Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: arimika    18/02/2013    2 recensioni
Diventare maggiorenne è la vetta di molti ragazzi, perché avere 18 anni vuol dire essere liberi e potersi, finalmente, considerare degli uomini e delle donne.
A pensarla in questo modo c'è anche Marika, ragazza neo diciottenne, che dopo aver lasciato la sua vita nel mondo circense si imbatterà in nuove avventure, e con esse nuovi amici e tanto divertimento!
A fare da sfondo una bellissima Bari, che sarà testimone di un amore inaspettato quanto incredibilmente dolce!
Introduzione realizzata con l'aiuto di Novalis.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





CAPITOLO 11.L'amore vero, è il cammino in due verso la luce di un ideale comune.
(J. d'Hormoy)

 
Il giorno della festa di halloween sembrava iniziare tranquillamente, senza novità.
I ragazzi andarono a scuola, ma c’era già una certa tensione nell’aria. All’ultima ora di lezione i ragazzi sfrecciarono, letteralmente, come treni della Linea Rossa nelle loro case.

Marika e Lara non furono un’eccezione.

Entrarono nella casa di Lara, e volarono nella mansarda ove era la camera della ragazza. La sera prima vi erano già stati depositati migliaia di scatole e scatolette e vestiti vari. Su un tavolino vi erano dei sandwich che le ragazze spazzolarono via in cinque secondi.

Iniziò subito la prova costume e trucco.
Provarono tutti i vestiti, alla fine Lara era indecisa tra un costume da orsacchiotto ed uno da bambola assassina. Purtroppo per lei il costume da orso era troppo carnevalesco che mostruoso, così dovette optare per quello della bambola.
Marika invece aveva già deciso: si sarebbe vestita da vampira: con i suoi occhi avrebbe terrorizzato chiunque le si avvicinasse.
Scelti i vestiti le due passarono alla fase trucco e parrucco, che durò un’ora e mezza a testa. La prima a proporsi per la tortura fu Marika, poiché l’amica voleva mostrarle la sua bravura aumentata a dismisura da quando lavorava in un parrucchiere.
Per prima cosa tagliò di qualche dito i capelli scalandoli, poi li tinse di nero, ma non del suo colore, infatti esso era infinitamente più brillante e, al tempo stesso, incuteva terrore. Non so come ci riuscì ma glieli lisciò e la piega resse l’intera serata senza nemmeno che si formasse un riccio.
La truccò dandole un look completamente dark, affilando lo sguardo e rendendola praticamente irriconoscibile. Le diede da spalmarsi sul corpo una crema e, qualche istante dopo la sua pelle era sbiancata di colpo.
Poi toccò a lei.
Applicò alcune extension colorate ai capelli e li legò in due diversi codini, passò sulle labbra un rossetto rosso scurissimo e truccò pesantemente il resto della faccia, sbiancando le gote e perfezionando i lineamenti. Al termine dell’operazione il suo volto sembrava di vera porcellana!
Poi si vestirono, Marika indossò un vestito lungo con uno spacco frontale che iniziava poco sotto il bacino ed una scollatura mozzafiato, il vestito aveva un corpetto blu notte ed una gonna nera come la pece. Indossò i guanti ed un paio di scarpe alte con il tacco, almeno dieci.
Lara invece indossava un vestito fucsia e nero con la gonna a palloncino di tulle lunga fina alle ginocchia sulla quale era stato spruzzato del ‘’ sangue’’ per rendere realistico il costume, delle calze a maglie strappate e delle scarpe con decolté fucsia.

Quand’erano praticamente pronte le due presero i cellulari e si recarono alla festa.
 

- Sei pronta?

- Certo che sì! Divertiamoci!

Le due entrarono nel salone già affollato.
La prima persona che riconobbero fu Sonia Benedini con indosso un vestito da vedova nera, probabilmente mai scelta fu più azzeccata a parer di Marika.
 

- Per caso hai visto Adriano?- le chiese Lara

- Lui, era con Nilapsi e Morfeo in fondo alla sala, li vedo di qua. C’è anche qualche ragazza con loro, che le stiano abbordando?- rispose Sonia imitandole la voce

- Vedremo!- esclamò Marika trascinando via l’amica.

- Ohoh… qualcuna è gelosa. Attenta Lara, non è che ti sta rubando il ragazzo?- insinuò l’oca bionda con malizia.

- Taci- sibilò Marika a denti stretti e sparì con Lara nella folla.

 
Le ragazze andarono al centro della pista ed iniziarono a ballare, in breve tempo attirarono l’attenzione e qualche altro ragazzo le avvicinò.
 

- Voglio tuo sangue…- sibilò qualcuno all’orecchio di Marika.

 
La ragazza si spaventò mentre l’amica fissava la scena, poi qualcuno afferrò la mano a Lara che sparì trascinata via nella folla perdendo di vista Marika.
 
Marika si ritrovò da sola con qualcuno che stava attentando al suo cuore facendola sobbalzare  di paura continuamente. Tuttavia non trovava il coraggio di voltarsi anche perché le sue mani erano state immobilizzate.
 

- Credo che tu abbia sbagliato preda, sono un vampiro.

- Migliofe essefe sangue di vampifo, dufa in etefno.

 
Rendendosi conto che il tizio che la bloccava non aveva intenzione di lasciarla, optò per una soluzione meno vampiresca, ma sicuramente d’effetto.
Alzò un piede e pestò con il tacco quello di lui.
 

- Ahi ahi… vampifa cattiva! Vampifa cattiva!- disse lui abbracciandola da dietro- mefiti di essefe punita!

 
L’abbraccio diventò più stretto. I battiti del cuore della ragazza accelereranno spinti dalla paura.
 

- Brutto vampiro da strapazzo mollami all’istante.

- No no… il gioco inizia ofa.- Marika cercò di sbattere i pugni sulla persona che la teneva prigioniera.

 
Il suo carceriere la fece girare e la nostra vampira si ritrovò il petto dell’altro vampiro difronte alla faccia. Alzò lo sguardo e riconobbe un attore nato nel volto truccatissimo del trans eterno.
 

- Paride!- quasi gridò la ragazza

- Finalmente ti sei accorta che ero io!!!! Certo che ce n’è voluto di tempo prima che ti accorgessi della mia vera identità.- le rispose il carceriere

- Non è colpa mia se sei un bravo attore- poi notando la posizione in cui erano- che ne diresti di lasciarmi?

- Ah si… giusto- disse sciogliendo la presa.

- Ahhhhhh, finalmente. Che spavento che mi hai fatto prendere vampiro dei miei stivali!

- Ihih! Dovevi vederti eri paralizzata.

- Facevi sul serio paura!!!

- Grazie grazie, troppo buona.- iniziò a vantarsi.

- Ecco che torna mister modestia.- disse lei mettendo le mani sui fianchi.

 
Si sedettero a lato della sala e si misero a scherzare prendendo di mira la ben nota vedova nera, alias Sonia Benedini.
Marika si dimenticò completamente dell’amica rapita e, quando si accorse della sua scomparsa, era completamente sparita dalla sua vista.

- Sai dov’è Lara?

- Una mummia l’ha rapita mentre ti spaventavo.

- Dobbiamo aiutarla!

 
I due iniziarono a cercarla, per sbaglio finirono nell’area dove stavano gli amici della ragazza che fortunatamente riuscirono ad evitare: Lara e Marika avevano deciso che quella sarebbe stata la loro serata, ovvero tutta al femminile.

La vampira li sbirciò: vide un ben noto vampiro vestito da shinigami con una falce nella mano mentre beveva qualcosa di rosso e un cappellaio matto che stava provando a far uscire una lepre dal cappello con scarsi risultati.
Nei due individuò Nilapsi e Adriano, ma di Morfeo non c’era ombra.
 
 
Intanto Lara era stata trascinata da qualcuno finendo dietro il palco, lontani da occhi e orecchie indiscreti.
Quel tizio pareva uno zombie dai vestiti laceri e dalle ferite rammendate, ma non sembrava intenzionato a volerle mostrare il vestito.
 

- Senti… - guardò negli occhi la ragazza- inizio con il dire che sono uno stupido, che per quello che sto per dire probabilmente mi vergognerò per tutta la vita.

 
Il volto del ragazzo aveva un non so che di familiare.
 

- Potrebbe anche essere tardi ma voglio dirtelo lo stesso.

 
Da quella coltre di capelli tinti di rosso era individuabile qualcuno biondo… i lineamenti, gli occhi, non poteva essere lui.
 

- Il fatto è che sono rimasto meravigliato quando me l’hai detto e non so come ho potuto risponderti a quel modo. Sono pentito, terribilmente pentito.

 
Era lui, era Morfeo lo zombie rapitore.
 

- Ho capito, non c’è bisogno che ti scusi. In fondo non è colpa tua se per te non valgono gli stessi sentimenti che ho io. Se tu non mi ami non è colpa tua- disse Lara ingenuamente.

- Non hai capito niente…- abbassò lo sguardo.

- Invece ho capito benissimo- pronunciò queste parole guardandolo negli occhi.

- No…

 
Morfeo prese la sua faccia con le mani e la avvicinò alla sua, si piegò per raggiungere l’altezza della ragazza.

Lara strabuzzò gli occhi.

Morfeo li chiuse.

Un piccolo dolcissimo tocco sfiorò le labbra della bambola assassina.
 
I due si allontanarono.
Morfeo si girò e prima di allontanarsi disse sottovoce: - Lara, io ti amo.
Il ragazzo corse via lasciandola da sola, impietrita.
 
Poco dopo Marika e Paride riuscirono a trovarla.
Era nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata Morfeo, con la stessa espressione di stupore. Pareva una statua di cera, anzi no, una bella bambola di porcellana.


Angolino del povero pomodorino spaventato... - Ich! Ho paura, non voglio essere tiarato sull'autrice!

Ciao a tutti, questa volta il mio angolino sarà piuttosto ridotto... ho i minuti contati, anzi le parole contate!
Inizio ringraziando coloro che hanno messo questa storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.
Spero continuerete a seguirmi.
Che ne dite di un po' di questo capitolo sorpre dolce?
Premetto che questa è solo la prima parte della festa, come potevo non scrivere due capitoli su questo party dopo avervi fatto aspettare per dieci?
Se volete lasciate un commentino (per sapere il vostro parere e magari aiutarmi a migliorare questa storia) come sempre molto gradito.
Che dire...

Bye bye

Arimika





  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: arimika