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Autore: zaynscoca    19/02/2013    11 recensioni
«Me lo concedi o no questo ballo?» appoggiai il mento sulla sua testa e la sentì ridere di nuovo. «Stiamo già ballando e, anche se non volessi concedertelo non mi permetteresti di allontanarmi, giusto?» hm, forse l’avevo sottovalutata. Ancora.
«Si, giusto micetta» strofinai il mento sui suoi capelli e, quando presi a carezzarle la schiena, un brivido innocente le attraversò la spina dorsale e Charlie provò sul serio a non farmelo sentire, ma l’intento non le riuscì per nulla.
Avete presente Christian Grey? I suoi istinti felini, i suoi modi di fare, il modo in cui bramava Ana Steele? Bene. Io bramavo una ragazza di cui conoscevo solo il nome.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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attenzione: la storia presenta la descrizione di atti sessuali.

 1. party

 
Zayn’s pov.
 
 
 
Stavo ballando da circa un’ora, con una ragazza di cui non conoscevo neanche il nome, o almeno non lo ricordavo. «Mi vai a prendere qualcosa da bere?» aveva detto.
Era abbastanza alta, i capelli biondi le ricadevano fino alla schiena ed aveva un vestito che non le ricopriva nemmeno i due terzi del corpo. Me le sceglievo tutte così. Non potevo guardarla negli occhi visto che il ballo era in maschera, avevo riconosciuto solo Louis alla festa, poi buio totale.
Ad un tratto andai a sbattere verso qualcuno.

«Che cazzo, sta’ attento idiota!» mi si presentò davanti una tipa con un costume da gatta, abbastanza carina, con le labbra contornate di un rosso acceso. E che bella gatta.

Non le andavo a genio, si vedeva, anche perché le avevo appena versato la vodka sul bel completino quasi attillato, il che aveva lasciato ben sfogo all’immaginazione.   «La smetti di fissarmi?» hm, forse aveva gli artigli.
Le tipe tranquille non erano decisamente fatte per me e quella ragazza non era per nulla tranquilla, tutt’altro. Avrei potuto farci un pensierino, magari dopo aver finito con la bionda chilometrica.  «Forse dovresti toglierlo» ammiccai al suo reggiseno che si intravedeva dal top scollato e mi sembrò di vederla arrossire, anche se si vedeva ben poco a quella festa e la maschera eccessivamente stretta non m’aiutava per niente.
Sbuffò e cercò di andare via, ma la trattenni per stuzzicarla ancora un po’. Mi piaceva fare così con tutte le ragazze con una crisi ormonale in corso e sapere che, la maggior parte delle volte, ero io a provocarla mi eccitava. Si, quella gattina mi eccitava e non erano nemmeno due minuti che l’avevo intravista.
«Cosa vuoi ancora?» alzò gli occhi al cielo e, con tutta la maschera nera in pizzo che indossava, riuscì a vedere il colore dei suoi occhi. Azzurro cielo.

Sorrisi e mi limitai a farla avvicinare al mio corpo, si irrigidì, e potei costatare che era l’ennesima ragazzina senza esperienza. Fragile, innocente. Quanto avrei voluto farle scoprire le gioie del sesso ed io, almeno in quello, ero maestro. Il migliore in assoluto.
«Il tuo numero, il tuo nome e.. un ballo.» sussurrai al suo orecchio, sfiorandole l’incavo del collo con il naso, subito rabbrividì e cercò di sottrarsi alla mia presa d’acciaio. Ma come poteva un esserino così minuscolo sfuggire alle mie grinfie? Non poteva, ecco tutto.
Sbuffò nuovamente, la guardai ancora e la feci sorridere. Forse non era nemmeno così difficile da portare a letto. Sarebbe stato un gioco da ragazzi, c’avrei scommesso.
«Hm, mi chiamo Charlie.» le portai le mani sui fianchi e cominciammo a ballare un lento, grazie al dj che comprendeva esattamente i miei bisogni di uomo. Forse lei non aveva tutti quegli artigli affilati che aveva mostrato pochi minuti prima. «Me lo concedi o no questo ballo?» appoggiai il mento sulla sua testa e la sentì ridere di nuovo.
Aveva una risata bellissima, amavo la risata di ogni ragazza che incontravo, ognuna ne aveva una diversa che esprimeva lo stato d’animo e il carattere. E quella di Charlie era decisamente graffiante e profonda, eccitante. «Stiamo già ballando e, anche se non volessi concedertelo non mi permetteresti di allontanarmi, giusto?» hm, forse l’avevo sottovalutata. Ancora.

«Si, giusto micetta» strofinai il mento sui suoi capelli e, quando presi a carezzarle la schiena, un brivido innocente l’attraversò e Charlie provò sul serio a non farmelo sentire, ma l’intento non le riuscì per nulla. 
«Come mi hai chiamata?» si morse il labbro inferiore.
Risi e lei portò, finalmente, le mani sul mio collo facendomi sospirare. «Micetta, non ti piace?» «Hm, non da uno sconosciuto..» sospirò anche lei.
«Sono Zayn, ho vent’anni, vengo da Bradford e amo il profumo di una ragazza con cui sto ballando. Ah, si chiama Charlie e non sono più uno sconosciuto, ora. Hai presente?» non potevo usare una frase di repertorio migliore, ero un genio.  «Ed io sono Charlie, ho diciotto anni, vengo da Doncaster e non casco ai finti complimenti di un novellino che si crede maledettamente attraente. Hai presente?» hm, mi piaceva sempre di più.
La bionda con cui stavo ballando mezz’ora prima? Dimenticata completamente, ora la mia attenzione era tutta su quella piccola gattina. Si, gattina con gli artigli affilati.
«Io non credo di essere attraente micetta, io so di essere attraente, e non puoi negarlo. La tua mente può, ma il tuo corpo non mente. Vedi- le soffiai sul collo ripetutamente e si aggrappò ancora più al mio collo con veemenza, risi- ho ragione piccola.» ero più bravo io a quel gioco.
Decisamente più bravo.
«Micetta, piccola.. hai qualche altro nomignolo carino da attribuirmi?» si morse ancora il labbro. Dio, quanto avrei voluto farlo io al posto suo. «Potrei dirteli, ma non qui» ammiccai e lei arrossì. Forse non aveva nemmeno capito cosa intendevo.
«E dove?» «A letto do tanti nomignoli carini, vorresti provare?» le sfiorai il collo con le labbra e sentì un vero e proprio gridolino di piacere. Hm, era vergine. «N-no grazie, p-preferisco restare qui.» cercò di allontanarsi di nuovo, ma questa volta la lasciai andare.
Perché? Hm, mi piaceva vedere le prede tornare dal cacciatore. E, in quel caso, Charlie sarebbe tornata in un modo o nell’altro. Me lo sentivo con tutto me stesso. Sorrise prima di andarsene «E’ stato bello concederti questo ballo Zayn, addio».
Avete presente Christian Grey? I suoi istinti felini, i suoi modi di fare, il modo in cui bramava Ana Steele? Bene. Io bramavo una ragazza di cui sapevo solo il nome, non conoscevo il suo volto, non avevo il suo numero e -probabilmente- non l’avrei neanche più rivista.
Hm, ma il destino gioca sempre brutti scherzi vero?

 

 
 
 
Rosario’s Corner.
Ciao bella gente, da come avrete capito sono un ragazzo, questa è la mia prima fan fiction. L’ho scritta con @xzaynshands che farà tutte le parti femminili della storia, mentre io mi occuperò di quelle maschili.
Si, se ve lo starete chiedendo, non so scrivere al femminile. *si ritira* cc
Volevamo postare da tempo, ma la mia connessione ad internet è una vera merda e lei si è cancellata da efp, così devo postare io. Spero di riavere il computer appena possibile per postare il secondo capitolo.
AH, RECENSIONI? PER FAVORE. VORREMMO SAPERE COSA VE NE PARE DI QUESTA PRIMA PARTE. GRAZIE.
se ci cercate io sono @zaynscoca, lei è @xzaynshand su twitter.
un bacio a tutte. -Ros,

 
 
 
  
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