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Autore: ludsels    19/02/2013    3 recensioni
“Non è compito nostro conoscere il cervello di voi fottuti vampiri.” borbottò l’altro ragazzo, uscendo allo scoperto, così che riuscimmo a vedere bene entrambi. Uno dei due aveva una massa informe di capelli castani e gli occhi verde smeraldo. L’altro aveva la pelle olivastra, i capelli neri alzati in un ciuffo e gli occhi color cioccolato.
Oggettivamente erano due bei ragazzi, se non fosse stato per il fatto che volevano ucciderci.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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four.


Ellen.

Io e Lindsey ci separammo ed io raggiunsi Ben, che con uno sguardo cacciò Adam dal salone e si sedette sul divano, guardando il posto affianco a lui come per dire ‘siediti qui’.

Rimasi un po’ in silenzio prima di andare vicino a lui e sedermi.

In silenzio.

Tutto ciò che riuscivo a fare era rimanere in silenzio lì, seduta, a fissarlo.

Come poco prima, la mia mente era piena di domande ma per qualche strana ragione non riuscii a farne nemmeno una.

Ero lì, a fissare gli occhi azzurri di Ben, la sua pelle candida e fredda, i suoi capelli neri come sempre arruffati, e ricordavo ogni dettaglio del suo volto e del suo corpo come se non lo vedessi da due giorni, e non da due secoli.

Le sue mani grandi, le sue braccia forti e il suo fisico scolpito, tutto in lui era sinonimo di perfezione...

“Ellen.”

Mi riscossi dai miei pensieri.

“Ben, allora?” dissi, decisa come non mai a sapere finalmente la verità.

Lui sospirò, guardandomi. Si passò una mano tra i capelli e notai la stanchezza nel suo volto, nonostante che non fosse normale per un vampiro.

“Sono stressato, triste e depresso come un umano.” disse, abbandonandosi sul divano.

“Il che non è normale, soprattutto se parliamo di te.” dissi io, poggiando una mano sulla sua spalla.

“Mi prometti di ascoltarmi senza ribattere o commentare e di non dire questo a nessuno, se non Lindsey?” mi chiese poi, prendendomi entrambe le mani e stringendole forte.

Rabbrividii leggermente a quel tocco ed annuii, sincera. Si era sempre fidato di me ed io di lui e sapevo che le cose non erano cambiate.

“Si, te lo prometto. E poi a chi potrei dirlo?” dissi, con un pizzico di malinconia, che nascosi con una risata.

Lui sorrise impercettibilmente e, senza lasciare le mie mani, mi iniziò a raccontare tutto.

“Arrivai in questa città circa tre secoli fa, non so nemmeno io il perché. Ho viaggiato per molto tempo ed il mio vagabondare mi ha portato qui. Appena arrivato, sapevo che questa città aveva qualcosa che nessun’altra città in cui ero stato aveva. La maggior parte della sensazione era dovuta dalla tua presenza, ma oltre a te anche qualcos’altro mi faceva rizzare i peli sulle braccia. Dei cacciatori di vampiri erano assetati del mio sangue ed il loro pensiero fisso era di uccidermi. Inizialmente, ero riuscito a fermarli facendo capire loro che non avevo brutte intenzioni, ma quando mi hanno visto con te ed hanno capito ciò che eravamo, sono impazziti. Non li vedevo più, erano scomparsi, ed avevo capito che si stavano preparando. Sono stato terribilmente egoista, Ells.” detto questo, sospirò ed allentò la presa sulle mie mani.

“Ehi, Ben, puoi dirmi tutto, lo sai. Cosa è successo dopo?”

“Beh, sai cos’è successo dopo. Avevo paura, Ells. Avevo paura che potessero farti del male quando avrebbero scoperto che ti avevo trasformata, ero già abbastanza preoccupato quando hanno scoperto che stavamo insieme, ma... era ancora più difficile sopportare quella situazione. Lo ammetto, sarei dovuto rimanere con te ma non volevo che ti facessero del male. Immagino che solo nel momento in cui ti ho trasformata mi sono reso conto di quello che avevo fatto. Sono fuggito, non perché non volessi stare con te, sai che ti amo... volevo solo proteggerti.” disse chinando la testa.

Nonostante il mio amore nei suoi confronti, mi sembrava tanto una di quelle storielle preconfezionate che si sentono in continuazione, alla “ti lascio perché non ti merito”: lo ammetto, ero abbastanza arrabbiata.

“E allora,” dissi, con la voce che aumentava di qualche tono per la rabbia. “spiegami perché diavolo non sei venuto prima. Perché ci hai messo due secoli? Dove cavolo eri? Perché solo adesso?” quasi senza rendermene conto strinsi le mani in due pugni, alzandomi e camminando avanti e indietro per la camera.

“Ellen.” disse con voce grave, anche se un po’ sbalordita per la mia reazione. “Ellen, te l’ho detto, i cacciatori di vampiri mi seguivano e non potevo metterti in pericolo, okay? Senti, so che è difficile da capire...”

“Infatti!” lo interruppi urlando. “E’ difficile da capire perché potevamo fuggire insieme! Non capisci che per due secoli, due secoli!, sono stata lì ad aspettare che tornassi da me? Saremmo scappati insieme, non m’importava di essere in pericolo, non so se lo ricordi ma sono anche io un vampiro, potevo cavarmela e insieme potevamo essere felici!” continuai a urlare, quasi piangendo.

“Ells...” sussurrò Ben alzandosi e venendo verso di me. Mi strinse forte e io dimenticai di star piangendo, dimenticai di essere arrabbiata con lui, dimenticai di averlo aspettato per secoli, dimenticai tutto mentre mi stringeva tra le sue forti braccia. “So che ho sbagliato.” riprese con voce seria. “Ma adesso sono qui, okay?” disse prendendomi il volto tra le mani. Non ci pensai due volte e lo baciai, fiondandomi sulla sua bocca come se ne avessi bisogno per respirare. Era come entrare in paradiso, non pensai più a niente se non a quanto mi era mancato baciarlo, stringerlo forte, a quanto mi era mancato e basta in quei lunghissimi anni.

“Ti amo, Ben. Molto, forse troppo. Ma chi sono io per impedire che l’amore faccia il suo corso?” sussurrai, scandendo ogni parola con un dolce bacio. Era incredibile come poche ore insieme erano riuscite a farmi dimenticare tutto quello che avevo provato in due secoli. Il vuoto indescrivibile che mi aveva attanagliato il cuore, senza lasciarmi via d’uscita, a cui nemmeno Lindsey era riuscita a porre un rimedio efficace, era come se fosse scomparso con la stessa velocità con cui era venuto. Ero tra le sue braccia, riuscivo di nuovo a sentire il suo profumo, le sue labbra erano di nuovo sulle mie.

Era una sensazione provata molte volte. Spesso mi capitava di perdere qualcosa, e di doverla cercare dappertutto, spesso senza ritrovarla. E solo in quel momento, quando mi rendevo conto che probabilmente non l’avrei più ritrovata, capivo la sua importanza. Era successa la stessa cosa con Ben. Lo amavo, con tutta me stessa, ma prima di perderlo non mi ero mai accorta sul serio di quanto lui significasse l’intero mondo, per me. E, in quel momento, ritrovarlo era la mia vittoria più grande.

Con uno scatto, Ben mi portò fino alla mia camera, dove ci lanciammo sul letto.

Sorrisi e mi fiondai sulle sue labbra, baciandolo con passione. Sarei stata capace di baciarlo per tutto il giorno, senza mai staccarmi, pur di rimediare a tutti quegli anni in cui eravamo stati separati.

Gli sfilai la maglietta e la lanciai sul pavimento, ammirando i suoi addominali scolpiti. Ne disegnai il contorno con le unghie, provocandogli piccoli tagli che si rimarginarono subito.

“Da quando sei così aggressiva? Ti conoscevo come la dolce e sensibile Ellen.” commentò lui, ridacchiando.

“Anni di rabbia repressa.” risposi io, facendo un’alzata di spalle.

La sua espressione fu un misto di nervosismo e divertimento. Lo spintonai leggermente, scoppiando a ridere. Lo baciai di nuovo, lasciando che la mia lingua si inoltrasse nella sua bocca e giocasse con la sua. Ben mi sfilò la maglietta, che andò a finire sul pavimento insieme con la sua. Mi staccai da lui, sbottonandogli il pantalone. Mentre lui se lo toglieva velocemente, feci la stesso con il mio jeans, buttandolo anch’esso per terra.

Mi misi su di lui facendo aderire il mio corpo con il suo.

Mi accarezzò la schiena mentre cominciò a darmi una serie di baci e piccoli morsi sul collo. Gemetti leggermente mordendomi il labbro inferiore, poi le mani di Ben risalirono lungo la mia schiena sbottonandomi il reggiseno e accarezzando la mia schiena nuda. Rabbrividii al tocco delle sue mani sulla mia pelle.

Gli sfilai con avidità i boxer e così fece lui con i miei slip, facendoli cadere vicino al resto dei vestiti. Lo feci entrare dentro di me e finalmente, sentendolo parte di me, capii che non avrei mai più dovuto lasciarlo, qualunque cosa fosse accaduta. Eravamo Ellen e Ben, solo noi due, e niente e nessuno avrebbe potuto spezzare questo legame.


Lindsey.

Lasciai che Ells tornasse in salone da Ben. Ero sicurissima che avrebbero chiarito e ancora più sicura che da lì a qualche minuto si sarebbero baciati giurandosi amore eterno. Li conoscevo, e sapevo che si amavano alla follia. In effetti, Ells mi aveva sempre detto che, insieme con me, Ben era la persona più importante della sua vita.

Sospirai, pensando che, dopotutto, era vero che l’amore riusciva a superare qualsiasi ostacolo. Due secoli di lontananza, dolore, sofferenza... eppure erano lì, felici di nuovo insieme. Sbuffai a quel pensiero. L’amore. Non avevo mai conosciuto il vero amore, riflettei mentre scendevo le scale che portavano allo scantinato. Era Ellen, quella con la storia romantica con Ben. Io ero Linds, Linds e basta, la migliore amica di Ells e Ben. Quando uscivamo, uscivamo in tre, perché io non avevo un fidanzato da portare. E dopo la trasformazione, nei due secoli successivi mi divertivo e basta, senza affezionarmi. Avevo Ellen, che senso aveva trovare un ragazzo, soffrire, impegnarmi in una relazione che sapevo non avrebbe portato nulla di buono? Perché contrariamente a quello che dicevano, sapevo che l’amore oltre a essere bello era anche totalmente devastante. E sapevo che se avessi cominciato ad amare, avrei sicuramente cominciato a soffrire. E così passavo gran parte della mia vita ad uscire con dei ragazzi, andarci a letto, e poi abbandonarli senza neanche il mio numero. Di solito tendevo a uscire con i ragazzi più carini che incontravo visto che, in tutta onestà, potevo permettermelo. Io e Ellen eravamo belle, sì, ma dopo essere diventate due vampiri avevamo acquisito il fascino delle ‘cattive ragazze’ ed eravamo diventate ancora più appetibili agli occhi dei ragazzi.

Puntando sempre ai ragazzi più carini, era quindi naturale che fossi attratta da Adam che, insomma, era un ragazzo davvero molto sexy.

Arrossii al solo pensiero della sera prima, quando mi aveva fatto l’occhiolino e si era leccato le labbra. Era davvero stupendo. Quegli occhi color ghiaccio così perforanti, quelle labbra, il suo viso, i capelli neri con quel ciuffo adorabile, e la sua voce; il fisico, alto, slanciato, forte, con gli addominali che si intravedevano da sotto alla maglietta aderente che aveva la sera prima. ‘Immagino che sia uno schianto, a letto’ pensò una parte di me che cercai di zittire, ma nella mia mente si creò l’alquanto deliziosa scena di Adam che mi prende mettendomi sul letto, e successivamente cominciando a baciarmi e...

‘Quante altre volte dovrò ripetere il tuo nome prima che tu esca dallo stato comatoso in cui sei entrata?’ chiese una voce.

Trasalii con aria colpevole, girandomi verso l’inizio delle scale, dove c’era Adam che mi guardava, appoggiato alla parete con le braccia incrociate.

‘Io... io ero sovrappensiero’ balbettai guardandolo negli occhi e subito dopo abbassando lo sguardo.

‘Bah, sarà’ disse lui guardandomi perplesso. Si staccò dalla parete e scese le scale per raggiungermi.

Mi allontanai velocemente aprendo il frigorifero e prendendo una sacca di sangue, poi mi girai verso di lui.

‘Vuoi... vuoi mangiare?’ dissi velocemente.

‘Sì, grazie’ disse lui sorridendo e venendo verso di me.

‘Sì, bene... ehm, ecco’ presi una sacca di sangue anche per lui e gliela passai, scrollando la testa per togliermi dalla mente il suo sorriso e andando poi a sedermi sul largo divano dello scantinato.
Mi raggiunse subito sedendosi accanto a me.

Lo osservai mentre beveva il sangue con avidità. Lo finì quasi subito e buttò la sacca, poi si leccò una goccia di sangue che aveva sulle labbra e si girò verso di me, che continuavo a fissarlo. Arrossii e mi girai attaccandomi alla sacca di sangue, non riuscendo a sostenere il suo sguardo dopo i pensieri poco consoni di prima che avevo fatto su di lui.

‘Qualcosa non va?’ mi chiese, ancora una volta perplesso.

‘Nono, niente’ dissi. Basta così!, pensai rimproverandomi. Smettila di fare la parte dell’idiota. Ok, hai immaginato di fare sesso con lui, e allora? E’ del tutto normale, è un ragazzo stupendo. Ora piantala e comportati normalmente!

Inspirai, per poi girarmi verso di lui.

‘Allora’ dissi. ‘Ti sei divertito ad uccidere quella ragazza ieri?’

‘Alquanto, direi’ rispose lui sorridendo malizioso.

‘Sarà, ma devo dire che è proprio da principianti uccidere una ragazza davanti a tutti’ dissi cercando di irritarlo. E ci riuscii.

‘Non è da principianti’ disse innervosito. ‘Sono molto meglio di te sicuramente’ sbottò.

‘Ah sì, signor VampiroDell’Anno? E chi te l’ha detto?’ dissi alzando un sopracciglio.

‘Beh, con la bocca che ti ritrovi più che mordere puoi fare solo i...’ disse sogghignando.

‘ADAM!’ lo interruppi con aria offesa dandogli un pugno sulla spalla.

‘Ahia, andiamo, è un complimento, vuoi dirmi che non te l’ha mai detto ness... AHIA!’ si lamentò sorridendo mentre gli davo un altro pugno.

‘Idiota!’ borbottai, alzando gli occhi al cielo sforzandomi di non sorridere.

Immaginai già la faccia sconvolta di Ellen quando gliel’avrei detto, e il mio ‘Ma dai, è carino!’ per difenderlo. Sorrisi tra me e me e quasi senza accorgermene mi avvicinai a lui poggiando la testa sulla sua spalla. Rimase un secondo interdetto, poi sorrise circondandomi con un braccio le spalle. Rimanemmo così per un po’ in silenzio, poi pensai a una cosa.

‘Adam?’ dissi.

‘Mh?’ rispose lui guardandomi.

‘Io due secoli fa conoscevo tuo fratello... mi spieghi perché non ti ho mai visto prima?’ gli chiesi.

Lui sospirò. ‘Vedi, mia madre era incinta di me, quando Ben scappò. Per cui io non l’ho mai conosciuto, anche se l’avrei tanto voluto. Era mio fratello, mio fratello maggiore, e ho sempre desiderato conoscerlo, fargli mille domande, ma soprattutto chiedergli come avesse fatto a scappare da quella vita che tanto detestava e che imparai a detestare anche io. Ad ogni modo, quando feci 19 anni mi trasformarono in vampiro. Non ho mai scoperto chi fu a trasformarmi, ma non m’importava e tutt’ora non mi importa. Ero solo felice di poter essere finalmente diverso dagli altri, felice di poter finalmente cambiare la mia vita per sempre. Con il tempo i miei genitori morirono, e per quanto mi dispiacque, perché li amavo, ero da una parte contento perché finalmente ero da solo. Passai la mia vita a chiedermi come poter rintracciare mio fratello, ma non ci riuscii. Poi, un giorno, Ben tornò in città. Era sorpreso di vedermi, perché non si aspettava che ci fosse qualcuno di ancora vivo in famiglia, quindi gli svelai di essere un vampiro. Glielo dissi anche se ero convinto che si sarebbe spaventato o che sarebbe scappato, ma si limitò a sorridermi e a dirmi un ‘Anche tu?’. Fu l’emozione più grande della mia vita. Rimanemmo sempre insieme, da allora, e anche se litighiamo in continuazione e sembra che ci odiamo so che non riuscirei a stare senza di lui, e lui senza di me’ concluse sorridendo.

‘Wow, è... wow. Non me lo sarei mai aspettato.’ dissi, colpita da quel che mi aveva rivelato.

‘Cosa non ti saresti mai aspettata?’ mi chiese lui.

‘Che fossi così sentimentale! Tutto quel dolce, quel ‘non potrei vivere senza di lui’... cioè, sei un vampiro, bleah!’ dissi spintonandolo e ridendo. ‘Dai, usciamo, quei due vorranno stare soli!’ dissi senza dargli il tempo di replicare e alzandomi.

‘D’accordo, andiamo!’ disse sorridendo e alzandosi anche lui.

Uscimmo dallo scantinato e subito dopo anche dalla casa, e cominciammo a camminare per il centro della città. Dopo un po’ notai che Adam era rimasto indietro, così mi girai guardandolo perplessa.

‘Qualcosa che non va?’ gli chiesi.

‘No, niente’ disse lui con la vista che sembrava annebbiata. Poi scosse la testa.

‘Sai’ continuò. ‘Hai proprio un bel culo!’ osservò ammirato.

‘ADAM!’ urlai dandogli per la terza volta nello stesso giorno un pugno.

‘Ahia!’ disse lui sorridendo. Poi sbarrò gli occhi un po’ allarmato. Mi prese di forza e mi trascinò dietro un muretto. ‘Ehi!’ esclamai, ma non feci in tempo ad aprire bocca che Adam me la tappò mettendoci una mano davanti. Gli lanciai uno sguardo per chiedergli cosa diavolo gli stesse succedendo, ma lui mi fece cenno di stare in silenzio e indicò un punto poco lontano da noi, e guardando nella direzione che mi indicava capii perché si stesse comportando in quel modo strano.

In quel preciso istante, i due cacciatori di vampiri che avevamo ucciso poco prima stavano passando.




sjdfskj eccoci kdsjfnsk
ci dispiace di aver pubblicato il capitolo abbastanza tardi,
ma il discorso è sempre lo stesso purtroppo,
cerchiamo di fare davvero del nostro meglio,
ma non è così facile :c
vi ringraziamo davvero moltissimo per le recensioni e le visualizzazioni,
insomma, solo tre capitoli e già 9 RECENSIONI!
Vi amiamo, basta ksjdnfskjnfsk
adesso dobbiamo scappare, quindi come sempre grazie mille skdjf
e se vi va recensite, ci farebbe piacere ee
much love,
luds/els
.

  
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