a Tsunade.

Rin era cambiata davvero tanto.

Kakashi arrivò un' ora dopo.

" Buongiorno, Jiraya-sama vede...".

Ma non riuscì a finire la frase che il pugno di Rin gli arrivò dritto in testa.

" Sei un Baka! Dovevo venirlo a sapere dal Sandaime che partivi per un allenamento speciale?!Non potevi dirmelo tu, eh?!" un toro inferocito avrebbe avuto la sua stessa espressione.

Occhi fuori dalle orbite e fumo grigio che usciva dalle narici dilatate.

" Rin, io..." inziò, massaggiandosi la testa dolente.

" Rin, io un corno!" berciò inacidita.

Jiraya rise sotto i baffi.

" Non volevo dirtelo perchè temevo che ti saresti preoccupata e quindi che mi avresti costretto a rimanere al Villaggio...".

L' espressione di Rin cambiò repentinamente, scrutò Kakashi senza parole. Si sentì in colpa per quel pugno.

" Oh" abbassò il braccio, pronto di nuovo a colpirlo, " era per questo, bè se è così scusami per il pugno, eheh" rise nervosamente.

Kakashi la fissò basito.

Non si era ancora abituato alla "nuova" Rin. Più sicura, forse un pò troppo forte. Ma da una parte ne era felice. Gli piaceva questo cambiamento, anche perchè alla fine conservava ancora dei tratti di quella "vecchia" come il sorriso dolce che gli stava facendo in quel momento.

Si avvicinò a lui, avvolgendogli il collo con le braccia.

" Cerca di tornare tutt'intero e non autodistruggerti come fai di solito pretendento troppo da te stesso, ti aspetto" mormorò piano al suo orecchio.

Kakashi rimase immobile, un po' a disagio come tutte le volte che Rin lo abbracciava, non perchè non volesse, il contatto dell' amica era sempre rassicurante per lui, ma perchè aveva sempre paura di perderla subito dopo o che le accadesse qualcosa.

Forse era un po' troppo paranoico.

" Va bene" le rispose con un sorriso, Rin sciolse l' abbraccio.

" Andiamo?" Jiraya s' intromise.

Si salutarono con la mano da lontano.

Quando la giovane alzò gli occhi al cielo.

Pensò ad Obito, per poi rivolgere una preghiera al suo maestro.

Minato-sensei, prenditi cura di lui.