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Autore: kat_gunsnroses_love    18/02/2013    1 recensioni
Mi sono messa la prima maglia che ho trovato,quella faccia di Gesù stampata nella t-shirt bianca mi ricordava qualcosa.
Solo quando guardai quella foto sul comodino capii a chi l’avevo vista tante volte indossare.
Axl Rose??? Non è possibile
Così, presa da qualche strana emozione, mi misi a correre per quell’immensa e bella casa, finche lui, coperto solo da quei boxer neri ai quali avevo tanto sbavato dietro, mi bloccò.
“Buongiorno Catherine! Bella maglia!”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura!!!!
Un mega bacione e un mega grazie a chi segue la storia!!

 

 
AXL
“Hey Axl! Hai dormito sul divano?”
“Sì Cath, non avevo le forze per venire a letto”
“E’ venuto Slash a farti la puntura?”
“Sì”
“Come stai?”
“Molto meglio. Vai a lavorare?”
“Sì, ti ritrovo qui quando torno?”
“Certo”
Un sorriso forzato uscì dalle mie labbra
Nella mia testa non c’erano altro che le parole che Slash mi aveva detto ieri sera
 
 
 
Ieri sera
SLASH
“Slash ce l’hai fatta! Stavo per chiamare chi l’ha visto”
“Sì ma adesso recupero, ho già pronta la puntura. Su, fammi vedere il tuo bel culetto”
Slash era bravo a fare le punture, bravo quanto a suonare la chitarra.
Anche se, quella che mi aveva appena fatto, non era in vena.
“Dov’è Catherine?”
“E’ andata a dormire”
“Axl ti devo dire una cosa…. C’è non dovrei dirla ma non posso starmene zitto così… Mentre tu sei qui a divertirti lei piange disperata e capisci? Non è giusto”
“Piange? Ma chi? Cosa stai dicendo?”
“Mi dispiace Axl”
“E di che?”
“Perché era da tanto tempo che non ti vedevo così felice con una ragazza”
“Slash dove vuoi arrivare?”
“Ho incontrato Lizzie fuori da casa tua”
“Cosa voleva? Non l’ha ancora capito che non me ne frega niente di lei?”
“Lizzie ti voleva dire che.. non voleva che te lo dicessi io”
“Slash su cazzo parla”
“E’ incinta”
Non aveva espressione
“Parla Axl. Ti prego”
“Cosa ti aspetti che ti dica, è?”
“Qualcosa cazzo”
“Qualcosa tipo.. Povera Lizzie, la sposerò subito e il bambino lo cresceremo insieme”
Aveva quello sguardo lì, quello di quando è venuto alle prove del gruppo e ci ha detto quello che aveva scoperto.
Che nel suo schifo di infanzia, oltre alle botte e alle violenze psicologiche, c’era dell’altro.
Gli abusi
Un brivido mi percorse la schiena.
“No Axl, non ti tenere tutto dentro. Sfogati”
Questi anni non lo avevano cambiato.
Quando c’era qualcosa che non andava, lui scappava.
“Dove vai?”
“Fuori a fumare”
Decisi di seguirlo.
Cosa non troppo facile, dato che avevo i texani e stavo camminando sulla spiaggia.
Me li tolsi, sperando che nessuno me li rubasse.
Si era fermato, seduto su una panchina tirava nervosamente a quella che aveva tutta l’aria di essere una canna.
“Slash dai, vieni qua”
Mi aveva visto? Come aveva fatto?
“Ti ho visto su”
“Allora Axl, ti va di parlarne?”
Guardava il mare pensieroso
“Con Erin non facevamo altro che litigare, tanto che a causa di tutte queste sofferenze ha perso il bambino. Poi c’è stato il mio amore per Dylan, il figlio di Stephanie, che sicuramente non rivedrò mai più”
Si girò dalla mia parte e mi guardò negli occhi
“Forse questa è la volta buona Slash, voglio far crescere mio figlio in una vera famiglia. Con una mamma e un babbo uniti”
“Quindi vuoi tornare con Lizzie?”
“Sì”
“E Catherine?”
Non ricevetti una risposta, non mi serviva riceverne.
I suoi pugni chiusi e stretti, il suo sguardo indurito e i suoi occhi lucidi mi facevano capire più di mille parole.
Axl era un duro, uno che pur di non mostrarsi debole agli altri tratteneva le lacrime.
“Vado a recuperare i miei stivali. Tu cosa fai?”
“Per stanotte sto da Catherine. Vai pure a casa Slash”
 
 
 
AXL
Cos’avrei fatto adesso? Non lo so.
Preferirei poter avere, anche una sola carezza, di Catherine piuttosto che una vita di sesso sfrenato con Lizzie.
Le emozioni che mi dava Catherine le avevo provate solo per una donna nella mia vita, ma ero giovane, pensavo solo a scopare come un animale, a farmi e a ubriacarmi.
Era una storia malata.
Cazzo mi scervello a fare?
Non devo scegliere, adesso c’è Lizzie.
Ci DEVE essere Lizzie, solo lei.
 
 
 
CATHERINE
“Hey sorriso a trentadue denti! Sei la felicità fatta a persona”
“Ciao Perla!”
In questi giorni ero sempre felice, da quando avevo iniziato a frequentare Axl non potevo non esserlo.
“Ho già parlato con il capo! Da lunedì si lavora con Kristen!”
“Bene! Iniziamo a fare quello per cui abbiamo studiato!”
“Cosa c’è di meglio? Ah sì… Uscire con Slash è molto meglio”
“Cosa?”
“Esco con Slash!!!!!!!!!!”
Le brillavano gli occhi dalla contentezza
“E dove andate di bello?”
“Ah non lo so”
La conoscevo bene Perla, quel sorrisetto voleva dire solo una cosa: Sesso
“Ne sei sicura?”
“Sì, tra noi c’è una gran attrazione fisica. E questo mi basta”
“Bene! Divertiti Perla”
“Beh se è vero quello che si dice lui sco…”
“Ok, non continuare. Ho capito”
“Cath, c’è una cliente! Vai tu che io devo finire di sistemare la vetrina”
Una biondina con i tacchi a spillo stava guardando la borsa, in pelle di coccodrillo, più costosa del negozio.
“Salve signorina, posso esserle utile?”
“Sì, intanto prendo questa. Poi vorrei vedere dell’intimo”
“Certo, mi segua di la!
“Voglio qualcosa di molto sexy, ne devo approfittare adesso che ancora non mi è cresciuta la pancia”
“E’ incinta?”
“Sì, ma il mio fidanzato ancora non lo sa”
“Vedrà che ne sarà felicissimo, i bambini sono una cosa meravigliosa”
“Infatti, e nessuna puttana si dovrebbe mettere in mezzo tra due persone che stanno per diventare genitori”
Perché mi guarda così? Guarda te che gente che c’è al mondo
“Mi scusi signorina se l’ho guardata in quel modo un po’ insistente mentre dicevo quelle brutte parole”
“Di niente, non si preoccupi”
“E’ che da quando ho seguito il mio fidanzato e ho visto che se la fa con una, mi comporto in modo scontroso con tutte le donne”
“Ah, capisco… Spero che le cose fra voi due si sistemino presto”
“Anch’io”
Poverina, non deve essere di certo facile.
Gli uomini sanno proprio essere dei veri stronzi
 
 
 
SLASH
Avevo un po’ di imbarazzo ad andare a prendere Perla al lavoro perché avrei sicuramente incontrato Catherine.
L’avevo chiamata stamattina e mi aveva dato appuntamento per oggi stesso.
Ero agitato, Perla era splendida.
Lo era perfino più di me!
“Ciao Perla”
“Slash”
“Hey Slash! Trattamela bene”
“Certo Catherine”
Chissà Axl come l’avrebbe lasciata
Mi dispiace, per tutti e due.
“Dove andiamo piccola?”
“A casa mia?”
Con uno sguardo malizioso mi guardò dritto negli occhi
“Sei.. sei sicura?”
“Certo Slash, se no non te l’avrei chiesto”
In camera da letto non ci arrivammo, la voglia era talmente grande da farci iniziare a svestire fuori dalla porta di casa.
E’ stato semplicemente la scopata più bella della mia vita
 
 
 
CATHERINE
Andare a casa e sapere che c’è qualcuno che ti aspetta è bellissimo
“Ciao tesoro!”
“Ciao Cath”
“Mi vuoi fare svenire? Mi aspettavo di vederti tutto mogio e invece guarda quanto sei figo”
“Ma si, mi sono solo fatto una doccia e mi sono rivestito”
Sarà che lui è splendido anche con una semplice camicia e un paio di jeans
“Cosa vuoi per cena?”
“Cath io devo tornare a casa, mi dispiace”
Se ne stava andando via così? Senza dirmi nient’altro? Senza neanche guardarmi in faccia?
“Axl te ne vai così?”
Mi si avvicino e mi abbracciò forte a se.
Mi prese il viso e, in modo un po’ aggressivo, mi diedi un bacio pieno di passione.
Mi staccai da lui a fatica
Mentre mi accarezzava i capelli mi sussurrò
“Ti amo, ricordatelo sempre”
“Ti amo anch’io”
“Ci vediamo domani Catherine”
“A domani”
Vederlo allontanarsi da me mi provocò una tristezza immensa
 
 
 
DUFF
Come di routine, dopo essere stato da Kristen, mi fermai per qualche minuto in macchina davanti a casa.
C’era qualcosa di diverso.
La luce del soggiorno, dove Kate mi aspettava tutte le sere, era spenta.
Mi sembrò una cosa strana e così mi affrettai per accettarmi che stesse bene.
In realtà era molto preoccupato.
Era un persona talmente fragile che avevo paura che potesse fare una sciocchezza da un momento all’altro.
Su il mobile del telefono c’erano un bigliettino affiancato a un mazzo di chiavi
Faccio come hai detto tu, inizio a divertirmi e, per farlo, me ne vado.
Torno a vivere Duff.
Non cercarmi.
Kate.

Sollevato? No, non lo ero.
Kate, quello che per anni era stato tutto il mio mondo, sen’era andata.
Forse per sempre.
Non trattenni le lacrime. 

  
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