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Autore: Annabeth13    18/02/2013    1 recensioni
Petunia decide di andare nella sua vecchia casa per recuperare delle cose. Si ritrova costretta però, a portarsi dietro il suo Diddino e il piccolo Harry.
Da loro il permesso di fare un giro per la casa finché non trova ciò che cerca. Harry allora si allontana dal cugino e va in un corridoio. Lì trova una stanza moto speciale.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Petunia Dursley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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                             LA FOTO
 
Un bambino dai capelli corvini entrò in una casa tutta bianca. Poco dopo un altro bambino più cicciottello e col collo quasi inesistente lo spintonò. Il piccolo Harry si rialzò e si sistemò gli occhiali. Sua zia aveva portato lui e suo cugino Dudley in quella casa di Spinner End. Zia Petunia si girò e guardò male il piccolo Harry.
-Fatti un giro, ma non azzardarti a rompere qualcosa.- sibilò. Harry annuì e si allontanò. Salì le scale e, dopo essere arrivato al secondo piano, si guardò intorno. Dudley saltava sul letto più grande, era matrimoniale. Harry alzò gli occhi al cielo e raggiunse una porta infondo al corridoio. Stava er aprirla, ma un odore dolce gli fece voltare lo sguardo. I suoi grandi occhi verdi incontrarono una porta con su un nome sbiadito, ma che il piccolo capì: Lilyan.
Entrò e fu investito dall'odore di gigli che aleggiava in quella stnza tappezzata da due colori: rosso e oro. Il bambino notò il letto e ci si buttò. Anche se era morbido, dovette ammettere che era polveroso, infatti starnutì. Sorrise e abbracciò il cuscino. Gli piaceva quella stanza. Quell'odore era ... era nostalgico, ecco, come se l'avesse già sentito, solo non ricordava dove. Il suo sguardo vagò per tutta la stanza fino a che non vide qualcosa spuntare da sotto al materasso. Un pezzo di carta, forse.
No, una foto. 
Harry la prese e per poco non gli venne un colpo. Le immagini si muovevano!
Sorrise, però. Lì in quella foto vi erano cinque persone. 
Un uomo che squoteva la testa sull'estrema sinistra. Aveva i capelli castano chiaro e gli occhi color del miele, sul viso vi erano delle cicatrici. Un po' più in là c'era un altro uomo dai capelli lunghi e neri e gli occhi grigi che spintonava un altro uomo poco più basso e grassottello dagli occhi acquosi, a differenza dei due uomini, aveva lo sguardo spaurito e ... colpevole? Poi lo sguardo smeraldino del corvino fu attirato da due figure abbracciate al centro. Un uomo e una donna abbracciati. L'uomo aveva gli occhiali rotondi come quelli di Harry, i cpelli neri e scompigliati e gli occhi nocciola. La donna invece, aveva i capelli rossi e due splendenti occhi verdi. Rideva ad un battuta dell'uomo, forse,Harry notò che avevano le fedi. La donna guardava quello che doveva essere il marito, poi rideva e nascondeva il volto nell'incavo fra collo e spalla. L'uomo sorrideva e la faceva dondolare sul posto dolcemente. Poi Harry lo notò. Sulla pancia della donna spiccava un piccolo rigonfiamento che qualche volta carezzava dolcemente. Harry sorrise ancora, ma sta volta in modo triste. Sentiva come un fuoco nel petto. Bruciava forte, fino a fargli lacrimare gli occhi. Se lo sentiva ormai. Lo sentiva forte e chiaro.
-Mamma ... Papà...- mormorò tristemente. 
Restò lì ad osservargli sorridere felicemente. 
Non gli importava degli altri tre. 
Non gli importava di sua zia che lo richiamava.
Aveva occhi solo per loro.
Aveva occhi solo per i suoi genitori mai conosciuti.
  
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