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Autore: Loveyousince11_11    18/02/2013    3 recensioni
-Suvvia, Draco: ho più di mille anni e so riconoscere un ragazzo innamorato. Ti ho osservato, mi ricordi me da giovane: insultavo la cara Helena per poter vedere quello sguardo inceneritore che mi
aveva colpito fin dal primo giorno che l'avevo vista...ma una volta esagerai e lei esaferò e preso dalla rabbia la uccisi.Quando me ne resi conto decisi di raggiungerla.-
-Barone, mi scusi...ma perché mi sta raccontando tutto ciò?-
-Perché – asserì lui, con un'ombra negl'occhi -Non voglio che le Case Grifondoro e Serpeverde abbiano due nuovi fantasmi alla fine di questo anno. -e poi si librò in aria e, attraversando la parete sovrastante il camino, sparì, lasciando solo Draco a meditare sulle sue parole.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Draco Malfoy continuava a rigirarsi nelle lenzuola verdi-argento nel dormitorio che condivideva con il suo migliore amico, ma non era il lieve russare di Blaise a disturbarlo.No, a disturbare il sonno del Principe delle Serpi era un sogno, o meglio, un ricordo, che lo visitava ogni notte.
 
Primo viaggio sull'Espresso per Hogwarts. Un Draco undicenne se ne stava seduto a vantarsi della sua abilità in volo e del suo purissimo sangue, mentre dei 'docilissimi' Tiger e Goyle lo ascoltavano, quasi pendendo dalle sue labbra.
-...e così, ve l'assicuro. Un Babbano stava per vedermi, ma ho virato giusto in tempo e mi sono nascosto...- ma il suo sproloquio fu interrotto da un educato bussare alla porta dello scompartimento, seguito dall'entrata di una ragazzina, con dei grandi occhi e gonfi capelli castani.
-Scusatemi- iniziò con una vocetta molto acuta. -Ma Neville ha perso il suo rospo, Oscar. L'avete per caso visto?- Draco la fisso insistemente, interessato: quella bambina era...interessante.
-Noi non abbiamo visto nessunis..- ma fu interrotto da un urlo di Tiger.
-TOGLIMELO DI DOSSO! TOGLIETIMI QUESTO SCHIFOSISSIMO ROSPO DALLA TESTA!- urlò mulinando le sue grosse braccia, impedendo un qualsiasi ipotetico avvicinamento da parte dei tre.
-Tranquillo, faccio io.- sussurrò la bambina. -Accio Rospo!- 
La bestiola si sollevo lentamente dalla testa del ragazzino e lievitò fino alla sua mano.
-Uao! Ma tu sei..UN GENIO! Gli Incantesimi d'Appello sono roba avanzata e tu non avrai più di undici anni!...Piacere, Draco Malfoy.- esclamò ammirato il ragazzo, tendendole la mano. La ragazzina l'afferrò e gliela strinse, con le guance tinte di un delizioso rosso papavero.
-Hermine Granger...e non ho fatto nulla di speciale. Ho soltanto studiato molto, quest'estate...sai, i miei sono Babbani e hanno lavorato, perciò ho passato il mio tempo libero ad allenarmi.-
-Sei una NataBabbana?- esclamò lui, con una punta di disgusto mista alla più pura ammirazione: era sempre stato convinto che i NatiBabbani fossero idioti, ma quella ragazzina era tutto meno che poco dotata.
-Si, sorpreso?- gli disse ridendo.Parlarono per una buona mezz'ora, quando
 -Oh, DIAMINE!Il rospo è fuggito di nuovo!- 
-Aspetta, ti aiuto.- disse il bambino, scortandola fuori, seguito a ruota dalle sue 'guardie del corpo'.
La ragazzina visitò diversi scompartimenti, mentre i tre l'attendevano fuori.
-Per Merlino! Lì dentro c'è Harry Potter!- esclamò Draco: per quando fosse stato educato ad odiarlo, era curioso di conoscerlo. -E quello vicino a lui..capelli rossi...abiti dismessi...lentiggini...è un Weasley! Voglio vederli da vicino- finì posando la mano sulla maniglia.
-Draco, aspetta...fa entrare prima me.- esclamò convinta.
-...Si, ma non metterci troppo...-
La ragazzina entrò e poco dopo fu seguita dai ragazzini.
-E così ci conosciamo, Potter. Io sono Draco, Draco Malfoy.- disse, porgendo la mano ad un ragazzino moro dagli occhi verdi, piuttosto magro.-Sai, credo che dovresti iniziare a frequentare le persone giuste...- gettò una occhiata disgustata al rosso seduto di fianco a lui – Non vorrai fartela con un Traditore del suo Sangue-
-Malfoy, non insultare Ron!- esclamò inviperita la ragazzina.
-Zitta, SangueSporco!- le parole gli erano sfuggite di bocca e se ne pentì subito. Hermione sbiancò leggermente ma non abbassò lo sguardo.
-Il gel che usi ti deve aver confuso le idee, usane un po' meno. Ci si potrebbe inscatolare una tonnellata di carne, con tutta la gelatina che hai in testa.- E con questa uscì, sbattendo la porta.
Il biondino la seguì e le afferrò un braccio. -Herm scusami!-
La ragazzina lo scacciò stizzita – Potresti sporcarti toccandomi, Malfoy.- e si avviò lungo il corridoio, seguita da un paio di occhi plumbei che minacciavano di far piovere.
 
Draco si svegliò di soprassalto, come sempre quando sognava il suo primo incontro con la MezzoSangue. Era stato così idiota ad insultarla, quando avrebbe dovuto stringerla a sè. Ne era stato innamorato fin dal primo istante, se n'era accorto troppo tardi. Negli ultimi cinque anni e  nella prima metà del sesto  aveva approfittato di ogni occasione per guardarla e aveva sfruttato ogni momento per insultarla, per ricevere quello sguardo orgoglioso che aveva fatto breccia nel suo cuore. E invece non aveva fatto altro che costruire un muro di odio fra lui e l'oggetto dei suoi desideri. Si alzò ed uscì dal dormitorio, stando attento a non svegliare Blaise. La Sala Comune era vuota, tranne che per il Barone Sanguinario, cosa strana perché Draco non aveva mai visto il fantasma della sua casa lì.
-Buonasera, signorino Malfoy. Non riesce a dormire?-
-Buonasera, Barone. No, ho avuto un incubo e non sono riuscito a riprendere sonno...-
-E quest'incubo era per caso incentrato su una certa MezzoSangue?-
Malfoy non aveva mai visto il Barone fare allussioni di questo genere e tanto meno avere un'espressione così maliziosa stampata sul viso traslucido.
-...No-
-Suvvia, Draco: ho più di mille anni e so riconoscere un ragazzo innamorato. Ti ho osservato, mi ricordi me da giovane: insultavo la cara Helena per poter vedere quello sguardo inceneritore che mi
aveva colpito fin dal primo giorno che l'avevo vista...ma una volta esagerai e lei esaferò e preso dalla rabbia la uccisi.Quando me ne resi conto decisi di raggiungerla.-
-Barone, mi scusi...ma perché mi sta raccontando tutto ciò?-
-Perché – asserì lui, con un'ombra negl'occhi -Non voglio che le Case Grifondoro e Serpeverde abbiano due nuovi fantasmi alla fine di questo anno. -e poi si librò in aria e, attraversando la parete sovrastante il camino, sparì, lasciando solo Draco a meditare sulle sue parole.
 
 
 
Il mattino dopo, Serpeverde aveva doppie Pozioni con Grifondoro. 
Entrando in aula, Harry urtò per sbaglio Draco.
-Hey Sfregiato –  Draco sapeva di star sbagliando – Perché non stai più attento?-
-Zitto Furetto, il vapore delle pozioni ti ha annebbiato il cervello!- Ecco, quello sguardo.
-Nessuno ha chiesto il tuo parere, MezzoSan...- ma uno schiaffo lo zittì.
-Wow Herm, non gliene davi uno dal terzo anno!- Ron sembrava un esaltato
Draco portò la sua mano nel punto in cui la Granger l'aveva toccato, tremante, ma prima che potesse  risponderle il professor Lumacorno entrò nell'aula e calò il silenzio.
-Oggi ragazzi, volevo mostrarvi una pozioncina molto curiosa.. che sa dirmi cos'è?-
La mano di Hermione scattò in aria, come sempre.
-Signorina Granger?-
-Amortentia. Il filtro d'amore più potente al mondo-
Draco si interesso improvvisamente alla discussione.
-Ottimo, 10 punti a Grifondoro. L'hai riconosciuta sicuramente per il suo colore madreperlaceo ....-
-E dal vapore che sale in caratteristiche spirali- proseguì Hermione con entusiasmo -E dovrebbe avere un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae...io ad esempio sento aroma di erba tagliata e pergamena nuova e...- Ma arrossì e non finì la frase.
-Altri 10 punti a Grifondoro. Ovviamente, la pozione non crea amore vero, ma una fortissima ossessione...-
-A me quella basta...- sussurrò Draco.
-Che intendi?-
-Blaise...devi aiutarmi a rubare un po' di quella pozione.-
-Ora, aprite pagina 439 e riproviamo con il Distillato della Morte Vivente.-
-...Draco? Tutto bene?-
-Zitto ed esegui. Io lo distraggo.-
Draco afferrò la bacchetta e sussurrò -Reducto- verso il calderone di un Tassorosso seduto davanti a loro.
Accadde in un attimo: il calderone esplose e la pozione bollente inondò l'aula. Nel fuggi fuggi generele Blaise e Draco scivolarono verso il calderone fumante e riempirono una decina di bottigliette a testa, poi le nascosero sotto i mantelli e tornarono indisturbati al loro posto.
Lumacorno sembrava nel panico. 
-Ehm, ragazzi calmi! E solo un po' di pozione innoqua dato che non ha fermentato...su, calmatevi!-
Hermione si alzò e puntò la bacchetta verso il pavimento -Gratta e Netta-, pulendolo.
-Complimenti signorina Granger, altri 10 punti a Grifondoro per il tempestivo intervento. Credo di potervi dare il resto delle due ore libere, devo riordinare....-
L'aula si svuotò velocemente. I primi ad uscire furono Draco e Blaise.
-Draco, mi devi spiegare un bel po' di cose!-
-Ne parliamo in Sala Comune-
Mentre si avviavano verso i sotterranei, qualcuno afferrò il braccio di Draco, costringendolo a voltarsi.
-Furetto, ti devo parlare subito- Draco stava per sveniere: Hermione, la sua Hermione, l'aveva seguito e adesso gli stava chiedendo di parlare. Evidentemente doveva avere uno sguardo estasiato, perché la Grifona alzò un sopracciglio, mentre Blaise gli passò una mano davanti agli occhi per farlo riprendere.
-Furetto, sei vivo?-
-Che vuoi MezzoSangue?-
-Te l'ho detto. Parlare. Da soli.- rispose Hermione, fulminando Blaise.
-Ti concedo 10 minuti- rispose Draco, mentre l'altro si allontanava.
-Oh, mi basteranno 10 secondi- disse lei, assumendo un cipiglio terribilmente simile alla McGranitt e alzantosi sulle punte per poterlo guardare negli occhi.
-Fa esplodere un altro calderone per rubare ingredienti dalla riserva del professore e ti denuncerò, lo giuro- poi girò i tacchi e se ne andò.
-Sei fuori strada...- sussurrò Draco, comunque sorpreso: la ragazza aveva ancora una volta mostrato di meritare il titolo di strega più brillante della sua generazione. 
Tornò rapidamente in sala comune e andò nel dormitorio. Blaise era seduto sul suo letto, intendo a sistemare le provette di pozione.
-Alohomora- Sussurrò Draco.
-Eccoti finalmente!..Che voleva, la Granger?-
-Dirmi che se farò esplodere un altro calderone mi denuncierà-
Blaise scoppiò a ridere – Quella MezzoSangue ne sa una più di Serpeverde....- poi tornò serio -E così il caro freddo Draco si è innamorato della Granger, eh? Quando?-
Draco non sapeva che fare, am decise che era meglio non mentire al suo migliore amico, dato che doveva aiutarlo. -Dal primo viaggio sull'Espresso.-
Blaise sembrò sorpreso – Ero convinto che fosse successo al terzo anno, quando la ragazza ti schiaffeggiò, come oggi!-
-No...ma fanne parola con qualcuno e giuro che io...-
-Si lo so, mi Avada Kadavrizzerai o cose così...piuttosto, come pensi di rifilargli questa roba? Sono passato in biblioteca a prendere un po' di libri per studiare un piano.-
-E lì che ti sei fatto questo graffio?- gli disse Draco, notando solo in quel momento il lungo graffio sanguinante sulla mano di Zambini.
-Si...quello stupido gatto della Granger, mi ha attaccato senza motivo!-
-Il gatto della Granger, dici?Quella bestia che sta sempre con lei?-
-Si...Draco, non mi piace quello sguardo.- Negli occhi del Principe delle Serpi si leggeva chiaramente la sua euforia per avere avuto un'idea geniale e, conoscendolo, Blaise non si aspettava nulla di buono.
-Aspettami qui, vado a prendere un libro in biblioteca e torno-
In dieci minuti Draco fu di ritorno: stringeva sotto il mantello un grosso volume polveroso.
Lo appoggiò sul letto, permettendo all'amico di leggerne il titolo 'Animagi&Mutazioni'
-Draco? Che cosa intendi fare?-
-Non l'hai capito? Fra poco ci saranno le vacanze di Natale...fingerò di partire, mentre....-
-Mentre in realtà rimarrai ad Hogwarts sottoforma di gatto peloso e bastardo! Geniale...pericoloso, ma geniale!-
Nelle due settimane che seguirono, Draco riuscì a mutare la sua forma in un serpente albino e nel gatto fulvo della Granger: l'unico problema era ilc olore degli occhi del gatto, che rimanevano plumbei invece che diventare gialli.
-Cosa pensi di fare per gli occhi?- chiese Blaise, mentre riempiva il suo baule: il giorno dopo, come quasi tutti i ragazzi delle quattro case, sarebbe partito per le vacanze di Natale. Drao tornò umano e giocherellò con la sua bacchetta -Ho deciso che la Oblivierò riguardo il colore degli occhi del gatto, non sarà difficile. Sono diventato piuttosto bravo con gli incantesimi non-verbali.Ora andiamo, è ora di cena e devi aiutarmi.-
Fecero il loro ingresso trionfale in Sala Grande, mentre come al solito tutto il sesso femminile li presente si sciolse davanti ai due Serpeverde, che camminavano tranquilli verso il loro tavolo. Draco si posizionò in modo da vedere la sua MezzoSangue e di poter lanciare l'incantesimo senza danno. La fortuna volle che lei si alzasse per parlare con qulla tipa strana di Corvonero, Lunatica Lovegood. Malfoy non perse tempo e lanciò l'incantesimo. Poi si alzò e si avvicinò con non curanza invidiabile, come se stesse davvero andando a leggere  la bacheca degli avvisi posta sulla parete opposta, per ascoltare la reazione della ragazza.
-Hermione- chiese la bionda, con il suo solito tono sognante -Stai bene? Hai mutato espressione all'improvviso....-
-Sto bene Luna...ho solo un po' di mal di testa. Comunque, mandami un gufo durante le vacanze!-
Draco uscì dalla Sala e non appena fu fuori portata, si trasformò in quel gatto odioso. Di lì a poco uscì anche Hermione.
-Grattastinchi!- esclamò la ragazza, stringendosi il gatto fra le braccia.
-Che ci fai qui? Ti avevo lasciato in biblioteca e ti avevo detto di tornare nella Torre!-
''Lui ci ha provato'' penso il gatto-Draco '' Ma non aveva fatto i conti con la mia abilità nella trasfigurazione. Devo ammettere che come lombrico era favoloso.''
-Su, torniamo in camera. Domani è Natale, ci credi? Ronald ed Harry torneranno alla Tana, mentre io dovrò rimanere qui: i miei lavorano...- Draco lesse nella sua voce una delusione velata.
Arrivarono davanti al quadro raffigurante quella signora obesa drappeggiata in una tenda rosa.
-Parola d'ordine-
-Albero di Natale-
-Esatto!- trillò quella, spostandosi per farla passare.
-Oh, Signora...-
-Si, cara?-
-Buon Natale!-
Sempre la solita, la sua MezzoSangue. Gentile e rispettosa di chiunque respirasse,  purché questo non la avesse insultata dal loro primo incontro.
Non era mai entrato nella Sala Comune dei Grifondoro: era tutto oro e rosso ed ispirava un grande calore, niente in confronto alle tonalità glaciali del Serpeverde.
Sempre stando fra le braccia della Granger, Draco arrivò nella camera singola di Hermione: essendo un prefetto come lui aveva diritto ad una camera singola, diritto alla quale lui aveva rinunciato perché si sentiva già fin troppo solo durante l'estate a Malfoy Manor per desiderare solitudine anche durante l'anno scolastico. Alle pareti c'erano foto in movimento e foto Babbane: queste ultime rappresentavano la sua MezzoSangue nei momenti più importanti della sua vita, come il primo compleanno e il primo Natale da Maga, sempre circondata da un uomo con i suoi stessi occhi e da una donna con la sua stessa criniera.
Quelle in movimento rappresentavano invece lei, lo Sfregiato e la Donnola nel passare degli anni. Affianco a queste c'era una serie di foto della Granger con altre persone: quella Lunatica, la ragazza Weasley, Paciock, quel Krum, con tutta la famiglia Weasley e...
Draco fece un salto dalle braccia di Hermione, facendola spaventare.
-Che c'è, Grattastinchi?-
Appena sotto la foto con i Weasley c'era una foto rappresentante lui e la Granger all'età di undici anni, che ridevano come pazzi mentre sullo sfondo un piccolo Tiger litigava con un rospo. Vedendola, si era ricordato di averla fatta scattare alla signora del carrello dei dolci, sull'Espresso, poco prima di riprendere la ricerca del rospo.
Il 'gatto' fece un salto sul letto e strofinò il muso sulla foto.
-Grattastinchi, ma che hai oggi?- poi vide la foto in questione e Draco si sorprese ancora una volta.
La ragazza avvinò il viso alla foto e la sfiorò con le dita, piangendo sommessamente.
-Com'eravamo piccoli...Sai, ho pensato spesso di riprendere i rapporti con Draco, ma lui mi odia..''Piccola schifosa MezzoSangue'' ''SangueSporco'' e così che mi chiama e l'unico modo che ho per parlargli è rispondere ai suoi insulti,anche per rivedere lo sguardo fiero che gli si insidia nello sguardo, come  sperando che non capisca- poi sorrise fra le lacrime -Sto peggiornado sai? Oggi ho quasi rischiato di sgamarmi: a pozioni il professore mi ha chiesto come avevo riconosciuto l'Amortentia e stavo quasi per finire la frase sui profumi che mi attiravano....ti immagini? ''Io ad esempio sento aroma di erba tagliata e pergamena nuova e biancospino, come i capelli di Malfoy'' ...sai come mi avrebbe trattata poi? ''Uh piaccio ad una MezzoSangue...dovrei farmi una doccia solo perché mi hai guardato''- e riprese a piangere, poggiano la testa sul cuscino e riprendendo il gato fra le braccia.
-Sai Grattastinchi....non ricordavo che tu avessi gli occhi grigi...ora mi prenderai per pazza, ma...sono identici a quelli di Draco...mi danno gli stessi brividi- poi depose un leggero bacio sulle orecchie dell'animale e si addormento.
Draco si sfilò lentamente dalla presa e la schinatò nel sonno, per assicurarsi che non si risvegliasse
se avesse fatto rumore. Poi bloccò la porta con un Alohomora e si sedette per terra, cercando di ragionare. E così la Granger provava i suoi stessi sentimenti e come lui lo insultava solo per potergli parlare. Strinse in tasca la boccetta di Amortentia, spaccandola: un lieve profumo di vaniglia, di Hermione, si espanse nella camera. Fece risvegliare la ragazza, mentre tornava ad essere un gatto.
-Grattastinchi? Perché c'è profumo di Draco qui?Che mi sono persa?- si alzò, barcollante e riprese a piangere.
-Sai, ho sognato che lui era qui e mi guardava...Non ne posso più, non posso andare avanti così...-
E fu in quel momento che Draco si decise: sgusciò dalle braccia della ragazza e scese dal letto.
-Grattastinchi, che fai?- Ma soffocò un grido.
Draco era tornato alla sua forma umana.
-M-Malfoy, che ci fai qui?- fece lei, nel panico, cercando di coprire la foto.
Lui non parlò, ma le si avvicinò fino a farla appoggiare contro il muro, tendola bloccata con il suo corpo. Prima che potesse provare a sfuggirgli, posò labbra su quelle delle ragazza, trascinandola in un bacio molto poco casto.
-Draco..Draco...Non possiamo-
-Perché?-
-Ho sofferto abbastanza, ma forse c'è un modo per cambiare la storia-
-Che intendi?-
La ragazza si avvicinò ad un armadietto e prese una sorta di piccola clessidra. - Venticinque giri dovrebbero bastare per tornare su quel treno-
-Ma qella..è una Giratempo?-
-Si. Te la senti? Non torneremo più ad Hogwarts, vivremo da fuggiaschi, da Babbani...-
Draco le chiuse ancora una volta la bocca con la sua e inizò i giri della Giratempo...
 
Venticinque giri dopo
 
-Per Merlino! Lì dentro c'è Harry Potter!- esclamò Draco: per quando era stato educato ad odiarlo, era curioso di conoscerlo. -E quello vicino a lui..capelli rossi...abiti dismessi...lentiggini...è un Weasley! Voglio vederli da vicino- finì posando la mano sulla maniglia.
-Draco, aspetta...fa entrare prima me.- esclamò convinta.
-...Si, ma non metterci troppo...-
La ragazzina entrò e dopo un po' il ragzzani fece per imitarla, quando.
-Hey, Draco!-
Il bambino si voltò e fece per urlare, quando una mano gli tappò la bocca.
-Shhhhh- sussurrò Hermione -Nessuno deve sapere che sono qui!-
-Chi..Chi sei?-
-Chi ti sembro?-
-Q-Quella ragazzina che è appena entrata da Potter...Hermione. Ma tu sei più grande.-
Esatto. Sai, è troppo lungo da spiegare, ma ti devo chiedere una cosa: non insultare Harry Potter, Ronal Weasley o la stessa Hermione, adesso che entri ok?-
-Perché dovrei insultarla? Lei è...carina!-
-Dimentichi che vengo dal futuro. Tu cerca di non fare il fighetto insultandoli e eviterai casini in futuro. Ora devo andare, ricordati ciò che ti ho detto- E la ragazza si allontanò, andando verso la coda del treno. E fu in quel momento che il piccolo Draco lo vide. -Ma..quello sono IO!-
Draco gli sorise -Ricordati ciò che ha detto Hermione, non ascoltare ciò che ti ha detto nostro padre:  i NatiBabbani sono stupendi, questa qui in particolare. Ciao, piccolino- lo salutarono e si smaterializzarono, verso l'ignoto.
Il bambino poggiò la mano sulla maniglia e, cercando il suo miglior sorriso, entrò.
-Uao! Ma tu sei HARRY POTTER! Piacere, sono Draco! Tu invece devi essere un Weasley, hai i capelli rossi..Piacere!- i tre si strinsero le mani al biondino, sotto lo sguardo raggiante della bambina.
-Papà mi ha detto che i Malfoy ci odiano...- sussurrò Ron
-Mio padre dice tante cavolate, non posso odiare ciò che non conosco...Voi già sapete in che casa andrete? Fino a poco fa ero convinto che sarei dovuto andare a Serpeverde, ma non ne sono più così sicuro....-
-Ragazzi, sapete una cosa?- disse Hermione, infilandosi fra i tre. 
-Cosa?- risposero in coro.
-Sento che questo è l'inizio di qualcosa di grande....-
 
 
 
 
 
 
  
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