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Autore: theirvoices_    18/02/2013    19 recensioni
Dal primo capitolo.
"Harry la vide appoggiata all'armadietto. Le andò in contro, ma appena suonò la campanella lei gli finì contro. Si guardarono negli occhi. Lui osservò intensamente i suoi occhi color ghiaccio. Erano bellissimi, ci si poteva perdere dentro. Lei, però, anzi di cadergli ai piedi iniziò a dire: “Vienimi un altra volta addosso e ti taglio i piedi. Chiaro?” disse continuando a fissarlo negli occhi. Una cosa che amava fare la ragazza, era provocare, pensò. Appena si incamminò per dirigersi in classe si girò a guardarla. Aveva un corpo perfetto.. per non parlare del lato B. Scolpito da Giotto, pensava. Si ricompose e mentre tornò in classe in mente aveva solo una cosa. Portarsela a letto."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Stray Heart.

Prologo.

 

Solita mattinata di scuola ad Holmes Chapel. Harry, quella mattina era di ottimo umore, come sempre d'altronde. Era un ragazzo sempre solare, socievole, bello, sportivo e molto popolare. Era anche come conosciuto “il puttaniere”. Sembrerà un aggettivo molto “forte”, ma dopo essersi portato a letto tutte le ragazze della scuola, gli si era dato questo soprannome. Riusciva ad ottenere tutto quello che voleva, in un modo o nell'altro.
Arrivò a scuola con calma andando dai suoi quattro migliori amici: Niall, Liam, Zayn e Louis. Era una specie di gang di cui Harry ne era il 'capo'. Mentre chiacchieravano delle solite cavolate da ragazzi, videro una Range Rover fermarsi a pochi passi da loro. Era una macchina solo costosa che possedeva solo Harry nella scuola. Appena la portadell'auto si aprì restarono ad occhi e bocca spalancata tutti quanti. Scese una bellezza d'altro mondo. Una ragazza molto fine all'apparenza, abbellita da occhiali da soli neri, Ray Ban probabilmente, e borsa a tracolla. Si chiuse la porta della macchina alle spalle e si avviò vicino ad una ragazza li vicino sfoderando un sorriso. La “gang” era incuriosita da questa ragazza dalle gambe sottilissimi e i lunghi capelli marroni caderle intorno al viso. Avevano visto pochissimo di lei, ma la voglia di conoscerla non era poca.

 

Era appena arrivata e si sentiva a disagio. Appena iniziò a camminare si accorse di Emily, sua sorellastra. Doveva stare in quel paesino disperso per l'Inghilterra, come lo chiamava lei, per ben un anno intero, compresa l'estate. Lei era di New York. La voglia di andarsene dalla grande mela era misera. Anzi non esisteva proprio. La aveva le sue “amiche”. Anzi ripensandoci non aveva nessuno. Aveva sempre avuto un carattere scontroso dopo il fidanzamento con James. Un ragazzo che le fece chiudere il suo cuore aprendo le sue gambe. Non volle ricordarsi di questa parte di New York. I genitori non erano per niente presenti. Erano divorziati da un paio di anni e lei abitava dal padre, pieno di lavoro, in centro a NY. La madre si era sposata con un signore ricevendo così sua figlia. Erano sorellastre. Scosse la testa cacciando quei pensieri e ricordi e prese a fissare la sorella. Erano diversissime di aspetto fisico. Lei mora, alta, magra, occhi azzurri ghiaccio e scontrosa, mentre Emily bionda, piccolina ma magra, occhi verdi scuri quasi marroni e dolcissima. Si girò intorno per vedere con chi avrebbe dovuto passare l'anno. Alzò gli occhiali e i suoi occhi ne incrociarono un paio verde smeraldo. Era come attirata da quegli occhi, voleva guardarli e guardarli per ore, ma li aveva semplicemente visti da lontano. Venne richiamata “sulla terra” e si diresse a prendere il suo orario scolastico. Cercava disperatamente la classe.. ma era tutto inutile. Girovagò per il corridoio finché non lesse sulla porta: “G3” la sua classe. “Ma che nomi sono per le classi?” sussurrò prima di bussare. Aspettò un “Avanti!” o un “Prego” che non arrivò mai. Aprì la porta entrando e chiedendo scusa al professore giustificandosi di non aver trovato la classe. Ripresero subito a far lezione. “Neanche le presentazioni!? Pff..” disse sussurrando e tirando fuori il libro di letteratura inglese. Mentre prendeva appunti guardò fuori dalla finestra vedendo degli alunni fare educazione fisica. Questa volta i suoi occhi si incrociarono con un paio color oceano, più chiari dei suoi. Questi contatti visivi l'avrebbero ammazzata prima o poi, lo sospettava.

Appena suonò la campanella schizzò fuori dall'aula dirigendosi al suo armadietto poco distante dall'aula. Posò i libri e lesse l'orario. Le toccava un ora di matematica. Prese il libro e dopo aver chiuso l'armadietto sbuffò poggiando la schiena a quest'ultimo. Come diamine avrebbe fatto per un anno intero? Suonò la campanella e nello girarsi per andare a lezione andò contro un ragazzo.

 

Harry la vide appoggiata all'armadietto. Le andò in contro, ma appena suonò la campanella lei gli finì contro. Si guardarono negli occhi. Lui osservò intensamente i suoi occhi color ghiaccio. Erano bellissimi, ci si poteva perdere dentro. Lei, però, anzi di cadergli ai piedi iniziò a dire: “Vienimi un altra volta addosso e ti taglio i piedi. Chiaro?” disse continuando a fissarlo negli occhi. Una cosa che amava fare la ragazza, era provocare, pensò. Appena si incamminò per dirigersi in classe si girò a guardarla. Aveva un corpo perfetto.. per non parlare del lato B. Scolpito da Giotto, pensava. Si ricompose e mentre tornò in classe in mente aveva solo una cosa. Portarsela a letto.

 

Passarono le ore e si ritrovò insieme alla sorellastra a pranzare insieme ad altre ragazze in mensa. Il cibo era disgustoso per lei, quindi optò per una semplice mela. Pur avendo moltissimi soldi, non era per niente viziata. Mangiava di tutto.. ma quello proprio non lo sopportava. Sembrava vomito di cavallo con una fogliolina verde sopra. Si girò intorno e notò tutti mangiarlo con gusto.. tranne quei cinque ragazzi che mangiavano anche loro una mela. Dal loro abbigliamento capì che erano di una squadra di rugby o calcio. “Non li guardare. Sono irraggiungibili, viziati, cattivi e puttanieri. Sono peggio di James” disse Emily sotto voce. “Come fai a sapere di James?” disse la ragazza con un leggero segno di irritazione. Non le piaceva per niente parlare di James. “Lo so e basta. Non li pensare a quei cinque. Sii fredda con loro. Sopratutto con il riccio.” gli disse, infine, la ragazza per poi scomparire. Era successo qualcosa. Ne era sicura. Si alzò e si diresse in aula pronta a fare le ultime due ore di lezione. Guardò l'orario. Chimica e Geometria. Si era orientata bene in quella scuola, ormai, e trovare la classe fu molto semplice. Appena entrò si accorse di cinque ragazzi li a scherzare. Ma appena entrò tacquero e spalancarono la bocca. Si sarebbe divertita.. se lo sentiva.  
 

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Ecco il primo capitolo. Un po' cortino.. ma nel prossimo mi rifarò.
Spero la storia vi intrighi un po'.. ci tengo moltissimo
La gif rappresenta Harry quando le guarda il lato B. Emily immaginatevela come Dianna Agron.
Nei panni della protagonista Kaya Scodelario.
Lascereste una mini recensione? 10 parole.. accetto critiche, offese e qual'altro.
Ora.. vado. Al prossimo capitolo lettrici :)

  
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