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Chi era,
chi è e per sempre sarà! -
“
… Promettimi di
starmi per sempre vicino,
Promettimi
di
amarmi per l’ eternità,
Promettimi
di non
abbandonarmi mai,
Perché,
altrimenti io… Morirei … “
Meglio
non pensarci. Già, bella soluzione la mia: fare finta che
nulla sia mai accaduto
e proseguire con la propria vita
come se niente fosse. L’unica maniera per farsela passare
è quella di
affrontarla, ma… fa troppo male! Soprattutto se la persona
che non c’è più
veniva considerata il mondo da qualcuno, soprattutto se questa persona
che non
c’è più era stata l’ unica
che quest’ altra persona abbia
mai amato. Chi era la persona che è
morta? Bè, era il tipo che:
Se
stavi male, a letto con la febbre a 40, lui entrava nella tua camera
con una
coppa gigante di vetro in mano con dentro tutti i tuoi gusti preferiti
di
gelato.
Se
tutti ti davano contro e non ti davano retta… lui era
l’ unico che era dalla
tua parte e che ti ascoltava.
Se
avevi bisogno della ricarica per il cellulare, lui usciva alle 2 di
notte per
fartela… anche rompendosi una gamba.
Se
tutti ti vietavano di mangiare la cioccolata lui era l’ unico
che ti faceva
uscire e che te ne prendeva una barretta sana di nascosto.
Se
avevi fame ti portava da mangiare.
Se,
tutti ti svegliavano con urli, schiamazzi, strilli, lui era
l’ unico che;
usciva, andava a comperare un cornetto con la nutella mettendotela
sotto il
naso per farti svegliare.
Se
tutti ti chiamano; animale, bestia…. Lui ti chiamava
principessa, stregetta.
Se
ti trovavi dall’ altra parte del mondo e ti serviva il suo
aiuto lui arrivata.
Se
nessuno si ricorda di ordinarti la coca-cola… lui va in
cucina ( anche se il
cibo non è di tuo gradimento ).
Se
gli chiedevi di apriti i cancelli del mondo… Lui te li
apriva.
Se
gli chiedevi la luna de la dava.
Se
hai subito un’ intervento lui ti fa trovare le patatine
fritte, gli hamburger e
la coca-cola quando torni a casa.
Se
ti volava il cappello in mezzo a un lago si buttava per riprendertelo.
Se
tu gli chiedevi di correre e buttarsi su una valanga di
neve… lui lo faceva.
Se
qualcuno gli chiedeva chi era, lui rispondeva: sono lo zio, il nonno,
il padre,
il nipote, l’ amico del cuore, il fratello maggiore e il
fratello minore…
Tutto! ( insomma ).
Se
nessuno ha fiducia in te lui te la da perché crede in te.
E
sai una cosa, caro zio, anche se non abbiamo alcun legame di sangue,
spero con
tutta me stessa di aver preso da te. Da te quella strana voglia e mania
di
voler andare sempre e comunque al massimo della velocità.
Non ho pianto tanto
per te, perchè so che hai vissuto una vita… che
tu hai vissuto, e piangere,
vuol dire rimpiangere; come se tu avessi sbagliato qualcosa. Non te ne
faccio
una colpa, non so se sia stato intenzionale o meno ma ti posso dire
che, quando
arriverà il memento, ci daremo il cinque come solo noi
sapevamo fare, io ti
chiederò di buttarti con me hai confini del mondo e tu,
sorridendo, comincerai
a correre, sperando di guadagnare vantaggio su di me, ed è
questa un’ altra
cosa che mi è sempre piaciuta di te che… anche se
mentre tu sta dormendo, io ti
tiro uno zoccolo in testa, tu non ti arrabbia, ma ci ridi e che tu non
mi
trattavi come una bimba che non capiva nulla, da fare vincere
altrimenti
piange, no; tu mi hai sempre trattato come una tua pari e una cosa per
la quale
posso dirti grazie è… di avermi insegnato come si
mangia la pizza, senza
posate, che bisogna sporcarsi, ungersi di olio e sugo per potersela
gustare
affondo perciò… grazie zio Luciano,
grazie…
Ps:
non dire a tua moglie che ti ho chiamato zio, altrimenti s’
ingelosisce…