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Autore: Shayla_the_angel    18/02/2013    1 recensioni
Buon giorno care lettrici e cari lettori di EFP...che dire su questa mia nuova fic senza rivelare troppo? Non lo so. Ovviamente i protagonisti indiscussi sono sempre e solo loro (^^) e la loro storia si intreccia con quella di Clare, una ragazza particolare, con un passato difficile da dimenticare, soprattutto perché ci sono evidenti testimonianze di quel passato, che tornano a tormentarla ogni volta che guarda gli occhi azzurrissimi del bambino che dorme nel lettino accanto al suo. I titoli dei capitoli sono strettamente legati alla musica. Che so...potrebbero essere titoli di canzoni oppure frasi che magari mi hanno colpita o che semplicemente ci stanno bene...in ogni caso alla fine di ogni cap vi avviserò riguardo autore e canzone (almeno se non le conoscete le andate a sentire poi mi fate sapere =D)...poi che altro rivelarvi? Non saprei...vi chiedo perdono se verrà fuori una schifezza (il che mi sembra abbastanza probabile visto il mio umore da topo morto =D) e se, come al solito, Gustav avrà un ruolo piuttosto marginale. Mi impegnerò tantissimo per tenerlo in mezzo alla storia, ma ho letto pochissima roba sul suo conto e non so proprio come gestire il personaggio...vabbè...in ogni caso vi auguro buona lettura.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Eccomi ritornata! :D duuuunque dove eravamo rimasti? Ah si paparazzi everywhere!

Ricominciamo da qui.

Simone, Clare e Lydia sono in giro per la città, mancano da recuperare i biglietti del viaggio di nozze e la prova dalla parrucchiera.

Mi prendo un po’ di spazio perché mi sono resa conto di non avervi mai dato un’idea precisa di come potesse essere Clare nella ff.
All’inizio della storia l’ho sempre immaginata con i capelli corti, tipo così (anche più lunghetti visto che comunque non passa così tanto tempo tra l’inizio e il punto dove ci troviamo adesso)

 

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Mentre in quest’ultima parte la immagino così (ovviamente senza extension rosse, quindi rimarrebbero un po’ sotto il livello delle spalle)

http://www.google.it/imgres?hl=it&tbo=d&rlz=1C2VEAD_enIT417IT479&biw=1517&bih=725&tbm=isch&tbnid=jMuoUOI__aQ6AM:&imgrefurl=http://kikikannibal.forumcommunity.net/%3Ft%3D25020663&docid=pEnzdmL67jTa8M&imgurl=http://cdn.buzznet.com/assets/users16/kikikannibal/default/tehe--large-msg-123588685475.jpg&w=500&h=750&ei=PoceUdKOHY3Bswa4jYDYDw&zoom=1&ved=1t:3588,r:2,s:0,i:151&iact=rc&dur=735&sig=102082929754267889614&page=1&tbnh=185&tbnw=124&start=0&ndsp=25&tx=60&ty=105

 

Bene e ora che ho messo apposto la mia coscienzina vi lascio al capitolo :) spero abbiate apprezzato le mie scelte d’immagine. Küssen a tutte

 

50.Per rabbia e per errore

 

Simone mi strinse in un abbraccio.

«Stai tranquilla e non ti agitare. Questa rabbia non fa bene né a te, né al bambino. Ora pensiamo alle cose da fare e basta. Ora andiamo in agenzia e non pensiamo più a queste cose, ok?» mi disse.

Annuii, poi mi alzai e insistetti per pagare almeno il pranzo.

Una volta fuori ci avviammo verso l’agenzia di viaggi.

La giornata era tiepida e soleggiata e per strada c’erano veramente tantissime persone.

Se non fosse stato che ogni due persone ce n’era una che mi guardava o che mi indicava o che quantomeno mi riconosceva, mi sarei potuta sentire come anni prima. Senza Michail, senza Tom eppure spensierata.

Senza pensieri, senza preoccupazioni. Anche se in quel periodo ancora non sapevo cosa volesse dire sentirsi amati e amare incondizionatamente qualcuno.

Notai qualche altro fotografo che si era messo sulle nostre tracce, ma mi arresi all’eventualità di essere pedinata sempre e comunque.

Sospirai, poi presi sotto braccio Simone e Lydia e camminammo sorridenti verso la nostra meta.

 

---

 

«Daremo nell’occhio in maniera disumana» sussurrò Bill.

«Tu dai sempre nell’occhio» gli risposi.

«Ok, ma allora cosa siamo venuti a fare tutti quanti assieme?» mi rimbeccò.

«Clare si sarebbe insospettita se mi fossi mosso da solo, tu non credi?» mormorai.

«Ragazzi, che ne dite di decidervi, qui dietro si sta stretti» s’intromise Georg, esprimendo il parere di Gustav e Gordon.

Erano seduti sui sedili posteriori della Cadillac e stavano condividendo il loro spazio con il seggiolino di Michail, che se ne stava seduto tranquillo a guardare il panorama.

«Allora facciamo così, visto che comunque quei falchi la macchina l’hanno già riconosciuta, direi che scendo, vado in gioielleria e poi torno indietro» proposi.

«Così domattina Clare saprà che sei andato a prendere le fedi da solo e ti ucciderà» aggiunse Bill.

«E se ce ne andassimo e provassimo a tornare domani, oppure se tu facessi una telefonata per prendere un appuntamento senza dover passare in mezzo alla linea di fuoco delle macchine fotografiche?» propose Gustav.

«Ok, va bene, facciamo così! Io scendo, prendo Michail e lo metto nel passeggino, poi scende anche Gordon, dopodiché quando tutti saranno ovviamente concentrati su di noi, Bill entrerà in gioielleria e prenderà gli anelli».

«Non puoi usare il bambino per distrarre i fotografi. Clare potrebbe ucciderli se vedesse Michail s’un giornale domani» disse Gordon.

Appoggiai la testa al volante. Dovevo andare a prendere le fedi. Volevo che per Clare fosse una sorpresa, ma non potevo farlo per colpa dei giornalisti.

Che palle!

«E se tipo io scendessi ed andassi in gioielleria? Io non sono mai stato paparazzato…potrei fingere che mi avete dato un passaggio e poi potreste anche lasciarmi qui e allontanarvi» disse Gordon.

«Mi sembra un’idea geniale!» esclamò Bill.

«Sì, possiamo provarci. L’ordine è stato fatto a mio nome. Questa è la carta di credito. Grazie Gordon» dissi prima che scendesse.

Abbassai il finestrino in modo da farmi vedere dai fotografi che ovviamente si stavano gustando la scena in attesa di qualche scoop.

«Grazie mille per il passaggio signor…»

«Tom, solo Tom non si preoccupi. Arrivederci» risposi stringendo la mano a Gordon e sforzandomi per non mettermi a ridere.

Una volta allontanato misi in moto la macchina e svoltai.

I fotografi non lo degnarono d’uno sguardo e ci osservarono mentre andavamo via.

Esultammo!

 

---

 

Ero emozionatissima mentre Simone ritirava i biglietti per La Digue. Io e Tom alle Seychelles da soli. Sembrava un sogno.

Guarda l’ora. Erano già le 16.00. Fortunatamente la parrucchiera aveva lo studio poco lontano da lì.

Una volta raggiunto il salone e accomodate sulle poltroncine notammo che la segretaria si era messa a tirare tutte le tende dello studio.

«So che avete i fotografi alle calcagna e so anche che una sposa vuole che tutto sia perfetto il giorno del suo matrimonio, compresa la sorpresa allo sposo».
«Manterremo la massima discrezione in tutto quello che verrà fatto. Le telecamere di sorveglianza le abbiamo spente e non verranno fatte fotografie, potete stare tranquille» aggiunse.

Il lavoro in sé durò circa un’oretta, poi finalmente riuscii a guardarmi allo specchio.

La pettinatura in sé non era complessa. Si trattava di un bel raccolto che lasciava libera qualche ciocca, ovviamente arricciata a boccolo. Il tutto ovviamente completato dal cerchietto con i brillantini e il velo.

Mi voltai verso Simone e Lydia.

La mia amica si asciugò una lacrima.

«Sei meravigliosa» rispose semplicemente.

Una volta deciso che quella sarebbe stata la mia acconciatura nuziale, saldai il conto con la parrucchiera.

«Bene, ci vediamo il 30 alle 9.30, giusto?»

Annuii.

«Trucco e acconciatura, perfetto. Allora a giovedì» disse la ragazza, poi uscimmo.

Avevamo fatto tutto ed eravamo anche in orario per la cena.

 

---

 

Nel frattempo…

 

Avevamo recuperato Gordon un paio d’isolati più in là, poi avevamo portato a termine la nostra missione andando in agenzia.

«La contatteremo al più presto signor Kaulitz e grazie per essersi rivolto a noi» disse il ragazzo addetto alla segreteria, mentre ci allontanavamo.

Era ora di tornare a casa. Michail aveva bisogno di essere cambiato e avevamo anche fame!

 

---

 

Ora di cena.

Sentii rientrare le donne a casa.

«Mama…mamma…mamamamama» restammo tutti immobili.

Michail aveva appena parlato.

Sentii correre dall’ingresso in direzione della cucina.

«È successo per davvero? Ho sentito bene o mi sono sbagliata» ci chiese Clare entrando nella stanza.

«Ha parlato per davvero» sussurrai io, sorridendole.

Michail la guardò.

«Mamma…mamamamamama» esclamò ridendo.

Clare lo prese dal seggiolone e lo strinse.

«Sì amore mio, sono la mamma» disse baciandolo.

Gordon e Gustav arrivarono in quel momento con la cena.

«Per stasera abbiamo cucinato noi!» esclamarono.

Simone, Clare e Lydia si tolsero le giacche, poi si misero a tavola.

«Com’è andata la giornata?» ci chiesero.

«Benissimo. E a voi? »

«Meravigliosamente. Siamo riuscite a fare tutto» rispose mia madre.

«A parte per questo piccolo dettaglio» disse Clare posando sul tavolo una rivista con lei in copertina.

«Bene…ora tutta la Germania sa che aspettiamo un bambino» dissi osservando il giornale.

«Diciamo pure tutto il mondo. Quanto credi che ci abbiano messo le vostre fan tedesche a far girare la notizia in ogni forum del pianeta?» rispose lei, imboccando Michail.

«In effetti…» risposi.

Cenammo, dimenticandoci dei gossip, finché non squillò il telefono.

Georg si alzò di scatto e corse a recuperare il cordless.

«Pronto?» rispose deglutendo l’ultimo boccone.

«Sì ciao David, no no è qui. Sì te lo passo. Ok, ciao» poi mi porse il telefono.

Lo guardai con aria interrogativa.

Cosa voleva David a quell’ora?

«Sono Tom, dimmi pure Dave»

«Tom ascolta, domani potresti evitare di far comprare il giornale a Clare…o quantomeno potresti tenerla in casa?»

«Perché?»

«Beh, si è scatenato un bel casino su internet. E diciamo che le fan non sono state per niente educate riguardo il tuo futuro erede»

«In che senso?» mi stavo preoccupando.

«Eh dovresti vederlo di persona. Non hai il pc a portata di mano?».

Salii di corsa in camera e accesi il portatile.

«Sono al computer».

«Vai su un qualsiasi motore di ricerca e vai su un qualsiasi sito creato su di voi».

Obbedii.

Mi ritrovai di fronte a migliaia di commenti su Clare. Foto prese da chissà dove che la ritraevano.

«Hai già letto?».

Non risposi. I miei occhi erano ipnotizzati da quelle parole cariche d’odio. Com’era possibile che le fan si dimostrassero così arrabbiate di fronte ad una cosa così bella.

«È una troia! Sicuramente s’è fatta mettere incinta apposta per sposarselo! Ma non lo amerà mai come lo amo io! Tom ripensaci e non fare l’errore più grande della tua vita» lessi tra me e me.

«David, c’è un modo per comunicare con questa folla inferocita?»

«Non lo so…posso provare a vedere se riusciamo ad organizzare un’intervista lampo…però non prima di un paio di giorni».

«Ok Dave, nel frattempo vedrò cosa posso fare, grazie mille per avermi avvisato».

Attaccai e sospirai.

Non potevo crederci.

Che fine avevano fatto le ragazze gentile e tutte sorrisi e urla? Dove si erano nascoste? Perché avevano lasciato il posto a questi mostri carichi di rancore?

I miei occhi caddero sulla webcam. Avrei fatto un video e l’avrei pubblicato. Dovevo comunicare con loro e fermarle prima che, prese da foga adolescenziale, commettessero qualche stronzata.

 

---

 

Tornai a cena e non parlai con nessuno di quanto era successo. Mi tenni sul vago e Georg, che aveva parlato con Dave, non fece domande.

Una volta trascorsa la serata, ci dirigemmo ognuno alle proprie stanze.

Michail era crollato in braccio a Clare e si rannicchiò subito nel suo lettino.

«Amore, ho bisogno di parlarti e di farti vedere una cosa» dissi, aprendo il portatile e ritornando su quella pagina.

Clare si avvicinò e inorridì quando lesse ciò che c’era scritto.

«Oh mio Dio, Tom…cosa vuol dire questa cosa?» mi chiese, stringendosi a me.

«Non lo so, ma voglio sistemarla immediatamente. Quello che ti chiedo è di stare al mio fianco, ma di non parlare ok? Farò un video e lo manderò a questo gruppo di pazze, in modo tale da calmare i bollenti spiriti».

Annuì, quindi prese una sedia e si accomodò accanto a me, mentre io accendevo la webcam.

 

---

 

«Ciao. Sono Tom Kaulitz. So che potreste pensare che sia un sosia o un pazzo con manie di protagonismo che si finge un musicista famoso per notorietà, ma vi assicuro che sono io e la ragazza al mio fianco è Clare, la mia futura moglie.
Ho deciso di fare questo video perché sono stato informato di cose orrende scritte da alcune fan su alcuni siti internet.
Non so per quale motivo siate arrivate a pensare che la gravidanza di Clare sia solo un pretesto per “accalappiarmi” e tenermi tutto per sé. In ogni caso vi state sbagliando.
Amo questa ragazza e ho deciso di sposarla e di trascorrere con lei tutta la mia vita. Alcune di voi potranno sentirsi tradite dalla mia decisione e dal mio abbandonare il ruolo di “sexgott” ma non posso farci nulla.
Ho preso la mia decisione e non saranno di certo delle ragazze infuriate a farmela cambiare.
Se realmente siete mie fan, e fan dei Tokio Hotel allora accetterete questa scelta senza criticare o insultare e spero di non dover mai più leggere determinate cose sul conto della mia futura sposa.
Detto questo non posso fare altro che salutarvi e augurarvi le cose migliori.
So che siete tutte in attesa di scoprire qualcosa di più su quello che accadrà in futuro e magari sperate che vi riveli qualche news sul gruppo, ma questo video è stato pensato apposta per chiedervi di smetterla di dire certe cattiverie gratuite sulla mia famiglia.
Tra poco mi sposerò e tra sei mesi diventerò padre, ma questo non m’impedirà di proseguire il mio impegno con la band e spero che anche voi capirete come mi posso essere sentito quando ho letto certe frasi.
Ora vi lascio e mi auguro che possiate capire il perché mi sono preso l’incarico di rispondervi personalmente.
Tengo ad ognuna di voi, perché è grazie a voi che i Tokio Hotel sono diventati così. È grazie a voi che possiamo permetterci di vivere questa vita e di girare il mondo.
Ed è grazie a voi che ho conosciuto la donna della mia vita. Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata»

Il video andò in onda sul telegiornale del mattino.

Eravamo tutti in sala da pranzo a fare colazione e Tom stava controllando gl’innumerevoli commenti che erano stati postati in risposta al suo video.

«Ed è così che Tom Kaulitz ha deciso di quietare gli animi di migliaia di adolescenti disperate per le imminenti nozze del loro idolo» disse infine la giornalista.

«Pare che anche questa sia stata sistemata» dissi, sorridendo.

 

Sorry capitolo un po’ magro e povero, ma in questi giorni ho litigato con il moroso e non sono stata molto ispirata. La notte porta consiglio e infatti i risultati si sono visti (l’idea di mandare Gordon in gioielleria mi è venuta ieri mentre dormivo ahahah) e il discorso di Tom l’ho scritto adesso, ed è quasi la 01.30 :P

Ok, per quanto riguarda il velo e la pettinatura di Clare, li immaginavo così:
Velo    http://d3071so08cwu1j.cloudfront.net/wp-content/uploads/2012/12/velo-sposa-3-e1355915951795.jpg

Pettinatura   http://www.google.it/imgres?hl=it&tbo=d&rlz=1C2VEAD_enIT417IT479&biw=1517&bih=725&tbm=isch&tbnid=CE-FEqAS1tP6nM:&imgrefurl=http://www.zankyou.it/p/trucco-per-le-spose-bionde&docid=2Q4KWwcWfLup-M&imgurl=http://magazine.zankyou.com/it/wp-content/uploads/2010/05/Ecco-i-consigli-di-Zankyou-per-il-trucco-di-una-sposa-bionda.-Foto-www.charade.it_.jpg&w=640&h=904&ei=boceUa_ZK4TJsgaCpIHQAw&zoom=1&ved=1t:3588,r:0,s:0,i:79&iact=rc&dur=343&sig=102082929754267889614&page=1&tbnh=194&tbnw=140&start=0&ndsp=23&tx=68&ty=88

E ora parliamo del titolo, dunque…

“Per rabbia e per errore” se non ricordo male, oltre a essere parte del testo, è anche il titolo di una canzone cantata nello spettacolo teatrale “Romeo e Giulietta” di Cocciante.

Ovviamente essendo in italiano e leggendo l’ultima parte del capitolo si capisce che è riferito alle fan, che hanno scritto quelle parole per rabbia (io direi invidia) e che poi Tom fa capire loro che si tratta di un errore.

Bene, spero di essere più prolifica per i prossimi capitoli. Prevedo un altro salto temporale, anche perché ormai i preparativi sono agli sgoccioli.

Vi lascio con un’ultima domanda…secondo voi in che agenzia è andato Tom? E per cosa dovranno contattarlo??? Ahahaha spero che il mistero vi tenga sulle spine mie care lettrici. Un bacio a tutte e buona notte.

   
 
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