18/02/2013
1 recensioniLike this, with a tight grip”
Cercai di correre ancora, ma le gambe non mantenevano più il peso del mio corpo. Lo lasciai andare, di nuovo, senza poter fare nulla. Volevo gridare, fargli sapere tutto, ma l’unica visione ormai era il vuoto. La stanza intorno a me cominciò a girare, non si fermava più.
“Holly, svegliati”.
“Holly, dai”.
Mi alzai velocemente, mi guardai intorno, ma vidi solo il viso di mia madre che sorrideva.
Cazzo, non di nuovo. Ormai ero ebituata a tutti quei incubi, che mi facevano compagnia la notte.
“Ancora cinque minuti...”
Mi lasciai cadere sul letto, cercando di chiudere gli occhi, finchè non sentii quelle maledette parole.
“E’ arrivato tuo fratello.”
No, non era il momento adatto.
Mentre mia madre andò via, sbattendo la porta, rimasi ferma, in silenzio. Ripensai al sogno e la mia mano cercò involontariamente tutto ciò che mi rimaneva di lui.
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Una volta pronta, scesi al piano di sotto, bloccandomi però sulle scale.
“Ciao sorellina”.
Mi precipitai di sotto, inciampando, e finii tra le sue braccia forti.
“Cazzo, quanto mi sei mancato Payne !”
Dio, se mi era mancato.
Ma che ci faceva lui a Holmes Chapel ?
“ Che ci fai tu qui ?” gli chiesi mettendogli un dito sul petto.
“Mi mancavate troppo e ho pensato di farvi una sorpresa” disse lui, sorridendomi e abbracciandomi ancora una volta.
Lo odio quando mente.
“Payne” lo ripresi.
“ Va bene, va bene. Sono venuto qua per un motivo preciso. Ma te lo dirò dopo” mi sussurò all’orecchio, sorridendomi.
“Allora, Liam come va ?” gli chiese mio padre.
Pensai a ciò che mi voleva dire mio fratello, ma avevo paura di saperlo.
La sua maledetta promessa.
“Oh, molto bene direi. C’è in programma un tour mondiale. Sono molto contento di come vadano le cose” disse lui sorridendo.
“Bene, sono molto fiero di te” gli disse mio padre.
Ma certo: lui era la star mondiale. Chi non sarebbe stato fiero di lui !
Per un momento pensai che a due anni fa,lui era la mia forza e ,senza il suo aiuto, io starei ancora rimpiangendo i miei fottuti ricordi.
“Hol, vieni un attimo di sopra con me ?” mi risvegliò dai miei pensieri, chiedendomi di raggiungerlo.
Lo maledissi mentalmente, ma poi afferai la sua mano e lo seguii.
Come arrivammo nella mia stanza, si buttò sul mio letto e mi tirò a sè.
“Sai già cosa ti devo chiedere, vero ?” rise lui.
Annuii lentamente.
“ Quindi, che ne dici ? Vieni a Londra con me ?”
Merda.
Salveeeeeeeeeee ! Allora, questo è il primo capitolo della mia prima storia.
Fatemi sapere che ne pensate. Se volete chiedermi qualcosa, qualsiasi cosa, CHIEDETE.
Spero che la storia vi piaccia, è ancora in fase di creazione e quindi ho qualche dubbio ancora, però i capitoli iniziali sono già scritti e ho molte cose in testa.
Se volete potete anche trovarmi su twitter , sono @Fortemarta.
Ora vi lascioooo, fatemi sapere.
Adiosssss