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Autore: disenchanted_vale    06/09/2007    6 recensioni
Si apre la porta.
“Lij, quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare?”dico mentre mi giro.
“ops, scusa! Pensavo fosse il bagno...”. non è elijah, ma un ragazzo basso, con gli occhi marrone chiaro-verdi, un taglio di capelli bellissimo (ai lati sono corti e rossi e davanti al viso ha un ciuffo nero che gli copre un po’ l’occhio destro) e ha due piercing, uno sul labbro e uno sul naso.
anche se il titolo è un pezzo di "hard to say" dei the used, loro non c'entrano molto con la storia (sono solo il gruppo preferito della protagonista)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 11
In questo momento odio frank. Odio quel locale pieno di ricordi. Odio il mondo. Esco dal locale senza guardare in faccia nessuno, a passo veloce. Piango. Qualcuno mi afferra per il braccio. Immagino chi sia. “helen, fermati” mi dice frank tenendomi il braccio.
“frank vattene! Non ti voglio parlare! Non ti voglio vedere! Voglio solo stare sola!” gli urlo. Tiro via il braccio dalla sua presa e me ne vado. Non sento rumore di passi dietro di me. Deve aver capito di lasciarmi sola. Dalla borsa prendo il mio i-pod. Metto le cuffie nelle orecchie, lo accendo e metto il volume altissimo. Non voglio sentire niente al di fuori della musica. Parte demolition lovers. Canzone struggente, adatta per questo momento. Se solo non fosse dei my chemical romance...me ne frego e continuo a sentirla. Adoro questa canzone.
Non so da quanto tempo cammino. Non so dove sono. Non so dove sto andando. So solo che i piedi mi fanno maledettamente male. Me ne frego e continuo a camminare. Mi accendo una sigaretta, l’ultima del pacchetto. Per fortuna ho ancora il pacchetto che ho comprato prima. Sento lontanamente il suono di un clacson. Guardo verso la strada: c’è una macchina che ha rallentato per andare al mio passo. Ho la vista offuscata dalle lacrime, perciò non vedo chi guida la macchina. Penso stia continuando a suonare, perché sento un rumore che assomiglia ad un clacson e non fa parte della canzone che sto ascoltando. Alzo il dito medio il direzione dell’auto. Continuo a camminare velocemente. La macchina accosta dietro di me e scende qualcuno. Non mi volto nemmeno, ma continuo a camminare imperterrita. Qualcuno mi afferra il braccio. Di nuovo. “che cazzo vuoi??” dico girandomi. È gerard.
“helen...cosa è successo?” mi chiede preoccupato. Lo abbraccio semplicemente. Anche lui mi abbraccia. Sicuramente sta aspettando una mia risposta, ma non ce la faccio a parlare. Piango solamente. Mi accarezza la testa. “ho litigato con frank...” gli sussurro tra le lacrime.
“l’avevo immaginato...ti va di parlarne?”. Faccio si con la testa. Mi prende per mano e mi porta i macchina. Mette in moto. Non so dove stiamo andando, ma non mi interessa.
Parcheggia davanti a una villetta a due piani. È casa sua. Entriamo e mi dice di sedermi, mentre lui posa le chiavi della macchina su un mobiletto vicino alla porta. Mi siedo sul divano e mi accendo una sigaretta.
“vuoi qualcosa da bere o da mangiare?”mi chiede.
“no grazie”. Anche lui si siede sul divano.
“allora? Cosa è successo con frank?”
“è una di quelle persone che giudica senza neanche conoscere. A me dà molto fastidio, soprattutto quando si insulta daron. Lui non era il ragazzo che tutti pensavano, lei era straordinario...ha fatto molti errori, ma rimaneva comunque un ragazzo speciale!” dico ricominciando a piangere. Nel frattempo la sigaretta era finita. Ne accendo un’altra.
“di chi parli?”
“daron cooper...lo conosci?”
“mi ricordo vagamente di lui. Se non sbaglio veniva nella mia stessa scuola, però è più piccolo rispetto a me. Tempo fa se ne parlava molto, ma io odio i pettegolezzi e cerco di starne alla larga. Ma...è morto?”
annuisco. “era il tuo ragazzo?”. Annuisco di nuovo. Sicuramente vorrebbe che gli raccontassi tutto, anche se non me lo chiede. È’ difficile per me, ma...forse mi farà bene sfogarmi. Inizio a parlare accendendomi un’altra sigaretta e cercando di non piangere. Riesco a trattenere le lacrime.
“stavamo insieme da cinque anni. L’avevo conosciuto attraverso elijah, seguivano lo stesso corso di chitarra. Lui faceva parte di una comitiva. Ne era il leader. Non era una cattiva comitiva, anzi. Con loro ci si divertiva sempre. Mettendomi con daron, anche io entrai nella comitiva e con me anche elijah e roxanne, che ancora non stavano insieme. Ci vedevamo sempre nel locale di brandon, il dark secret bat. Lo conosci?”
“si, ci sono andato qualche volta con frank e il gruppo”
“stasera siamo andati proprio lì...comunque, tornando a me e daron, eravamo una bella coppia, stavamo bene insieme. Ai miei genitori lui non piaceva. Dicevano che non era un bravo ragazzo, che frequentarlo mi avrebbe fatto solo male e altra roba del genere. Però io me ne fregavo e continuavo a frequentarlo. Poi un brutto giorno iniziò a drogarsi, poco ma iniziò. Anche gli altri iniziarono, compresa io. Più passava il tempo, più daron si drogava” mi fermai un attimo per accendermi un'altra sigaretta. È’ impressionante come la nicotina riesca a calmarti! Tiro una boccata di fumo.
“non ti pare di stare fumando un po’ troppo?” mi dice gerard togliendomi la sigaretta dalle mani e spegnendola sul posacenere. Ne prendo un’altra.
“scusa, ma ne ho proprio bisogno” rispondo accendendola. Non dice nulla. Anche lui fuma e sa come a volte le sigarette possono aiutare.
“i genitori di daron non vedevano di buon occhio il suo comportamento e il suo atteggiamento. Qualunque cosa facesse, a loro non andava bene e litigavano spesso. Anche i miei iniziarono ad attaccarlo ogni volta che veniva da noi e più loro lo odiavano più io odiavo loro. Entrambi passavamo poco tempo a casa. Preferivamo stare insieme che con quei rompipalle dei nostri genitori. Alla fine i suoi lo buttarono fuori di casa e lui fu costretto a trovarsi un lavoro e una casa. Il lavoro lo trovò subito, ma la casa no. Spesso dormiva da noi, anche se i miei non lo sapevano. Poi si trovò un piccolo appartamento e andammo a vivere insieme. Forse eravamo un pò troppo giovani, ma non ci importava di niente e nessuno allora. Io avevo appena finito la scuola quando mi trasferii da lui. Di certo non potevo andare all’università perché i soldi per pagarla non li avevo e non volevo chiederli ai miei. D’altronde io non sono e non sono mai stata una tipa che ama lo studio. Perciò mi sono trovata un lavoro. A causa degli orari io e daron ci vedevamo solo la sera: lui lavorava di mattina e io di pomeriggio. Scusa, mi sa che ti sto annoiando...”
“no, affatto. Vai avanti!”. Gli squilla il telefono. “è mickey”
“ma stasera dovevate uscire!”
“non ti preoccupare!”disse sorridendo prima di rispondere, allontanandosi. Prendo il pacchetto di sigarette. Ce ne sono solo due. Porca miseria, ho fumato 18 sigarette in meno di un’ora. Voglio vedere ora come faccio con sole due sigarette! Le fisso. Ne vorrei prendere una, ma poi me ne rimane una sola! Torna gee. “te ne sono rimaste solo due...”
“eh già...”
“visto che fumiamo le stesse sigarette, se vuoi puoi prendere le mie” mi dice posando il suo pacchetto sul tavolino accanto al divano. “so che non te le dovrei offrire perché ne hai fumate già tantissime, però hai ragione: in momenti come questi la nicotina ti aiuta davvero”. Gli sorrido.
“invece di stare qui ad ascoltare la mia noiosissima storia, potevi stare a divertirti con i tuoi amici...mi dispiace...è colpa mia...”
“ma no, non è vero! Sono io che ti ho detto di parlarmene! Ti serviva qualcuno con cui parlare, sfogarti ed eccomi qua!”
“grazie” gli dico semplicemente, sorridendo.
“continua! Stavi dicendo che vi vedevate solo di sera...”
“si. Poi un giorno torno nel nostro appartamento e daron non c’era. Aveva lasciato una lettera all’ingresso, in modo che la vedessi. Era una specie di lettera di addio...hai presente la suicide note di kurt cobain? Era simile...io mi sono preoccupata e ho provato a chiamarlo, ma aveva i telefono spento. Disperata ho chiamato elijah per chiedergli se sapeva qualcosa, ma niente. Dopo un po’ mi richiama mio fratello e mi dice di accendere la televisione”. Non riesco a trattenermi, mi scende una lacrima.
“stavano dando il telegiornale. 22enne si è buttato dall’ultimo piano di un palazzo. Daron si era suicidato”. Ora piango davvero. “si era stufato della vita! Non riusciva più ad andare avanti. Era pieno di problemi, anche se io non lo sapevo...nella lettera che mi ha lasciato c’è scritto tutto. Problemi economici, di droga e non so che altro. Lo odio per quello che ha fatto! Mi ha fatto soffrire tantissimo! L’ultimo suo desiderio? Che cambiassi vita. Da quel giorno non sono più uscita con la comitiva, ho smesso completamente con la droga, anche se era un po’ che non la toccavo, e sono tornata a casa dai miei. Non riuscivo a restare in quella casa. Allora i miei mi hanno praticamente costretto ad andare all’università. Appena ho potuto me ne sono andata a vivere con elijah nella casa dove siamo adesso. Nessuno dei due sopportava più i nostri genitori e ce ne siamo andati. E...tutto qua” concludo asciugandomi le lacrime. Gee mi abbraccia. Mi squilla il telefono. è elijah. Non mi va di parlare con nessuno al di fuori di gerard. Rifiuto la chiamata. Guardo il display del telefono. Ci sono undici chiamate senza risposta di frank e due messaggi, anch’essi di frank, in cui mi chiedeva dove ero e di rispondere perché era preoccupato. Rimetto il telefono in borsa.
“guarda” gli dico mentre mi tolgo il giacchetto e gli mostro il tatuaggio che ho sulla spalla sinistra: l’ideogramma giapponese della parola amore. “è il tatuaggio che ci siamo fatti sia io che daron. Volevamo farci un tatuaggio uguale e siccome lui adorava il giappone ci siamo fatti questo. Significa amore...”
“wow, è proprio bello!” mi risponde gerard sfiorandomi il braccio. Mi rimetto il giacchetto perché sento un po’ freddo...
“vuoi del caffè?” mi chiede gerard. Non è normale bere quasi alle undici di sera il caffè!
“no, grazie. Se ora bevo solo un goccio di caffè, stanotte non dormo...”
“a me invece non fa niente...anche se lo bevo cinque minuti prima di andare a letto, riesco a dormire normalmente”. Si alza e va in cucina. Quando torna ha tra le mani una tazza di caffè.
“va meglio ora?” mi chiede.
“molto meglio. sai, questa è la prima volta che racconto a qualcuno quello che è successo...”
“dovresti chiamare frank. Sarà molto preoccupato...”
“ora non mi va...casomai domani. Posso chiederti un ultimo favore?”
“dimmi”
“potrei dormire qui da te? Non mi va di stare da sola casa, elijah aveva detto che sarebbe rimasto da roxie...ovviamente se non disturbo!”. Spero veramente che mi faccia rimanere. Se torno a casa sono sicura che scoppierei di nuovo a piangere...
“certo che puoi rimanere!”
“grazie mille! Però c’è un piccolo problema...non posso dormire vestita così...”.
Ride. “hai proprio ragione...nn ti posso prestare dei miei vestiti perché ti starebbero piuttosto grandi. Se vuoi ti porto a casa tua, prendi il pigiama o quello che vuoi e poi torniamo”. Annuisco. Sarebbe stato meglio.




Hello there! mmm, questo capitolo è un pò così, serve più che altro a spiegare un pò di cosette...vabbè, spero vi sia piaciuto XD
Ringrazio chi ha solamente letto, anche se, come ho detto nel capitolo precedente, sarebbe meglio se lasciassero un commentino u.u
Ecco i ringraziamenti per le mie care lettrici che recensiscono XD
Bell_Lua: grazie!! sono strafelice che ti piace molto *//* riguardo a helen e daron, si è chiarito tutto in questo capitolo XD baci cara!
linkin park: inanzitutto complimenti per il nick! ti piacciono i linkin park? io li adoro! (un pò meno dei mychem però XD) uhm, ti perdono, però devi continuare a recensire :D comunque, tranquilla che si risolverà tutto...kisses ^.^
LovelyDead: XD ho aggiornato! va meglio ora? :D spero ti sia piaciuto! smack!
Ika_LiL ReBeL: tutte le risposte alle tue domande sono in questo capitolo! XD baci!
Elyrock: eh già, frank non doveva giudicare daron così...avevi visto bene, è tutto collegato XD kisses ^^
Molto probabilmente questo è l'ultimo aggiornamento prima dell'inizio dell'infer-, volevo dire la scuola...(ç____ç) non so se poi riuscirò ad aggiornare spesso, però cercherò di farlo XD
Al prossimo capitolo! Ciaoooooooo!!!
  
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