Seguire il proprio cuore…
Capitolo numero sette ( It’s Killing me)
Sono qui
Nuovamente davanti a questa porta.
L’ultima volta che l’ho vista
Sono stato io a chiudertela in faccia.
Sono stato un codardo,
un egoista.
Ho pensato solo al mio stato d’animo
e non ho pensato a come ti saresti sentito te
perdendo un fratello.
Tomi,mi sono comportato come un bambino.
Ma lo ero.
Per quanto volessi sembrare più grande.
Forse sono ancora un bambino.
Un bambino che spera
di venire perdonato
dal suo fratellone.
Ma scavando
sa che non sarà così.
Mi ritrovo a piangere.
Qui.
Davanti a casa mia.
Ma tu non lo sai.
Non lo vorrai mai sapere.
Quante cose non sapremo mai
l’uno dell’altro.
Moriremo con questo peso.
Con questo enorme peso
Che ci accompagna
da quando ci siamo allontanati.
Forse era il destino.
che ora ci vuole far rincontrare.
Ti prego,
lasciati abbracciare…
**
Tom
Ho un male dentro
che mi accompagna
da quando Bill
è scappato.
Una fitta al cuore
che non mi fa essere il Tom di sempre.
Mi alzo dal divano
Vaffanculo orgoglio di merda.
Apro la porta.
Bill è accovacciato al muro.
Sta tremando.
Ha gli occhi chiusi,
ma posso capire che ha pianto.
Bill,mi dispiace.
Mi dispiace di averti ferito
chiudendoti la porta in faccia.
Mi sento tremendamente in colpa
avendoti detto
che non avevo gemelli.
Mi siedo vicino a te
E ti abbraccio.
Appoggio il mio viso sulla tua spalla.
Sei gelato.
Sei magro.
Ma ora ci sono io.
Tom.